Stefano e suo fratello.

Scritto da , il 2021-08-18, genere bisex

Sono Roberto un 43enne, alto un metro e ottanta per 75 kg di peso, corporatura normale, leggermente brizzolato, giovani e solare,
felicemente sposato, con fantasie bisex.
Chi ha già letto i miei racconti sa che con Stefano, uno studente universitario 23enne di Trieste, ci siamo divertiti e abbiamo anche sverginato suo fratello Alessio.
Da quella volta che assieme ci siamo scopati Alessio, saranno passati 3 mesi che per vari motivi non ci siamo potuti incontrare, anche se ci siamo sentiti spesso al telefono.
Infatti Stefano, in questo periodo, mi ha tenuto aggiornato sulla situazione con Alessio.
I primi giorni dopo la nostra scopata Alessio gli teneva il muso, ma a poco a poco la voglia di riprovare quelle sensazioni è diventata più forte e alla fine ha chiesto lui steso a Stefano di scoparlo.
Il quale non si è certo tirato indietro e anzi ha cominciato a scoparlo con cadenza giornaliera e alcune volte anche più volte al giorno.
Verso la metà di novembre mi suona il cellulare mentre ero in macchina, vedo che è Stefano e rispondo, felice di sentirlo.
Mi dice che vorrebbe organizzare qualcosa con me e suo fratello.
Ci accordiamo per il fine settimana seguente. Con una scusa mi sarei liberato per la serata di venerdì e per il sabato.
Come promesso, venerdì sera verso le 19,00 sono a casa loro.
Mi apre Stefano che mi dice che Alessio è in bagno a farsi una doccia e mi spiega cosa vorrebbe fare.
Vorrebbe truccare e travestire Alessio per trasformarlo in una puttana e poi trattarlo di conseguenza e mi chiede pure se conosco qualcuno per poterlo esibire e magari concederlo in uso.
Mi accompagna in camera sua dove dall’armadio toglie un pacco contenente tutto il necessario, Biancheria intima, calze, guepiere, minigonna, camicetta, maglioncino, stivali con il tacco, una parrucca bionda e naturalmente una collezione di trucchi, dicendomi che si è fatto spiegare da una sua amica come utilizzarli per aver un bel risultato.
Intanto sentiamo che Alessio sta per uscire dal bagno e affrettandoci lo blocchiamo sulla porta del bagno. E’ in accappatoio.
Stefano con una rapida mossa glielo toglie lasciandolo nudo. Completamente depilato, e devo dire che comunque non è per nulla peloso, anche in faccia non si nota quasi per nulla la presenza dei pochi peli della barba, con un po’ di trucco può sicuramente diventare una gran troia.
Salutandolo gli metto una mano sulle chiappe strizzandole vigorosamente e andando a cercare il buco del culo. Appena mi avvicino con le dita sento il buco schiudersi.
Rivolto al Stefano: “Hai fatto un bel lavoro!!”
E Lui “Già, hai visto! Basta avvicinarsi con qualsiasi cosa che si apre dalla voglia.”
Alessio non dice una parola. E Stefano gli dice si spogliarmi e di baciarmi il cazzo.
Non se lo fa ripetere, e in un momento mi toglie il maglione e camicia e mi sfila pantaloni e boxer in un colpo solo. Si inginocchia e comincia a baciarmi la cappella che come il cazzo è già grossa.
Anche Stefano si è spogliato completamente e mettendosi al mio fianco porge al fratello anche il suo cazzo.
Alessio si da fare e comincia e succhiare prima il mio cazzo e poi quello del fratello continuando ad alternarseli in bocca.
Intanto dico a Stefano che se deve essere una puttana bisogna per prima cosa provvedere a pulirlo per bene internamente.
Stefano mi sorride e mi dice che in mattinata ha già provveduto a fargli un paio di clisteri, ma che ora bisognava pulire più a fondo.
