Sei proprio un cornuto!
Scritto da insospettabile67, il 2020-07-04, genere tradimenti
E’ da qualche tempo che non pubblico qualcosa. Ora ho ricominciato. Per chi volesse capire meglio la situazione deve necessariamente riguardarsi i primi racconti.
E’ caduto il velo. Sono passati circa dieci anni e ora la zoccola è libera di dire ciò che pensa. E io mi sono arreso al sentirmi apostrofare come “cornuto”.
Lo fa mentre scopiamo e come di consueto la tratto come lei preferisce essere trattata. E a me non spiace farlo-.
-Puttana, zoccola, troia- le dico quando la monto, quasi sempre da sopra- Sei proprio una cagna in calore, una vera vacca da monta. Con tutti i cazzi che hai preso!-
Dopo aver rifiatato le ricordo anche quello che lei ricorda perfettamente.
-Anche il culo ti sei fatta rompere in motel. Con tre porci! Sei entrata vergine e sei uscita rotta in culo!-
Lei , ansimando e gemendo, aggiunge vari “si, si, siii” .
Fino a poco tempo fa aggiungeva un semplice : -Sei un porco! Un maiale! Un depravato!-
Lo dice ancora ma ora aggiunge anche : “ E un gran cornuto!!!-
E’ sincera. Lo dicono i suoi occhi che scintillano quando pronuncia “sei un cornuto”.
Anche la spontaneità è rivelatrice del fatto che lo pensa. Niente a che vedere con certi mariti che sollecitano le mogli a definirli cornuti e la moglie, solo dopo varie insistenze, lo dice.
Lei è immediata nel dirlo.
E ora capisco che lo ha sempre pensato! E’ che solo ora si esprime con sincerità in quanto sapeva perfettamente che, all’epoca, non gradivo essere definito tale.
Mi piaceva essere indicato come compagno di giochi, complice, anche porco o maiale, ma non cornuto.
Preavvisavo le centinaia di porci che ho contattato di questo.
-Non sono un cornuto! Quindi non chiamarmi così durante la monta!-
In genere avveniva durante la prima telefonata conoscitiva. e abbozzava anche se intuivo che fosse di tutt’altro avviso.
Come sempre era la zoccola a scegliere tra i tanti che si proponevano tra i tanti ed esigeva di vedere anche il viso oltre che il fisico (e ovviamente il cazzo!) .
Poi toccava a me. Lei non si esponeva fino all’ultimo istante. Se ospitavamo il porco a casa era mio compito scendere e andargli incontro ( non potevamo rischiare che sbagliasse appartamento) .
La troia aspettava in camera nostra, pronta per la monta, sdraiata sul letto e bendata.
E’ sempre stata una sua richiesta farlo da bendata.
-Mi piace conoscerlo di cazzo! Subito senza preamboli! Succhiarlo ancora da bendata! Senza guardalo in faccia!-
E’ capitato anche che iniziasse a scopare ancora prima di vederlo in viso. Ricordo una pecorina. Il porco la incula mentre lei ha ancora la benda sul viso.
Ricordo anche che con un toro la zoccola si mise a limonare ancora prima di togliere la benda per poi passare a succhiargli i capezzoli e a leccargli il petto.
-Aveva un sapore di maschio che mi faceva impazzire.- commentò la troia.
Tutto questo se gli incontri avvenivano ( e avvengono ) a casa nostra. Perché ciò accada è necessario che il porco , e se è al primo incontro, sia referenziato. Non possiamo permetterci di ospitare sconosciuti senza cautele. Se è sposato, o impegnato, molto meglio. E tutto ciò per due motivi . Il primo è che ha anche lui qualcosa da perdere, Il secondo lo dice la troia:
-Mi eccita rendere cornute le altre mogli!-
E’ una perversione che ha fin da ragazza. Aveva sedici anni quando scopò con un venticinquenne che da lì a pochi giorni si sarebbe sposato con una ragazza della stessa compagnia della troia.
La troia non avrebbe mai dimenticato nè il luogo ( che me lo indica ogni volta che ci passiamo davanti) né come avvenne la monta.
-Lo ricordo sopra di me. Una vera bestia. Era tutto sudato ma non rallentava. Abbiamo scopato a casa (che erano ovviamente assenti)dei suoi un pomeriggio intero e abbiamo goduto tutti e ue come maiali. Dopo avermi scopata per bene mi ha sborrato in bocca due volte! E la sera stessa ci siamo incrociati come se niente fosse in compagnia con la cornuta presente, come se niente fosse.-
La troia è attenta anche ai particolari. Con un toro dal cazzo dalla larghezza impressionante che abbiamo ospitato a casa nostra alla zoccola non sfuggì che la fede al dito del porco brillava in modo inconsueto. Era, infatti, sposato da pochissimo tempo.
Il porco ci confidò che la neo moglie, nonostante fossero insieme da parecchia anni, non avrebbe mai acconsentito di farselo mettere in culo da un arnese simile.
La zoccola ovviamente lo fece con entusiasmo. All’inizio il dolore fu forte tanto da chiedere di toglierlo e rimetterlo e quando il porco lo fece commentò con un:
-Oh. Bravo. Adesso si. Adesso siii!-
Il maiale con la voce rotta e resa quasi irriconoscibile dalla goduria le chiede:
Com’è? Com’è? Dai, dimmi com’è!-
-E’ grosso e duro !!-commemta la troia.
Il porco mi guarda in viso e mi dice : - La sto sfondando !!!-
E’ evidente che il porco mi considera un cornuto,ma per i motivi di cui sopra, si limita a pensarlo senza dirlo.
