Cornuto: -- l'antipatico Arturo
Scritto da Armando70, il 2021-01-14, genere tradimenti
Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato.
Potete trovarlo su Amazon pubblicato dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI"
Nel libro e-book e cartaceo "DIARIO: Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.
Capitolo terzo
"Ma come ci vediamo presto?? Cosa le faceva pensare che ci saremmo rivisti?? Mia moglie lo aveva forse invitato senza informarmi prima??" Mi posi queste tre domande appena Arturo ci lasciò! "Ma voi spiegarmi chi è questo tipo...??", domando con mia moglie appena saliti in macchina, "ha detto ci vediamo presto. lo hai forse invitato a casa nostra??"
Lei mi guardò sorridendo. "Non sarai mica geloso...??, risponde carezzandomi il viso e toccandomi la patta dei pantaloni. "Ti dispiacerebbe se lo invitassi a casa...??", domandò continuando a carezzarmi il rigonfio sotto i pantaloni e continuava a parlare, "E' stato così gentile, senza di lui non sarei riuscita a portarmi dietro quella pesante valigia. Comunque non l'ho invitato, le ho solo detto se passa nei pressi di casa nostra di fermarsi, tutto qui!" Intanto continuava ad accarezzarmi la patta dei pantaloni e il mio cazzo si indurì. Lei furbescamente mi fa. "Che sei eccitato?? Sembra quasi che ti sia piaciuto vedermi arrivare con lui...!" Sbuffai rispondendo. "Ma che dici...?? se mi carezzi così il cazzo mi eccito per forza, non perché ti ho vista arrivare con Arturo." Mi stavo alterando. Averla vista arrivare con Arturo non mi aveva eccitato. Anzi!! quella persona con suo sorriso da furbo e quell'aria strafottente mia aveva proprio indisposto, poi quel suo, "ci vediamo presto", non mi era piaciuto per nulla.
Lei capì il mio stato di insofferenza e prevenne. "Ma dai stupido, sto scherzando...", rispose, "non ne parliamo più. Arriviamo in fretta a casa, sono stanca e ho voglia di riposare." Appena a casa mangiammo qualcosa, lei fece poi una doccia ristoratrice e s'infilò a letto fino a pomeriggio inoltrato. Io invece mi piantai davanti alla TV. Era domenica pomeriggio, giocava la mia Fiorentina e non potevo perdere di vedere la partita che, tra l'altro, rimediò una sonora sconfitta dal Milan, cosa che mi infastidì non poco. Guardavo la partita e sentivo lei dalla camera parlare al telefono. Stette al telefono per oltre un'ora. La sentivo sospirare e parlare. Ma con chi?? mi domandai, non ci feci però caso più di tanto.
La sera andammo fuori a cena in un bel ristorante sul lungomare della nostra bella città. Lei era bella, luminosa e raggiante. Si vestì in modo provocante, come quando ha voglia di esibirsi e catturare gli sguardi degli uomini. Una cosa che normalmente fa quando è diversi giorni senza scopare e, da quanto risultava a me , era otto giorni che non facevamo l'amore. Sapeva che quel suo esibirsi mi eccitava e la sera a letto l'avrei scopata con molto più vigore. Infatti a ristorante scelse un tavolo all'angolo dove a fianco sedevano due giovani single intenti a parlare tra loro. appena si sfilò il soprabito i due giovani subito furono distratti dalle loro chiacchiere.
Lei si mise a sedere esibendo le sue belle gambe completamente scoperte, dato che indossava una gonna cortissima che lasciava le gambe scoperte fino all'inguine.
Continua
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Capitolo terzo
"Ma come ci vediamo presto?? Cosa le faceva pensare che ci saremmo rivisti?? Mia moglie lo aveva forse invitato senza informarmi prima??" Mi posi queste tre domande appena Arturo ci lasciò! "Ma voi spiegarmi chi è questo tipo...??", domando con mia moglie appena saliti in macchina, "ha detto ci vediamo presto. lo hai forse invitato a casa nostra??"
Lei mi guardò sorridendo. "Non sarai mica geloso...??, risponde carezzandomi il viso e toccandomi la patta dei pantaloni. "Ti dispiacerebbe se lo invitassi a casa...??", domandò continuando a carezzarmi il rigonfio sotto i pantaloni e continuava a parlare, "E' stato così gentile, senza di lui non sarei riuscita a portarmi dietro quella pesante valigia. Comunque non l'ho invitato, le ho solo detto se passa nei pressi di casa nostra di fermarsi, tutto qui!" Intanto continuava ad accarezzarmi la patta dei pantaloni e il mio cazzo si indurì. Lei furbescamente mi fa. "Che sei eccitato?? Sembra quasi che ti sia piaciuto vedermi arrivare con lui...!" Sbuffai rispondendo. "Ma che dici...?? se mi carezzi così il cazzo mi eccito per forza, non perché ti ho vista arrivare con Arturo." Mi stavo alterando. Averla vista arrivare con Arturo non mi aveva eccitato. Anzi!! quella persona con suo sorriso da furbo e quell'aria strafottente mia aveva proprio indisposto, poi quel suo, "ci vediamo presto", non mi era piaciuto per nulla.
Lei capì il mio stato di insofferenza e prevenne. "Ma dai stupido, sto scherzando...", rispose, "non ne parliamo più. Arriviamo in fretta a casa, sono stanca e ho voglia di riposare." Appena a casa mangiammo qualcosa, lei fece poi una doccia ristoratrice e s'infilò a letto fino a pomeriggio inoltrato. Io invece mi piantai davanti alla TV. Era domenica pomeriggio, giocava la mia Fiorentina e non potevo perdere di vedere la partita che, tra l'altro, rimediò una sonora sconfitta dal Milan, cosa che mi infastidì non poco. Guardavo la partita e sentivo lei dalla camera parlare al telefono. Stette al telefono per oltre un'ora. La sentivo sospirare e parlare. Ma con chi?? mi domandai, non ci feci però caso più di tanto.
La sera andammo fuori a cena in un bel ristorante sul lungomare della nostra bella città. Lei era bella, luminosa e raggiante. Si vestì in modo provocante, come quando ha voglia di esibirsi e catturare gli sguardi degli uomini. Una cosa che normalmente fa quando è diversi giorni senza scopare e, da quanto risultava a me , era otto giorni che non facevamo l'amore. Sapeva che quel suo esibirsi mi eccitava e la sera a letto l'avrei scopata con molto più vigore. Infatti a ristorante scelse un tavolo all'angolo dove a fianco sedevano due giovani single intenti a parlare tra loro. appena si sfilò il soprabito i due giovani subito furono distratti dalle loro chiacchiere.
Lei si mise a sedere esibendo le sue belle gambe completamente scoperte, dato che indossava una gonna cortissima che lasciava le gambe scoperte fino all'inguine.
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