Io e giuliana

Scritto da , il 2018-07-23, genere incesti

Siamo una società di perbenisti, ci crediamo liberi di pensiero pronti a trasgredire ma dentro siamo ancora dei bigoti moralisti, quanti di noi ha dentro una trasgressione segreta ma se la tiene per se perchè sa che rivelarla sarebbe giudicato dagli altri e questi altri quanti di loro hanno diritto di giudicare prima di guardarsi dentro? Io sono del parere che l'importante è non fare del male, non comettere violenze abusi per il resto che tu sia Gay lesbica che tu adori essere legato e sodomizato che tu sia una puttana che si concede a tanti maschi, l'importante è il rispetto. Io non mi considero un gran scrittore però mi piace scrivere anche se farò errori di sintasi e di gramatica, voglio scrivere storie su una maniera di trasgredire che io adoro da quando ero più giovane, "l'Incesto" queste storie in parte sono vere in parte sono frutto della fantasia, io cercherò di farle sembrare più reali possibili perchè chi le leggerà voglio che rimanga con il dubbio se sia un fatto accaduto oppure un sogno bellissimo che alberga dentro di me, chi leggerà le mie storie è libero di esprimere i suoi pareri e le sue preplessità, non chiedetemi email o contatti telefonici per scambiare foto o impressioni, non sono quì alla ricerca di sesso, voglio solo sfogare quello che ho dentro... grazie.
Intanto mi presento, mi chiamo Massimo, come ho detto prima ho 47 anni, sono single figlio unico e vivo in una casetta in mezzo al verde in periferia nella provincia di Treviso, vivo assieme a mia madre, Giuliana, 68 anni vedova da 15 anni, mio padre è morto all'età di 57 anni a causa di brutto male che se l'è portato via in breve tempo. Io sono single, ho un lavoro in proprio, conduco una vita normale senza vizi o sfrazzi, mi ritengo un bel uomo alto robusto la mia passione è la moto la pesca e la figa, quest'ultima in particolare e con un discreto successo, le donne non mi mancano ho una compagnia di amici che ci si diverte quando siamo insieme e non di rado organiziamo delle belle festiciole dove la scopata salta sempre fuori. Mia madre Giuliana grazie ad una pensione previdenziale che papà aveva fatto ai suoi tempi fa la casalinga, lo è sempre stata per quello, papà ha lavorato come geometra di cantiere per una grossa ditta di costruzioni girando l'Italia e parte dell'Europa, il salario che percepiva gli permise di darci una bella abitazione e tanti aggi. Io con mamma ho sempre avuto un rapporto stupendo, fin da piccolo ero innamorato di questa donna e quando papà ritornava a casa dopo settimane che era via, provavo gelosia perchè quella donna era solo mia. Mamma è una donna semplice, media altezza, leggermente in carne, carnaggione bianca, capelli castano chiaro occhi azzurri, donna premurosa dolce, solare ma allo stesso tempo un carattere forte ed autoritario, brava casalinga ed eccelente cuoca, sempre vestita alla moda e disinibita nel mostrarsi, in casa portava sempre gonne dal ginocchio e maglie comode, quando usciva per la spesa, per andare in qualche ufficio o anche a parenti, indossava vestiti stupendi che metteva in risalto le sue forme ma mai eccessivamente volgare, ha sempre avuto una passione per le scarpe con tacco, io spesso mi mettevo di nascosto a spiarla quando lei si cambiava, già da piccolo avevo un'attrazione per lei e vederla in sottoveste o in slip e reggiseno per me era bellissimo. Poi c'erano le sere che papà era a casa, con papà sono sempre andato daccordo, ma non ho mai manifestato quell'amore filiale come lo avevo per mamma, quando papà era via io dormivo con