A proposito di culo e di cornuto. Come accenno nel racconto precedente la troia arrivò a quarantatre anni verginissima di culo. Era il periodo che lei definisce “ dei due cornuti” .
Cioè io e il suo ex marito. Uno consapevole( io) e altro no (ex marito)
Perché anche ex marito?
Per una serie di motivi. Era pur vero che lei gli aveva comunicato la sua intenzione di lasciarlo ma non aveva fatto seguire i fatti se non andando ad abitare con la vecchia madre.
E lui non disperava di conquistarla di nuovo. Tanto che della mia esistenza, per un periodo, erano a conoscenza pochi intimi. Lui non ne sapeva niente.
Nel frattempo la troia si dava da fare per aggiungere cazzi nella sua collezione.
Questa situazione durò circa un anno. In quell’anno ci incontrammo una quindicina di volte ( io abitavo troppo lontano) e indovinate in quante circostanze abbiamo scopato solo io e lei?
Una sola! La seconda volta che ci siamo incontrati. Per il resto ogni mio arrivo equivaleva a cazzi da prendere.
La zoccola dice che era intrigante: -Tu arrivavi e le mie amiche pensavano che scopavo solo con te. Non sapevano che mi portavi in dote anche altri cazzi nuovi! E il cornutone di mio marito non sapeva nemmeno di te. Figurati se avesse saputo cosa facevo!-
All’epoca non vivevamo insieme quindi la sua perversione di aspettarli da bendata era molto difficile da attuare in quanto non avevamo una casa tutta per noi.
Attenzione. Non è che la troia facesse la troia solo durante il mio arrivo. Lei usciva anche durante la mia assenza.
La gestione era la stessa. Lei sceglieva i tori e io li contattavo. Alla vacca non rimaneva che, all’ora concordata, uscire di casa. Se sua madre, o sua zia, o uno dei suoi cugini che abitavano nello stesso stabile le avesse chiesto dove stesse andando lei aveva già la risposta pre-confezionata . Quindi si dirigeva, depistando un poco la strada, in un parcheggio di una banca a un centinaio di metri da casa e saliva sull’auto del porco per indirizzarsi subito in un motel a pochi chilometri da li.
Questa operazione la fece talmente tante volte che da lì a breve correva il rischio di passare per una prostituta ( i maschi erano sempre diversi) tanto da dover alternare vari motel.
Ora commenta così:- Io ero a farmi montare in motel mentre tu eri sul tuo divano che mi sentivi godere e altro cornuto che mi pensava a casa con la mia mammina!.-
Quando , dopo un anno, la troia si decise a chiedere la separazione che il cornuto non voleva concedere, andammo insieme da un avvocato la quale disse:
-Signora, sia cauta a farsi vedere con il suo nuovo compagno. Almeno finché non ottiene la separazione. Non vorrei mai che suo marito si attaccasse a questa relazione. Non si dimentichi che la legge impone di non mettere in imbarazzo il consorte!-
Se il consorte avesse saputo !!!
In quell’anno uscì varie volte da sola. Quasi sempre con un porco.
Quasi! Perché già al secondo incontro accettò l’invito di quattro porci. Due la vennero a prendere (su richiesta della troia, uno guidava e uno dietro con il cazzo già pronto) e portarono a Monza dove aspettavano altri due.
-Non mi hanno solo scopata! Mi hanno pompata come maiali. Tu eri a casa tua e la mattina successiva il cornutone mi veniva a prendere per andare a lavoro ignaro di quello che avevo fatto poche ore prima!-
Infatti per quell’anno la troia lavorava insieme al suo ex marito. Quando riceveva il mio furtivo sms che la preavvisava che la monta serale era andata in porto, la troia si appartava in bagno e si masturbava dall’eccitazione. Poi si ricomponeva e tornava a pochi passi dal marito.
Capite ora perché anche lui, agli occhi della vacca, è un cornutone?
Non fu l’unica volta che uscì da sola con un gruppo. Avvenne giusto un paio di mesi che eravamo insieme e fu la volta che si fece rompere il culo da tre porci.
E per rompere il culo intento proprio sverginare.
-Tu a casa e loro mi spaccavano il culo! Ti hanno telefonato chiamandoti cornutone.Senti come gode adesso piena di cazzi!-
Fu il secondo incontro che la troia fece da sola con un gruppo. E anche l’ultimo. Da quel momento in poi continuò a uscire da sola ma con singoli tori. Per i gruppi aspettava che io la raggiungessi.
-Tornavi sempre con un regalino e con un altro regalo: tanti cazzi da prendere tutti insieme!-
In genere mi fermavo per un week end lungo e non ci fu volta che la troia non andassimo a qualche gang già organizzata. Talvolta anche due o tre sere consecutive con gruppi diversi.
Ma come mai l’occasione in cui le ruppero il culo fu l’ultima in cui uscì da sola con un gruppo.
Perché dopo quella gang la lasciai. Durò solo un giorno ma la lasciai.
L’aspetto divertente è che quando lo feci le amichette la trovarono piangente al bar e quando seppero il fatto mi riempirono di insulti e di biasimo.
Mollare una donna che stravedeva per me e aspettava con ansia ogni mio arrivo!!
Che bastardo che ero stato.
Quello che non sapevano le amichette era che giusto 24 ore prima del misfatto erano accadute una serie di cose.
Mi contatta un porco che si propone di portare la troia in motel insieme ad altri due porci. Mi tratta da cornuto. Il tipo non mi piace ma prendo tempo e dico che avrebbe scelto la troia.
La avviso e, per la prima e unica volta, le chiedo di sentirsi al telefono con lui e decidere.
Lui la chiama quando è proprio al bar con le amichette. Lei esce per parlargli mentre le amiche pensano stia parlando con me.
