Mio figlio mi ha sborrato nel culo mentre mio padre origliava e mio marito era sull'uscio di casa

Scritto da , il 2016-05-22, genere incesti



Oggi è domenica e dunque in casa tutti stanno ancora dormendo ed io voglio terminare il racconto della lunga giornata di ieri:

Quando mio figlio è arrivato in casa mi ha trovata ad aspettarlo dietro la porta con indosso il baby doll coi pizzi neri che mi ha regalato e con la faccia vogliosa di chi non vede un maschio da anni.

Non appena entrato mi sono aggrappata al suo collo e gli ho infilato in bocca tutti i centimetri di lingua di cui dispongo ed anche di più!

Mentre lo succhiavo come a volergli estrarre l'anima oltre che la saliva ed il suo desiderio,con una mano gli palpavo il pacco già gonfio.

Lui mi assecondava e si lasciava fare e non potendo fare altro a causa del pancione e della postura scomoda,ricambiava i miei baci appassionati e con una mano si intrufolava tra il suo petto ed una mia mammella mentre con l'altra mi stringeva forte a se.

Quando mi sono staccata ha cercato di accarezzarmi entrambe le tette ma io con una urgenza incontenibile,l'ho preso per mano e l'ho portato in camera sua dove avevo già provveduto a sistemare il letto.

Giunti in camera mentre lui mi faceva scivolare a terra l'esile indumento per potermi finalmente succhiare i capezzoli,io gli sbottonavo la camicia ed i pantaloni sino a lasciarlo solo con le mutande.

-Caro ti voglio....voglio fare l'amore con te...voglio chiavare...voglio succhiarti e farmi succhiare...voglio fare tutto...tuttooooo...prima che gli altri tornino!

Voglio il tuo cazzo e voglio che ti mangi tutta la mia fica...tutta...tutta...per teeee.-


Mio figlio sorpreso dalla mia irruenza era rimasto senza parole e quando anche lui nudo l'ho accompagnato sul letto,si è staccato dal mio seno e si è disteso supino in attesa che fossi io a prendere l'iniziativa.

-Stasera tesoro non facciamo lezione di sesso...stasera voglio chiavare e voglio godere come una pazza e voglio che anche tu goda senza freni del corpo pregno di tua madre.

Non so quanto tempo abbiamo a disposizione ma tu non preoccuparti non appena arrivano tu rimani al letto come se non ti sentissi bene ed io indosserò quel camicione che ho già preparato e che coprirà ogni traccia di quello che faremo.

Coprirà anche i tuoi succhiotti e i lividi che potresti farmi e se per caso dovessero arrivare mentre mi stai godendo dentro,con quelle mutande arginerò ogni cosa.-

Ero davvero arrapata ed ero pronta a tutto pur di raggiungere il mio scopo.

Come prima cosa mi sono posizionata su di lui a 69.

Lui conosceva già molto bene quella postura e sapeva cosa avrebbe dovuto fare con la lingua sulla mia fica avendoglielo già fatto sperimentare proprio alcuni giorni prima.

Lui mi leccava la fica e me la penetrava con le dita soffermandosi anche a mordicchiarmi la clitoride coi denti facendomela diventare subito sporgente e dura.

-Bravo Andrea...bravo...hai imparato subito come far godere la tua mamma.....mmmmm...ssiiii...leccami cosiiiii...siii...-

Naturalmente io lo ricambiavo leccandogli il cazzo ed i testicoli spingendomi anche sotto il perineo sino a lambirgli con la lingua il buco del culo.

Con un dito poi,gli solleticavo il forellino anale in attesa del momento in cui sarebbe stato pronto anche per una vera penetrazione.

Poi sono tornata in alto a stimolargli il frenulo e la cappella sulla quale già sgorgavano le prime goccioline di piacere.

Io ero ansiosa di raggiungere subito un orgasmo liberatorio e lui ben presto mi ha fatto il regalo di farmi godere nelle sua bocca.

Certo la sua posizione sotto di me non doveva essere molto comoda col pancione che teneva lontano il mio sesso dalla sua bocca ma in quel momento ero troppo impegnata a godere per preoccuparmi anche delle sue difficoltà.

