Cornuto: -- l'antipatico Arturo
Scritto da Armando70, il 2021-01-27, genere tradimenti
Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato
Potete trovarlo su Amazon pubblicato dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI"
Nel libro e-book e cartaceo "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo quattordici
Scossi la testa contrariato! Non credevo a ciò che aveva appena detto.
Arturo stava esagerando, stava andando oltre ogni limite. Non solo era venuto a casa per scoparmi la moglie ma, voleva profittarsi anche di me. Ma cosa le faceva pensare che io avrei acconsentito?? Non ho mai avuto nessun genere di rapporto omosessuale ne avevo intenzione di cominciare in quel momento. "No...!", risposi, "un bocchino no! Non te lo faccio." Risposi ancora scuotendo la testa adirato mentre stavo per allontanarmi.
Lui mi trattenne per un braccio. "beh..." Disse, "Perché ti rifiuti?? Così rovini questo bel gioco: Non hai mai fatto un bocchino?? Ma cosa vuoi che sia!?" Disse mostrandomi il cazzo in bellavista e guardando il mio che, nonostante avesse già sborrato due volte continuava a stare duro. Mi tirò a se tenendomi per il braccio. Mi fece inginocchiare mettendomi il cazzo a pochi centimetri dal viso e invitandomi a baciarlo.
Guardai mia moglie che assisteva muta alla scena. La guardai come per domandarle cosa dovevo fare e lei annuì con la testa facendo segno di si. Così mi arresi ancora una volta alla volontà di Arturo che voleva umiliarmi facendosi fare un bocchino da me di fronte a mia moglie. Ridendo diabolicamente mi prese la testa fra le mani e la poggiò contro il suo pene. Me lo portò alle labbra che tenevo serrate. Non mi obbligò a inghiottirlo subito, me lo strusciava sulle guance poi, prese a schiaffeggiarmi violentemente con quella pertica di carne fino quasi a stordirmi. "Ora caro...", disse sempre ridendo, "apri la bocca, tira fuori la lingua e vai sulle palle. Lecca, succhia bene queste palle che fra poco sbatteranno sulle chiappe di tua moglie. "Ed io completamente dominato cominciai a leccare quelle palle. Mi guidava lui tenendomi la testa, mi fece scendere in mezzo alle natiche facendosi leccare il buco del culo. Poi mi fece risalire e me lo spinse in bocca affogandomi con quel bastone durissimo.
Mi teneva la testa bloccata facendomi andare su e giù, non respiravo quasi. Non avevo mai preso un cazzo in bocca e, mai l'avrei fatto se non mi fossi trovato in quella situazione imprevista. Lo schifo iniziale si trasformò in una sensazione di piacere.
Sì! Mi stava piacendo fare un bocchino a l'antipatico Arturo, l'uomo che fra poco avrebbe scopato mia moglie. Lei assisteva impassibile, lui prese una mano di lei e la portò verso la mia, la guidò verso il mio pene duro dicendo. "Dai cara mettile la sua mano sul cazzo e fallo masturbare, non toccarlo te, deve farlo lui." E lei prese la mia mano e me la mise sul cazzo facendola scivolare su di esso. Un piacere di paradiso si impossessò di me. Avevo in bocca il cazzo del suo amante e la mia mano guidata da mia moglie a masturbarmi facendomi nuovamente sborrare. Per la terza volta quella sera.
Travolto dal piacere aumentai il ritmo sul cazzo di Arturo e dopo qualche minuto grugnendo dal piacere mi esplose in bocca riempiendola con un incredibile quantità di seme. Mi staccò la bocca dal pene che non accennavo a mollare. "basta caro! Hai fatto un ottimo lavoro. Bravo!" Poi chiamò mia moglie e ci mise a fianco dicendo. "Ora miei sposi baciatevi. Suggelliamo la nostra amicizia." Le mani di lui unirono le nostre bocche. La mia piena di seme incontrò quella di lei e golosamente ne aspirò tutto il nettare che Arturo ne aveva riversato dentro.