Lui è porco anche nelle parole e la troia lo apprezza! Anzi. Lo provoca e alza il tiro. Il porco chiede conferma della sua verginità di culo e la troia conferma aggiungendo:
-Anche se sarebbe ora che qualcuno me lo rompa senza chiedere il mio permesso!!-
Che invito. Questo lo avrei saputo solo dopo tempo dallo stesso toro e da un latro presente alla monta.
La troia quindi accetta e stavolta ha contatto diretto con il toro. Non sono io a gestire orari e luogo.
La puttana mi da un orario di incontro. Alle ventuno. Peccato che anticiparono alle venti e trenta e si “dimenticò “ di comunicarmelo.
Avrei dovuto chiamare io, invece in un orario che non mi aspettavo ricevetti la prima telefonata dove mi invitavano a sentire la puttana stesse godendo. E mi apostrofarono come cornuto.
-Senti come la facciamo godere. Cornutone!! Ha due cazzi in figa e appena chiudo la telefonata le scopo la bocca come vuole lei !!- Ed era tutto vero.
Io richiamai ma non rispose nessuno.
La seconda telefonata arriva dopo una ventina di minuti ed è invito perentorio. Non mi danno nemmeno il tempo di dire “pronto”.
-Senti come urla, cornuto! Le stiamo spaccando il culo visto che tu non sei stato capace.-
Avvicinarono quindi il telefono al viso della troia che stava gemendo dal male.
Ma non finì li!
Terza telefonata che dice tutto:
-Sentila come le piace adesso. Figa , culo e bocca tutto insieme! Sei proprio un cornuto! Vero troia che è un cornuto?-
Avvicinarono anche in questo caso il telefono alla troia che confermò con entusiamo:
-Si, si, siiii. Cornuto. Cornuto. Cornuto!-
Quindi il silenzio.
La puttana mi chiamò appena scesa dall’auto e le sue prime indimenticabili parole furono:
-Amore ora sono una rotta in culo! Me lo hanno proprio rotto. Se sapevo che era così bello lo facevo prima! Ora sono a casa. Ti chiamo dopo.-
Aveva violato tutti i patti. Fino a quel momento ci eravamo incontrati quattro volte e io per un motivo o l’altro non ero riuscito a romperle il culo. Ma ciò non toglie che avrei gradito essere il primo. Invece non andò cosi.
Inoltre mi ero raccomandato di far scattare qualche foto dal suo cellulare. Per prudenza. Invece uno dei porci portò una videocamera e fece un book tra foto e video che avrebbero fatto rizzare il cazzo a un morto.
Insomma mi incazzai parecchio e la mollai. Lei, con un pretesto, riuscì a raggiungermi e la frattura si ricompose. Quando le chiesi perché mi avesse dato del cornuto lei rispose che stava pensando al marito.
Era una verità parziale. Ora lo conferma.
-In quel periodo facevo due cornuti in contemporanea. Tu sapevi ma saperlo non ti rende meno cornuto! Ma ce n’è anche lui. La mattina successiva che mi ruppero il culo mi venne a prendere , come di consueto, per andare a lavoro. Che attrice che ero! Facevo finta di essere la solita ma mi dicevo se sapessi caro che ora sono una rotta in culo! Quello che non hai fatto tu in venticinque anni me lo hanno fatto ieri. E poi che servizio completo mi fecero : la prima doppietta figa-culo. E si alternavano i porci!-
Il video e le foto confermano tutto. Compreso il sangue sulle lenzuola e l’immancabile sborrata in bocca mentre ha altro cazzo in culo!
Appena vidi le foto un altro aspetto mi fece imbufalire. All’inizio di questi giochi la troia mi chiese cosa avrebbe potuto fare e cosa era meglio evitare. Io le feci notare che la stragrande maggioranza delle donne che trasgrediscono non baciano in bocca. Troppo intimo.
E la prima foto che arriva cosa vede? Lei completamente nuda abbracciata a uno dei tre ( anche lui completamente nudo) che limona con passione! Ma con tale passione che le compaiono le fossette sul viso!
Decidemmo quindi che lei avrebbe proseguito a fare la troia solo con singoli tori. Per i gruppi aspettava il mio arrivo.Ovviamente quando andavamo alle monte io ero per tutti( anche se non detto esplicitamente) il cornuto.
C’è una foto che avremmo pubblicato nel privè ( si autorizza alla visione, altrimenti è preclusa) che mi vede abbracciato alla troia che appare dolorante. Intorno a noi maschi, tanti maschi.
E di dietro di lei un tipo alto, magro , brizzolato che le impugna i fianchi.
E la troia ha un cazzo di quasi trenta centimetri in culo!
Spiego meglio.
La raggiunsi nel week end. Erano otto mesi che eravamo insieme. Oramai ero, per quasi tutti, il nuovo grande amore della insospettabile troia. L’uomo che ogni donna desiderava. Attento e premuroso. E lei ricambiava le mie attenzioni con una dedizione totale per me tanto che le amiche mi dicevano:
-Ora è un'altra persona! Si vede che la rendi felice. Ha occhi solo per te!!-
La troia da sei mesi circa è una rotta in culo. Dal momento in cui glielo ruppero iniziò a farsi inculare ogni volta che il porco di turno lo chiedeva. E se non lo faceva lui lo chiedeva lei!
Quel week end inizia il venerdì sera.
Ma la troia è innervosita: ha il ciclo mestruale!
Comunque non rinunciamo ad un invito ad una villa nel comasco. Al piano sotto un bar, musica e tanti giovani.
Sopra le stanze.Il momento clou la vede seduta ai bordi di un letto con vari maschi intorno che le propongono il cazzo.