lei, questo fin da piccolo e ho continuato per anni, le sere che lui era a casa ovviamente dormivo nella mia stanza, e in quelle notti per me non era facile prendere sonno, primo perchè ero abituato a dormire con mamma secondo perchè la gelosia mi inervosiva parecchio visto che tenevano la porta chiusa e ci davano dentro fino a tardi, dalla mia stanza si sentiva i loro gemiti soffocati e il rumore del letto, da piccolo non ci badi, ma da adolescente capisci cosa sta succedendo, certi miei amici quando sentivano i loro genitori scopare si schifavano, io invece ascoltavo e mi veniva duro, spesso mi portavo alla loro porta e dal buco della serattura cercavo di spiare, ma la posizione del letto non era proprio favorevole e più dei piedi e la luce soffusa non vedevo, in compenso sentivo benissimo e a parte gli incitamenti osceni da parte di papà, mi eccitava da morire sentire mamma come godeva...quante seghe e sborrate finirono proprio davanti alla loro porta, Mamma ogni volta che scopavano la mattina dopo era un raggio di sole, papà invece era uno straccio, il che pensavo che lei era una vera bomba sessuale. In quei anni non c'era internet, gli smartphone, c'erano Caballero, Le Ore, Cara Selena, le riviste porno, ed era meglio e più eccitante di adesso secondo me, io le conoscevo perchè in casa mia avevo scoperto dove erano nascoste, le trovai per puro caso sotto il materasso matrimoniale in camera loro, dal lato dove dorme papà, mamma doveva essere al corrente di quei giornali, visto che era lei che rifaceva il letto al mattino e il sospetto che lei li guardasse mi portò a capire molte cose su mamma, prima di tutto la voglia che aveva quando papà rientrava a casa magari dopo due tre settimane di cantiere, poi quel modo di fare per niente pudica anzi, molto libertina certe volte anche nel linguaggio, quella disinvoltura di farsi vedere da me anche mezza nuda, più di una volta la vidi con le tette al vento mentre si cambiava e lei non ci faceva caso. Quando mamma non era in casa io ne aprofittavo per andare in camera sua e guardavo sempre se c'erano i porno sotto il materasso, poi aprivo i suoi cassetti e senza combinare casini cercavo le sue mutandine i completini neri bianchi rosa, merlettati, sottovesti, un pomeriggio che per caso guardai anche dentro il cassetto di mio padre e trovai un fallo di gomma dentro un sacchetto di nailon e svariati persevativi, il fallo di gomma era bello grosso e nodoso e ricordando certe scene sulle riviste immaginavo mamma mentre lo usava, fu il preludio di tutto.
Come dicevo prima, fin da piccolo io ho dormito con mamma quando papà non c'era , lei dormiva sempre anche d'inverno in mutandine e canottiera senza reggiseno, spesso quando entrava nel letto intravedevo un po' di pelo castano fuoriuscirle dai bordi degli slip, era quel vedere poco, di nascosto che mi piaceva da morire e la sua disinvoltura nel farsi vedere cosi dal proprio figlio mi piaceva, di solito prima di dormire mamma sfogliava qualche rivista, ovviamente no porno, Confidenze e Intimità erano le sue preferite, io Zagor, Mister No, Alan Ford, ma avrei desiderato guardare Caballero con lei, mentre magari la mia mano esplorava dentro le sue mutandine o magari la sua mi segava un po' , io certe volte ne aprofittavo, l'abbracciavo la baciavo sulla guancia e mi tenevo stretto a lei facendole sentire il mio coso duro contro la sua gamba, lei sorrideva e mi coccolava affetuosamente, mamma sentiva che ero duro ma non mi ha mai allontanato, per me era il massimo sentire la sua carne il suo calore, il suo profumo...in bagno erano seghe.
