Giornata lavorativa

Scritto da , il 2019-07-16, genere incesti

Ciao sono si nuovo Matteo.
Vi racconto di un sabato con la Zietta di 15 giorni fa.

La zia, il venerdì, era tornata da poche ore da 15 giorni di vacanza nel sud d’Italia con mio zio. Lo zio era volato direttamente a Torino mentre le zia tornó a casa. Nel periodo della loro vacanza lavoravo nel magazzino della zia per tenere tutto sotto controllo. Sabato mattina mi svegliai molto molto presto e dissi a mia madre che sarei andato al lavoro con zia sia il sabato visto che era un periodo decisamente molto lavorativo. Feci quelle poche centinaia di metri a piedi arrivando da zia. Aspettai vicino alla macchina fino a quando non arrivó. Era molto molto scura in pelle a causa della vacanza. Gli dava ancora più bellezza e eccitazione ne guardarla. Aveva addosso un vestito a fiori senza maniche scarpe con il tacco rosse. Ero uno schianto.
M”ciao zia”
Z”macciao. Dai andiamo che è tardi”
Percorremmo in macchina la strada da casa al magazzino ( circa 15/20 minuti) parlando del più e del meno. Arrivammo in magazzino, salutammo i tre ragazzi addetti ai trasporti e andammo in ufficio a mettere giù le nostre cose.
Z”appena vanno via ci divertiamo” dicendo questo si abbassa le mutande dal vestito e le lancio verso la borsa e andò fuori a coordinare i ragazzi con i trasporti. Presi le mutande e le annusai anche se essendo pulite non mi diedero molto effetto.
Passó un’ora e anche l’ultimo ragazzo andò via con il suo furgone. La zia venne in ufficio e la abbracciai subito. Le alzai il vestito e le misi due dita nella figa quel tanto che si bagnasse. Anche se lo era già. Le alzai ancora il vestito e lo infilai nella figa iniziando a muovermi lentamente.
Z”quanto tempo dall’ultima volta. Che belloooo “
M”zia non resistevo più. “
Per aiutarmi mise un ginocchio sulla scrivania aprendo meglio la visuale. Nel mentre arrivo un cliente e dovetti fermarmi subito lasciando la zia. Che andò ancora con la figa grondante di umori a servire il cliente. Io rimasi in ufficio con il cazzo all’aria seduto sulla sedia. Passarono 10/15 minuti e la zia congedó il cliente. Tornó e si impaló sul mio cazzo e inizió a saltellare sul mio cazzo. Intanto io le liberai una tetta. Cominciando a leccarla e massaggiarla. Si fermó e si sedette sul tavolo mettendomi i piedi sul cazzo iniziando un footjob che era da tempo che non ricevevo. Alternava sega con i piedi a strofinamento con uno e l’altro lo baciavo. Scese dal tavolo e facendomi girare di 90 gradi si mise a leccare il cazzo.
M”zia. Non mi manca molto ma non posso sporcarti sei al lavoro”
Z”eh lo so. Tranquillo “
Si giró mettendosi a gattoni per terra. Cominció una specie di twerk è faceva ballare le chiappe. Le alzai il vestito e vidi il paradiso. M”dove zia ?dove?”
Z”nella figa piccolo”
Appoggiai solamente la cappella alle grandi labbra della figa della zia e mettendola dentro appena appena le inondai la figa cominciando a tremare. La presi in braccio e rimanemmo così per un po’.
Si mise a posto e continuó le poche cose che doveva fare in quel giorno.
Erano le 13:00 e rientrarono tutti e tre i furgoni dei ragazzi che andarono via subito. Io ero a spostare delle scatole quando la zia mi bussó dal vetro dell’ufficio:Z”andiamo via. Oggi abbiamo finito..di lavorare “
Misi via la scatola che avevo tra le mani e andai in macchina.
Dopo poco meno di mezz’ora arrivammo a casa
Z”vado in doccia prima io e dopo vai tu così intanto preparo da mangiare”
M”ok”
La zia uscì dalla doccia dopo poco ed andai in bagno e mi feci la doccia. Uscii i mi misi i pantaloncini da calcio senza mutande e una maglietta.
Scendo in cucina e vedo la zia con un vestito arancione fino a metà coscia che le faceva risaltare le gambe iper abbronzate e con una cavigliera molto sexy che mi era sfuggita dalla vista al lavoro. Senza farmi vedere mi tolsi i pantaloni e mi feci indurire il cazzo e mi avvicinai. Misi una mano sotto il vestito e mi accorsi che non aveva le mutande z”sei irrefrenabile”
M”zia ti vesti come una porca e sei stata via 15 giorni” z”hai ragione dai. Fai una cosa veloce così dopo mangiamo”
Infilai subito il cazzo nella figa andando però molto veloce nel muovermi perché ero iper eccitato. La zia si stacco e si mise sopra al bancone della cucina spalancando le gambe. Leccai la figa con goduria. Liscia, profumosa e sopratutto bagnata. Lo appoggiai e come risucchiato il cazzo entro dentro. Inizia a pompare di nuovo portandomi i piedi alla faccia leccandoli. M”zia sono eccitatissimo dalla cavigliera”
Una volta detto questo mi sego con i piedi e quasi sborravo. M” zia ci sono” z” aspetta “
Si inginocchiò e lo prese in bocca dove riavutosi tutta la mia sborra.
Z” bene. Bello questo aperitivo. “
Scoppiammo a ridere e mangiammo quanto era preparato.
Erano le 7.45 e avevo detto a mia mamma che sarei tornato tardi per cui avevamo ancora tempo.
M”zia dai ho ancora il cazzo dritto”
Z” allora andiamo “
Eravamo ancora sul divano e la zia si levo completamente il vestito e rimasi a bocca aperta. Era super abbronzata con un eccitantissimo segno del costume. M”zia lo facciamo fuori “
Z”andiamo di la”
Usciamo in giardino e lei si appoggia al tavolo iniziando con una sega con i piedi superba. Mi lecco io cazzo, palle e cappella in modo divino m”dai zia. Il culo posso ?”
Z”dai si “
Si mise a pecora e la penetrai sul culo sentendola un po’ gemere. Z”fai piano. È da un mese che non lo prendo lì “
M” da quella volta ? Ma lo zio ?”
z”Lo zio non vuole mai”.
Andai lentamente ma davo colpi fissi. Stavo divinamente. Però ero sempre sul punto di venire. Dopo 15 minuti di anale stavo esplodendo.
M”zia ci sono “
Z”dai vieni dove vuoi”
Feci uscire il cazzo e inondai la schiena della zia che non si aspettava questa mossa.
Z”’mhhh quanta ne hai”
Ci ricomponemmo e me ne tornai a casa stanco ma felice come una pasqua.

Grazie

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