L'addestramento del cornuto 5 - Un marito impotente

La moglie conosceva molto bene il marito e non solo per averlo ben addestrato nel suo ruolo di cornuto.

Conosceva bene le sue reazioni in fatto di sesso sin da quando erano sposati come una coppia "normale".

Quando facevano sesso lui, come fosse un coniglio se ne veniva dopo pochi secondi senza mai riuscire a farle provare piacere.

Lui era un bel ragazzo e sin dai tempi del liceo, era corteggiato da molte ragazze le quali non si limitavano al corteggiamento ed al petting ma andavano ben oltre.

Praticamente tutte le ragazze che gli ronzavano intorno, prima o poi, finivano per diventare la sua "preferita" che ostentava provocando l'invidia dei loro amici.

A quel tempo lei era davvero innamorata di quello sciupafemmine e tuttavia, a causa della sua timidezza che le faceva credere di non essere all'altezza delle altre ragazze, si era sempre tenuta in disparte.

Vi era poi il fatto che lei era vergine e voleva conservarsi così per l'uomo che avrebbe sposato.

Dunque,la sua unica esperienza sessuale era tutta compresa nelle rare occasioni in cui si masturbava senza peraltro, riuscire mai a provare un vero piacere la qual cosa le impediva di provare un vero desiderio sessuale.

La sua esperienza sessuoale era dunque iniziata quando finalmente era riuscita a conquistare quel ragazzo che aveva sempre amato ed al quale aveva donato la sua verginità la prima notte di nozze.

Aveva vissuto la luna di miele come in un sogno visitando luoghi meravigliosi e facendo l'amore ogni notte.

Facevano l'amore ogni notte e lei non ne aveva mai provato piacere se non masturbandosi da sola in bagno.

Era tuttavia felice della sua scelta ed ancora di più lo era stata al rientro dal viaggio di nozze quando aveva scoperto di essere incinta.

Erano passati dieci anni di una routine familiare normale, in cui l'unica vera gioia era il bambino che mostrandosi particolarmente intelligente, avevano mandato in un collegio di ragazzi col suo stesso talento.

Rimasta sola col marito impegnato tutto il giorno col suo lavoro, si era iscritta ad una palestra e senza che lei lo sapesse, quella scelta le avrebbe cambiato la vita.

Senza neanche rendersi conto di come la cosa si fosse sviluppata, un giorno si era ritrovata nel pied a terre attigua alla palestra, tra le braccia del suo personal trainer.

Con lui finalmente, aveva scoperto il piacere di fare sesso.

Aveva scoperto il suo corpo ed aveva provato per la prima volta in vita sua un'orgasmo...due orgasmi...tre orgasmi!

Era talmente esaltata da quella esperienza che avrebbe voluto rimanere con lui tutta la notte per non interrompere le sensazioni che le facevano vibrare ogni lembo della sua pelle coinvolgendo oltre al suo corpo anche il cervello.

Quello era un vero maschio e quello che la faceva finalmente godere era un vero cazzo che la pompava e la faceva tremare per infiniti momenti che al confronti coi minutini del marito le parevano ore di convulsioni e godimento.

Aveva leccato un cazzo per la prima volta e per la prima volta le avevano leccato la fica e il buco del culo.

Le avevano scaldato l'utero con raffiche di sperma e glielo avevano persino fatto gustare con la lingua e poi persino ingoiare.

Era entrata in quella stanza e si era appoggiata su quel letto con aria timorosa e con un indescrivibile senso di colpa e ne era uscita vogliosa di sesso, di cazzo e di sborra come chi, assetato nel deserto desidera una fonte di acqua.

La tresca col suo "Vero maschio" era andata avanti per diversi mesi in un crescendo di libidine e di esperienze sempre più trasgressive.

Un giorno in quello che era diventato il periodo più felice della sua vita, aveva casualmente incontrato una delle ragazze del liceo che avevano flirtato con quello che sarebbe diventato suo marito.

La cosa che le aveva raccontato su quel ragazzo era davvero sconvolgente.

Tutte volevano andare con lui per verificare se davvero come si raccontava, a letto era praticamente un impotente con la sua eiaculazione precoce e l'assoluta incapacità di far godere una ragazza.

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