In vacanza senza Claudio 2
Scritto da TripleH, il 2021-08-13, genere orge
I primi giorni di vacanza passarono veloci e ... ed eccitanti. Esmeralda era molto bella ed aveva un culetto fantastico, ma sua madre Paula, nonostante avesse il doppio dei suoi anni, era veramente una bomba sexy! Un fisico bello pieno e rotondo, con due tettone da urlo ed un culo incredibile. Tutte e due, complice anche il caldo estivo, indossavano spesso vestitini sexy, con spacchi e scollature ed i costumi erano solo bikini striminziti che esaltavano le loro curve. Erano già tre giorni che ogni volta che mi facevo una doccia, mi segavo con energia pensando a loro due... ai loro corpi, ai loro sorrisi; quando mi avvicinavo all'orgasmo, nella mia testa me le immaginavo intente a farmi un doppio pompino che si concludeva con un'esplosione incontrollabile di sbora che inondava i loro visi sorridenti. Purtroppo, nella realtà, tranne quell'imprevisto contatto con Esmeralda, non vi erano più state occasioni, anzi, avevo visto Esmeralda già un paio di volte con un ragazzo del villaggio.
La sera del quinto giorno ci prendemmo delle pizze d'asporto e mangiammo nella mia veranda, appena finita la cena Esmeralda si alzò e disse che doveva andare a prepararsi perchè "anche questa sera esco con Enzo". Io pensai che fortuna avesse quell'Enzo... gli metterà le mani ovunque e lei pure... Paula che mi aveva appena parlato, mi disse: ei! Ci sei? A cosa pensavi? Io mi inventai una cazzata incredibile, che non si rivelò davvero niente male: pensavo che dovremmo andare anche noi a divertirci, se ti va ti porto a ballare. Paula non mi rispose subito, poi disse si, si, bella idea, però prima volevo chiederti se hai un preservativo. Io non mi aspettavo un'approccio così diretto... rimasi un attimo interdetto e prima che potessi parlare Paula riprese e disse: mi serve ... subito però. Io che chiaramente sono poco sveglio le dissi: aspettiamo almeno che Esmeralda se ne vada. Lei mi guardò e rise di gusto, poi si alzò venne vicino a me, mi prese la testa con le mani, e mi impresse un caldo bacio sulla fronte e disse: maialino! Mi serve un preservativo da dare ad Esmeralda, non vorrei che faccia cazzate. Io diventai rosso come un peperone, schizzai in piedi, e le chiesi scusa per aver frainteso... quasi balbettavo... lei sempre ridendo disse: si si va bene, ma adesso corri a prendermi il preservativo. Andai in casa e recuperai il goldone dalla scatola, poi lo porsi a Paula che rientrò nel loro appartamentino. Poco dopo Esmeralda uscì sorridente e mi salutò, strazzandomi l'occhio e muovendo la mano maliziosamente sulla borsetta, come a dirmi grazie... quanto mi eccitava quella ragazzina! Paula non usciva più, ma intuii che si stava preparando per andare a ballare, infatti dopo una decina di minuti si presentò. Si era truccata, mettendosi quel rossetto rosso che le stava molto bene grazie anche al colore della sua carnagione. Indossava un abito bianco con fiori rossi, spalle scoperte, generosa scollatura, ma niente gambe in vista, in quanto l'abito era piuttosto lungo e le arrivava sotto il ginocchio, ai piedi aveva un paio di sandali neri con un bel tacco. Era splendida! Anche se era un pò presto partimmo subito a piedi ed andammo in una discoteca poco lontana dal villaggio. In realtà in pista c'erano già numerose persone. La serata trascorse velocemente, tra un cocktail ed un ballo, ci divertimmo molto, soprattutto quando Paula si strusciava contro di me... sicuramente in più di un'occasione aveva sentito la mia erezione, ma non commentò in alcun modo. Rientrammo nel villaggio ed a un certo punto, Paula, dopo aver spippolato un pò con telefonino, con un pò di imbarazzo mi disse: non è che per caso questa notte posso dormire da te ? Io pensai velocemente, e memore anche della gaf sul preservativo, ipotizzai che la figlia Esmeralda le avesse chiesto la casa libera per divertirsi con Enzo e le dissi: si si, posso lasciarti dormire sul mio letto, io posso dormire in cucina sul materassino. Paula mi guardò