Sono tanti. Ma se ne aggiungono in continuazione e lei non ne rifiuterà nessuno!
Pompino e ingoio. Pompino e ingoio. E quando uno sta per sborrare è lei che si precipita a farsi venire in bocca.
Rimane vestita tutta la serata. Conto oltre venti maschi e qualcuno ha il tempo di rifiatare per riproporsi per il secondo giro.
Alla fine della serata solo qualche piccolo schizzo sulla camicetta. Il resto è tutto bevuto.
Sono passati quasi dieci anni ma ancora oggi dice:
-Cazzo quanto ho succhiato quella sera. E quanto ho bevuto! Litri di sborra!!-
Ovviamente non erano litri ma quasi trenta venute fanno parecchio sperma.
Non a caso da ragazza la chiamavano la “Regina dell’ingoio”.
Ma al ritorno dalla villa è insoddisfatta. Non ha goduto. Quelle maledette mestruazioni!
Il sabato sera, giorno successivo, abbiamo un invito da un'altra coppia. Ci propongono di andare in uno spogliatoio nei pressi di Milano ove ci avrebbero ospitati degli ex praticanti di rugby.
E la troia, nonostante il ciclo, mi invita ad accettare.
Quando arriviamo siamo noi, altra coppia e nove porci . Sono per l’appunto “ex” rugbysti quindi non sono giovani ma la stazza indica che effettivamente hanno praticato quello sport.
Ma un tipo spicca per la diversità E’ alto ma poco spallato. Non appare affatto un ex.
La sua funzione si capisce quando tira fuori l’uccello.
Mostruoso !! Enorme sia in lunghezza ma anche in larghezza. Una cappella grossa ed è venoso e turgido.
Le due puttane si gettano subito sull’uccello dividendoselo. E’ talmente grosso e lungo e che n’è per entrambe.
Lo succhiamo e ridono parlando di quel enorme arnese. Io scatto le foto.
Quando stanno per iniziare le vere danze l’altra coppia riceve una inattesa telefonata. Devono rientrare a casa perché la figlia piccola ha avuto un improvviso malore!
Io chiedo alla troia se vuole fare altrettanto.
Lei ci pensa solo un istante. Mi chiama da parte e mi dice:
-Ho troppa voglia. Io mi metto alla pecorina a cavalcioni di quel divano. Tu digli che ho il ciclo e un assorbente interno ma se mi vogliono inculare lo possono fare! Con decisione!-
La troia non aggiunge altro. Oramai è espertissima. Senza parole si spoglia e si mette subito in posizione.
-Potete farmi il culo se volete!.-
Il resto o lascio immaginare. Si forma la coda. I porci decidono di darci denro finchè ne hanno per poi lasciare il posto a quello dietro.
Qualcuno le tira i capelli, qualcun altro le impugna i fianchi, qualcuno si propone davanti a lei per darle il cazzo in bocca, mentre viene inculata.
-Non sapevo chi c’era dietro! Sentivo solo il cazzo in culo! Fantastico!- dice ancora oggi la troia.
Io fotografo senza partecipare.
Prediligo fotografarla dal davanti. La bocca spalancata, gli occhi al cielo e una faccia da godimento da paura!
Ma alla fine della coda c’è anche il porco con trenta centimetri di cazzo.
Quando arriva il suo turno improvvisamente cala un irreale silenzio. Solo la troia non ne capisce il motivo.
Un istante dopo sì!! Un urlo di dolore. Ma il porco dietro è lanciato. Dirà in seguito che avere un arnese simile è un privilegio ma anche una sciagura. Almeno per il culo! Quale donna si fa inculare da un cazzo simile? E se lo fa chiede inderogabilmente che vengano usati gli anelli!
Il porco nonostante le urla di dolore non accenna a smettere.
E’un toro vicino a me che mi fa notare:
-Guarda che la tua donna ti sta chiamando!-
Effettivamente lei tra una smorfia e altra mi fa dei cenni. Mi vuole vicino.
Lascio quindi la macchina fotografica al vicino e vado da lei la quale mi abbraccia talmente forte da sollevarmi la maglietta.
Scoprirò solo a casa che il vicino scattò delle foto.
La troia geme sotto voce:- Cazzo che male! Cazzo che male!-
Io preoccupato le chiedo sottovoce:- Vuoi che lo faccio smettere?-
Nessuna risposta.
Ripropongo la domanda: -Vuoi che lo faccio smettere?-
Stavolta arriva la risposta:- No.No. Comincia a piacermi, Comincia a piacermi!-
Il porco se la inculò finché ne aveva. Quindi la troia chiese di farsi sborrare in bocca.
Altre foto la vedono in ginocchio pronta alla bevuta.
-La sborra è arrivata come una fiondata! Si vede che era il cazzo lungo. Mai capitato così. E di sborra ne ho bevuta sempre tanta!-
Postai anche quella foto. Quando lo feci ero inconsapevole di quanto facessi la figura da cornuto tanto che molti commenti in tal senso mi sfuggirono.
La troia non mente quando dice:
-Nella gang con i tre porci mi ruppero il culo, ma lui me lo sfondò definitivamente.-
Da allora ho contato oltre centocinquanta cazzi che le sono entrati in culo. Forse anche di più in quanto ebbe modo di fare la prostituta in in un privè e di quelli non ho il conto. In compenso ho intere raccolte video dedicate solo alle inculate. Spesso la troia ha l’aria sofferente e di goduria nello stesso.
D’altronde è raro che incontri porci con cazzi piccoli, anche se lei i tori non li giudica dalle dimensioni ma da quello che sanno fare.
Detto questo, dobbiamo crederle.
