C'è sempre un cornuto per una moglie troia 2°
Scritto da Cuck 2014, il 2019-05-17, genere tradimenti
Francamente è difficile orientarsi nel mistero del mondo della sessualità e dell'erotismo.
Talvolta è incomprensibile persino a noi stessi capire quali siano le nostre più intime preferenze.
E' abbastanza facile scivolare da convinzioni che credevamo ferree verso realtà diverse o addirittura opposte.
Credevamo di essere dei maschioni e scopriamo improvvisamente che ci piace il cazzo e così per le donne che scoprono la passione saffica.
Capita anche che sentiamo dentro di noi inspiegabili sensi di inquietitudine che si palesano all'improvviso quando meno ce lo aspettiamo.
Capita anche di aver ricevuto una educazione rigorosamente cattolica e tradizionalista e di non saper immaginare un'esistenza diversa dai canoni che ci sono imposti dalla nostra educazione e dai modelli culturali dei quali siamo intrisi.
Questa è la storia della coppia di cui avevo parlato nel primo episodio.
Si erano sposati in chiesa dopo 3 anni di fidanzamento.
Era un inizio di estate,il tempo si prospettava favorevole e dunque,avevano deciso di trascorrere la luna di miele alle cinque terre di cui avevano sempre sentito parlare bene da alcuni loro amici e di cui conoscevano già alla perfezione grazie ai loro racconti,la via dell'amore e gli incantevoli paesaggi che offrivano i mille sentieri e gli ameni borghi marinari.
Avevano trascorso la loro prima notte d'amore in una camera che affacciava sul porticciolo,sulla suggestiva piazzetta e sulla collina di piccoli terrazzamenti coltivati a vigne declinanti a strapiombo sul mare.
Riuscivano persino a intravvedere la grotta della "Maimuna" di cui conoscevano la romantica e inquietante leggenda.
Lei era vergine,schiva e tremante alle sue prime avances mentre con mano incerta la liberava dai veli del ricco abito nuziale.
Erano davvero molto innamorati e lui in modo particolare stravedeva per la sua giovane,bella e procace sposa.
Lui l'aveva presa con una incredibile dolcezza e attraverso le sue carezze e le rassicuranti parole,l'aveva fatta rilassare sino a quando,superato il primo ostacolo,hanno potuto godere appieno la loro prima notte d'amore.
La mamma di lei,in considerazione della sua giovane età,aveva suggerito che non avessero subito dei figli e prima che si sposassero,l'aveva portata dal suo ginecologo per farle prescrivere la pillola.
Lui era più esperto in fatto di sesso avendo avuto una ragazza prima di lei ed avendo anche fatto alcune esperienze con delle prostitute.
Dunque,aveva deciso di dedicarsi principalmente allo svezzamento della giovane sposa e di procurarle piacere senza che lui godesse subito insieme a lei.
Alla sposina pareva di toccare le vette del paradiso quando lui l'accarezzava o la leccava nei punti più sensibili e quando finalmente l'aveva penetrata deflorandola,era rimasto dentro di lei senza muoversi sino a che,lei stessa,ansimando e con un filo di voce gli aveva chiesto di riprendere coi suoi movimenti.
Aveva già goduto due volte e per due volte,si erano abbandonati a momenti sublimi di baci e di carezze.
Quando finalmente anche lui aveva raggiunto la soglia di non ritorno,le aveva mugugnato:
-Sto venendo amore...che faccio?-
-Vieni...vieni anche tu tesoro...vienimi dentro!-
La scoperta dei piaceri del sesso per lei era stata davvero devastante e vogliosa e instancabile,aveva voluto fare l'amore sino allo sfinimento.
Si erano addormentati all'alba!
Al loro risveglio lei aveva voluto fare ancora l'amore cosciente del fatto di avere fatto una scoperta davvero meravigliosa.
-Tesoro...voglio fare sempre l'amore con te...sempre...sempre....sempre....-
Quando erano scesi a pranzo,la piazzetta brulicava di gente ed anche il ristorante era alquanto affollato di giovani turisti.
Al termine del pranzo lei era voluta tornare in camera per riprendere dal punto in cui avevano interrotto.
Col breve intervallo della cena consumata alla trattoria del castello,avevano trascorso tutto il tempo a letto.
Il mattino successivo avevano percorso un lungo sentiero che conduceva alla mitica via dell'amore percorrendola tutta e pranzando in una caratteristica trattoria sul mare.