Imponendoci questo gesto Arturo ci aveva sottomessi tutti e due.
Continua.
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Capitolo quattordici
Scossi la testa contrariato! Non credevo a ciò che aveva appena detto.
Arturo stava esagerando, stava andando oltre ogni limite. Non solo era venuto a casa per scoparmi la moglie ma, voleva profittarsi anche di me. Ma cosa le faceva pensare che io avrei acconsentito?? Non ho mai avuto nessun genere di rapporto omosessuale ne avevo intenzione di cominciare in quel momento. "No...!", risposi, "un bocchino no! Non te lo faccio." Risposi ancora scuotendo la testa adirato mentre stavo per allontanarmi.
Lui mi trattenne per un braccio. "beh..." Disse, "Perché ti rifiuti?? Così rovini questo bel gioco: Non hai mai fatto un bocchino?? Ma cosa vuoi che sia!?" Disse mostrandomi il cazzo in bellavista e guardando il mio che, nonostante avesse già sborrato due volte continuava a stare duro. Mi tirò a se tenendomi per il braccio. Mi fece inginocchiare mettendomi il cazzo a pochi centimetri dal viso e invitandomi a baciarlo.
Guardai mia moglie che assisteva muta alla scena. La guardai come per domandarle cosa dovevo fare e lei annuì con la testa facendo segno di si. Così mi arresi ancora una volta alla volontà di Arturo che voleva umiliarmi facendosi fare un bocchino da me di fronte a mia moglie. Ridendo diabolicamente mi prese la testa fra le mani e la poggiò contro il suo pene. Me lo portò alle labbra che tenevo serrate. Non mi obbligò a inghiottirlo subito, me lo strusciava sulle guance poi, prese a schiaffeggiarmi violentemente con quella pertica di carne fino quasi a stordirmi. "Ora caro...", disse sempre ridendo, "apri la bocca, tira fuori la lingua e vai sulle palle. Lecca, succhia bene queste palle che fra poco sbatteranno sulle chiappe di tua moglie. "Ed io completamente dominato cominciai a leccare quelle palle. Mi guidava lui tenendomi la testa, mi fece scendere in mezzo alle natiche facendosi leccare il buco del culo. Poi mi fece risalire e me lo spinse in bocca affogandomi con quel bastone durissimo.
Mi teneva la testa bloccata facendomi andare su e giù, non respiravo quasi. Non avevo mai preso un cazzo in bocca e, mai l'avrei fatto se non mi fossi trovato in quella situazione imprevista. Lo schifo iniziale si trasformò in una sensazione di piacere.
Sì! Mi stava piacendo fare un bocchino a l'antipatico Arturo, l'uomo che fra poco avrebbe scopato mia moglie. Lei assisteva impassibile, lui prese una mano di lei e la portò verso la mia, la guidò verso il mio pene duro dicendo. "Dai cara mettile la sua mano sul cazzo e fallo masturbare, non toccarlo te, deve farlo lui." E lei prese la mia mano e me la mise sul cazzo facendola scivolare su di esso. Un piacere di paradiso si impossessò di me. Avevo in bocca il cazzo del suo amante e la mia mano guidata da mia moglie a masturbarmi facendomi nuovamente sborrare. Per la terza volta quella sera.
Travolto dal piacere aumentai il ritmo sul cazzo di Arturo e dopo qualche minuto grugnendo dal piacere mi esplose in bocca riempiendola con un incredibile quantità di seme. Mi staccò la bocca dal pene che non accennavo a mollare. "basta caro! Hai fatto un ottimo lavoro. Bravo!" Poi chiamò mia moglie e ci mise a fianco dicendo. "Ora miei sposi baciatevi. Suggelliamo la nostra amicizia." Le mani di lui unirono le nostre bocche. La mia piena di seme incontrò quella di lei e golosamente ne aspirò tutto il nettare che Arturo ne aveva riversato dentro.
Imponendoci questo gesto Arturo ci aveva sottomessi tutti e due.
Continua.
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