Niente pillola 7 - Una coppia straordinaria- lei Dominante lui Sottomesso
Scritto da una madre, il 2020-12-14, genere incesti
Rimasti soli io e Matteo avevamo parlato a lungo della situazione che si andava prospettando:
-Hai visto con che occhi ti guardava lei?
Ma anche lui a dire il vero non smetteva di guardarti il pacco sotto il costume e tu,porcello come sei,non ti sei tirato indietro e ti accarezzavi correndo con lo sguardo verso di lui e le cosce della moglie.-
-Hai ragione mamma ma sai,non mi era mai capitato di ricevere un'offerta così esplicita.-
-Amore,se lo vuoi,possiamo anche combinare a condizione che neanche una goccia del tuo seme vada perduta.
Te la puoi scopare come vuoi a condizione che nel momento topico tu corra a scaricarti dentro la mammina.....di nostro figlio!
Lo sai,non ti ho mai impedito di andare a letto con chi ti piace ma questo viaggio è riservato principalmente alla nostra missione e non dobbiamo sprecare neanche una occasione sino a quando non saremo sicuri che mi avrai ingravidata.-
All'ora di cena mentre eravamo fermi davanti al nostro tavolo non apparecchiato come sempre,ci si era avvicinato il maitre che ci aveva annunciato che i signori &&&&&& sarebbero stati lieti di averci come ospiti al loro tavolo.
Il marito che chiamerò Luca,al nostro avvicinarci,si era alzato e venendoci incontro,aveva accennato verso di me un galante inchino con bacia mano mentre la moglie Paola,aveva esibito un incredibile sorriso rivolto a Matteo.
A tavola ci avevano precisato molto meglio i rispettivi ruoli all'interno della coppia.
Lei era la parte dominante e libertina mentre lui svolgeva un ruolo passivo e sottomesso.
Non era così nella vita "reale" in cui lui era proprietario alquanto autoritario di una importante industria nella quale la moglie ricopriva la carica di una oscura contabile.
Nel privato i ruoli si invertivano ed era lei a dominare la situazione e tutte le scelte da fare.
Naturalmente la posizione sociale che occupavano impediva loro di esporsi al rischio che il loro rapporto potesse divenire di pubblico dominio.
Anche gli amanti di lei che spesso le venivano procurati a loro insaputa dal marito,non erano a conoscenza del fatto che lui fosse un cornuto consapevole.
E dunque,le volte che volevano giocare stando insieme,erano costretti a fare lungi viaggi verso zone del mondo in cui nessuno avrebbe potuto riconoscerli.
-E...come mai noi?-
Avevo chiesto io inserendomi nella confessione della donna sviluppata come un torrente in piena,senza mai riprendere fiato.-
Mentre la moglie parlava,il marito non aveva occhi che per lei e pareva pendere letteralmente dalle sue labbra.
-Perché voi?-
Aveva ripreso lei:
-Perché come sempre è stato lui a notervi e capire che forse eravate fatti per noi e comunque,che sareste stati riservati e discreti seppur nelle vostre pulsioni esibizioniste.
Devo dire che mio marito non ha mai sbagliato nelle sue scelte e non credo che questa possa essere la prima volta.-
Poi rivolgendosi direttamente a me,aveva continuato:
-Tu non sai Silvia quanti ricordi ha risvegliato in me oggi quando hai parlato delle 5 Terre.
E' stato proprio li a Vernazza che mio marito dopo un fidanzamente del tutto normale con la giusta dose di affetto e di sesso,dopo pochi mesi dal matrimonio,mi aveva svelato la sua vera natura di marito sottomesso voglioso solo di garantire la massima felicità ed il massimo godimento a sua moglie.
Grazie a lui ed alla situazione che era riuscito a creare a Vernazza,che avevo scoperto la mia indole libertina e dominante.
Quella sera,dopo una romantica cena al ristorante Belforte,eravamo scesi sul molo dove ad aspettarci su una barchetta a remi vi era un marinaio che dall'aspetto pareva uscito da un racconto di Hemingway.
Era a petto nudo,capelli lunghi e brizzolati,la pelle scura bruciata dal sole,le braccia più muscolose del corpo apparentemente gracile ed un tono della voce reso ancora più grave dal tipico accento modulato da secoli di isolamento dal resto del mondo segnato solo dall'arrivo di predoni o antichi signorotti liguri.