Comunque riusciva lo stesso a farmi sentire la sua lingua ed a darmi piacere.

Per contro,io non volevo che venisse subito e dosavo le mie carezze con le dita e con la lingua stando attenda a non fargli superare il punto di non ritorno.

Dalla sua bocca mi giungeva il suono dello sciabordio dei miei liquidi vaginali mentre nella mia bocca sentivo le contrazioni del suo membro che parevano volermi chiedere il permesso di sciogliersi liberando la carica di libidine accumulata nei testicoli.

Dopo il mio secondo orgasmo l'ho accontentato e tenendo stretto tra le labbra il suo durissimo e pulsante arnese,l'ho spompinato sino a farlo sborrare.

Mentre godeva le sue muscolose gambe si stiravano come a volersi staccare mentre tutto il suo corpo rispondeva contraendosi e rilassandosi allo stesso ritmo dei suoi fiotto di sperma.

Ne aveva tanta in serbo mio figlio che,nonostante il mio impegno e la mia voglia di berla tutta,non sono riuscita a deglutire al ritmo dei suoi zampilli e dunque parte della sua sborra è fuoruscita dai lati della mia bocca andando a bagnargli il pube ed il lenzuolo sottostante.

Con la stessa avidità di un assetato io,dopo avergli ben strizzato il cazzo ed averlo ripulito con la lingua,gli ho anche leccato i peli pubici intrisi di sperma e con le dita ho anche raccolto le gocce sul lenzuolo.

Mentre eseguivo quella accurata pulizia mi sentivo appagata e felice ed al tempo stesso ero cosciente di comportarmi come una vere troia.

Quando mi sono girata ponendomi sul fianco,mi sono languidamente abbandonata tra le braccia di mio figlio che mentre mi accarezzava e mi copriva di baci,non smetteva di ringraziarmi per il piacere che gli davo.

Per un tempo infinito mio figlio si è dedicato a me facendomi sciogliere in languidissime e meravigliose sensazioni.

Il suo corpo aderiva al mio e ad un certo punto sulla gamba ho percepito il risveglio del suo assopito uccello.

-Andrea...amore....lo senti il tuo amichetto si sta risvegliando tirati su e portalo vicino alla mia bocca che voglio coprirlo di bacini.-

Mentre lo leccavo e glielo succhiavo i miei orecchi venivano accarezzati dagli ansimi di piacere di mio figlio e mi sentivo orgogliosa di essere io stessa sua madre,a dargli quel godimento.

Poi mi sono sollevata e posizionandomi a pecora davanti a lui gli ho detto:

-Amore...adesso leccami tu e poi prendimi da dietro...montami come fossi la tua cagna.....godi e fammi godere.-

Dopo una lunghissima leccata che mi aveva procurato un nuovo orgasmo,si era sollevato e stringendomi per i fianchi mi aveva penetrata sino a farmi sentire il contatto coi suoi testicoli.

Contrariamente alla foga che aveva mostrato le prime volte che abbiamo fatto l'amore,in quel momento i suoi movimenti erano lenti e dosati al punto che mi sentivo sciogliere dal piacere pur senza raggiungere l'orgasmo.

Era bellissimo!

Avevo mio figlio dentro di me che mi stava montando con amorevole delicatezza.

Con rispetto direi!

Ed era bellissimo.

Mentre ero perduta beandomi in quel piacere languido e lunghissimo,la magia del momento è stata interrotta dallo squillo del mio telefonino che avevo appoggiato sul comodino accanto al letto.

-E' il nonno.-

Avevo detto a mio figlio dopo aver preso il telefono in mano.

-Non rispondere mamma...non rispondere.-

Mi ha implorato ansimando.

-Andrea oggi il nonno è ammalato e non vorrei che avesse bisogno di qualcosa...devo rispondere.-

Tenendo il telefono ben attaccato all'orecchio e la testa annegata nel cuscino(affinché mio figlio non sentisse)ho risposto con la voce alterata dalla postura scomoda e dal piacere che ancora pervadeva il mio corpo:

-Ciao papà.-

-Che hai ti sento strana?-

-Nooo...niente è che è rientrato Andrea e non sta molto bene ed io sono corsa a prendere il telefono in camera mia.-

-State chiavando?-

Mi ha risposto mio padre in tono perentorio.

