Cornuto: -- l'antipatico Arturo

Scritto da , il 2021-02-05, genere tradimenti

Capitolo ventitré
La fece smettere di strusciare la figa contro la sua faccia e la fece sede al suo fianco.
Io ero ancora attaccato con la bocca al suo cazzo, staccò anche me. "Basta caro...", mi disse, "Sei stato bravissimo. M'hai fatto diventare il cazzo come un pezzo di ferro, nostra moglie te ne sarà grata. Ma ora basta! Il resto della serata riguarda me e lei. Esci dalla stanza caro..." disse indicandomi la porta e guardano il mio cazzo ormai morto, "a stare qui non potresti aiutarmi in nessun modo."
Mestamente uscì dalla camera e lui mi chiuse la porta alle spalle. Rimasi molto male. Tante volta avevo fantasticato con lei di vederla scopata da un altro, (anche se lo facevamo solo per gioco, per eccitarci di più. Mai avremmo pensato che accadesse veramente). Ma dal momento che stava per accadere non potevo perdermi lo spettacolo.
Alla monta di mia moglie dovevo assistere. Anche se da lontano e in modo defilato dovevo vedere. Passai alcuni minuti a pensare, infilai nuovamente l'accappatoio e tornai alla porta della camera sul balcone. Lo feci in modo più prudente. Arturo non si sarebbe dovuto accorgere della mia presenza dietro la tenda e con la massima cautela mi piazzai al mio posto di osservazione.
Non stavano ancora scopando, erano distesi sul letto a scambiarsi delle effusioni e delicate carezza nei punti intimi. Mia moglie le segava il cazzo alternando la bocca, lui le lappava la figa con la lingua, la sentivo fremere. Si persero ancora in lunghi preliminari. Diedero vita a un intenso sessantanove. Io guardavo strapazzandomi il cazzo che se pur le piacesse non dava segni di tornare in vita.
Il sessantanove fu l'ultimo atto della preparazione che Artuto fece a mia moglie, ormai la doveva solo scopare. Ancora però la faceva bramare. Le girava col cazzo duro attorno alla figa, lei non ne poteva più, lo supplicava quasi piangendo. ma il momento stava per arrivare. Lei sul letto a gambe aperte, lui in ginocchio sopra di lei continuava a strusciarle il cazzo contro la vagina. A sorpresa lei si aggrappa ai suoi fianchi, solleva il culo di scatto e il cazzo le sprofonda dentro la vagina bagnatissima.
E lui con una risata sarcastica comincia a scoparla forte, sempre più forte.
Mia moglie aveva finalmente dentro il cazzo di Arturo.
Per la prima volta, (così io credevo). La sua intimità veniva violata da un altro uomo.
L'uomo più antipatico che mai avessi conosciuto mi stava scopando la moglie, e come la scopava. Forte, senza sosta, un tempo infinito senza mai venire. Mentre lei godeva a ripetizione su quel cazzo che l'aveva fatta dannare. La scopò in tutti i modi, alla missionaria, a smorza candela, alla pecorina e ancora altro...
A quello spettacolo il mio cazzo sputò due gocce senza farmi godere. La scopò ancora tanto che mi stancai di guardare e andai sul divano a dormire.
Arturo è diventato il suo amante fisso. Noi siamo i suoi due sposi. con me è diventato amico. Anche se mi sfotte sempre non mi è più antipatico.
Ora la relazione è consolidata e va avanti da mesi. Un dubbio ho sempre avuto. Quello che mia moglie avesse già scopato prima con Arturo!? Fin dalla prima volta troppo bene si intendevano, lui ne conosceva tutti i suo punti deboli come fosse un vecchio amante.
Il dubbio me lo dovevo togliere e torchiai mia moglie finché quando sicura che non avrei avuto nulla da ridire confessò che si! Si! Si erano conosciuti subito la prima sera che lei arrivò a Torino per lavoro e, mi disse. "Siamo finiti a letto subito e abbiamo passato tutta la settimana assieme." -- "E tutta la manfrina che avete fatto davanti a me??" Domandai io, e lei rispose. "Arturo mi disse che voleva essere il mio amante a tutti gli effetti, alla luce del sole. E voleva il tuo consenso. Ci avrebbe pensato lui a domarti, che non avrebbe avuto problemi a farti accettare la cosa, così a messo in atto tutto ciò che è successo."
Hai capito Arturo!? L'antipatico! D'accordo con mia moglie mi a preso per il culo da subito. Per il culo e non solo!
Ma ormai è andata così, e lui l'uomo di casa. Io e mia moglie i suoi due sposi.
Fine.

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