Le mutandine usate di mamma furono un'altra goccia nel vaso ormai strapieno, la prima volta che le annusai fu un sabato sera che lei aveva appena fatto la doccia, dopo di lei ero andato io per lavarmi e mettendo la mia roba sporca nel cestone trovai i suoi slip appena tolti, erano rosa pallido con i merletti, in mezzo agli slip un macchia gialla e umida, gli annusai e setii per la prima volta in vita mia l'odore della fica, un odore acre che al momento mi diede fastidio, ma poi, pensando dove erano appoggiate insistei per annusarle ancora, l'odoro iniziò a non darmi più fastidio, anzi, volli innebriarmi e le leccai....il cazzo divene duro come il marmo e fu subito sega e sborrata finale, ormai ero perso, volevo giocare baciare, rientrare dentro mia madre, avevo trovato in qualche rivista porno la confessione di qualche mamma che faceva sesso con il figlio, sapevo cos'era l' incesto, lo volevo, lo volevo con tutto me stesso, ma come potevo fare, lei mi avrebbe concesso una cosa del genere? Sapevo che il sesso gli piaceva, ma da farlo con il proprio figlio ce ne voleva.
Fu un passo alla volta, tra le pause di quando papà era a casa e quando era via, io cercai di essere sempre più disponibile verso lei nell'aiutarla, a scuola non avevo problemi perchè andavo bene, perciò capii che per arrivare al traguardo dovevo essere un bravo figlio premoroso dolce affetuoso galante, dovevo corteggiarla farle capire che anche quando papà non c'era aveva un vero uomo in casa tutto per lei, la cosa funzionò, primo perchè mamma mi elloggiava sempre davanti a tutti, secondo perchè mamma iniziò a rendersi sempre più aperta a me, e se io esageravo quando l'abbracciavo e le toccavo le tette oppure le facevo sentire il mio cazzo duro, lei sorrideva ma non mi allontanava.
La meta arrivò l'estate dell'87, faceva caldo, io studiavo meccanica all'epoca, perciò ero in vacanza, papà era in Basilicata a lavorare, io e mamma da soli 3 settimane di fila, mamma in estate era solita usare prendisole colorati, senza reggiseno, e zoccoli, gli piaceva smaltarsi le unghie dei piedi e delle mani con un rosa tenue, per il caldo spesso quando sedeva sulla sedia teneva le gambe aperte e il vestito tirato su, io trovavo molto interessante il panorama lei se ne accorgeva e la scusa era sempre il caldo, di solito finito mangiare mamma si corricava nel letto per un paio di ore, in stanza teneva la persiana semi abbassata ma non molto in modo che passasse l'aria, io spesso andavo tenerle compagnia, anche perchè ne aprofittavo per gustarmela mezzanuda da vicino, io con adosso solo le mutande e lei in slip e canottiera, fu uno di quei pomeriggi che iniziò tutto, io era già dal mattino che tenevo il cazzo in tiro, ogni volta che lei si chinava vedevo le tette libere dalla scollatura del prendisole, e le mutandine rosa con il pelo fuori dai bordi erano una cosa da paura, non so come abbia trovato il corraggio quel pomeriggio, sia io che lei intenti a leggere, io avevo un bozzo incredibile che non si poteva non notare, lei teneva le gambe aperte e la gamba sinistra piegata in su, la canottiera lasciava scoperto la pancia di mamma e gli slip trattenevano quel che potevano il suo pelo, ogni tanto si grattava li disinvolta, io misi giù il giornalino e mi avviciani a lei, bacio sulla guancia e poi misi la mano sulla sua pancia, mamma mi guardò con uno sguardo strano misto tra il dolce e il malizioso, sorrise e contracambiò ill bacio, le dissi - Sei bella mamma, mi piace stare vicino a te - sorrise ancora - che bell'ometto che ho sempre pronto a farmi complimenti, ma non hai sonno? - io