Dopo un lungo viaggio in macchina ho scopato mia madre.

Scritto da , il 2020-11-03, genere sentimentali

Tornavo a casa da Biella dove lavoravo, erano quattro mesi che non tornavo, mi presi dieci giorni di ferie per stare un po’ con mamma, rimasta sola dopo la morte di mio padre, ero l’uomo di casa suo figlio adorato. ho divorato la strada pensando a lei, finalmente giunsi anche un po’ in anticipo, lei era lì sulla porta ad spettarmi, ci abbracciammo baciandola sulle guance le dissi “mamma quanto sei bella“, lei ringrazio’ sorridendo. Disfatta la valigia mi feci una meravigliosa doccia che mi rilasso dal viaggio fatto. Mamma in cucina aveva preparato la cena un bel ossobuco con piselli. Mangiammo conversando del più e del meno, poi mamma disse che aveva bisogno che le facessi un favore dovevo dipingere l’inferriata del ingresso un po’ rovinato dalle intemperie, annui dicendo che l’avrei fatto nei prossimi giorni. Ci sedemmo in salotto per vedere la TV lei Poggio la testa sul mio petto! La sentii singhiozzare le presi il volto dandole dei baci sulle guance, disse che la sua vita era diventata vuota con la morte del marito aveva perso tutto l’amore, la compagnia e poi aggiunse il sesso. Rimasi sorpreso da quella frase, le chiesi se facevano ancora sesso alla loro età, rispose che ancora papà aveva delle belle erezioni e facevano almeno una volta a settimana sesso, carezze reciproche su tutto il loro corpo anche toccando il loro sesso, papà le metteva due dita nella fregna sgrillettandola facendola venire abbondantemente , lei faceva delle magistrali seghe mentre con la bocca ingoiava le sue palle, facendolo sborrare senza perdere una goccia bevendo tutto. Dissi tra me bella porca di mamma, ma perché queste confidenze così personali dette a me. Nel frattempo sentendo questo sfogo ebbi una erezione, non sono riuscito a nasconderlo, mamma era ancora con la testa appoggiata sul mio petto, meravigliata disse “ti sei eccitato per quello che ho detto”, le dissi che aveva fatto effetto il racconto delle loro effusioni. Per porre fine a quel disagio le dissi che andavo a letto. Ma mamma mi disse che potevo dormire insieme a lei nel letto matrimoniale. Subito non diddi si, pensieroso con un cenno della testa accettai. Mi infilai sotto le coltri avevo indossato il pigiama senza mettere le mutande, ero abituato a dormire senza niente a casa mia mi piaceva sentire il contatto di mia moglie, tutte le sere prima di dormire si faceva una bella scopata e a secondo della nostra stanchezza si facevano i preliminari si giocava con i nostri corpi e si trombava in tutte le posizioni. se invece eravamo stanchi io la scopavo, sdraiati di lato scopavo da dietro ho nella figa o nel culo, glielo avevo allargato bene perché non facevo fatica e non utilizzavo più la vaselina. Mentre lei aveva l’abitudine di indossare la camicia da notte. Eravamo supini che guardavamo la TV ,lei si addormentò subito mentre io dopo un po’ spensi perché mi era calata la palpebra. Dormendo i corpi si muovono, girano, senza volerlo mi ero avvicinato a mamma, forse perché nel mio letto ero abituato ad appoggiare il mio cazzo sul culo di mia moglie, appoggiai il cazzo sul culo, senza volerlo si era appoggiato in mezzo alle natiche, questo movimento mi fece svegliare, io istintivamente mi tirai indietro,ma con sorpresa mamma si spostò col culo verso il mio cazzo, le sentii dire “resta così che mi piace“, avevo immediatamente avuto l’erezione mamma accolse piegandosi in avanti per aprite di più le natiche,il cazzo si incastro molto bene, l’eccitazione comincio ad aumentare, con un rapido movimento si alzò il camicione poi allungando la mano mi abbasso il pigiama prese il mio cazzo che ormai era diventato duro come il marmo l’appoggio sullo sfintere mi disse “ tu non ti muovere faccio tutto io” con un colpo secco si piegò ancora di più il cazzo venne ingoiato da un ano non solo aperto ma completamente spanato, muovendo in modo da roteare il culo se lo infilo tutto dentro stringendo le natiche aprendolo e chiudendolo lo sfintere la sentivo gemere, io non riuscivo a resistere e un violento schizzo la fece sobbalzare, ne seguirono molti altri, quel movimento di stringere e allargare lo munse svuotando i coglioni. Sfinito mi appoggiai sulla sua schiena e presi sonno senza uscire dal culo, la mattina ci trovo ancora in quella posizione, lei si sfilò alzandosi mise una mano dietro il culo perché stava uscendo la sborra si diresse vesso il bagno, lavatosi per bene torno in camera si vestì dicendo ora lavati poi vieni a fare colazione perché c’è da lavorare questa mattina.

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