Mio marito è un cornuto - 2° - Come tutto ebbe inizio
Scritto da Cuck 2021, il 2021-04-09, genere tradimenti
Dopo che mio marito aveva finito di prepararci entrambi con le mani e la bocca e dopo che lui stesso gli aveva guidato il cazzo nella mia fica,il maschio aveva cominciato a montarmi con una foga talmente incredibile che se ne era venuto quasi subito.
D'altra parte,era del tutto normale che ciò avvenisse per un giovane stallone non ancora abituato ad avere sotto di se una troia della mia fatta mentre il marito assisteva compiaciuto ed arrapato alla monta della moglie da parte di uno sconosciuto.
In quella situazione mio marito era stato colto alla sprovvista.
Infatti lui era abituato ad assistere e collaborare alla scopata sino al momento della sborrata alla quale si univa prima di lascirmi sola col mio occasionale o abituale amante.
In quella situazione in cui io stessa,benché molto eccitata non avevo ancora avuto il mio primo orgasmo,aveva dovuto aspettare che il giovane si riprendesse per partecipare insieme a lui al topico momento del reciproco acme.
Dopo che il giovane stallone aveva riconquistato la perduta erezione(piuttosto presto per la verità)aiutato dalle esperte lingue mia e di mio marito,la monta era ripresa con maggiore foga della prima volta ed in quella occasione,io ero venuta già due volte prima che il ragazzo bloccato dentro di me,mi scaricasse sull'utero i suoi bollenti fiotti di sperma.
Mentre lui mi sparava dentro il suo caldo carico ed io ansimante godevo a mia volta e rispondevo ai suoi colpi tremando ed spingendo in avanti il mio bacino,mio marito si scioglieva masturbandosi sul mio piede.
Poi,dopo aver goduto e scaricato la sua eccitazione ed i suoi testicoli,si era chinato e mi ave succhiato ogni dito del piede ripulendomi della cremina del suo piacere.
Poi,mentre io languidamente abbracciata al giovane stallone godevo nell'attesa della prossima monta,lui mi aveva sfiorato le labbra con la lingua umida di saliva e della sua stessa sborra ed augurandomi la buona notte,si era ritirato nella sua stanza.
Al mattino,ai primi raggi di sole e dopo l'ultimo pompino,il giovane stallone si era alzato ed era uscito di casa dovendo rientrere in Croazia prima che il traffico dei mezzi pesanti fosse interrotto a causa del blocco domenicale.
Prima di andare via,mentre mio marito era tornato a giacere accanto a me sul lettone,ci aveva promesso che la volta successiva sarebbe venuto col suo coautista che quella notte era rimasto ad aspettarlo nel Tir.
Davvero incredibile mio marito il quale,nonostante si fosse consumato di seghe per tutta la notte,era riuscito a chiavarmi e farmi godere ancora coi suoi caldi fiotti che scaricava dentro la mia fica ancora piena della sborra dell'altro.
Mio marito mi aveva scelta come sua moglie per tutta la vita il giorno stesso in cui ci eravamo conosciuti.
Che dico il giorno stesso!
Mi aveva scelta dopo poco più di un'ora dal nostro primo incontro.
Eravamo entrambi alle Rotonde di Garlasco.
Io ero nella discoteca dei giovani col mio fidanzato gelosissimo il quele dopo avermi vista scatenata sulla pista da ballo in mezzo a tanti ragazzi che mi incitavano,mi aveva chiesto di andare via ed al mio rifiuto,aveva alzato i tacchi e se ne era andato.
Al tempo ero poco più che una ragazzina,molto vivace e disinvolta ma pur sempre una precoce dicottenne.
Un po spaventata dall'aggressività dei ragazzi che avevo intorno,avevo cambiato sala e mi ero trasferita in quella più tranquilla del liscio.
Non avevo mai frequentato quel genere di locale e tuttavia,nella grande varietà di gente di ogni età,mi era sembrato subito di capire che molte persone incluse le coppie,erano in cerca di compagnia.
Nel mio giro di perlustrazione per capire l'ambiente,avevo subito notato quel giovane elegante e riservato seduto da solo con davanti a se due bicchieri.
Incuriosita,mi ero seduta nel tavolino accanto in attesa di vedere chi fosse la fortunata accompagnatrice di quel giovane trentenne (Chissà perché avevo pensato che avesse quell'età).
Dopo un'attesa di molti minuti,nessuna ragazza si era avvicinata a quel tavolo.
Nel frattempo ci eravamo scambiati ammiccanti sguardi e complici sorrisi.
La situazione mi stava prendendo bene al punto che mi ero bagnata tra le gambe.
Trascorsi altri minuti in quella specie di flirt senza parole,lui si era alzato e si era avvicnato al mio tavolo ed io,senza neanche parlare,lo avevo preso per mano e lo avevo portato nei bagni delle donne dove mi ero inginocchiata e gli avevo fatto un pompino con ingoio.
Il tutto era avvenuto senza che ci scambiassimo una parole e senza che l'uno sapesse niente dell'altra.