accarezzavo la sua pancia e lei mi lasciava fare tenendo in mano la rivista - no mamma, non ho sonno e tu? - lei fece un smorfia - no...neanche io..stiamo qua però..si sta bene - io ero eccitato come un toro, ma seppi controllarmi, mi portai tutto attaccato a lei, sentì il mio cazzo duro e mi guardò sorridendo con sospetto mentre la mia mano si fece più azzardata e salì dalla sua pancia verso le mammele nude sotto la canottiera , le toccai dolcemente e lei non fece una piega, mi fissava con quel sorriso malizioso - tocchi le tette a mamma? ti ricordi quanto le hai ciucciate da piccolo? perfino sangue mi hai fatto fare - sorridemmo tutti e due, poi la mia mano ritornò sulla pancia e piano piano la feci scivolare sul bordo degli slip sentendo il pelo, lei continuava a leggere e sottovoce mi chiese - dove vai maialino? - io non risposi, scivolai sopra il su monte di venere coperto dagli slip, era fatta, o mi arrivava una sberla oppure...mamma mi lasciò fare, sentivo il suo respiro più forte e continuava a tenere la rivista in mano, era calda, io la baciavo sulla spalla, il suo profumo naturale era eccitante, provai ad andare più giù, sentii le labbbrone aperte da sopra gli slip - Massimoooo, non si puoooo, daii...- un conto e dirli con tono deciso, un conto dirlo sospirato, a bassa voce, come per non farsi sentire...sentii i suoi slip umidi sentii il suo pelo fuori dai bordi, era calda e continuava a tenere la rivista in mano, ogni tanto i nostri sguardi si incrociavano, lei più seria io ...boh, la mia mano accarezzò la sua fica da sopra gli slip, una donna se non vuole ti chiude le gambe, ti caccia via, mamma le allargò lentamente, io osai di più e con un dito spostai il bordo degli slip, mamma mise giù la rivista e mi guardava - cosa faiiii...lo sai che non si può..- sempre sottovoce, avevo spostato i suoi slip e mi ritrovai la sua fica pelosa nuda sulle dita, percepivo il calore che ne usciva, e quando con le dita toccai di più la sentii umida...bagnata, mamma anssimò e la sua mano lentamente arrivò sopra la mia, credetti che me la togliesse, invece, la guidò dentro i suoi slip e senza dire una parola mi spinse le dita dentro di lei.....
Premeva la mia mano e la vidi chiudere gli acchi e mordersi le labbra, la sua mano destra, libera, scivolò sul mio pacco duro e iniziò a tastarlo, anssimava sentendo le mie dita frugarle dentro, non dicemmo una parola, so che in poco tempo lei iniziò a respirare sempre più forte premendomi la mano sempre più mentre con l'altra era entrata nei mei slip e si era impossessata del mio cazzo duro, io ero paonazzo non sapevo neppure dov'ero, mamma iniziò aggitarsi e la mia mano semrpre più premuta su di lei, si mise a gemere , gridò piano e poi si innarcò di brutto trattenendomi la mano la, io sborrai sulla sua mano, ne feci tanta, appena ci calmamo, mamma mi abbracciò stretto a lei ed io feci lo stesso, mi baciò il viso e mi sussurò - mio dio, cosa abbiamo combinato, scusami amore, scusa, non dovevammo.. - io le risposi - mamma non ti scusare è da tanto che lo volevo - lei sempre stretta a me mi disse - lo so, lo so che hai voglia ma non possiamo, è stato un attimo, non dirlo a nessuno ti prego - io volevo dirgli che lo volevo ancora ma sentivo che in quel momento mamma era ritornata mamma. Quel pomeriggio finì cosi, tra me e lei c'era un evidente imbarazzo, a cena di solito parlavammo e ridevammo, quella sera tutto era freddo, temevo che mamma non mi volesse più a letto con lei, ma anche quella sera dormimmo assieme, e non mancò i bacini della buonanotte, ma non parlammo più di quello che era successo.