con sguardo interrogativo ... e disse: questa non mi era mai capitata, anzi, non l'ho proprio mai sentita! Una donna si espone e chiede di passare una notte con un uomo e lui le risponde che dormirà in un'altra stanza per terra su di un materassino! No no, dormi pure nel tuo letto che io andrò a dormire nel mio, tanto Esmeralda è già rientrata. Io: a ma tu ... quindi ... no scusa, pensavo che volevi lasciare la casa libera per Esmeralda. Non feci in tempo a finire di parlare che Paula, lì in mezzo al villaggio, a due vialetti dal nostro, mi saltò al collo e mi baciò con trasporto, io ovviamente ricambiai e limonammo per diversi minuti abbracciandoci. Quando ci staccammo, Paula mi sorrise e mi chiese: quindi, posso dormire da te, nel tuo letto, con te, questa notte ? Io la presi per mano e la trascinai letteralmente fino al bungalow, poi entrammo nell'appartamentino, e ci lanciammo sul letto, così vestiti, con indosso ancora le scarpe, ricominciammo a baciarci con trasporto, la accarezzavo con delicatezza, poi presi a baciarla sul collo, e pian piano, con alcune divertenti difficoltà ci spogliammo completamente. Lei si mise sdraiata a pancia in giù ed io mi posizionai di fianco a lei e cominciai a baciarle le spalle e la schiena, mentre con una mano le accarezzavo il bel culo, lei con una mano (aveva le braccia distese lungo il corpo) mi accarezzava e segava lentamente il pene. Io mi avvicinai sempre di più e per metà ero appoggiato al suo corpo, il mio pene era appoggiato sulla sua natica, la sua mano era rimasta sotto ed immobilizzata. Continuavo imperterrito a baciarle le spalle e la schiena, ma spingevo anche il mio pene sul suo sedere. Dopo un pò Paula si spostò e si mise su di un fianco ed infilò la sua gamba in mezzo alle mie andando a spingere col ginocchio. Ricominciammo a baciarci, io poi le baciai il collo e poi arrivai al suo splendido seno... iniziai a leccare e succhiare tutto e con una mano le strizzavo una chiappa, lei che continuava a premere col ginocchio ricominciò a segarmi il pene. Ad un certo punto senza nessun preavviso il mio pene iniziò a sborare! Diversi schizzi finirono sulla coscia di Paula e le imbrattarono la mano. Lei divertita disse: ti piaccio davvero tanto! Paula si alzò ed andò in bagno a recuperare alcune salviette e si ripulì, poi tornò in camera e sempre con un gran sorriso mi disse: questa notte mi sa che dormiremo poco. Io ero ancora eccitatissimo ed il mio pene era già tornato sugli attenti. Paula ridendo mi disse: hai un preservativo ?
La sera del quinto giorno ci prendemmo delle pizze d'asporto e mangiammo nella mia veranda, appena finita la cena Esmeralda si alzò e disse che doveva andare a prepararsi perchè "anche questa sera esco con Enzo". Io pensai che fortuna avesse quell'Enzo... gli metterà le mani ovunque e lei pure... Paula che mi aveva appena parlato, mi disse: ei! Ci sei? A cosa pensavi? Io mi inventai una cazzata incredibile, che non si rivelò davvero niente male: pensavo che dovremmo andare anche noi a divertirci, se ti va ti porto a ballare. Paula non mi rispose subito, poi disse si, si, bella idea, però prima volevo chiederti se hai un preservativo. Io non mi aspettavo un'approccio così diretto... rimasi un attimo interdetto e prima che potessi parlare Paula riprese e disse: mi serve ... subito però. Io che chiaramente sono poco sveglio le dissi: aspettiamo almeno che Esmeralda se ne vada. Lei mi guardò e rise di gusto, poi si alzò venne vicino a me, mi prese la testa con le mani, e mi impresse un caldo bacio sulla fronte e disse: maialino! Mi serve un preservativo da dare ad Esmeralda, non vorrei che faccia cazzate. Io diventai rosso come un peperone, schizzai in piedi, e le chiesi scusa per aver frainteso... quasi balbettavo... lei sempre ridendo disse: si si va bene, ma adesso corri a prendermi il preservativo. Andai in casa e recuperai il goldone dalla scatola, poi lo porsi a Paula che rientrò nel loro appartamentino. Poco dopo Esmeralda uscì sorridente e mi salutò, strazzandomi l'occhio e