Stefano fa sollevare Alessio che obbedisce a malavoglia e lo fa entrare in bagno.
Lo fa entrare nella vasca e lo posiziona alla pecorina, con le braccia appoggiate sul bordo corto.
Mentre io mi avvicino e gli rimetto il mio cazzo in bocca, Stefano prende dall’armadietto un fallo in metallo per la doccia anale completo di tubo flessibile, che aggancia ai rubinetti della vasca.
Fa scorrere l’acqua e quando ha raggiunto la temperatura giusta, in un sol colpo glielo infila in culo fino in fondo.
Stefano non si accontenta di lasciarlo riempire lentamente, ma aumenta e diminuisce in continuazione il flusso dell’acqua, e muove ritmicamente il fallo su è giù senza farlo uscire, mentre con l’altra mano sega lentamente il cazzo ai Alessio.
La pancia di Alessio si gonfia e lui si lamenta in silenzio dato che ha il mio cazzo che gli tappa la bocca.
Ad un certo punto Stefano chiude quasi completamente l’acqua e massaggia la pancia del fratello per fargli entrare più a fondo il liquido.
Quindi riprende a far scorrere l’acqua nelle viscere di Alessio.
Penso che ormai Alessio abbia ricevuto non meno di 4-5 litri di acqua, quando Stefano chiude il rubinetto. Entra nella vasca pure lui e tolto il fallo da culo del fratello subito glielo ritappa con il suo cazzo.
Comincia a pompare il cazzo nel culo del fratello, che ad ogni colpo che riceve si ingoia il mio cazzo fino in gola.
Andiamo avanti in questo modo per almeno una mezzoretta prima di essere pronti a riempirlo.
Come se ci fossimo sincronizzati sia io che Stefano cominciamo a sborrare nei buchi occupati di Alessio riempiendolo per bene.
Quando tolgo il cazzo dalla bocca di Alessio questa è pulita, ha già ingoiato e gustato tutto.
Anche Stefano si toglie dal suo culo.
Usciamo dal bagno assieme per lasciare ad Alessio il tempo di liberarsi di tutto il liquido che si ritrova negli intestini.
Ce ne andiamo in salotto dove Stefano, dopo avermi fatto sedere sul divano si accovaccia tra le mie gambe e comincia a ripulire il mio cazzo che sta per perdere consistenza. Ma sono bastati pochi giochi di lingua per vederlo reagire a modo.
Stefano si alza e dopo essersi messo a cavalcioni, guardandomi in faccia si abbassa infilandosi il mio cazzo nel culo. Procedendo, prima lentamente e poi d’un colpo giù fino in fondo. La cavalcata di Stefano procede con un ritmo forsennato, mentre gli prendo in mano il cazzo e comincio a segarlo, prima lentamente e poi più bruscamente.
Dopo dieci minuti di quel trattamento Stefano erutta una buona dose di sperma che mi riempie la pancia e il torace. Per me al contrario essendo già venuto da poco la mia sborrata tarda ad arrivare e Stefano deve cavalcare ancora per una quindicina di minuti buoni prima che il mia cazzo pulsando gli riempia il culo.
Dopo avermi ripulito per bene il cazzo, torace a pancia con la lingua, Stefano mi si siede accanto a riposare.
Dopo altri dieci minuti arriva Alessio che ha finito di svuotarsi dicendoci che aveva ripetuto ancora due volte il clistere e che ora era lindo.
Lo portiamo in camera di Stefano, dove c’è l’abbigliamento necessario alla trasformazione di Alessio.
Appena vede il tutto Alessio fa un mezzo sorrisetto, segno che non gli dispiace l’idea di essere trasformato in una puttana.
Inizia con l’indossare la guepiere bianca, le calze a rete, un perizoma che non riesce ne a contenere il suo cazzo ne tantomeno a coprire il culo, quindi continua con la minigonna, la camicetta e il maglioncino, Stefano lo fa sedere e comincia a truccarlo. Devo dire che non è proprio un’esperto, ma che comunque l’effetto “troia” è garantito da trucco pesante e non perfetto.