La notte era illuminata da una impressionante stellata come solo in quei luoghi è possibile vedere.
Io e mio marito eravamo seduti a poppa e lui,con poche possenti remate,era uscito dal piccolo porto e dopo alcune falesie che si gettavano a mare,era entrato nella magica grotta della Maimuna.
A quel punto il marinaio del quale non ho mai saputo il nome,aveva acceso una lanterna come quelle che si usano per la pesca dei totani trasformando quell'ambiente opprimente e tetro in un luogo magico.
-Amore,questo è il mio regalo di nozze per avermi scelto come tuo sposo.-
Inizialmente non avevo capito a cosa alludesse ma via via che i minuti scorrevano immersa nella magia del luogo e lo scibordio delle onde che si infrangvano sulla piccola spiaggia,mi sentivo stringera da braccia forti mentre un alito caldo sfiorava la mia pelle sino a che due labbra umide non presero possesso della mia bocca che,senza porre resistenza si dischiuse offrendo la mia lingua alla mitica creatura che da sempre abitava quella grotta.
Un godimento incredibile aveva travolto il mio corpo e la mia mente mentre la mia voce,incurante della presenza di mio marito lo implorava a farmi l'amore e farmi godere di più...di più!
In un barlume di lucidità avevo implrato mio marito di procurarmi una protezione;non prendevo ancora la pillola ed ero fertile e il Dio della grotta che scavava il mio corpo non indossava nulla che potesse proteggermi.
Dopo ripetuti orgasmi che avevano provocato incredibili echi nella grotta,era esploso come un tuono l'urlo del maschio che coi suoi fiotti mi aveva infiammato l'utero.-
Io e mio figlio che avevamo condiviso da soli quella esperienza,avevamo ascoltato a bocca aperta quel racconto che era continuato così.
-Quella notte io a mio marito avevamo fatto ancora l'amore lui però,aveva voluto venirmi sul seno.
Il mattino successivo siamo ripartiti presto col treno e da allora per molto tempo non siamo più tornati a Vernazza.
Dopo due settimane dal nostro rientro a casa,il mio test di gravidanza era risultato positivo e da quel momento,avevo preso io le redini del nostro stupendo rapporto che ci regala sempre nuove gioie.
segue
-Hai visto con che occhi ti guardava lei?
Ma anche lui a dire il vero non smetteva di guardarti il pacco sotto il costume e tu,porcello come sei,non ti sei tirato indietro e ti accarezzavi correndo con lo sguardo verso di lui e le cosce della moglie.-
-Hai ragione mamma ma sai,non mi era mai capitato di ricevere un'offerta così esplicita.-
-Amore,se lo vuoi,possiamo anche combinare a condizione che neanche una goccia del tuo seme vada perduta.
Te la puoi scopare come vuoi a condizione che nel momento topico tu corra a scaricarti dentro la mammina.....di nostro figlio!
Lo sai,non ti ho mai impedito di andare a letto con chi ti piace ma questo viaggio è riservato principalmente alla nostra missione e non dobbiamo sprecare neanche una occasione sino a quando non saremo sicuri che mi avrai ingravidata.-
All'ora di cena mentre eravamo fermi davanti al nostro tavolo non apparecchiato come sempre,ci si era avvicinato il maitre che ci aveva annunciato che i signori &&&&&& sarebbero stati lieti di averci come ospiti al loro tavolo.
Il marito che chiamerò Luca,al nostro avvicinarci,si era alzato e venendoci incontro,aveva accennato verso di me un galante inchino con bacia mano mentre la moglie Paola,aveva esibito un incredibile sorriso rivolto a Matteo.
A tavola ci avevano precisato molto meglio i rispettivi ruoli all'interno della coppia.
Lei era la parte dominante e libertina mentre lui svolgeva un ruolo passivo e sottomesso.
Non era così nella vita "reale" in cui lui era proprietario alquanto autoritario di una importante industria nella quale la moglie ricopriva la carica di una oscura contabile.
Nel privato i ruoli si invertivano ed era lei a dominare la situazione e tutte le scelte da fare.
Naturalmente la posizione sociale che occupavano impediva loro di esporsi al rischio che il loro rapporto potesse divenire di pubblico dominio.
