Incontro causale
Scritto da tizy, il 2021-08-23, genere tradimenti
questa storia è realmente accaduta circa dieci anni fa
ho 60 anni e devo dire che ancora mi difendo, circa una decina di anni fa ero a passeggio nel quartiere della mia città quando un ragazzone di circa 23/24 anni mi chiamò per nome. Non avevo idea di chi fosse ma visto che conosceva il mio nome mi girai e lui vedendo il mio stupore si presentò cosi da farmi capire chi fosse. Si trattava del figlio di una coppia conosciuta 8/10 anni prima al mare e casualmente mi aveva riconosciuta nonostante gli anni passanti. Dopo i soliti convenevoli e dopo avergli chiesto cosa facesse a Firenze visto che ricordavo fossero di Pavia, mi disse che si era iscritto all'istituto d'arte. Trovai logico invitarlo a cena, cosi gli diedi appuntamento per il venerdì successivo. Il diavolo fa le pentole e non i coperchi e quindi le mie figlie avevano preso altri impegni e mio marito che lavora fuori sede ovviamente ebbe un problema e quindi rientrò il giorno dopo. Ovviamente non potendo disdire preparai una cena in terrazzo, Manuele (nome inventato) arrivo puntuale con un fascio di fiori ed una bottiglia di prosecco, per niente stranito del fatto che fossimo da soli, iniziammo la cena nei soliti convenevoli, finita ci spostammo sul divano dove iniziammo una conversazione sui ricordi e lui senza esitare mi confessò che a 13 anni quando mi vedeva passare si sentiva turbare, la mia curiosità tipica femminile chiesi cosa significasse e lui senza esitare disse che mi sognava spesso magari senza veli. Tra un bicchiere di prosecco e la conversazione che si faceva sempre più calda, i suoi sguardi che non si distoglievano dal mio decolte ed il tubino che avevo indossato iniziavo a sentirmi accaldata, così chiedendo scusa gli dissi di aspettarmi e che mi sarei cambiata per più a mio agio. Entrai in camera e togliendomi il tubino rimasi per un attimo in perizoma e autoreggenti pensando a cosa indossare se una sottoveste così da essere ancora più civettuola oppure una banale tuta, il dubbio svanì in un attimo girandomi trovai Manuele sull'uscio della porta che mi osservava. Il mio stupore fu nell'abbassare gli occhi e vedere che si stava masturbando. Aveva un arnese da paura forse il più grande che avessi mai visto e vi garantisco che di esperienza ne ho, a mio avviso intorno ai 22/24 cm e con una cappella esagerata. ne vedere quello spettacolo mi avvicinai lo carezzai, mi abbassai e lo presi in bocca senza esitare, iniziai a spompinarlo e con molta grazia mi fece alzare, mi abbasso il perizoma, mi girò appoggiandomi al letto e senza dire alcuna parola mi penetro dolcemente. Mi sentivo riempita ed ad ogni affondo sentivo urtare la sua cappella sul mio utero. Improvvisamente tirandosi fuori iniziò a strofinare la sua cappella sul buchetto del mio sedere oramai completamente bagnato dagli umori colati da tutte le parti. Spingeva facendo entrare lentamente solo la cappella che onestamente viste le dimensioni confesso mi faceva abbastanza male, improvvisamente con un colpo di remi mi ha praticamente sventrata infilandomelo tutto dentro. Tra il dolore improvviso ed il piacere sono venuta come una fontana unendomi al suo orgasmo che venendo mi riempiva il culo. Non ho saputo resistere ed ho fatto quello che non avrei mai immaginato di fare, uscito dal mio culo mi sono chinata su di lui pulendo accuratamente quanto gli era rimasto attaccato. Ci siamo riversati sul letto e senza parlare ha iniziato a leccarmi figa e culo ed ogni volta che usciva sperma lo raccoglieva con la bocca passandomelo con un bacio. La serata sembrava finita ma ha iniziato a masturbarsi ed a scoparmi in tutte le maniere, per poi farmi fare uno spegnimoccolo venendomi nuovamente in modo copioso nella figa. Non ho più accettato di vederlo ma rimane una serata indimenticabile