-Come quella volta mai. Mi sono sentita impalata come non è mai accaduto. Effetttivamente mi ha sfondata!- e aggiunge sorridendo- E tu mi abbracciavi come un vero cornuto!!!-
mail:
E’ caduto il velo. Sono passati circa dieci anni e ora la zoccola è libera di dire ciò che pensa. E io mi sono arreso al sentirmi apostrofare come “cornuto”.
Lo fa mentre scopiamo e come di consueto la tratto come lei preferisce essere trattata. E a me non spiace farlo-.
-Puttana, zoccola, troia- le dico quando la monto, quasi sempre da sopra- Sei proprio una cagna in calore, una vera vacca da monta. Con tutti i cazzi che hai preso!-
Dopo aver rifiatato le ricordo anche quello che lei ricorda perfettamente.
-Anche il culo ti sei fatta rompere in motel. Con tre porci! Sei entrata vergine e sei uscita rotta in culo!-
Lei , ansimando e gemendo, aggiunge vari “si, si, siii” .
Fino a poco tempo fa aggiungeva un semplice : -Sei un porco! Un maiale! Un depravato!-
Lo dice ancora ma ora aggiunge anche : “ E un gran cornuto!!!-
E’ sincera. Lo dicono i suoi occhi che scintillano quando pronuncia “sei un cornuto”.
Anche la spontaneità è rivelatrice del fatto che lo pensa. Niente a che vedere con certi mariti che sollecitano le mogli a definirli cornuti e la moglie, solo dopo varie insistenze, lo dice.
Lei è immediata nel dirlo.
E ora capisco che lo ha sempre pensato! E’ che solo ora si esprime con sincerità in quanto sapeva perfettamente che, all’epoca, non gradivo essere definito tale.
Mi piaceva essere indicato come compagno di giochi, complice, anche porco o maiale, ma non cornuto.
Preavvisavo le centinaia di porci che ho contattato di questo.
-Non sono un cornuto! Quindi non chiamarmi così durante la monta!-
In genere avveniva durante la prima telefonata conoscitiva. e abbozzava anche se intuivo che fosse di tutt’altro avviso.
Come sempre era la zoccola a scegliere tra i tanti che si proponevano tra i tanti ed esigeva di vedere anche il viso oltre che il fisico (e ovviamente il cazzo!) .
Poi toccava a me. Lei non si esponeva fino all’ultimo istante. Se ospitavamo il porco a casa era mio compito scendere e andargli incontro ( non potevamo rischiare che sbagliasse appartamento) .
La troia aspettava in camera nostra, pronta per la monta, sdraiata sul letto e bendata.
E’ sempre stata una sua richiesta farlo da bendata.
-Mi piace conoscerlo di cazzo! Subito senza preamboli! Succhiarlo ancora da bendata! Senza guardalo in faccia!-
E’ capitato anche che iniziasse a scopare ancora prima di vederlo in viso. Ricordo una pecorina. Il porco la incula mentre lei ha ancora la benda sul viso.
Ricordo anche che con un toro la zoccola si mise a limonare ancora prima di togliere la benda per poi passare a succhiargli i capezzoli e a leccargli il petto.
-Aveva un sapore di maschio che mi faceva impazzire.- commentò la troia.
Tutto questo se gli incontri avvenivano ( e avvengono ) a casa nostra. Perché ciò accada è necessario che il porco , e se è al primo incontro, sia referenziato. Non possiamo permetterci di ospitare sconosciuti senza cautele. Se è sposato, o impegnato, molto meglio. E tutto ciò per due motivi . Il primo è che ha anche lui qualcosa da perdere, Il secondo lo dice la troia:
-Mi eccita rendere cornute le altre mogli!-
E’ una perversione che ha fin da ragazza. Aveva sedici anni quando scopò con un venticinquenne che da lì a pochi giorni si sarebbe sposato con una ragazza della stessa compagnia della troia.
La troia non avrebbe mai dimenticato nè il luogo ( che me lo indica ogni volta che ci passiamo davanti) né come avvenne la monta.
-Lo ricordo sopra di me. Una vera bestia. Era tutto sudato ma non rallentava. Abbiamo scopato a casa (che erano ovviamente assenti)dei suoi un pomeriggio intero e abbiamo goduto tutti e ue come maiali. Dopo avermi scopata per bene mi ha sborrato in bocca due volte! E la sera stessa ci siamo incrociati come se niente fosse in compagnia con la cornuta presente, come se niente fosse.-
La troia è attenta anche ai particolari. Con un toro dal cazzo dalla larghezza impressionante che abbiamo ospitato a casa nostra alla zoccola non sfuggì che la fede al dito del porco brillava in modo inconsueto. Era, infatti, sposato da pochissimo tempo.
Il porco ci confidò che la neo moglie, nonostante fossero insieme da parecchia anni, non avrebbe mai acconsentito di farselo mettere in culo da un arnese simile.
La zoccola ovviamente lo fece con entusiasmo. All’inizio il dolore fu forte tanto da chiedere di toglierlo e rimetterlo e quando il porco lo fece commentò con un:
-Oh. Bravo. Adesso si. Adesso siii!-
Il maiale con la voce rotta e resa quasi irriconoscibile dalla goduria le chiede:
Com’è? Com’è? Dai, dimmi com’è!-
-E’ grosso e duro !!-commemta la troia.
Il porco mi guarda in viso e mi dice : - La sto sfondando !!!-
E’ evidente che il porco mi considera un cornuto,ma per i motivi di cui sopra, si limita a pensarlo senza dirlo.
A proposito di culo e di cornuto. Come accenno nel racconto precedente la troia arrivò a quarantatre anni verginissima di culo. Era il periodo che lei definisce “ dei due cornuti” .