-Si!-

-Ce l'hai dentro adesso?-

-Sì!-

-Ha già goduto...ti ha già sborrato in bocca?-

-Sì!-

-Che e troia che sei!
Adesso che interrompiamo la conversazione lascia aperto il telefono che voglio sentire anch'io come il mio nipotino si chiava la sua mamma...-

-Si..si...papà ti ho già detto si!

Andrea sta già meglio è a letto ed io gli sto vicino lo sai,sono la sua mamma e farei tutto per lui....gli darei tutto....-

-Anche il culo?-

-Si!

E tu come stati papà?-

-Bene...bene....ho già il cazzo in mano e non vedo l'ora di sborrare insieme a lui quando ti viene dentro al culo!-

-Sono contenta...anch'io non vedo l'ora che vieni insieme a noi...ciao papà.-

Mio figlio un po' contrariato per la telefonata troppo lunga,mi ha serrato i fianchi ed ha ripreso a montarmi con più vigore...rabbia direi.

Da quel momento avevamo uno spettatore in mezzo a noi ed io avevo deciso di non deluderlo:

-Andrea se mi sbatti con tutto quel vigore mi fai venire subito ma ho paura che anche tu sborri troppo presto...non venire Andrea...non venire...oddio...godo...godo.... ohhh...mi fai morire ...siiii...siiii.....godoooo...vengoooo...-

Nel momento del mio acme mio figlio si era bloccato dentro di me ed esaudendo la mia preghiera,con uno sforzo incredibile era riuscito a trattenersi e non venire anche lui.

Ansimando forte con la bocca attaccata al telefono sono rimasta immobile col cazzo di mio figlio che sentivo duro ed inquieto dentro la mia fica.

-Andrea amore mio,sei stato bravo e la mamma per premiati vuole farti un regalo....se vuoi ti offro la mia rosellina tra le chiappe...vuoi amore?-

Andrea strabuzzando gli occhi mi ha risposto:

-Cosa?

Ho capito bene mamma...mi stati offrendo il culo...vuoi che ti inculi...lo vuoi davvero?

Si mamma...siiiiiiiiiiiii....voglio incularti e riempirti di sborra anche li.-

Dopo essersi sfilato da me ed avermi lubrificata con la saliva,mi è montato ancora indietro ed aiutato dalle mie spinte rettali non ha avuto alcuna difficoltà a penetrarmi il buco che solo alcune ore prima mi ero sfondata col mio enorme plug.-

Mio figlio era arrapato come uno stallone e mi inculava con colpi violenti e profondi accompagnando le sue stantuffate con insulti irripetibili.

Io dal canto mio giacevo sotto di lui infoiata come fossi la sua giumenta e lo incitavo ad incularmi e gridavo il mio piacere senza ritegno rincarando la dose dei suoi insulti.

Purtroppo la cosa pareva troppo bella per essere vera e come temevo,nel momento più bello,abbiamo sentito aprirsi la porta.

Mio marito e i miei figli erano tornati.

-Andrea...Andrea...sono arrivati...sborra....sborra adesso...sborra subito.....subito....-

-Sborro...sborroooo...sborrooo....-

Mentre mio figlio sborrava me lo sono sfilato dal culo e gran parte del suo sperma è schizzato fuori finendo sulle mie chiappe e sulla mia schiena.

Io sono scesa di corsa dal letto e dopo essermi strusciata sul lenzuolo per ripulirmi un po' dallo sperma che avevo sulla schiena,ho indossato il camicione e col telefonino ancora acceso in mano sono corsa ad abbracciare mio marito e gli altri miei figli.


Prima di cominciare a scrivere questo breve resoconto ho telefonato a mio padre il quale aveva seguito tutto quello che era successo sino all'abbraccio con mio marito.

-Figlia mia...sei davvero una gran troia e per questo ti amo.....stanotte,anche se sono malato mi hai fatto sborrare 2 volte.

Davvero tu faresti resuscitare i morti per quanto sei troia.-

Abbiamo riso.

-Ciao papà....riprenditi presto....che la mia cosina ti aspetta da ieri e si sente vuota e abbandonata senza il tuo cazzone!-





sperma.

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