Non ci speravo più che potesse risuccedere, ero convinto che quel pomeriggio fu un evento straordinario che finì li, una pazzia che nessuno doveva sapere, io coglione non ero non sarei mai andato a spifferare quello che desideravo e quello che era accaduto tra me e mamma, decisi anche di non cambiare atteggiamento con lei, sempre pronto disponibile amorevole, insomma, l'amavo e anche se non sarebbe successo altro io per lei avrei dato tutto, in effetti tra me e lei non cambiò nulla, di notte dormivamo assieme ancora e i pomeriggi ci coricavammo per il riposino, io provai da subito ad accarezzarla e baciarla, in maniera affetuosa ovviamente, lei si lasciava fare tenedomi d'occhio che non andassi oltre, comunque la cosa era reciproca, non c'era un momento della giornata che non ci si scambiava una tenerezza, non passò molto tempo, due pomeriggi e di nuovo successe il patatrack. Pomeriggio caldo, erano le due, io e lei sul lettone, lei canotta nera niente reggiseno come sempre e slip neri con merletto, solito ciuffetto di peli dai bordi, lei intenta a leggere Confidenze, io petto nudo mutande bianche bozzo evvidente e fissavo il soffitto ma ogni tanto fissavo il suo pacco, ero eccittato e presi il coraggio e mi voltai verso lei per abbracciarla, lei sorrise mise giù la rivista e mi accarezzò dolcemente la testa, io la baciavo sulle guance sul collo, la mia mano finì subito sulla pancia, lei anssimò piano e continuò a tnermi stretto, la mia mano partì lentamente e provò ad entrare nei suoi slip, avevo ilcuore a mille sentivo il suo respiro più affanato, appena passai il bordo degli slip con le dita sentìì mamma irrigidirsi e sotto voce mi disse - massimooo....cosa faiii - la mia mano continuò lentamente ed arrivò oltre il suo monte di venere, quanto pelo, appena le infilai un dito dentro le grandi labbra lei mi fissò seria respirando forte, non si oppose anzi, aprì di più le gambe, continuava a fissarmi seria, la mia mano ormai era tutta sulla sua fica pelosa e bagnata, sentii con le dita la sua carne apiccicosa e calda, sentii che c'era un passaggio dove la volta prima ero scivolato con il dito, le mie dita entrarono e lei iniziò a gemere ed anssimare, la cosa che più mi sconvolse fu quando con un mano si tirò su la canottiera mettendo a nudo il seno e mi disse in affano e sottovoce - dai, ciucciami le tette - non me lo feci ripetere, inizai a succhiarle i capezzoli che diventarono duri come chiodi e la mia mano sulla fica iniziò a pastrugnarla per bene, mamma chiuse gli occhi e si lasciò andare, gemendo sempre più forte e alla fine esplose con un - siiiiiiiiiii..... - la sentii innarcarsi e con la mano premere sulla mia che si lordava di umori della fica, continuai a succhiarle e leccarle le tette, mamma mi guardava rabbiosa, mi prese la faccia con tutte e due le mani e disse anssimando - siamo pazzi, pazzi pazzi - e mi baciò in bocca con foga, fu bellissimo, le salii sopra e continuai a baciarla fin che le nostre lingue si incontrarono, poi lei mi fece distendere di schiena e mi tolse le mutande, avevo il cazzo duro e svettante, lei lo guardò seri mi guardò e lo prese in mano lentamente me lo menò , bastarono pochi colpi e le spruzzai tutto in faccia, ne feci parecchia e lei sorrise - Maialino, quanta ne avevi - sempre sottovoce, io sorrisi e le chiesi - mamma, mi prometti che lo faremmo ancora? - lei mi guardò non rispose subito poi mi disse - lo sai che non devono succedere certe cose tra mamma e figlio, ormai è successo, dobbiamo tenercelo per noi - io gli promisi subito tutto - mamma, ti prometto che non dirò nulla a nessuno, ma ti prego, facciamolo ancora - sembrava dubbiosa, poi lei mi chiese - ma tu cosa voresti da me? - io le risposi - voglio fare l'amore con te voglio essere il tuo uomo - lei sorrise nervosamente - lo sai che è