Cioè io e il suo ex marito. Uno consapevole( io) e altro no (ex marito)
Perché anche ex marito?
Per una serie di motivi. Era pur vero che lei gli aveva comunicato la sua intenzione di lasciarlo ma non aveva fatto seguire i fatti se non andando ad abitare con la vecchia madre.
E lui non disperava di conquistarla di nuovo. Tanto che della mia esistenza, per un periodo, erano a conoscenza pochi intimi. Lui non ne sapeva niente.
Nel frattempo la troia si dava da fare per aggiungere cazzi nella sua collezione.
Questa situazione durò circa un anno. In quell’anno ci incontrammo una quindicina di volte ( io abitavo troppo lontano) e indovinate in quante circostanze abbiamo scopato solo io e lei?
Una sola! La seconda volta che ci siamo incontrati. Per il resto ogni mio arrivo equivaleva a cazzi da prendere.
La zoccola dice che era intrigante: -Tu arrivavi e le mie amiche pensavano che scopavo solo con te. Non sapevano che mi portavi in dote anche altri cazzi nuovi! E il cornutone di mio marito non sapeva nemmeno di te. Figurati se avesse saputo cosa facevo!-
All’epoca non vivevamo insieme quindi la sua perversione di aspettarli da bendata era molto difficile da attuare in quanto non avevamo una casa tutta per noi.
Attenzione. Non è che la troia facesse la troia solo durante il mio arrivo. Lei usciva anche durante la mia assenza.
La gestione era la stessa. Lei sceglieva i tori e io li contattavo. Alla vacca non rimaneva che, all’ora concordata, uscire di casa. Se sua madre, o sua zia, o uno dei suoi cugini che abitavano nello stesso stabile le avesse chiesto dove stesse andando lei aveva già la risposta pre-confezionata . Quindi si dirigeva, depistando un poco la strada, in un parcheggio di una banca a un centinaio di metri da casa e saliva sull’auto del porco per indirizzarsi subito in un motel a pochi chilometri da li.
Questa operazione la fece talmente tante volte che da lì a breve correva il rischio di passare per una prostituta ( i maschi erano sempre diversi) tanto da dover alternare vari motel.
Ora commenta così:- Io ero a farmi montare in motel mentre tu eri sul tuo divano che mi sentivi godere e altro cornuto che mi pensava a casa con la mia mammina!.-
Quando , dopo un anno, la troia si decise a chiedere la separazione che il cornuto non voleva concedere, andammo insieme da un avvocato la quale disse:
-Signora, sia cauta a farsi vedere con il suo nuovo compagno. Almeno finché non ottiene la separazione. Non vorrei mai che suo marito si attaccasse a questa relazione. Non si dimentichi che la legge impone di non mettere in imbarazzo il consorte!-
Se il consorte avesse saputo !!!
In quell’anno uscì varie volte da sola. Quasi sempre con un porco.
Quasi! Perché già al secondo incontro accettò l’invito di quattro porci. Due la vennero a prendere (su richiesta della troia, uno guidava e uno dietro con il cazzo già pronto) e portarono a Monza dove aspettavano altri due.
-Non mi hanno solo scopata! Mi hanno pompata come maiali. Tu eri a casa tua e la mattina successiva il cornutone mi veniva a prendere per andare a lavoro ignaro di quello che avevo fatto poche ore prima!-
Infatti per quell’anno la troia lavorava insieme al suo ex marito. Quando riceveva il mio furtivo sms che la preavvisava che la monta serale era andata in porto, la troia si appartava in bagno e si masturbava dall’eccitazione. Poi si ricomponeva e tornava a pochi passi dal marito.
Capite ora perché anche lui, agli occhi della vacca, è un cornutone?
Non fu l’unica volta che uscì da sola con un gruppo. Avvenne giusto un paio di mesi che eravamo insieme e fu la volta che si fece rompere il culo da tre porci.
E per rompere il culo intento proprio sverginare.
-Tu a casa e loro mi spaccavano il culo! Ti hanno telefonato chiamandoti cornutone.Senti come gode adesso piena di cazzi!-
Fu il secondo incontro che la troia fece da sola con un gruppo. E anche l’ultimo. Da quel momento in poi continuò a uscire da sola ma con singoli tori. Per i gruppi aspettava che io la raggiungessi.
-Tornavi sempre con un regalino e con un altro regalo: tanti cazzi da prendere tutti insieme!-
In genere mi fermavo per un week end lungo e non ci fu volta che la troia non andassimo a qualche gang già organizzata. Talvolta anche due o tre sere consecutive con gruppi diversi.
Ma come mai l’occasione in cui le ruppero il culo fu l’ultima in cui uscì da sola con un gruppo.
Perché dopo quella gang la lasciai. Durò solo un giorno ma la lasciai.
L’aspetto divertente è che quando lo feci le amichette la trovarono piangente al bar e quando seppero il fatto mi riempirono di insulti e di biasimo.
Mollare una donna che stravedeva per me e aspettava con ansia ogni mio arrivo!!
Che bastardo che ero stato.
Quello che non sapevano le amichette era che giusto 24 ore prima del misfatto erano accadute una serie di cose.
Mi contatta un porco che si propone di portare la troia in motel insieme ad altri due porci. Mi tratta da cornuto. Il tipo non mi piace ma prendo tempo e dico che avrebbe scelto la troia.
La avviso e, per la prima e unica volta, le chiedo di sentirsi al telefono con lui e decidere.
Lui la chiama quando è proprio al bar con le amichette. Lei esce per parlargli mentre le amiche pensano stia parlando con me.