Ultimo passaggio la parrucca bionda e a completare l’opera gli stivali con il tacco 12.
Alessio si alza in piedi e cerca di camminare, ma con quei tacchi è quasi impossibile.
Ci voglio parecchi minuti perché riesca a stare abbastanza in equilibrio.
Mentre Alessio si sta allenando a stare in equilibrio sui tacchi io mi allontano per fare una chiamata.
Chiamo il mio amico Giovanni detto Giò, un gran porco. Mi accordo per un incontro a sorpresa con Alessio lungo la strada costiera nel pressi della galleria naturale. Gli chiedo di portare anche un paio di amici.
L’idea è subito accolta con entusiasmo e mi dice che porterà anche un suo dipendente marocchino che è dotato quasi come un cavallo.
Rientrando nella stanza faccio un cenno d’intesa a Stefano che capisce al volo e sorridendo fa mettere un giaccone al fratello per uscire.
Come al solito all’inizio Alessio rifiuta di uscire vestito da troia, ma si vede chiaramente che l’idea lo eccita.
Dopo alcuni minuti siamo in auto in giro per Trieste. Non c’è molto traffico.
Ci dirigiamo verso Miramare e imbocchiamo la costiera.
Proprio in quel momento mi arriva un sms di Giovanni che mi informa del suo prossimo arrivo.
Arriviamo nel parcheggio prima della galleria. Facciamo scendere Alessio e lo facciamo camminare fino alla ringhiera.
Intanto noi ci spostiamo con l’auto nell’angolo più buio, (non è che ci siano lampioni, ma la luna comunque illumina abbastanza).
Abbiamo appena spento il motore quando arriva un’auto, la riconosco è quella di Giovanni.
Punta i fari verso Alessio che si spaventa e tenta di fuggire verso di noi, ma non è un’impresa facile con i tacchi.
Dall’auto scendono in due che lo bloccano per le braccia e uno dei due gli tappa la bocca con mano.
Cominciano ad insultarlo. “Troia!!”
“Ora ti facciamo divertire!”.
Uno dei due, mi sembra di circa 40 anni, muscoloso, alto 1.70 circa con i cappelli a spazzola, gli toglie il giubbotto e gli da un bella pacca sul culo. Gli alza la gonna e dopo averlo palpeggiato con un colpo secco gli strappa il perizoma.
Lo spingono verso l’auto. Lo fanno salire dietro con uno dei due per parte. L’auto riparte ritornando da dove era venuta.
Anche noi li seguiamo. Ci stiamo dirigendo verso il Villaggio del Pescatore dove Giovanni ha una casa sfitta.
Seguendoli da dietro si vede che Alessio viene piegato da una parte e dall’altra sicuramente per sbocchinare i cazzi dei due.
Quando arriviamo aspettiamo e vediamo i tre che scendono tirandosi dietro Alessio. Entrano nella casa di Giovanni che lascia la porta socchiusa.
Ora scendiamo anche noi dall’auto ed entriamo nella casa.
Loro sono in soggiorno per cui noi ci posizioniamo vicino alla porta della cucina da dove possiamo avere una bella visuale.
I tre, che ora si vedono bene sono Giovanni, il mio amico, 45 enne alto 1.80 x circa 80 kg., il suo amico, che scopriamo poi chiamarsi
Antonio, fisicamente come Giovanni ma forse di qualche anno più vecchio e il suo dipendente marocchino Hamed, altro sui 1.75 per 75 kg, bel fisico.
Stanno facendo togliere ad Alessio, che è molto impaurito, ma anche eccitato visto che ha il cazzo duro, il maglioncino, la camicetta e la
minigonna facendolo rimanere in bilico sugli stivali con tacco 12 con le calze e la sola guepiere bianca.