pericoloso e poi dovresti fare certe cose con le amiche non con mamma - l'abbracciai - voglio te mamma, ti prego, non smettiamo - ricominciai a baciarla, lei si lasciò fare, le mie mani la toccarono dapertutto, ancora sulla sua fica, mamma ripartì e mi lasciò togliergli le mutandine, eravammo entrambi nudi, io con la mano nella sua fica lei con la sua sul mio uccello, eravammo già belli eccitati, mamma mi sussurò - aspetta, ti faccio io un lavoretto che ti piacerà di sicuro - si chinò su di me mentre mi segava paino paino e poi prese a ciucciarmi il cazzo fino a farlo sparire in bocca, non mi avevano mai spompinato perciò provate a pensare quanto durai, le venni in bocca grugnendo come un maiale, come nelle riviste porno, mamma invece di incazzarsi, anssimò e ingoiò tutto, sorrise e mi disse - Beata gioventù, quanta ne avevi - io le chiesi felice - ma ti piace? - lei annuì, poi si distese a pancia in su, passera libera e mi disse - adesso però mi fai godere ancora ma come dico io, ok? -io accettai mi portai sopra di lei e la baciai, mamma mi accarezzava la schiena mentre ci baciavammo con passione, poi le succhiai le tette mentre la mia mano era già in mezzo le sue gambe spalancate, mamma mi prese il viso e mi disse con voce sottile - voglio che me la lecchi, ti va? - anche quello per me era tutto nuovo, annuii e mi portai in mezzo le sue gambe con il viso, aveva tantissimo pelo castano e vidi due labbroni aperti e la carne rossa dentro con del liquido trasparente, sentivo il suo calore e quell'odore acre che avevo annusato nei suoi slip tempo adietro, la baciai, una due tre volte, il suo odore pungeva, ma più mi sporcavo la faccia e più iniziava a piacermi, lentamente appoggiai la bocca e iniziaii a leccarla, sentivo il suo liquido sulla lingua, stavo leccando la fica da dove ero nato, il pensiero mi eccitò ancora di più, presi a leccarla con foga e mamma mi teneva la testa con le mani, le sue gambe oscenamente spallancate e lei che gemeva, le infilai due dita dentro e provai a stantufarla, mamma iniziò a muoversi gememre, gridare e alla fine iniziò a spruzzarmi in faccia la pipì io volli togliermi ma lei mi premette con forza e la sentii gridare come una matta, io mi ritrovai la faccia bagnata di pipì, capii negli anni che quello era lo squirting, non lo sapeva nemmeno lei, appena si calmò mi guardò e si mise a ridere chiedendomi scusa - Scusa amore, ma io quando godo spruzzo cosi, a tuo padre piace, vedrai che piacerà anche a te - io credo che avrebbe potutto pisciarmi in bocca ormai, essere arrivato a fare sesso con lei per me era il massimo e non volevo smettere, lei volle abbracciarmi, mi corricai sopra di lei e ci baciamo ancora stringendoci, mamma mi disse - adesso che abbiamo combinato la cazzata sai che devi stare zitto non dire niente a nessuno se no nasce un casino - io sorrisi - mamma ti prometto che lo sapremmo solo io e te, mi basta che lo facciamo ancora - mamma mi guardava seria - va bene, ma solo quando siamo soli e papà non c'è - rimanemmo abbracciati a coccolarci nudi ancora un po' mamma si sbalordì perchè io ero di nuovo in tiro, ovviamente i miei 16 anni me lo permettevano, ma volle fermarsi li perchè se no mi consumavo. Già la sera stessa a letto tra noi due era diverso, mamma fu più sfrontata disinibita, entrò in stanza praticamente nuda, io ero solo in mutande, me le tolse, e si mise a giocare con il mio cazzo già duro prendendomelo in bocca, quella sera mi insegnò il 69, visto già nelle riviste porno, venimmo entrambi due volte ma fu una cosa più lunga del pomeriggio, la prima settimana era una cosa oscena, a parte che in casa io non perdevo occasione per metterle le mani adosso, era tutto un giocare a rincorersi , i pomeriggi nudi nel lettone, io leccavo e lei succhiava e la sera idem, ormai io ero talmente preso e infoiato