Lui è porco anche nelle parole e la troia lo apprezza! Anzi. Lo provoca e alza il tiro. Il porco chiede conferma della sua verginità di culo e la troia conferma aggiungendo:
-Anche se sarebbe ora che qualcuno me lo rompa senza chiedere il mio permesso!!-
Che invito. Questo lo avrei saputo solo dopo tempo dallo stesso toro e da un latro presente alla monta.
La troia quindi accetta e stavolta ha contatto diretto con il toro. Non sono io a gestire orari e luogo.
La puttana mi da un orario di incontro. Alle ventuno. Peccato che anticiparono alle venti e trenta e si “dimenticò “ di comunicarmelo.
Avrei dovuto chiamare io, invece in un orario che non mi aspettavo ricevetti la prima telefonata dove mi invitavano a sentire la puttana stesse godendo. E mi apostrofarono come cornuto.
-Senti come la facciamo godere. Cornutone!! Ha due cazzi in figa e appena chiudo la telefonata le scopo la bocca come vuole lei !!- Ed era tutto vero.
Io richiamai ma non rispose nessuno.
La seconda telefonata arriva dopo una ventina di minuti ed è invito perentorio. Non mi danno nemmeno il tempo di dire “pronto”.
-Senti come urla, cornuto! Le stiamo spaccando il culo visto che tu non sei stato capace.-
Avvicinarono quindi il telefono al viso della troia che stava gemendo dal male.
Ma non finì li!
Terza telefonata che dice tutto:
-Sentila come le piace adesso. Figa , culo e bocca tutto insieme! Sei proprio un cornuto! Vero troia che è un cornuto?-
Avvicinarono anche in questo caso il telefono alla troia che confermò con entusiamo:
-Si, si, siiii. Cornuto. Cornuto. Cornuto!-
Quindi il silenzio.
La puttana mi chiamò appena scesa dall’auto e le sue prime indimenticabili parole furono:
-Amore ora sono una rotta in culo! Me lo hanno proprio rotto. Se sapevo che era così bello lo facevo prima! Ora sono a casa. Ti chiamo dopo.-
Aveva violato tutti i patti. Fino a quel momento ci eravamo incontrati quattro volte e io per un motivo o l’altro non ero riuscito a romperle il culo. Ma ciò non toglie che avrei gradito essere il primo. Invece non andò cosi.
Inoltre mi ero raccomandato di far scattare qualche foto dal suo cellulare. Per prudenza. Invece uno dei porci portò una videocamera e fece un book tra foto e video che avrebbero fatto rizzare il cazzo a un morto.
Insomma mi incazzai parecchio e la mollai. Lei, con un pretesto, riuscì a raggiungermi e la frattura si ricompose. Quando le chiesi perché mi avesse dato del cornuto lei rispose che stava pensando al marito.
Era una verità parziale. Ora lo conferma.
-In quel periodo facevo due cornuti in contemporanea. Tu sapevi ma saperlo non ti rende meno cornuto! Ma ce n’è anche lui. La mattina successiva che mi ruppero il culo mi venne a prendere , come di consueto, per andare a lavoro. Che attrice che ero! Facevo finta di essere la solita ma mi dicevo se sapessi caro che ora sono una rotta in culo! Quello che non hai fatto tu in venticinque anni me lo hanno fatto ieri. E poi che servizio completo mi fecero : la prima doppietta figa-culo. E si alternavano i porci!-
Il video e le foto confermano tutto. Compreso il sangue sulle lenzuola e l’immancabile sborrata in bocca mentre ha altro cazzo in culo!
Appena vidi le foto un altro aspetto mi fece imbufalire. All’inizio di questi giochi la troia mi chiese cosa avrebbe potuto fare e cosa era meglio evitare. Io le feci notare che la stragrande maggioranza delle donne che trasgrediscono non baciano in bocca. Troppo intimo.
E la prima foto che arriva cosa vede? Lei completamente nuda abbracciata a uno dei tre ( anche lui completamente nudo) che limona con passione! Ma con tale passione che le compaiono le fossette sul viso!
Decidemmo quindi che lei avrebbe proseguito a fare la troia solo con singoli tori. Per i gruppi aspettava il mio arrivo.Ovviamente quando andavamo alle monte io ero per tutti( anche se non detto esplicitamente) il cornuto.
C’è una foto che avremmo pubblicato nel privè ( si autorizza alla visione, altrimenti è preclusa) che mi vede abbracciato alla troia che appare dolorante. Intorno a noi maschi, tanti maschi.
E di dietro di lei un tipo alto, magro , brizzolato che le impugna i fianchi.
E la troia ha un cazzo di quasi trenta centimetri in culo!
Spiego meglio.
La raggiunsi nel week end. Erano otto mesi che eravamo insieme. Oramai ero, per quasi tutti, il nuovo grande amore della insospettabile troia. L’uomo che ogni donna desiderava. Attento e premuroso. E lei ricambiava le mie attenzioni con una dedizione totale per me tanto che le amiche mi dicevano:
-Ora è un'altra persona! Si vede che la rendi felice. Ha occhi solo per te!!-
La troia da sei mesi circa è una rotta in culo. Dal momento in cui glielo ruppero iniziò a farsi inculare ogni volta che il porco di turno lo chiedeva. E se non lo faceva lui lo chiedeva lei!
Quel week end inizia il venerdì sera.
Ma la troia è innervosita: ha il ciclo mestruale!
Comunque non rinunciamo ad un invito ad una villa nel comasco. Al piano sotto un bar, musica e tanti giovani.
Sopra le stanze.Il momento clou la vede seduta ai bordi di un letto con vari maschi intorno che le propongono il cazzo.
Sono tanti. Ma se ne aggiungono in continuazione e lei non ne rifiuterà nessuno!