Neanche i nostri nomi ci eravamo detti.
Il sabato successivo,ero tornata in quel locale da sola dopo aver definitivamente rotto col mio fidanzato troppo gelos0,invadente,ingombrante e stronzo!
Lui era sempre li da solo ma stavolta aveva davanti a se un secchiello di ghiaccio con dentro una bottiglia di Prosecco ancora chiusa e due bicchieri vuoti.
Senza essere vista,mi ero avvicinata dietro di lui e ponendogli le mani sugli occhi,gli avevo leccato un orecchio sussurrandogli "Ciao....mi stavi aspettando?" "Si!" era stata la sua laconica risposta.
Avevamo chiacchierato quel poco che serviva per farmi spiegare che anche lui quel giorno era stato lasciato dalla sua fidanzata troppo timida e frigida per i suoi gusti.
Alla fine della bottiglia di prosecco,un po alticci,avevamo lasciato il locale per andare a casa sua dove avevamo fatto l'amore per tutta la notte.
Avevamo davvero fatto l'amore come fossimo due innamorati!
Era stato bellissimo ed avevo provato senzazioni mai avute prima.
Al mattino non so neanch'io perché,mi ero sentita in dovere di spiegargli che ero una ragazza facile che non disdegnava di darla anche ad uno sconosciuto come avevo fatto con lui la prima volta che ci eravamo visti.
Lui mi aveva ascoltata in silenzio continuando a guardarmi con gli stessi occhi magnetici della prima volta ed infine aveva detto:
-Mi vuoi sposare?-
A quelle parole ero trasecolata e mi ero strizzata gli occhi non credendo a quello che avevo sentito:
-Ma..ma cosa dici...hai sentito quello che ti ho detto....io sono una troietta sempre a caccia di maschi e di cazzi da succhiare e farmi chiavare!
Tu sei una persona perbene,così dolce e così sensibile...tu hai bisogno di una brava moglie che ti sia fedele e con la quale mettere su famiglia ed avere dei figli.-
-Ti sbagli,io ho bisogno di avere accanto una moglie come te che completi la mia vocazione di cornuto!
Con me sarai libera di sceglierti tutti gli uomini che vorrai con l'unica condizione che tu mi sia fedele con la mente e complice,libertina e troia con il corpo.
Ripeto...mi vuoi sposare...vuoi diventare la moglie di un uomo che vuole renderti felice ed essere il tuo fedele cornuto?-
-Si..siii....siiiiiiiiii....lo vogliooooooo....ti voglio sposare e regalarti tutte le corna che vorrai da me....ti amo...ti amo..ti amooooooo!-
Gli avevo risposto gettandomi ai suoi piedi per leccarglieli prima di imboccare ancora il suo cazzo e farmelo sborrare direttamente in gola.
segue
D'altra parte,era del tutto normale che ciò avvenisse per un giovane stallone non ancora abituato ad avere sotto di se una troia della mia fatta mentre il marito assisteva compiaciuto ed arrapato alla monta della moglie da parte di uno sconosciuto.
In quella situazione mio marito era stato colto alla sprovvista.
Infatti lui era abituato ad assistere e collaborare alla scopata sino al momento della sborrata alla quale si univa prima di lascirmi sola col mio occasionale o abituale amante.
In quella situazione in cui io stessa,benché molto eccitata non avevo ancora avuto il mio primo orgasmo,aveva dovuto aspettare che il giovane si riprendesse per partecipare insieme a lui al topico momento del reciproco acme.
Dopo che il giovane stallone aveva riconquistato la perduta erezione(piuttosto presto per la verità)aiutato dalle esperte lingue mia e di mio marito,la monta era ripresa con maggiore foga della prima volta ed in quella occasione,io ero venuta già due volte prima che il ragazzo bloccato dentro di me,mi scaricasse sull'utero i suoi bollenti fiotti di sperma.
Mentre lui mi sparava dentro il suo caldo carico ed io ansimante godevo a mia volta e rispondevo ai suoi colpi tremando ed spingendo in avanti il mio bacino,mio marito si scioglieva masturbandosi sul mio piede.
Poi,dopo aver goduto e scaricato la sua eccitazione ed i suoi testicoli,si era chinato e mi ave succhiato ogni dito del piede ripulendomi della cremina del suo piacere.
Poi,mentre io languidamente abbracciata al giovane stallone godevo nell'attesa della prossima monta,lui mi aveva sfiorato le labbra con la lingua umida di saliva e della sua stessa sborra ed augurandomi la buona notte,si era ritirato nella sua stanza.
Al mattino,ai primi raggi di sole e dopo l'ultimo pompino,il giovane stallone si era alzato ed era uscito di casa dovendo rientrere in Croazia prima che il traffico dei mezzi pesanti fosse interrotto a causa del blocco domenicale.
Prima di andare via,mentre mio marito era tornato a giacere accanto a me sul lettone,ci aveva promesso che la volta successiva sarebbe venuto col suo coautista che quella notte era rimasto ad aspettarlo nel Tir.