che tenevo perenemente il cazzo in tiro, mamma era maiala, una madre normale avrebbe fermato la cosa già i primi giorni, lei invece mi lasciava fare, fu il pomeriggio del giorno prima che rientrasse papà che lei mi invitò a penentrarla. Quel giorno pioveva, perciò eravammo dentro casa, già dal mattino mamma si fece leccare sul divano, quel pomeriggio fuoric'era il temporale e noi due nudi nel letto matrimoniale a 69, gemiti anssimi, ad un tratto mamma si mette distesa di schiena e apre le gambe e la fica con le mani e mi dice - Dai, prova metterlo dentro -io non ci credevo, avevo il cazzo dritto e duro come un palo, salii sopra di lei, lo guidai sulla fica e lei mi accolse sorridendo, scivolai dentro senza problemi, fino alle palle, io emmisi un gemito lei unsorriso di trionfo - siiiii, che belloooo- per me era la primissima volta, sentivo quella carne calda bagnata avvolgere il mio uccello duro, mamma mi teneva la schiena e io provai a stantufarla, godeva e io pure quel tanto che le venni dentro subito, lei lo sentì e diventò radiosa - si si amore mioooo vieni vieni dentroooo -fu un orgasmo incredibile, io però mi preoccupai subito perchè avevo sborrato dentro mia madre e temevo di averla ingravidata, lei sorridendo mi tranquillizzò - non preocuparti, non sono nel periodo giusto, si, può esserci il rischio ma con le sborrate di stamattina dubito che tu ci riesca - ci baciammo come sempre dopo ogni venuta, ormai io e lei eravammo amanti appena ritornò duro volli rientrare dentro lei e mamma mi accolse felice . Fu un giorno stupendo, io ero consumato dalle scopate, mamma bella radiosa e felice di avere un amante fisso in casa insospettabile, per tirarmi su mi preparò il una bella cena sostanziosa, quella sera a letto riuscii a scoaprla ancora sebbene ero cotto e il mio uccello iniziava a presentare escoriazioni.
Papà rimase a casa il fine settimana e il lunedì, quelle notti mamma si concesse a lui e sebbene erano un paio di settimane che io e lei scopavammo di pomeriggio e di sera, lei ci diede dentro alla grande sentendo il rumore del letto matrimoniale e i suoi già ben noti gemiti, appena papà ripartì, io ripresi a dormire e scopare con mamma.
Quanto durò tutto ciò? Durò anni, sebbene io trovai anche qualche morosa e scopai anche con loro, e che scopate, loro stesse mi dicevano che ero meglio di tanti altri ragazzi, ci credo, mamma mi aveva insegnato bene a far godere una donna, dopo un mese che io e lei scopavammo ero talmente bravo che la pompavo per ore e la facevo venire un casino di volte prima che io sborrassi, non ero più io a cercare lei, era lei a cercare me, non poteva più fare a meno del mio cazzo delle mie dita della mia lingua, io daltro canto ero sempre, tra virgolette, innamorato di lei, perciò anche se sapeva che scopavo con altre sapeva pure che non avrei mai rinnunciato a lei, mamma non era gelosa di me, a volte mi aspettava che rientrassi alla sera tardi e mi chiedeva come era andata, io le raccontavo tutto mentre lei mi succhiava il cazzo e poi non sapevo resistere e finivo per montarla. arrivai anche al punto di fidanzarmi con un mia coetanea, bella sensuale brava a letto, ma dopo tre anni di convivenza capii che non era quello che cercavo, quei tre anni i rapporti carnali con mamma si limitarono a uno due alla settimana, erano amplessi bestiali, mamma era sempre più vacca con me, orami culo fica bocca, erano tutti passaggi ben noti per il mio cazzo sempre bello disponibile per lei, papà la scopava ancora quando tornava dai suoi viaggi di lavoro, ma non era il toro che lei voleva, con lui faceva sesso, con me sesso selvaggio, violento, con me era troia al quadrato, quando le dissi che avevo lasciato la ragazza e tornavo da lei fu felicissima e praticamente sancimmo un legame fatto d'amore e porcaggine fino ad oggi.
