Pazzesco, ora è mio suocero 2
Scritto da LILLO, il 2021-06-08, genere incesti
Una volta entrate in casa, mia madre con mia suocera, si allontanarono, e io abbracciai Elisa, la baciai, e lei ricambiò, ma mio suocero, le infilò la mano sotto la gonna, e nò signorina disse, ora le cose cambieranno, scordati di scopare con lui, lo decideremo io e lui, e così si avvicinò a mio padre, si baciarono, le loro lingue si unirono, si palpeggiarono, e poi mio padre disse, da quanto tempo amore non ci si vede, si inginocchiò, e sollevata la gonna di mio suocero, imboccò il suo cazzo duro, fino alle palle e iniziò a pompare.
Elisa non riusciva a capire, poco per volta io compresi, si mio padre, era stata l'amante di io suocero, come mè.
In breve, mio padre si ritrovò, a pecora sul bracciolo della poltrona intento a gustarsi nel culo il cazzo di mio suocero, che lo sbatteva con micidiali colpi, poi li sentii urlare il loro godimento.
Io non capivo, perché non potevo scopare Elisa, era la mia donna, dovevamo sposarci, a breve, e così, finita la copula trà i nostri padri, ci sedemmo in salotto, Papà era seduto sulle gambe di mio suocero, che continuava a baciarlo, io vicino a mia madre, che mi accarezzava la coscia, e la mia ragazza in braccio a sua madre.
Bene disse mio suocero, voi piccioncini, siete merce preziosa, non possiamo correre il rischio che vi mettiate insieme prima del matrimonio, Elisa deve in questi mesi guadagnare quanto occorre per il matrimonio, e stessa cosa devi fare tù, e quindi, da domani, lei andrà a lavorare al motel fuori paese, a fare marchette, mentre tù, lo farai qui a casa nostra, ti aiuterà mia moglie e tua madre, mentre io e il mio amore, andiamo a vivere a casa tua, come moglie e moglie.
Così per cinque mesi, io e la mia fidanzata, abbiamo soddisfatto orde di maschi in cambio di danaro.
Il giorno prima del matrimonio, scoprii che lei era gravida, non si sa di chì, visto, che per il doppio della tariffa non usava il preservativo.
Ne fui felice, anche perchè, mi ero accorta che iniziavo a non avere più erezioni, da un paio di mesi, la mia natura era esplosa, e ingravidarla mi sarebbe stato impossibile.
Ci sposammo in comune tutte e due in abito bianco, con il velo, eravamo due donne stupende, i nostri testimoni, erano i nostri genitori, ovviamente i papà erano in gonna e tacchi, poi a casa afesteggiare, e a farci sfondare dai rispettivi genitori.
Il viaggio di nozze lo passammo a battere in albergo, quindici giorni di cazzi e sborra, e poi, io ritornai dai miei clienti, e mia moglie al motel.
Elisa non riusciva a capire, poco per volta io compresi, si mio padre, era stata l'amante di io suocero, come mè.
In breve, mio padre si ritrovò, a pecora sul bracciolo della poltrona intento a gustarsi nel culo il cazzo di mio suocero, che lo sbatteva con micidiali colpi, poi li sentii urlare il loro godimento.
Io non capivo, perché non potevo scopare Elisa, era la mia donna, dovevamo sposarci, a breve, e così, finita la copula trà i nostri padri, ci sedemmo in salotto, Papà era seduto sulle gambe di mio suocero, che continuava a baciarlo, io vicino a mia madre, che mi accarezzava la coscia, e la mia ragazza in braccio a sua madre.
Bene disse mio suocero, voi piccioncini, siete merce preziosa, non possiamo correre il rischio che vi mettiate insieme prima del matrimonio, Elisa deve in questi mesi guadagnare quanto occorre per il matrimonio, e stessa cosa devi fare tù, e quindi, da domani, lei andrà a lavorare al motel fuori paese, a fare marchette, mentre tù, lo farai qui a casa nostra, ti aiuterà mia moglie e tua madre, mentre io e il mio amore, andiamo a vivere a casa tua, come moglie e moglie.
Così per cinque mesi, io e la mia fidanzata, abbiamo soddisfatto orde di maschi in cambio di danaro.
Il giorno prima del matrimonio, scoprii che lei era gravida, non si sa di chì, visto, che per il doppio della tariffa non usava il preservativo.
Ne fui felice, anche perchè, mi ero accorta che iniziavo a non avere più erezioni, da un paio di mesi, la mia natura era esplosa, e ingravidarla mi sarebbe stato impossibile.
Ci sposammo in comune tutte e due in abito bianco, con il velo, eravamo due donne stupende, i nostri testimoni, erano i nostri genitori, ovviamente i papà erano in gonna e tacchi, poi a casa afesteggiare, e a farci sfondare dai rispettivi genitori.
Il viaggio di nozze lo passammo a battere in albergo, quindici giorni di cazzi e sborra, e poi, io ritornai dai miei clienti, e mia moglie al motel.
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