Nel frattempo si stanno spogliando anche loro. Giovanni può esibire il suo cazzo di 20x4 mentre Antonio ha un cazzo sicuramente piu corto 17/18 centimetri ma anche più grosso almeno 5.
Ma la vera sorpresa viene da Hamed quando si volta mette in mostra un cazzo, non ancora
del tutto in tiro, ma Già lungo più di 30 centimetro e grosso più di quello di Antonio.
E’ Giovanni che inizia prendendo Alessio, lo fa inginocchiare e gli mette il cazzo davanti alla bocca.
Anche se impaurito, l’eccitazione vince su tutto, Alessio comincia baciandolo sulla cappella, prima di iniziare una serie di baci dalla cappella alle palle. Gli lecca le palle, gliele succhia e se le prende in bocca, alternativamente. Poi comincia a salire con le labbra appoggiate lungo l’asta e arrivato alla cappella la fa sparire in bocca. Intanto gli altri due si sono avvicinati e glielo hanno messo in mano.
Alessio mentre pompa Gio sta anche segando Antonio e Hamed.
Dopo un po’ Giovanni fa alzare Alessio e lo porta vicino al tavolo, lo fa stendere a pancia in su e dopo avergli preso le gambe se le appoggia sulle spalle. Gli infila tre dita della mano in bocca
facendogliele leccare per bene prima di infilargliele senza tante cortesie in culo. Alessio ha un sussulto e tenta di lamentarsi, ma prontamente arriva Antonio che facendogli voltare la faccia gli infila il suo cazzo in bocca, tappandogliela. Gio dopo aver rovistato con le sue dita il culo di Alessio gli appoggia la cappella e con una spinta decisa glielo infila fino in fondo.
All’inizio si muove lentamente poi accelera il ritmo, per poi rallentare nuovo e così via.
Intanto Antonio ha sempre il cazzo in bocca di Alessio che si ritrova anche il cazzo di Hamed a portata di lingua, quindi deve alternare il pompino ad Antonio alle leccate al cazzo di Hamed, che date le dimensioni difficilmente riuscirebbe a infilarglielo nella bocca.
Giovanni lo scopa per una ventina di minuti, poi si toglie per lasciare spazio ad Antonio che trovando la strada lubrificata glielo infila e comincia subito a scoparlo per bene in culo.
Giovanni si è seduto sul divano mentre Hamed si sta facendo leccare il cazzo ed è pure riuscito a far entrare la cappella nella bocca di Alessio.
Giovanni dice ad Antonio di lasciare il posta ad Hamed e
contemporaneamente lancia a quest’ultimo una confezione di lubrificante, dicendo:
“Così non la rompi del tutto questa troia.”
Hamed si porta dietro Alessio e comincia a spalmargli il lubrificante.
Ne usa in abbondanza e parecchio ne spinge anche all’interno.
Per una quindicina di minuti Hamed prosegue con calma la sua lubrificazione (necessaria visto che ora che è in tiro il suo cazzo sarà di circa 35 centimetri con un diametro di almeno 6/7 centimetri. Ora si posiziona bene dietro appoggiando la sua grossa cappella sul buco del culo di Alessio.
Gliela punta iniziando una spinta molto lenta, ma costante.
Alessio si lamenta che non passa.
Antonio va subito a tappargli la bocca per impedirgli di gridare, mentre anche Giovanni si è messo vicino ad Antonio per tenere fermo il tavolo che con la spinta di Hamed si sta muovendo.
La spinta di Hamed è forte e costante e dopo un po’ si nota che la cappella si sta facendo strada in quel culo.
Quando riesce, con la cappella, a superare l’anello dello sfintere Alessio, nonostante la bocca occupata, lancia un urlo smorzato.
Hamed rimane fermo in attesa che i muscoli di Alessio di abituino all’intrusione bestiale.
