Le mie vacanze - l'appartamento
Scritto da Serena Rossi, il 2021-08-27, genere voyeur
Giungiamo in Sicilia e prendiamo possesso dell'appartamento vacanze prenotato su uno dei tanti portali. Lo abbiamo scelto perchè dalle foto era non solo funzionale e curato ma anche per un delizioso cortile interno in cui potersi rilassare. Un tavolino per la colazione, un paio di sdrai e un dondolo.
Una volta lì il proprietario ci spiega che nello stesso cortile si affaccia un altro appartamento di sua proprietà che ha affittato ad un'altra coppia, che in maniera un pò allusiva dice di "amiche". Io vengo percorsa immediatamente da un fremito, mio marito che mi conosce mi guarda e sornione mi rivolge un sorriso strizzandomi l'occhio.
Rimaniamo finalmente soli, stanchissimi dal viaggio ci stendiamo sul letto senza nemmeno disfare i bagagli. "Hai sentito il proprietario? Sei felice delle nostre vicine?" mi dice in tono sibillino. "Marco ma cosa vuoi che me ne importi?". Lui che intanto ha incominciato ad accarezzarmi in mezzo alle gambe sorridendo "non sei interessata però sei già tutta bagnata, chissà sarà dovuto al gran caldo..."
In cuor mio muoio dalla curiosità di vedere almeno chi sono. La sera stiamo pigramente bevendo una birra ghiacciata che le vediamo comparire, due donne sulla quarantina entrambe più alte di me, una molto femminile, bionda capelli lunghi, un seno prosperoso (forse una quarta) e uno sguardo che sprizza sesso solo a guardarla. Ho la netta sensazione di un déjà vu, ci guardiamo un attimo che sembra una eternità fissandoci negli occhi. L'altra molto più mascolina, mora, capelli corti, coglie immediatamente il mio sguardo e dopo un rapido saluto di circostanza prende la compagna per mano e la trascina dentro.
Sono assorta, con lo sguardo un pò malinconico, provo ad immaginarle in casa nel loro menage. Mio marito coglie questo mio velo di tristezza, "ti è piaciuta la bionda giusto?", "si da impazzire" gli rispondo.
La notte fatico a dormire, continuo a pensarle nella loro alcova, nemmeno la scopata con mio marito mi dà pace.
Il giorno successivo posso constatare la bellezza della mia bionda, la trovo in cortile con un bikini succinto che mettono in risalto le sue forme giunoniche, la guardo in modo lascivo e suadente, piena di desiderio. Lei mi guarda con uno sguardo pieno di complicità, parliamo del più e del meno, sento di essermi bagnata in modo assurdo. Poi arriva la mora, la stringe a sè in modo da segnarne il possesso la bacia a bocca aperta fissandomi dritta negli occhi, mi eccita e nello stesso tempo mi fa morire di gelosia.
Due giorni dopo sento la mora uscire dicendo alla sua compagna di fare la brava.
La mia biondina è uscita in cortile per stendere, decido di fare lo stesso, indosso un abito prendisole in lino bianco trasparente senza nulla sotto.
Le mie pose sono per una semplice operazione che devo fare sembrano oscene, mi piego nelle posture più assurde pur di farmi notare. In pochi minuti abbiamo terminato entrambe, ci guardiamo, e lei per prima a parlarmi "sei molto bella". "Anche tu moltissimo, mi chiamo Serena e tu?"
Mi allunga la mano dicendo che si chiama Roberta, io la stringo forte e poi la allungo verso il mio interno cosce, lei non fa nulla per opporsi, la lascio quando capisco che non la ritrarrà. Le sue dita incominciano con una delicatezza assoluta a percorrere la mia pelle, il mio corpo è scosso da brividi continui, e poi arriva lì nel nido del desiderio. "Serena ma sei bagnatissima....". "Sì Roberta!"
Il suo tocco adesso si è fatto più deciso, infila due dita nella mia figa e incomincia scoparmi. La stringo a me e incominciamo a baciarci, ha una bocca caldissima, il sapore di un limone che ha da poco mangiato.
In poco, pochissimo mi porta ad un orgasmo travolgente. Continuiamo a baciarci ancora un pò.
Poi si stacca, "Serena non andare a letto presto stasera, cerca di affacciarti in cortile dopo la mezzanotte, possibilmente da sola.."
Passo il resto della giornata in trepida attesa della serata. A mezzanotte precisa lascio mio marito intento a leggere ed esco in cortile. Mi posiziono sul dondolo e tutto sembra tacere in una placida tranquillità notturna.
Dopo dieci minuti vedo aprirsi la loro porta finestra, a dividerci solo una zanzariera. Sono entrambe nude, anche se nella penombra sono assolutamente visibile, la compagna di Roberta sembra non darne peso.
La mia biondina si piazza proprio davanti a me in piedi divaricando leggermente le gambe, la mora si inginocchia dandomi la schiena ed inizia un cunnilingus fantastico.
Io sono posizionata sul dondolo a gambe divaricate senza mutandine, con lo sguardo è come se fossimo io e Roberta a fare l'amore. Gli occhi dettano i nostri ritmi, l'imperativo è venire insieme in accelerazioni e rallentamenti reciproci.
E' come masturbarsi davanti ad uno specchio. Quando i miei occhi urlano il bisogno di venire, Roberta che non ha mai mosso un attimo il suo sguardo capisce, prende la testa della compagna, la stringe forte a sè facendole accelerare il ritmo ed in breve veniamo investite da un orgasmo che ha la potenza di uno tsnunami.
Lucia, questo il nome della compagna, si alza, abbracciata a Roberta mi fa cenno di avvicinarmi, senza spostare la zanzariera do un tenero a stampo ad entrambe per poi congedarci.