Davvero incredibile mio marito il quale,nonostante si fosse consumato di seghe per tutta la notte,era riuscito a chiavarmi e farmi godere ancora coi suoi caldi fiotti che scaricava dentro la mia fica ancora piena della sborra dell'altro.
Mio marito mi aveva scelta come sua moglie per tutta la vita il giorno stesso in cui ci eravamo conosciuti.
Che dico il giorno stesso!
Mi aveva scelta dopo poco più di un'ora dal nostro primo incontro.
Eravamo entrambi alle Rotonde di Garlasco.
Io ero nella discoteca dei giovani col mio fidanzato gelosissimo il quele dopo avermi vista scatenata sulla pista da ballo in mezzo a tanti ragazzi che mi incitavano,mi aveva chiesto di andare via ed al mio rifiuto,aveva alzato i tacchi e se ne era andato.
Al tempo ero poco più che una ragazzina,molto vivace e disinvolta ma pur sempre una precoce dicottenne.
Un po spaventata dall'aggressività dei ragazzi che avevo intorno,avevo cambiato sala e mi ero trasferita in quella più tranquilla del liscio.
Non avevo mai frequentato quel genere di locale e tuttavia,nella grande varietà di gente di ogni età,mi era sembrato subito di capire che molte persone incluse le coppie,erano in cerca di compagnia.
Nel mio giro di perlustrazione per capire l'ambiente,avevo subito notato quel giovane elegante e riservato seduto da solo con davanti a se due bicchieri.
Incuriosita,mi ero seduta nel tavolino accanto in attesa di vedere chi fosse la fortunata accompagnatrice di quel giovane trentenne (Chissà perché avevo pensato che avesse quell'età).
Dopo un'attesa di molti minuti,nessuna ragazza si era avvicinata a quel tavolo.
Nel frattempo ci eravamo scambiati ammiccanti sguardi e complici sorrisi.
La situazione mi stava prendendo bene al punto che mi ero bagnata tra le gambe.
Trascorsi altri minuti in quella specie di flirt senza parole,lui si era alzato e si era avvicnato al mio tavolo ed io,senza neanche parlare,lo avevo preso per mano e lo avevo portato nei bagni delle donne dove mi ero inginocchiata e gli avevo fatto un pompino con ingoio.
Il tutto era avvenuto senza che ci scambiassimo una parole e senza che l'uno sapesse niente dell'altra.
Neanche i nostri nomi ci eravamo detti.
Il sabato successivo,ero tornata in quel locale da sola dopo aver definitivamente rotto col mio fidanzato troppo gelos0,invadente,ingombrante e stronzo!
Lui era sempre li da solo ma stavolta aveva davanti a se un secchiello di ghiaccio con dentro una bottiglia di Prosecco ancora chiusa e due bicchieri vuoti.
Senza essere vista,mi ero avvicinata dietro di lui e ponendogli le mani sugli occhi,gli avevo leccato un orecchio sussurrandogli "Ciao....mi stavi aspettando?" "Si!" era stata la sua laconica risposta.
Avevamo chiacchierato quel poco che serviva per farmi spiegare che anche lui quel giorno era stato lasciato dalla sua fidanzata troppo timida e frigida per i suoi gusti.
Alla fine della bottiglia di prosecco,un po alticci,avevamo lasciato il locale per andare a casa sua dove avevamo fatto l'amore per tutta la notte.
Avevamo davvero fatto l'amore come fossimo due innamorati!
Era stato bellissimo ed avevo provato senzazioni mai avute prima.
Al mattino non so neanch'io perché,mi ero sentita in dovere di spiegargli che ero una ragazza facile che non disdegnava di darla anche ad uno sconosciuto come avevo fatto con lui la prima volta che ci eravamo visti.
Lui mi aveva ascoltata in silenzio continuando a guardarmi con gli stessi occhi magnetici della prima volta ed infine aveva detto:
-Mi vuoi sposare?-
A quelle parole ero trasecolata e mi ero strizzata gli occhi non credendo a quello che avevo sentito:
-Ma..ma cosa dici...hai sentito quello che ti ho detto....io sono una troietta sempre a caccia di maschi e di cazzi da succhiare e farmi chiavare!
Tu sei una persona perbene,così dolce e così sensibile...tu hai bisogno di una brava moglie che ti sia fedele e con la quale mettere su famiglia ed avere dei figli.-
-Ti sbagli,io ho bisogno di avere accanto una moglie come te che completi la mia vocazione di cornuto!
Con me sarai libera di sceglierti tutti gli uomini che vorrai con l'unica condizione che tu mi sia fedele con la mente e complice,libertina e troia con il corpo.
Ripeto...mi vuoi sposare...vuoi diventare la moglie di un uomo che vuole renderti felice ed essere il tuo fedele cornuto?-
-Si..siii....siiiiiiiiii....lo vogliooooooo....ti voglio sposare e regalarti tutte le corna che vorrai da me....ti amo...ti amo..ti amooooooo!-
Gli avevo risposto gettandomi ai suoi piedi per leccarglieli prima di imboccare ancora il suo cazzo e farmelo sborrare direttamente in gola.
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