Puoi ricomincia a spingere piano ma inesorabilmente fino a farne entrare altri 5 centrimetri. Quindi si ferma per lasciare respirare Alessio. Poi di nuovo a spingere e avanti in questo modo dopo circa
una mezzoretta circa 20/25 centimetri di quella bestia è infilato nel culo di Alessio.
Ora Hamed comincia a estrarne un pezzo per poi reinfilarlo. Le prime volte lentamente poi aumentando sempre di più il ritmo.
Quando il cazzone di Hamed entra ed esce con facilità, questi aumenta la potenza dei colpi andando più in profondità. Ad ogni colpo Alessio e il tavolo si muovono in avanti non ostante Giovanni e Antonio ne blocchino la corsa.
Ora Hamed, sempre con il cazzo infilato prende Alessio e lo solleva dal tavolo cominciando a scoparlo in piedi. Alessio Urla, si lamenta, ma sono urli misti di dolore e di piacere.
Oramai il cazzone di Hamed è quasi tutto nel culo sfondato di Alessio, mancheranno circa 5 centimetri.
Giovanni dice ad Hamed di appoggiarlo nuovamente sul tavolo. Hamed lo appoggia sempre continuando a pomparlo forsennatamente.
Non ha fatto in tempo ad appoggiare la testa che Giovanni glielo ha messo in bocca e Antonio è andato dalla parte opposta e gli ha messo in mano il suo. Così mentre Alessio viene scopato da Hamed ha il cazzo di Giovanni in bocca e quello di Antonio in mano mentre quest’ultimo gli sega il suo cazzo.
Vanno avanti così per circa 15 minuti poi si cambiano le posizioni.
Giovanni si mette disteso a terra e fa salire sopra di lui Alessio che si infila il cazzo in culo fino in fondo e comincia a cavalcare quel cazzo che dopo la dilatazione di Hamed scivola facilmente dentro e fuori il suo culo.
Poi Giovanni lo fa fermare e lo fa piegare verso di se bloccandolo.
Antonio si porta dietro di lui e appoggia la cappella sul culo già occuppato.
Alessio protesta con poca convinzione, si vede chiaramente che è spaventato, ma anche super eccitato.
Antonio comincia a spingere il suo cazzo che senza molte difficoltà si fa strada nel culo di Alessio. Ci vogliono poche pompate in simultanea con Giovanni perché Alessio cominci a godere come una troia. In meno di cinque minuti Alessio sborra riempiendo il torace di Giovanni senza che nessuno gli abbia toccato il cazzo.
Ora è il turno degli altri di sborrare.
Lo fanno mettere in ginocchio e tutti e tre gli si fanno attorno menandosi l’uccello. Alessio ha la bocca aperta in attesa della sua razione.
Il primo a venire è Antonio che con il primo schizzo centra un occhio di Alessio ma il resto della sborrata finisce tutta nella sua bocca, che ingoia velocemente.
Ha appena finito di ripulirsi con le dita dalla sborra uscita dalla bocca che Giovanni gliela riempie ancora e alla fine gli infila il cazzo in bocca. Alessio è costretto ad ingoiare tutto e a ripulire il cazzo di Giovanni per bene. Ora è il turno di Hamed. Ma quest’uomo non sborra. E’ come se avesse un’idrante e gli fa una doccia completa di sborra densa e bianca. Ha la faccia piena di sborra così come i capelli e giù per il collo sul torace fino a gocciolare sul suo cazzo mezzo moscio.
Lo obbligano a ripulisci senza sprecare tutta quella sborra e gli fanno raccogliere anche quella finita a terra.
Lo fanno alzare e piegare a novanta con le mani appoggiate al tavolo.
Gli allargano le chiappe mettendo in mostra una vera voragine.
Vedo Giovanni che si allontana per ritornare dopo alcuni minuti con in mano una boccia, di quelle che si usano per giocare in spiaggia. Del diametro di circa dieci centimetri.