Mio marito mi vede rientrare con un viso paonazzo ed occhi persi mi chiede, "ma cosa è successo?...."
Una volta lì il proprietario ci spiega che nello stesso cortile si affaccia un altro appartamento di sua proprietà che ha affittato ad un'altra coppia, che in maniera un pò allusiva dice di "amiche". Io vengo percorsa immediatamente da un fremito, mio marito che mi conosce mi guarda e sornione mi rivolge un sorriso strizzandomi l'occhio.
Rimaniamo finalmente soli, stanchissimi dal viaggio ci stendiamo sul letto senza nemmeno disfare i bagagli. "Hai sentito il proprietario? Sei felice delle nostre vicine?" mi dice in tono sibillino. "Marco ma cosa vuoi che me ne importi?". Lui che intanto ha incominciato ad accarezzarmi in mezzo alle gambe sorridendo "non sei interessata però sei già tutta bagnata, chissà sarà dovuto al gran caldo..."
In cuor mio muoio dalla curiosità di vedere almeno chi sono. La sera stiamo pigramente bevendo una birra ghiacciata che le vediamo comparire, due donne sulla quarantina entrambe più alte di me, una molto femminile, bionda capelli lunghi, un seno prosperoso (forse una quarta) e uno sguardo che sprizza sesso solo a guardarla. Ho la netta sensazione di un déjà vu, ci guardiamo un attimo che sembra una eternità fissandoci negli occhi. L'altra molto più mascolina, mora, capelli corti, coglie immediatamente il mio sguardo e dopo un rapido saluto di circostanza prende la compagna per mano e la trascina dentro.
Sono assorta, con lo sguardo un pò malinconico, provo ad immaginarle in casa nel loro menage. Mio marito coglie questo mio velo di tristezza, "ti è piaciuta la bionda giusto?", "si da impazzire" gli rispondo.
La notte fatico a dormire, continuo a pensarle nella loro alcova, nemmeno la scopata con mio marito mi dà pace.
Il giorno successivo posso constatare la bellezza della mia bionda, la trovo in cortile con un bikini succinto che mettono in risalto le sue forme giunoniche, la guardo in modo lascivo e suadente, piena di desiderio. Lei mi guarda con uno sguardo pieno di complicità, parliamo del più e del meno, sento di essermi bagnata in modo assurdo. Poi arriva la mora, la stringe a sè in modo da segnarne il possesso la bacia a bocca aperta fissandomi dritta negli occhi, mi eccita e nello stesso tempo mi fa morire di gelosia.
Due giorni dopo sento la mora uscire dicendo alla sua compagna di fare la brava.
La mia biondina è uscita in cortile per stendere, decido di fare lo stesso, indosso un abito prendisole in lino bianco trasparente senza nulla sotto.
Le mie pose sono per una semplice operazione che devo fare sembrano oscene, mi piego nelle posture più assurde pur di farmi notare. In pochi minuti abbiamo terminato entrambe, ci guardiamo, e lei per prima a parlarmi "sei molto bella". "Anche tu moltissimo, mi chiamo Serena e tu?"
Mi allunga la mano dicendo che si chiama Roberta, io la stringo forte e poi la allungo verso il mio interno cosce, lei non fa nulla per opporsi, la lascio quando capisco che non la ritrarrà. Le sue dita incominciano con una delicatezza assoluta a percorrere la mia pelle, il mio corpo è scosso da brividi continui, e poi arriva lì nel nido del desiderio. "Serena ma sei bagnatissima....". "Sì Roberta!"
Il suo tocco adesso si è fatto più deciso, infila due dita nella mia figa e incomincia scoparmi. La stringo a me e incominciamo a baciarci, ha una bocca caldissima, il sapore di un limone che ha da poco mangiato.
In poco, pochissimo mi porta ad un orgasmo travolgente. Continuiamo a baciarci ancora un pò.
Poi si stacca, "Serena non andare a letto presto stasera, cerca di affacciarti in cortile dopo la mezzanotte, possibilmente da sola.."
Passo il resto della giornata in trepida attesa della serata. A mezzanotte precisa lascio mio marito intento a leggere ed esco in cortile. Mi posiziono sul dondolo e tutto sembra tacere in una placida tranquillità notturna.
Dopo dieci minuti vedo aprirsi la loro porta finestra, a dividerci solo una zanzariera. Sono entrambe nude, anche se nella penombra sono assolutamente visibile, la compagna di Roberta sembra non darne peso.
La mia biondina si piazza proprio davanti a me in piedi divaricando leggermente le gambe, la mora si inginocchia dandomi la schiena ed inizia un cunnilingus fantastico.
Io sono posizionata sul dondolo a gambe divaricate senza mutandine, con lo sguardo è come se fossimo io e Roberta a fare l'amore. Gli occhi dettano i nostri ritmi, l'imperativo è venire insieme in accelerazioni e rallentamenti reciproci.
E' come masturbarsi davanti ad uno specchio. Quando i miei occhi urlano il bisogno di venire, Roberta che non ha mai mosso un attimo il suo sguardo capisce, prende la testa della compagna, la stringe forte a sè facendole accelerare il ritmo ed in breve veniamo investite da un orgasmo che ha la potenza di uno tsnunami.
Lucia, questo il nome della compagna, si alza, abbracciata a Roberta mi fa cenno di avvicinarmi, senza spostare la zanzariera do un tenero a stampo ad entrambe per poi congedarci.
Mio marito mi vede rientrare con un viso paonazzo ed occhi persi mi chiede, "ma cosa è successo?...."
Questo racconto di Serena Rossi è stato letto 3 0 4 6 volte
commenti dei lettori al racconto erotico