Chicca in ufficio -1- (continua)
Scritto da LanA, il 2021-08-09, genere dominazione
Ore 12:50 di un caldo giorno di inizio di giugno, Chicca è in pausa pranzo e ne approfitta per collegarsi ad internet e scambiare qualche mail erotica con uno scrittore di racconti porno che da qualche tempo la ha contattata grazie al marito, al quale piace sapere che la moglie attira le attenzioni di altri uomini.
Uno scrittore le invia mail con foto porno di scopate e inculate, le racconta le sue avventure con altre donne e la invita a compiere qualche giochino sessuale per lui.
Vuole che vada in ufficio con gonne corte, e che si tolga le mutandine per andare in bagno a toccarsi per lui e poi glielo scriva.
Qualche volta Chicca si eccita e lo fa, altre volte, presa dal lavoro, si limita a leggere.
Oggi il racconto è particolarmente spinto, e la donna sente salire l’eccitazione, e la figa che comincia a bagnarsi.
Indossa una gonna al ginocchio, una canotta bianca ed è seduta con le gambe distese e i piedi appoggiati al tavolo.
Le cosce sono chiuse, e una mano è in mezzo, serrata tra di esse, e con movimenti lenti e misurati.
Chicca striscia il suo sesso coperto da un microscopico perizoma contro il dorso della mano procurandosi piacere.
Non si era accorta che dalla porta, il suo capo la spiava assieme all’ispettore, che da qualche giorno è nell’ufficio.
È un uomo arrogante e spregevole, e tutte le volte che la incontra sembra che voglia spogliarla con gli occhi.
Il capo allora è entrato in ufficio, e lei si è rimasta ferma così.
Lui non le ha dato il tempo di togliere le gambe dalla posizione in cui erano, e l’ha bloccata con le mani
“Chicca, se non vuole ripercussioni gravissime per il suo comportamento, adesso farà quello che le dico”
Il capo chiede all’ispettore di chiudere la porta a chiave e poi dice
“Continui pure, mi faccia vedere come viene”
“Ma dottore, la prego, no”.
Lo sguardo di lui le fa capire che non c’è scelta.
Lei vorrebbe mandarlo a quel paese, ma non ci riesce per due motivi.
Il primo è che lui è il capo, e potrebbe licenziarla per questo, il secondo motivo è che è bagnata, sta quasi per godere.
Senza sapere come e perché, decide di lasciarsi andare, che forse sarebbe stato meglio così, sarebbe giunta all’orgasmo o avrebbe finto, e poi avrebbe in qualche modo spiegato in un secondo momento.
Ha quindi continuato il movimento ad occhi chiusi, presa da una vergogna indicibile, ma anche da una sensazione di eccitazione smodata che mai aveva provato così intensa.
CONTINUA ...
Uno scrittore le invia mail con foto porno di scopate e inculate, le racconta le sue avventure con altre donne e la invita a compiere qualche giochino sessuale per lui.
Vuole che vada in ufficio con gonne corte, e che si tolga le mutandine per andare in bagno a toccarsi per lui e poi glielo scriva.
Qualche volta Chicca si eccita e lo fa, altre volte, presa dal lavoro, si limita a leggere.
Oggi il racconto è particolarmente spinto, e la donna sente salire l’eccitazione, e la figa che comincia a bagnarsi.
Indossa una gonna al ginocchio, una canotta bianca ed è seduta con le gambe distese e i piedi appoggiati al tavolo.
Le cosce sono chiuse, e una mano è in mezzo, serrata tra di esse, e con movimenti lenti e misurati.
Chicca striscia il suo sesso coperto da un microscopico perizoma contro il dorso della mano procurandosi piacere.
Non si era accorta che dalla porta, il suo capo la spiava assieme all’ispettore, che da qualche giorno è nell’ufficio.
È un uomo arrogante e spregevole, e tutte le volte che la incontra sembra che voglia spogliarla con gli occhi.
Il capo allora è entrato in ufficio, e lei si è rimasta ferma così.
Lui non le ha dato il tempo di togliere le gambe dalla posizione in cui erano, e l’ha bloccata con le mani
“Chicca, se non vuole ripercussioni gravissime per il suo comportamento, adesso farà quello che le dico”
Il capo chiede all’ispettore di chiudere la porta a chiave e poi dice
“Continui pure, mi faccia vedere come viene”
“Ma dottore, la prego, no”.
Lo sguardo di lui le fa capire che non c’è scelta.
Lei vorrebbe mandarlo a quel paese, ma non ci riesce per due motivi.
Il primo è che lui è il capo, e potrebbe licenziarla per questo, il secondo motivo è che è bagnata, sta quasi per godere.
Senza sapere come e perché, decide di lasciarsi andare, che forse sarebbe stato meglio così, sarebbe giunta all’orgasmo o avrebbe finto, e poi avrebbe in qualche modo spiegato in un secondo momento.
Ha quindi continuato il movimento ad occhi chiusi, presa da una vergogna indicibile, ma anche da una sensazione di eccitazione smodata che mai aveva provato così intensa.
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