muovendo la mano maliziosamente sulla borsetta, come a dirmi grazie... quanto mi eccitava quella ragazzina! Paula non usciva più, ma intuii che si stava preparando per andare a ballare, infatti dopo una decina di minuti si presentò. Si era truccata, mettendosi quel rossetto rosso che le stava molto bene grazie anche al colore della sua carnagione. Indossava un abito bianco con fiori rossi, spalle scoperte, generosa scollatura, ma niente gambe in vista, in quanto l'abito era piuttosto lungo e le arrivava sotto il ginocchio, ai piedi aveva un paio di sandali neri con un bel tacco. Era splendida! Anche se era un pò presto partimmo subito a piedi ed andammo in una discoteca poco lontana dal villaggio. In realtà in pista c'erano già numerose persone. La serata trascorse velocemente, tra un cocktail ed un ballo, ci divertimmo molto, soprattutto quando Paula si strusciava contro di me... sicuramente in più di un'occasione aveva sentito la mia erezione, ma non commentò in alcun modo. Rientrammo nel villaggio ed a un certo punto, Paula, dopo aver spippolato un pò con telefonino, con un pò di imbarazzo mi disse: non è che per caso questa notte posso dormire da te ? Io pensai velocemente, e memore anche della gaf sul preservativo, ipotizzai che la figlia Esmeralda le avesse chiesto la casa libera per divertirsi con Enzo e le dissi: si si, posso lasciarti dormire sul mio letto, io posso dormire in cucina sul materassino. Paula mi guardò con sguardo interrogativo ... e disse: questa non mi era mai capitata, anzi, non l'ho proprio mai sentita! Una donna si espone e chiede di passare una notte con un uomo e lui le risponde che dormirà in un'altra stanza per terra su di un materassino! No no, dormi pure nel tuo letto che io andrò a dormire nel mio, tanto Esmeralda è già rientrata. Io: a ma tu ... quindi ... no scusa, pensavo che volevi lasciare la casa libera per Esmeralda. Non feci in tempo a finire di parlare che Paula, lì in mezzo al villaggio, a due vialetti dal nostro, mi saltò al collo e mi baciò con trasporto, io ovviamente ricambiai e limonammo per diversi minuti abbracciandoci. Quando ci staccammo, Paula mi sorrise e mi chiese: quindi, posso dormire da te, nel tuo letto, con te, questa notte ? Io la presi per mano e la trascinai letteralmente fino al bungalow, poi entrammo nell'appartamentino, e ci lanciammo sul letto, così vestiti, con indosso ancora le scarpe, ricominciammo a baciarci con trasporto, la accarezzavo con delicatezza, poi presi a baciarla sul collo, e pian piano, con alcune divertenti difficoltà ci spogliammo completamente. Lei si mise sdraiata a pancia in giù ed io mi posizionai di fianco a lei e cominciai a baciarle le spalle e la schiena, mentre con una mano le accarezzavo il bel culo, lei con una mano (aveva le braccia distese lungo il corpo) mi accarezzava e segava lentamente il pene. Io mi avvicinai sempre di più e per metà ero appoggiato al suo corpo, il mio pene era appoggiato sulla sua natica, la sua mano era rimasta sotto ed immobilizzata. Continuavo imperterrito a baciarle le spalle e la schiena, ma spingevo anche il mio pene sul suo sedere. Dopo un pò Paula si spostò e si mise su di un fianco ed infilò la sua gamba in mezzo alle mie andando a spingere col ginocchio. Ricominciammo a baciarci, io poi le baciai il collo e poi arrivai al suo splendido seno... iniziai a leccare e succhiare tutto e con una mano le strizzavo una chiappa, lei che continuava a premere col ginocchio ricominciò a segarmi il pene. Ad un certo punto senza nessun preavviso il mio pene iniziò a sborare! Diversi schizzi finirono sulla coscia di Paula e le imbrattarono la mano. Lei divertita disse: ti piaccio davvero tanto! Paula si alzò ed andò in bagno a recuperare alcune salviette e si ripulì, poi tornò in camera e sempre con un gran sorriso mi disse: questa notte mi sa che dormiremo poco. Io ero ancora eccitatissimo ed il mio pene era già tornato sugli attenti. Paula ridendo mi disse: hai un preservativo ?
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