La appoggia al culo di Alessio che è ancora a novanta con il culo in bella mostra. Con un bel colpo secco la boccia entra nel culo di Alessio che lancia un urlo.
Lo fanno rialzare ma gli intimano di non lasciare cadere la boccia per nessun motivo.
Lo fanno camminare per la stanza ma dopo nemmeno due passi la boccia cadde a terra, anche a causa del peso notevole.
A questo punto Giovanni gli rinfila la boccia in culo e con della pellicola trasparente, di quella per imballaggi gli fascia il culo, creandoli una sorta di mutandone trasparente, schiacciandogli anche le palle e il cazzo.
Quindi lo fanno rivestire e si avviano ad uscire.
Noi usciamo prima di loro e raggiungiamo velocemente la nostra macchina.
Loro salgono sulla loro e riportano Alessio dove lo avevano prelevato.
Appena lo hanno fatto scendere e sono ripartiti arriviamo noi, lo facciamo salire e ripartiamo.
Alessio non dice una parola. Io e Stefano ci guardiamo complici e sorridiamo.
E’ quasi mattino.
Arrivati a casa, Alessio fa per andare in bagno, ma Stefano lo ferma dicendogli che deve fargli vedere una cosa.
Collega velocemente la videocamera al televisore e fa partire il filmato di quando successo nelle ore precedenti.
Alessio sbianca e ci guarda.
Stefano gli dice “E pensare che fino a poco tempo fa non l’avevi nemmeno mai preso in culo!”
“Forza svestiti! Che vogliamo vedere il tuo culo!”
Alessio cerca di protestare dicendo che è stanco, ma Stefano lo incalza:
“Hai fatto la troia fino adesso e ora sei stanco? forza muoviti che abbiamo ancora tutto il giorno per noi.”
Alessio comincia a spogliarsi rimanendo in intimo e con i mutandoni in pellicola trasparente.
“Guarda come sei conciato, Troia!” gli fa Stefano.
Prende un paio di forbici e si avvina al fratello tagliando la pellicola, liberandolo.
Non ha fatto in tempo a togliere tutta la pellicola che la boccia gli esce dal culo cadendo tra i suoi piedi.
Stefano lo fa piegare in avanti e spalancandoli le chiappe mette in mostra il suo culo sfondato.
“Questo non è un culo! E’ una caverna!” dice Stefano ridendo.
Convinco Stefano a far andare Alessio a darsi una ripulita, prima di continuare.
Alessio se ne va in bagno e ne esce dopo quaranta minuti pulito e profumato.
Io e Stefano siamo sul divano intenti a guardare il filmato delle performance di Alessio, smanettandoci reciprocamente il cazzo.
Subito lo chiamiamo e lo facciamo mettere in ginocchio davanti a noi per farci fare una bella pompa.
Ci lecca il cazzo alternativamente, lo prende in bocca e se lo infila fino in gola.
Ci spostiamo in camera dove mi stendo sul letto e invito Stefano a impalarsi sul mio cazzo dandomi la schiena. Se lo infila lentamente, muovendosi sempre più velocemente si scopa da solo.
Dopo un po’ lo fermo e chiamo Alessio e lo faccio salire sul fratello faccia a faccia impalandosi sul cazzo del fratello. Non ha alcun problema ad entrare il suo culo è apertissimo.
Alessio si tiene leggermente sollevato da Stefano che si muove su è giù ottenendo due risultati. Quello di scoparsi da solo e di scopare il fratello.
Andiamo avanti così per un po’ poi ci spostiamo e metto il mio cazzo in bocca a Stefano che a sua volta infila il cazzo in bocca ad Alessio.
Dopo un po’ di pompa.
Prendo Alessio e lo faccio mettere sul letto alla pecorina e comincio a lavorargli il culo con la mano.
Tre, quattro dita, le ruoto e le spingo dentro e tiro fuori. Aggiungo anche il pollice e spingo ruotando la mano. Con un piccolo sforzo la mano è dentro il suo culo.