Papà non arrivò alla pensione, aveva 57 anni, quando venimmo a conoscenza della sua malattia fu il gelo totale, ricordo ancora le corse dai medici più specializzati, le diagnosi nefaste, la rassegnazione all'inevitabile, papà era un leone, ma la malattia fu più tenace e una domenica di marzo se ne andò, la sua vita era il lavoro, lo amava tanto più della sua famiglia credo, non che non ci amasse, però avrebbe potutto benissimo lavorare vicino casa, essere presente ogni giorno, ma lui amava cosi tanto il suo posto che rinnunciava vivere la sua famiglia, forse, se era più presente tra me e mamma non sarebbe nata questa storia, una volta dopo averla sfiancata a colpi di cazzo le chiesi se era perchè papà era sempre via che lei si è lasciata andare a me, lei mi disse che sicuramente la cosa aveva il suo peso e forse se lui era più presente non sarebbe successo, le chiesi se era pentita, il suo bacio con la lingua fu la risposta. Il 2003 fu un anno duro, mamma aveva 53 anni quando papà se ne andò, io 32 enne, mi ero appena messo in proprio con il mio lavoro attuale, lui morì in marzo e fino a luglio io e mamma non facemmo niente, lei fin dei conti lo amava e non le sembrava giusto concedersi a me come facevammo di solito, la paua durò un anno, da quando papà si amallò fino a 4 mesi dopo il funerale, io rispettai la pausa restandole accanto e sostenendola nei momenti più duri, ritornammo a dormire assieme già la notte del funerale, più di stringerci assieme non facevammo, poi a luglio fu lei a chiedermi - Massimo, mi vuoi ancora? - io la guardai, 53 anni, donna matura ma ancora stupenda, era dimagrita molto, ma aveva ancora un bel culo e due belle tette e comunque era mia madre e l'incesto tra noi era stupendo, quel giorno facemmo l'amore quasi tutto il giorno, da prima con amore passione, poi ritornò la vacca che era il lei, e quella notte fu di nuovo sesso selvaggio, era affamata del mio cazzo, le pisciai in bocca e lei fece lo stesso, quella notte ci fidanzammo per sempre. Da quella notte io e lei siamo una coppia di fatto, io per gli amici e parenti sono lo scapolo incallito che scopa alla grande in giro, mamma fa la vedova allegra con le amiche, il patto tra me e lei è scopiamo con chi cazzo vogliamo ma in casa siamo marito e moglie, ed è cosi, nessuno sospetta nulla, capita che ogni tanto ci faciamo una settimana o un fine settimana via assieme, io per gli amici sono in giro per lavoro lei a parenti lontani, siamo stati alle seyschel, in crociera nel meditteranneo a Malta, in montagna a dicembre in una baita isolata, fuori neve dentro io e lei nudi al caldo di un camminetto a scopare per tre giorni, insomma, io e lei quando viaggiamo riusciammo a spacciarci per una coppia dove lei è più matura di lui, mamma tra piscina fitness saune estetista è ancora più bella e seducente e la carica sessuale anche oggi a 68 anni non si è placcata in lei, io non passa giorno che non la ami, non scopiamo più come anni prima ma una due volte la settimana facciamo i maiali.
Tirando le somme so che per tanti che leggerano sta storia io e Giuliana siamo due persone oscene, io vi dico che siamo normalissimi, non abbiamo mai fatto del male a nessuno, mamma sebbene mi ha preso quando ero minorenne io ne sono felice, io non dico che tutti dovrebbe praticare l'incesto, io dico solo che deve essere voluto da entrambi e ci deve essere amore e rispetto, pochissimi possono capire cosa si prova desiderare la propria madre spiarla, avvicinarsi a lei, farle sentire il proprio desiderio e magari scoprire che lei in fondo ci sta, arrivare piano piano toccarla, a giocarci, a sentirla che si abbandona a te e alla fine arrivi a penentrarla, a rientrare in lei, tutto questo sembra osceno immorale, ma questo tipo di incesto è un atto d'amore totale ed io l'ho cercato voluto e lo sto vivendo e lo vivrò finchè c'è vita, finchè Giuliana, mia madre, resterà con me.

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