ho 60 anni e devo dire che ancora mi difendo, circa una decina di anni fa ero a passeggio nel quartiere della mia città quando un ragazzone di circa 23/24 anni mi chiamò per nome. Non avevo idea di chi fosse ma visto che conosceva il mio nome mi girai e lui vedendo il mio stupore si presentò cosi da farmi capire chi fosse. Si trattava del figlio di una coppia conosciuta 8/10 anni prima al mare e casualmente mi aveva riconosciuta nonostante gli anni passanti. Dopo i soliti convenevoli e dopo avergli chiesto cosa facesse a Firenze visto che ricordavo fossero di Pavia, mi disse che si era iscritto all'istituto d'arte. Trovai logico invitarlo a cena, cosi gli diedi appuntamento per il venerdì successivo. Il diavolo fa le pentole e non i coperchi e quindi le mie figlie avevano preso altri impegni e mio marito che lavora fuori sede ovviamente ebbe un problema e quindi rientrò il giorno dopo. Ovviamente non potendo disdire preparai una cena in terrazzo, Manuele (nome inventato) arrivo puntuale con un fascio di fiori ed una bottiglia di prosecco, per niente stranito del fatto che fossimo da soli, iniziammo la cena nei soliti convenevoli, finita ci spostammo sul divano dove iniziammo una conversazione sui ricordi e lui senza esitare mi confessò che a 13 anni quando mi vedeva passare si sentiva turbare, la mia curiosità tipica femminile chiesi cosa significasse e lui senza esitare disse che mi sognava spesso magari senza veli. Tra un bicchiere di prosecco e la conversazione che si faceva sempre più calda, i suoi sguardi che non si distoglievano dal mio decolte ed il tubino che avevo indossato iniziavo a sentirmi accaldata, così chiedendo scusa gli dissi di aspettarmi e che mi sarei cambiata per più a mio agio. Entrai in camera e togliendomi il tubino rimasi per un attimo in perizoma e autoreggenti pensando a cosa indossare se una sottoveste così da essere ancora più civettuola oppure una banale tuta, il dubbio svanì in un attimo girandomi trovai Manuele sull'uscio della porta che mi osservava. Il mio stupore fu nell'abbassare gli occhi e vedere che si stava masturbando. Aveva un arnese da paura forse il più grande che avessi mai visto e vi garantisco che di esperienza ne ho, a mio avviso intorno ai 22/24 cm e con una cappella esagerata. ne vedere quello spettacolo mi avvicinai lo carezzai, mi abbassai e lo presi in bocca senza esitare, iniziai a spompinarlo e con molta grazia mi fece alzare, mi abbasso il perizoma, mi girò appoggiandomi al letto e senza dire alcuna parola mi penetro dolcemente. Mi sentivo riempita ed ad ogni affondo sentivo urtare la sua cappella sul mio utero. Improvvisamente tirandosi fuori iniziò a strofinare la sua cappella sul buchetto del mio sedere oramai completamente bagnato dagli umori colati da tutte le parti. Spingeva facendo entrare lentamente solo la cappella che onestamente viste le dimensioni confesso mi faceva abbastanza male, improvvisamente con un colpo di remi mi ha praticamente sventrata infilandomelo tutto dentro. Tra il dolore improvviso ed il piacere sono venuta come una fontana unendomi al suo orgasmo che venendo mi riempiva il culo. Non ho saputo resistere ed ho fatto quello che non avrei mai immaginato di fare, uscito dal mio culo mi sono chinata su di lui pulendo accuratamente quanto gli era rimasto attaccato. Ci siamo riversati sul letto e senza parlare ha iniziato a leccarmi figa e culo ed ogni volta che usciva sperma lo raccoglieva con la bocca passandomelo con un bacio. La serata sembrava finita ma ha iniziato a masturbarsi ed a scoparmi in tutte le maniere, per poi farmi fare uno spegnimoccolo venendomi nuovamente in modo copioso nella figa. Non ho più accettato di vederlo ma rimane una serata indimenticabile
Questo racconto di tizy è stato letto 2 9 4 volte
commenti dei lettori al racconto erotico