Una famiglia originale 17 - Il ritorno a casa della sorella gravida.

Scritto da , il 2020-05-02, genere incesti

Quando la notizia della gravidanza era giunta a conoscenza dei suoceri e degli altri parenti,avevano organizzato una festa in cui tutti si erano mostrati entusiasti del fatto che,finalmente,vi era un nipotino in arrivo.

Naturalmente a quella festa,avevano partecipato anche i genitori ed il fratello della gestante anche se,purtroppo,le occasioni di rimanere un po soli erano mancate.

Tornando alla "Confessione del parroco" qauando Amelia aveva raccontato al marito ed al figlio quello che era successo in chiesa con quel porco del preta,aveva ottenuto il massimo consenso ed il padre aveva addirittura suggerito di denunciarlo ai carabinieri cosa poi caduta per via della delicatezza della loro situazione familiare-

Anche la ragazza al telefono aveva plaudito a quella iniziativa ed in quella circostanza,a nome dei suoceri,li aveva anche invitati a Catania ai pomposi festeggiamenti come usava in quelle occasioni.

Un giorno la suocera prendendo da parte la nuora,le aveva confessato che a causa del ritardo di quella gravidanza,avevano persino temuto che lei fosse sterile.

Naturalmente,Nadia si era ben guardata dal dire che forse il figlio era sterile oltre che mezzo impotente.

Dopo la partenza della ragazza e l'umiliazione inflitta dalla "madre di famiglia" al parroco porco e ladro (per via delle questue che rubava ai fedeli per pagarsi i suoi vizi gay e chissà cos'altro)in quella confessione-farsa e dopo che anche il figlio era ripartito per l'università di Bologna,in quella casa era tornata una parvenza di normalità.

Lei che aveva deciso di smetterla con le occasionali frequentazioni di sconosciuti,aveva riallacciato i rapporti con un suo antico amante che conosceva anche il marito.

Con lui aveva ripreso a vedersi due o tre volte alla settimana passando anche piacevoli serate a cena in compagnia del marito prima di appartarsi con lui in camera da letto.

Nei momenti di "vuoto" in caso di impellente necessità,provvedeva il marito con il metodo e gli strumenti di cui abbiamo già fatto cenno: Mani,bocca e vibratori di ogni sorta e misura.

La ragazza che ogni giorno di più vedeva crascere la sua pancia,nella totale assenza del marito,si era fatto un amante (sposato per evitare cmplicazioni)che,avendo un lavoro indipendente,poteva incontrare ogni volta che voleva in macchina o in qualche albergo fuori mano.

Lui era entusiasto della condizione della donna che aveva abbordato in un distributore di benzina ed ogni volta che la incontrava con la pancia un po più gonfia,pareva impazzire dalla libidine e forniva prestazioni sempre migliori e soddisfacenti alla sua sconosciuta signora del nord.

Si perché,niente sapeva di lei,neanche il nome vero ed il numero di telefono ed era lei che,ogni volta che sentiva la voglia,gli telefonava per fissare le modalità dell'incontro.

Le piaceva il cazzo di quell'uomo e le sue capacità di farla godere e gli piacevano i modi gentili e cavallereschi di quel figlio di razza della Trinacria.

La mamma,costantemente informata dell'adamento della gravidanza e della vita che conduceva la figlia,era entusiasta di quella scelta che,finalmente,la rendeva libera di soddisfare le sue necessità sessuali in ogni momento.

Vi era stato un periodo in cui,con lei incinta di 4 mesi il marito era dovuto partire per un impegno di lavoro di 2 settimane all'estero ed in quella circostanza,era stato lui stesso ad accompagnarla in aereo sino in Abruzzo.

-Mi raccomando.-

Aveva detto alla suocera affidandole la moglie gravida.

-Mi raccomando,riguardatela e non fatele fare sforzi in questa condizione.

Di lei mi fido e sono sicuro che me la tratterà con le dovute cure!-

Era ripartito immediatamente per Roma col volo successivo.

Naturalmente,non appena il marito aveva oltrepassato la porta,tra la mamma e la figlia era esploso un grido di giubilo che le aveva subito spinte ad andare a letto per fare l'amore e "Trattarla con le dovute cure"come aveva chiesto il marito.

Il ragazzo era stato informato quella sera stessa della bella novità e lui,senza perdere tempo,aveva preso il primo treno del mattino successivo e si era fiondato in casa.

Non appena arrivato,vedendo la sorella con la pancia gonfia del suo bambino,non aveva saputo resistere e dop un veloce abbraccio ed unprofondo lingua in bocca le era caduto davanti in ginocchio e le aveva infilato la testa sotto la gonna dove lei,immaginando la sua reazione,si era fatta trovare già senza mutande.

La mamma sorrideva felice a quella scena e mentre il figlio le leccava la fica,lei le aveva abbassato le spalline del vestito ed aveva cominciato a succhiarle i capezzoli già gonfi,scuri e duri come amarene.

Lei rimanendo in piedi statuaria e rapita come una dea dell'amore,si lasciava fare dalla bocca e dalle mani della mamma mentre il fratello con la lingua e le dita le ravanava la fica facendole avere un primo,intenso orgasmo.

Poi tutti a letto a festeggiare il suo ritorno col prezioso contenuto in grembo.

Il ragazzo le aveva già sborrato dentro facendola godere ancora mentre la sorella con la fica della mamma poggiata sulla sua bocca aveva regalato un orgasmo anche a lei.

Quando il padre era rientrato,dopo aver baciato la figlia sulla bocca ed averli osservati tutti in volto col viso rilassato e gli occhi lucenti,aveva detto:

-Avete già scopato porcelli?!-

-Si papà,abbiamo già fatto l'amore ed è stato bellissimo!-

Avevano risposto in tre con un'unica voce.

Si prospettavano 2 settimane alquanto movimentate in quella famiglia.

segue

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