Comincio a muoverla lentamente. Poi, sempre con cautela, comincio a chiudere le dita della mano fino ad avere un pugno chiuso nel suo culo.
Stefano è super eccitato dalla scena che ha davanti agli occhi e gli infila il cazzo in bocca fino a quasi soffocarlo. Alessio ha infatti dei conati.
Io lo sto scopando con il pugno sempre più velocemente e sempre più a fondo nel culo.
Alessio viene sborrando sul letto, senza bisogno di toccarsi, ma solamente con la sollecitazione della prostata da parte del mio pugno.
Lo tiro fuori fino ad avere la larghezza massima del pugno all’altezza dello sfintere in massima dilatazione. Poi lo reinfilo.
Ora lo tolgo del tutto con un sonoro “Flop”.
Lo reinserisco, sempre a pugno chiuso. Sempre più velocemente.
Dopo averlo scopato con il pugno per bene.
Lo tolgo e reinserisco la mano aperta. Chiamo Stefano e gli dico di infilare il suo cazzo nel culo del fratello.
Lo fa entrare lentamente fino a mettermelo nella mano aperta nel culo di Alessio.
Lentamente chiudo la mano avvolgendo il cazzo di Stefano.
Dico a Stefano di non muoversi e sempre lentamente comincio a muovere la mia mano sul suo cazzo ben stretto tra le mie dita.
Ora lo sto lentamente segando all’interno del culo del fratello. Per tutti è una miriade di sensazioni forti.
Comincio ad accelerare il ritmo. Ancora quattro colpi e Stefano sborra. La sento sulla mia mano.
Ci stendiamo tutti e tre stanchi sul letto.
Dopo un po’ di riposo è Stefano che vuole infilare la sua mano nel culo del fratello. Ma siccome io non ho ancora avuto la mia parte, troviamo una soluzione.
Io mi siedo sulla poltrona ai piedi del letto e Stefano si impala sul mio cazzo e fa scivolare Alessio fino ad averlo con il culo sul bordo del letto. Qui gli fa alzare le gambe ed inizia a infilargli la mano nel culo.
Una volta dentro comincia a scoparlo con il pugno sincronizzandosi con la cavalcata del mio cazzo.
Più velocemente si infila il mio cazzo in culo più forte e più a fondo infila il pungo nel culo di Alessio.
E’ una scopata bestiale condita da grugniti e urla di dolore, di piacere. Come se non bastasse oltre a sfondare il fratello con il braccio con l’altra mano gli sta menando una violenta sega. Dopo circa quindici minuti di questo trattamento vengo con una grande sborrata nel culo di Stefano riempiendoglielo.
Mentre lui continua imperterrito a sfondare il culo al fratello.
Mi metto al suo fianco e cerco di infilare anche la mia mano nel culo super dilatato di Alessio. Oramai non ci sono limiti.
Tre dita sono entrate vicino al suo braccio.
Le dita sono diventate quattro e poi cinque. Ora ho avvolto il braccio di Stefano nella mia mano. La faccio scivolare lungo il braccio.
Con poco sforzo la mano è scomparsa nel suo culo e si sta facendo strada. Ora abbiamo le mani alla stessa profondità. Cominciamo una scopata alternata. Io spingo e Stefano tira, poi io tiro e Stefano spinge. Ogni dieci pompate uniamo le mani e spingiamo assieme fino in fondo. Il culo è cosi dilatato che quasi fa paura.
Togliamo tutte e due le mani. Ora il culo è ancora più dilatato e slabbrato.
Con il pugno chiuso prima io è poi Stefano gli rinfiliamo il braccio in culo spingendo a fondo.
Con la terza volta che tocca a me, riesco a d entrare con il braccio fino al gomito, provocando un ulteriore orgasmo ad Alessio che viene nuovamente impiastricciandosi tutta la pancia.
Ora sfiniti ci rilassiamo sul letto fino ad addormentarci.

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