Buongiorno Zia
Scritto da Matteezia, il 2019-01-06, genere incesti
Ciao sono Matteo.
Giovedì scorso. Mi svegliai non so ancora il perché alle 7.30 circa. Sapevo che lo zio non era a casa. Sono uscito e sono andato a prendere le chiavi di riserva della casa della zia. Sono entrato. Vado in camera della zia e la vedo che sta ancora dormendo. Tolgo le coperte e comincio a leccarle piedi per poi dirigermi verso la figa. Lecco e lecco e non si sveglia. Passo a leccarle le tette e a strusciarle il cazzo ovunque. Le tolgo le mutande definitivamente. La giro. Le massagio il buchino e lo infili dentro. Fa un gemito ma ancora dormiva. O meglio non era completamente sveglia. Continuo per un po’. Ma ancora non è sveglia. Ansima ma non è sveglia. La prendo e con il cazzo messo nella figa le prendo in braccio. E con le braccia che le sorreggevano le gambe e lei che stava ancora più o meno dormnendo si era avvinghiata al mio collo poggiando la testa sulla mia spalla. Mi misi con schiena al muro per fare meno fatica. La stavo penetrando. In casa regnava solo il rumore del ciak ciak dei nostri corpi a contatto mentre pompavo. Dopo svariati minuti non resistetti a lungo e le rovescia tutta la sborra nella figa. In quel momento. Z”grazie piccolo”.
M”buongiorno milfona. Bel risveglio ?”
Z”proprio bello”
Ci scambiammo alcuni bacetti. Avevo ancora il cazzo nelle sua figa che lasciava cadere sperma per terra.
Z”mi scopi così ancora. Per nel culo”
Scese da me e mi cominciò a leccare il mio cazzo che mi tornò duro più che mai. Per la prima volta quel giorno mi use i piedi sul cazzo per un breve footjob. Come sempre spettacolare. Mi sedetti sul letto. Lei si mise il cazzo nel culo e quando si mise correttamente mi alzai e tornai dove ero prima. Cominciai a lanciarla su è giù sul mio cazzo. Urlava quasi di dolore che via via diminuiva. Forse, non saprei. La vedevo più rilassata. Aveva le braccia intorno al mio collo e con la testa poggiava sulla mia fronte.
Mi si avvicinò all’orecchio z” il caffè non l’ho ancora preso. Posso almeno avere il latte?”
M”certo zietta mia”
Si mise in ginocchio. E si mise in bocca solo la cappella. E con una mano tastava le palle e con l’altra mi segava. Aveva i suoi occhioni puntati sui miei. Le venni potentemente nella gola. Ingoio tutto.
Passarono diverse ore dove la feci venire mentre le leccavo la figa ma avendo un po’ male al culo non lo facemmo. Alle 15 stava facendo il caffè. Mi avvicinai con il cazzo duro in mano. Aveva su le mutande. Mi inginocchiai e cominciai a leccarle la figa. Mi alzai quasi subito e le strappai le mutande. Misi il cazzo tra le chiappe e me lo segai. Si sedette sul bancone e cominciò un fantastico footjob. Nel mentre chiamò mia mamma. Lei ripose. Mi disse di stare zitto. Ma era messa a 90 con lo spacco della figa che si vedeva. Puntai e lo misi nella figa. Mi guardò male e continuai. Mise giú il telefono. E mi succhiò ancora il cazzo. Si girò e le sborrai sulle chiappe.
Rimasi a casa sua almeno altre 2 ore e quegli schizzi di sborra non erano ancora stati lavati.
Grazie
Giovedì scorso. Mi svegliai non so ancora il perché alle 7.30 circa. Sapevo che lo zio non era a casa. Sono uscito e sono andato a prendere le chiavi di riserva della casa della zia. Sono entrato. Vado in camera della zia e la vedo che sta ancora dormendo. Tolgo le coperte e comincio a leccarle piedi per poi dirigermi verso la figa. Lecco e lecco e non si sveglia. Passo a leccarle le tette e a strusciarle il cazzo ovunque. Le tolgo le mutande definitivamente. La giro. Le massagio il buchino e lo infili dentro. Fa un gemito ma ancora dormiva. O meglio non era completamente sveglia. Continuo per un po’. Ma ancora non è sveglia. Ansima ma non è sveglia. La prendo e con il cazzo messo nella figa le prendo in braccio. E con le braccia che le sorreggevano le gambe e lei che stava ancora più o meno dormnendo si era avvinghiata al mio collo poggiando la testa sulla mia spalla. Mi misi con schiena al muro per fare meno fatica. La stavo penetrando. In casa regnava solo il rumore del ciak ciak dei nostri corpi a contatto mentre pompavo. Dopo svariati minuti non resistetti a lungo e le rovescia tutta la sborra nella figa. In quel momento. Z”grazie piccolo”.
M”buongiorno milfona. Bel risveglio ?”
Z”proprio bello”
Ci scambiammo alcuni bacetti. Avevo ancora il cazzo nelle sua figa che lasciava cadere sperma per terra.
Z”mi scopi così ancora. Per nel culo”
Scese da me e mi cominciò a leccare il mio cazzo che mi tornò duro più che mai. Per la prima volta quel giorno mi use i piedi sul cazzo per un breve footjob. Come sempre spettacolare. Mi sedetti sul letto. Lei si mise il cazzo nel culo e quando si mise correttamente mi alzai e tornai dove ero prima. Cominciai a lanciarla su è giù sul mio cazzo. Urlava quasi di dolore che via via diminuiva. Forse, non saprei. La vedevo più rilassata. Aveva le braccia intorno al mio collo e con la testa poggiava sulla mia fronte.
Mi si avvicinò all’orecchio z” il caffè non l’ho ancora preso. Posso almeno avere il latte?”
M”certo zietta mia”
Si mise in ginocchio. E si mise in bocca solo la cappella. E con una mano tastava le palle e con l’altra mi segava. Aveva i suoi occhioni puntati sui miei. Le venni potentemente nella gola. Ingoio tutto.
Passarono diverse ore dove la feci venire mentre le leccavo la figa ma avendo un po’ male al culo non lo facemmo. Alle 15 stava facendo il caffè. Mi avvicinai con il cazzo duro in mano. Aveva su le mutande. Mi inginocchiai e cominciai a leccarle la figa. Mi alzai quasi subito e le strappai le mutande. Misi il cazzo tra le chiappe e me lo segai. Si sedette sul bancone e cominciò un fantastico footjob. Nel mentre chiamò mia mamma. Lei ripose. Mi disse di stare zitto. Ma era messa a 90 con lo spacco della figa che si vedeva. Puntai e lo misi nella figa. Mi guardò male e continuai. Mise giú il telefono. E mi succhiò ancora il cazzo. Si girò e le sborrai sulle chiappe.
Rimasi a casa sua almeno altre 2 ore e quegli schizzi di sborra non erano ancora stati lavati.
Grazie
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