Anche gli amanti di lei che spesso le venivano procurati a loro insaputa dal marito,non erano a conoscenza del fatto che lui fosse un cornuto consapevole.
E dunque,le volte che volevano giocare stando insieme,erano costretti a fare lungi viaggi verso zone del mondo in cui nessuno avrebbe potuto riconoscerli.
-E...come mai noi?-
Avevo chiesto io inserendomi nella confessione della donna sviluppata come un torrente in piena,senza mai riprendere fiato.-
Mentre la moglie parlava,il marito non aveva occhi che per lei e pareva pendere letteralmente dalle sue labbra.
-Perché voi?-
Aveva ripreso lei:
-Perché come sempre è stato lui a notervi e capire che forse eravate fatti per noi e comunque,che sareste stati riservati e discreti seppur nelle vostre pulsioni esibizioniste.
Devo dire che mio marito non ha mai sbagliato nelle sue scelte e non credo che questa possa essere la prima volta.-
Poi rivolgendosi direttamente a me,aveva continuato:
-Tu non sai Silvia quanti ricordi ha risvegliato in me oggi quando hai parlato delle 5 Terre.
E' stato proprio li a Vernazza che mio marito dopo un fidanzamente del tutto normale con la giusta dose di affetto e di sesso,dopo pochi mesi dal matrimonio,mi aveva svelato la sua vera natura di marito sottomesso voglioso solo di garantire la massima felicità ed il massimo godimento a sua moglie.
Grazie a lui ed alla situazione che era riuscito a creare a Vernazza,che avevo scoperto la mia indole libertina e dominante.
Quella sera,dopo una romantica cena al ristorante Belforte,eravamo scesi sul molo dove ad aspettarci su una barchetta a remi vi era un marinaio che dall'aspetto pareva uscito da un racconto di Hemingway.
Era a petto nudo,capelli lunghi e brizzolati,la pelle scura bruciata dal sole,le braccia più muscolose del corpo apparentemente gracile ed un tono della voce reso ancora più grave dal tipico accento modulato da secoli di isolamento dal resto del mondo segnato solo dall'arrivo di predoni o antichi signorotti liguri.
La notte era illuminata da una impressionante stellata come solo in quei luoghi è possibile vedere.
Io e mio marito eravamo seduti a poppa e lui,con poche possenti remate,era uscito dal piccolo porto e dopo alcune falesie che si gettavano a mare,era entrato nella magica grotta della Maimuna.
A quel punto il marinaio del quale non ho mai saputo il nome,aveva acceso una lanterna come quelle che si usano per la pesca dei totani trasformando quell'ambiente opprimente e tetro in un luogo magico.
-Amore,questo è il mio regalo di nozze per avermi scelto come tuo sposo.-
Inizialmente non avevo capito a cosa alludesse ma via via che i minuti scorrevano immersa nella magia del luogo e lo scibordio delle onde che si infrangvano sulla piccola spiaggia,mi sentivo stringera da braccia forti mentre un alito caldo sfiorava la mia pelle sino a che due labbra umide non presero possesso della mia bocca che,senza porre resistenza si dischiuse offrendo la mia lingua alla mitica creatura che da sempre abitava quella grotta.
Un godimento incredibile aveva travolto il mio corpo e la mia mente mentre la mia voce,incurante della presenza di mio marito lo implorava a farmi l'amore e farmi godere di più...di più!
In un barlume di lucidità avevo implrato mio marito di procurarmi una protezione;non prendevo ancora la pillola ed ero fertile e il Dio della grotta che scavava il mio corpo non indossava nulla che potesse proteggermi.
Dopo ripetuti orgasmi che avevano provocato incredibili echi nella grotta,era esploso come un tuono l'urlo del maschio che coi suoi fiotti mi aveva infiammato l'utero.-
Io e mio figlio che avevamo condiviso da soli quella esperienza,avevamo ascoltato a bocca aperta quel racconto che era continuato così.
-Quella notte io a mio marito avevamo fatto ancora l'amore lui però,aveva voluto venirmi sul seno.
Il mattino successivo siamo ripartiti presto col treno e da allora per molto tempo non siamo più tornati a Vernazza.
Dopo due settimane dal nostro rientro a casa,il mio test di gravidanza era risultato positivo e da quel momento,avevo preso io le redini del nostro stupendo rapporto che ci regala sempre nuove gioie.
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