In vacanza senza Claudio 5
Scritto da TripleH, il 2021-08-18, genere orge
Mi sdraiai anche io, dal lato di Paula, che era su di un fianco rivolta verso Esmeralda. Paula la baciava delicatamente e le accarezzava la schiena, io che avevo il pene ancora eretto per via del viagra, mi posizionai a cucchiaio contro Paula ed il mio pene si infilò nella riga del suo bellissimo culo. Paula lo sentì subito ed a bassa voce disse nell'orecchio di Esmeralda: qui c'è qualcuno che non intende aspettare questa sera. Bastarono quelle poche parole per attivarci. Paula prese a spingere all'indietro il suo bel culo, io le afferrai le spalle e feci scorrere il mio pene avanti e in dietro nella riga. Esmeralda si girò di lato e prese a baciare sulla bocca sua madre, la cosa mi eccitava molto, e mi eccitó ancora di più quando vidi che praticamente mi ignoravano e presero a baciarsi con trasporto e ad accarezzarsi e strizzarsi. Le due donne pian piano si sollevarono sulle ginocchia e lì in mezzo al letto continuarono a baciarsi, leccarsi, palpeggiarsi. Io che ero rimasto sdraiato dov' ero presi a giochicchiare coi piedi di Paula, infatti lei, non credo casualmente, nello spostarsi mi posizionò un piede all'altezza del pene ed uno a portata di bocca. Quindi mentre loro limonavano, io schiacciavo il mio pene sul piede di Paula ed andavo avanti e in dietro, e con la bocca baciavo e succhiavo l'altro piede. Il giochino non durò molto perchè non vedevo l'ora di fare sesso anale con Paula, infatti mi alzai, ed anche io poggiato sulle ginocchia tornai a posizionare il mio pene nella riga del suo culo, con le braccia presi le spalle di Esmeralda e la tirai forte verso di me, creando un sandwich per Paula che in quel momento era tra noi due. Infilai anche la mia bocca tra le loro due ed iniziammo a limonare tutti e tre contemporaneamente. Il mio pene nel frattempo pulsava e pian piano trovò la sua via, sentivo infatti che si era puntato sul buchino del culo di Paula. Iniziai a spingere molto piano e spesso arretravo, poi quando la situazione era bella inumidita spinsi un pochino di più e sentii la mia cappella entrare tutta. Paula sussultò un pochino, era evidente che non era abituata a prenderlo nel culo, ma poi mi venne in mente che non avevo messo il preservativo, quindi lo tolsi subito di scatto. Paula protestò e disse: ma dove vai ? Adesso che iniziavo a divertirmi anche io ? Io: ci siamo dimenticati del goldone... agguantai uno dei preservativi che avevo appoggiato sul comodino, lo aprii e me lo srotolai sul pene, ci sputai sopra un paio di volte per renderlo scivoloso e lo puntai nuovamente nel culo di Paula. La via era già segnata, infatti la cappella entrò in un attimo, sempre con un sussulto da parte di Paula, sussulto che però questa volta era di piacere, infatti ridendo lo accentuò e disse: ooooohp ... bentornato! Poi, prima che io iniziassi a spingere, Paula diede un colpo secco all'indietro ed il mio pene entrò tutto dentro in un lampo! Era fantastico sentire il suo bellissimo culo contro la mia pancia, io le agguantai i seni con tutte e due le mani e presi a spingere con forza, iniziai un avanti e indietro da cavallo imbizzarrito, in alcuni momenti erano movimenti rapidi che ci facevano dondolare, in altri erano colpi "a fine corsa" che emettevano anche suoni eccitanti. In una situazione normale sarei venuto subito, ma grazie al viagra continuavo a pompare Paula come un folle, nel frattempo Esmeralda si era girata e si era creato una specie di trenino anche se lei si beccava solo qualche bacio e qualche palpeggiata un pò da me, un pò da Paula. A furia delle mie spinte da dietro le due si ritrovarono in una posizione che mi eccitava moltissimo: Esmeralda era completamente sdraiata a pancia sotto e Paula era a pecorina sopra di lei, io ero aggrappato alle spalle di Paula e le davo dei colpi energici, ma non violenti ... fin quando non fu proprio Paula, che mi invitò ad aumentare. Forse vicina all'orgasmo o forse perchè sapeva che mi sarebbe piaciuto o forse perchè a lei piaceva così, iniziò a dire: daiii daiii più forte! Voglio sentirlo tutto, daiii daii, rompimi il culo siii daiii! Esmeralda che era molto eccitata iniziò anche lei ad incitarmi: dai spaccaglielo quel culo! Devi uscire, prendere bene la mira e poi rientrare come un treno! Daiii daii. Urlavano tutte e due ed io presi veramente a muovermi come un animale e pure io iniziai a dire frasi tipo: te lo spacco questo bel culetto! Prendilo tutto! Siii daii, sentilo! È tutto per te, tutto per te! Ero sudatissimo ed il letto si stava demolendo dai movimenti violenti che stavamo generando. Esmeralda si spostò e venne a baciarmi sulla bocca anche se faceva fatica a restarmi vicina perchè io, sempre agganciato alle spalle di Paula mi muovevo avanti a indietro sempre più velocemente. Paula iniziava a tremare, infatti all'ennesimo colpo crollò in avanti tremando ed ebbe un orgasmo incredibile che sua figlia Esmeralda amplificò andando a sditalinare la figa di sua madre. Io nel frattempo mi ero alzato in piedi sul letto in preda ad un delirio di onnipotenza, mi ero sfilato il preservativo ed avevo iniziato a segarmi il pene. Esmeralda e Paula si girarono e rimasero interdette vedendo la scena: mi segavo velocissimo, ero sudatissimo e continuavo a dire frasi tipo: siii siii adesso vi riempio di sbora! Tutta la mia sbora per voi! Vi amo! Via amo! Le due si sdraiarono vicine vicine in modo da poter cogliere il miei schizzi in viso e sui seni ... e nell'attesa ripresero a baciarsi. Questa cosa mi fece impazzire: ma siete insaziabili! In quel momento arrivai al punto di non ritorno. Crollai sulle ginocchia dal lato di Paula ed il mio pene venne a trovarsi sopra il suo viso. Il primo schizzo saltò Paula e imbrattò le labbra e la guancia di Esmeralda, il secondo fu altrettanto violento e le imbrattò sempre la guancia, il terzo, meno potente imbrattò le tettone di Paula, poi arrivò il quarto, ma Paula aveva agguantato il mio pene e se lo era infilato in bocca, dove riversai altre due o tre schizzi e dove lei succhiò avida. Paula non contenta, prese poi a leccare il viso della figlia e fece sparire anche quella sbora. Io ero morto e finalmente anche il mio pene si ammosciò.
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