Pompino e ingoio. Pompino e ingoio. E quando uno sta per sborrare è lei che si precipita a farsi venire in bocca.
Rimane vestita tutta la serata. Conto oltre venti maschi e qualcuno ha il tempo di rifiatare per riproporsi per il secondo giro.
Alla fine della serata solo qualche piccolo schizzo sulla camicetta. Il resto è tutto bevuto.
Sono passati quasi dieci anni ma ancora oggi dice:
-Cazzo quanto ho succhiato quella sera. E quanto ho bevuto! Litri di sborra!!-
Ovviamente non erano litri ma quasi trenta venute fanno parecchio sperma.
Non a caso da ragazza la chiamavano la “Regina dell’ingoio”.
Ma al ritorno dalla villa è insoddisfatta. Non ha goduto. Quelle maledette mestruazioni!
Il sabato sera, giorno successivo, abbiamo un invito da un'altra coppia. Ci propongono di andare in uno spogliatoio nei pressi di Milano ove ci avrebbero ospitati degli ex praticanti di rugby.
E la troia, nonostante il ciclo, mi invita ad accettare.
Quando arriviamo siamo noi, altra coppia e nove porci . Sono per l’appunto “ex” rugbysti quindi non sono giovani ma la stazza indica che effettivamente hanno praticato quello sport.
Ma un tipo spicca per la diversità E’ alto ma poco spallato. Non appare affatto un ex.
La sua funzione si capisce quando tira fuori l’uccello.
Mostruoso !! Enorme sia in lunghezza ma anche in larghezza. Una cappella grossa ed è venoso e turgido.
Le due puttane si gettano subito sull’uccello dividendoselo. E’ talmente grosso e lungo e che n’è per entrambe.
Lo succhiamo e ridono parlando di quel enorme arnese. Io scatto le foto.
Quando stanno per iniziare le vere danze l’altra coppia riceve una inattesa telefonata. Devono rientrare a casa perché la figlia piccola ha avuto un improvviso malore!
Io chiedo alla troia se vuole fare altrettanto.
Lei ci pensa solo un istante. Mi chiama da parte e mi dice:
-Ho troppa voglia. Io mi metto alla pecorina a cavalcioni di quel divano. Tu digli che ho il ciclo e un assorbente interno ma se mi vogliono inculare lo possono fare! Con decisione!-
La troia non aggiunge altro. Oramai è espertissima. Senza parole si spoglia e si mette subito in posizione.
-Potete farmi il culo se volete!.-
Il resto o lascio immaginare. Si forma la coda. I porci decidono di darci denro finchè ne hanno per poi lasciare il posto a quello dietro.
Qualcuno le tira i capelli, qualcun altro le impugna i fianchi, qualcuno si propone davanti a lei per darle il cazzo in bocca, mentre viene inculata.
-Non sapevo chi c’era dietro! Sentivo solo il cazzo in culo! Fantastico!- dice ancora oggi la troia.
Io fotografo senza partecipare.
Prediligo fotografarla dal davanti. La bocca spalancata, gli occhi al cielo e una faccia da godimento da paura!
Ma alla fine della coda c’è anche il porco con trenta centimetri di cazzo.
Quando arriva il suo turno improvvisamente cala un irreale silenzio. Solo la troia non ne capisce il motivo.
Un istante dopo sì!! Un urlo di dolore. Ma il porco dietro è lanciato. Dirà in seguito che avere un arnese simile è un privilegio ma anche una sciagura. Almeno per il culo! Quale donna si fa inculare da un cazzo simile? E se lo fa chiede inderogabilmente che vengano usati gli anelli!
Il porco nonostante le urla di dolore non accenna a smettere.
E’un toro vicino a me che mi fa notare:
-Guarda che la tua donna ti sta chiamando!-
Effettivamente lei tra una smorfia e altra mi fa dei cenni. Mi vuole vicino.
Lascio quindi la macchina fotografica al vicino e vado da lei la quale mi abbraccia talmente forte da sollevarmi la maglietta.
Scoprirò solo a casa che il vicino scattò delle foto.
La troia geme sotto voce:- Cazzo che male! Cazzo che male!-
Io preoccupato le chiedo sottovoce:- Vuoi che lo faccio smettere?-
Nessuna risposta.
Ripropongo la domanda: -Vuoi che lo faccio smettere?-
Stavolta arriva la risposta:- No.No. Comincia a piacermi, Comincia a piacermi!-
Il porco se la inculò finché ne aveva. Quindi la troia chiese di farsi sborrare in bocca.
Altre foto la vedono in ginocchio pronta alla bevuta.
-La sborra è arrivata come una fiondata! Si vede che era il cazzo lungo. Mai capitato così. E di sborra ne ho bevuta sempre tanta!-
Postai anche quella foto. Quando lo feci ero inconsapevole di quanto facessi la figura da cornuto tanto che molti commenti in tal senso mi sfuggirono.
La troia non mente quando dice:
-Nella gang con i tre porci mi ruppero il culo, ma lui me lo sfondò definitivamente.-
Da allora ho contato oltre centocinquanta cazzi che le sono entrati in culo. Forse anche di più in quanto ebbe modo di fare la prostituta in in un privè e di quelli non ho il conto. In compenso ho intere raccolte video dedicate solo alle inculate. Spesso la troia ha l’aria sofferente e di goduria nello stesso.
D’altronde è raro che incontri porci con cazzi piccoli, anche se lei i tori non li giudica dalle dimensioni ma da quello che sanno fare.
Detto questo, dobbiamo crederle.
-Come quella volta mai. Mi sono sentita impalata come non è mai accaduto. Effetttivamente mi ha sfondata!- e aggiunge sorridendo- E tu mi abbracciavi come un vero cornuto!!!-
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