Ho dato sazio alle mie voglie com mia suocera

Scritto da , il 2019-09-05, genere incesti

Raccontare le proprie sensazioni non è mai semplice, figuriamo se condite da fatti che finalmente le trasformano in realtà. Mi chiamo Marco ho 36 anni e sono sposato da 10 anni con una donna che amo e che non perdo occasione di scoparmi quando ho voglia, sono un uomo passionale e sempre eccitato, questo mi porta ad avere esigenze sessuali sempre più intriganti, ecco che questo sfocia da 5 anni a questa parte, nella voglia difficilmente domabile di scoparmi mia suocera, premetto che non è bellissima, magra, seconda di seno ma con un bel culo che mi fa eccitare come un toro tutte le volte che la vedo, spesso vado nel suo bagno e mi masturbo con le sue mutande e gli sborro sopra senza pietà. Mia suocera si chiama Maria invece mio suocero Vincenzo è un dipendente statale, marito inutile e lavativo, dà lo stipendio alla moglie e si scrolla di tutti i problemi, lei invece accudisce la mamma che ha bisogno di continua assistenza, qst la stressa molto e litiga spesso con mio suocero accusandolo di non darle una mano in nulla. Questa estate si è avverato il mio desiderio, in modo inaspettato e quasi ancora non ci credo. Ci trovavamo a casa e mi chiede gentilmente di accompagnarla a raccogliere dei limoni e dei pomodori per la cena, io da buo genere non esitai e le dissi subito si, abbiamo una terra molto grande nel quale vi è una casetta in legno, dove riponiamo le conserve e dove andiamo a riposarci ed arrostire nelle occasioni, entrammo per farci un caffè come capita spesso, mentre lei sta mettendo l'acqua nella moca io mi accingo a prendere le tazzine sopra di lei, questo fa si che il mio cazzo perennemente duro quando sto con lei, strofini sulla sua veste all'altezza del culo, Maria subito mi ha ripreso dicendomi, Marco.... e poi silenzio, si è voltata leggermente imbarazzata io con il cazzo ancora vicinissimo ma non più sulla sua veste gli ho risposto scusami, sai d'estate gli ormoni di un uomo non si controllano e gli poggiai il cazzo sul culo, lei rimase ferma con i palmi poggiati vicino al lavabo del cucinotto e la testa chinata dall'incredulità e dalla vergogna, capii che oramai non era possibile tornare indietro e continuai con il mio intento, le accarezzai i capelli da dietro premendo il bacino sul suo culo, facendo sentire quanto era duro e con la mano sinistra entrai dentro la veste dal collo e presi il seno destro in mano, palpegiandolo e ansimando mentre muovevo il cazzo dietro.
le presi il mento da dietro con la mano destra e le girai il viso, senza pensarci gli infilai la lingua in bocca e la baciai con passione, le si giro verso di me e iniziò a toccarmi il cazzo con la mano e portandolo fuori dai pantaloni mi disse, so che sono una merda di madre ma non scopo da anni e nessuno si è mai avvicinato a me, la guardai negli occhi e le dissi appogiandogli la mando sulla testa, vai giù e succhiamelo, voglio sentire la tua lingua che gioca con le mie palle e la tua bocca succhiarmi il cazzo, andò giù e inizio a succhiarmelo dolcemente e con passione, potevo sentire la cappella sbattere dentro le guancie e le labbra accompagnare la cappella fuori mentre mi masturbava, con un ritmo veloce e pieno allo stesso tempo, con le mie due mani sulla sua testa a spingerla verso il mio cazzo , la desideravo da molto tempo, la feci alzare, lei era tutta bagnata, non avevo voglia di leccarla, la mia voglia era quella di scoparla, la spogliai del tutto e vidi in quel momento che era davvero magrissima, in quel momento pensavo al mio pezzo di carne che entrava in quel corpo esile e l'eccitazione arrivo alle stelle, mi sedetti sulla sedia e la feci mettere su di me a cavalcioni, era leggerissimma e anche se in là con l'età ( 60 anni ), forse per l'assenza di attività sessuale aveva una fica stretta, subito gli misi la cappella puntata sulla fica che era palesemente chiusa da tempo, ma con massima goduria sono entrato, e riuscivo a sentire le pareti della sua fica scorrere lungo il mio cazzo fino quasi a sentire la fine della vagina, lei mise le braccia intorno al mio collo e inizio a cavalcare e sentivo il suo respiro caldo vicino al mio orecchio, mi faceva impazzire, le misi le mani sul culo e la spingevo verso di me più forte, vidi che mise i suoi talloni dietro i piedi della sedia per darsi piu spinta verso il mio cazzo, inizia a baciarla e guardarla mentre me la scopavo dritta negli occhi, le dicevo, finalmente ti sto scopando, lo vuoi dentro? lei diceva cosa? gli dissi dove lo vuoi, nella fica o nella bocca, mi rispose cavalcando con più energia, dentro la fica, gli dissi non ora prima devo sfondarti e farti sentire il mio cazzo quanto ha voglia di te, tolsi il cazzo dalla fica, oramai fradicio dei suoi umori e i miei e lo ficcai nel culo, provocandole gran dolore all'inizio, era la prima volta, avevo il cazzo ben lubrificato, gli misi una mano in bocca e una sulla spalla e la spingevo verso il baso, cntinuavo a scoparla nel culo, se mi fermavo le avrei fatto sentire solo il dolore, invece il piacere inizio a pervadere il suo corpo, cosi potetti togliere la mano dalla sua bocca sentirla cavalcare sul mio cazzo che per la prima volta le stava deflorando l'ano, gemeva come mai mia moglie aveva goduto, avevo le palle piene di sborra e sentivo che stavo per venire, la presi in bracci alzandomi dalla sedia, la misi sul tavolo e lo ficcai nella fica, con una mano sulla sua spalla lei seduta sul tavolo fronte a me con le spalle verso l'indietro si teneva con i palmi e le braccia sul tavolo, entrai nella sua fica e gli dissi, voglio che mi guardi, quando vengo dentro di te voglio che i tuoi occhi siano su di me, la scopai in quel modo per altri 10 minuti lei già aveva sborrato non so quante volte, persi il conto, io arrivai dentro di lei e mentre lo facevo gli assestavo colpi precisi e duri dentro la fica. eravamo distrutti e tutti e due sudati come se avessimo fatto la doccia, colpa del caldo e della casetta in legno, posto certo non confortevole per una scopata, lei si rivesti, nell'imbarazzo più totale non mi disse nulla, si giro accese sotto al caffe e mi disse stacci attento tu mentre io prendo due pomodori, ed usci, versai il caffe ne monouso glie lo portai e ci fumammo una sigaretta come se nulla fosse successo, ancora oggi il nostro rapporto è come se non fosse successo nulla, non abbiamo avuto altre occasioni ma sono sicuro che se ricapitasse di stare del tutto soli senza pericoli di essere scoperti accadrebbe nuovamente.

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