Il mattino successivo,avevano deciso finalmente di trascorrere la giornata al mare e si erano diretti col pranzo al sacco in una spiaggetta a metà strada tra due paesi.
Al loro arrivo nella spiaggia semi deserta,vi erano solo in lontananza alcune coppie di nudisti.
Loro,dopo aver disteso i teli di spugna,si erano sistemati su uno scoglio che dominava l'arenile e tutta la piccola baia.
Quando il sole era già alto,erano entrati in acqua per fare un bagno.
Lui era senza costume mentre lei,più pudicamente,aveva mantenuto il perizoma tenendo però,il gonfio e turgido seno,completamente scoperto coi capezzoli induriti dalle carezze del vento.
Uscendo dall'acqua,avevano avuto la sorpresa di scoprire un uomo che,completamente nudo e con gli occhi chiusi,era disteso supino sulla sabbia proprio sotto al loro scoglio.
L'uomo abbronzato e col corpo alquanto muscoloso,aveva il sesso scappellato che gli pendeva verso destra su dei testicoli grossi e pelosi.
-Hai visto?-
Aveva chiesto lei bisbigliando nell'orecchio del marito.
-Cosa?-
Aveva risposto lui un po imbarazzato.
-Quello li...hai visto che coso ha tra le gambe?
Ma come fa uno così a venire in spiaggia senza costume?-
-Amore,hai visto anche tu che in questa spiaggia ci sono altre persone nude....evidentemente è un posto dove si pratica nudismo.-
-Si è vero ma....quello li....-
In effetti,il sesso di quell'uomo completamente a riposo era molto più grande di quello del marito in piena erezione.
E poi,quella cappella violacea e quei testicoli neri e grossi come pere,l'avevano davvero impressionata.
Il suo corpo muscoloso poi,pareva scolpito ed appartenere ad una diversa specie umana se rapportata a quella del marito un po pingue e senza tracce di muscolatura.
Lui pareva imbarazzato ed aveva preferito troncare li quel tipo di conversazione.
Quando si erano alzati per andare via,l'uomo che aveva aperto gli occhi aveva abbozzato un sorriso di saluto e con incredibile indifferenza,si stava accarezzando i testicoli sui quali si ergeva una verga impressionante che poggiata sulla pancia,con il glande copriva l'ombelico.
Lei dopo aver risposto al sorriso,aveva bruscamente girato le testa per non vedere mentre lui,l'aveva ricambiato con una smorfia di disappunto.
In albergo avevano svogliatamente fatto ancora l'amore prima di addormentarsi vinti dalla fatica della giornata appena trascorsa e dallo sconveniente incontro che avevano fatto alla spiaggia di Guvano..
La sera a cena,il ristorante in piazzetta era pieno e per loro fortuna avevano prenotato e dunque,il loro tavolo era disponibile.
Mentre erano ancora in attesa dell'antipasto,avevano visto l'uomo della spiaggia che parlottava col cameriere il quale dopo un po,era andato da loro a chiedere se poteva far accomodare quel signore,in verità,molto diverso e distinto rispetto a come l'avevano visto quel mattino.
A tavola la conversazione si svolgeva prevalentemente tra lei e l'ospite che non le toglieva mai gli occhi di dosso e che la copriva di complimenti nell'apparente indifferenza del marito.
Alla fine della cena l'uomo per ringraziarli per averlo ospitato al loro tavolo,li aveva invitati ad andare con lui sulla terrazza del Belforte a bere uno Sciacchetrà.
L'ambiente era magnifico,romantico!
L'atmosfera magica con gli ultimi bagliori del tramonto dietro punta Mesco.
Il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli e la brezza che soffiava leggera,davano l'impressione di essere su una nave.
Il vino che avevano bevuto a tavole e il dolce sapore marsalato dello Sciacchetrà,aveva reso il marito un po alticcio e la moglie e l'uomo,alquanto allegrotti.
Alla proposta dell'uomo di spostarsi sul terrazzo più in alto per ammirare il fenomeno dei flutti a quell'ora,il marito aveva rifiutato mentre lei aveva accettato di salire quei pochi gradini che l'avrebbero portata quasi all'altezza dei merli della torre.
Quel venticello fresco che accarezzava la pelle,il suono scrosciante delle onde,il paesaggio intorno dalle tenui luci e dai lontani bagliori marini,il cielo stellato,la grotta della Maimuna con le sue evocazioni leggendarie,avevano provocato in lei una specie di ubriacatura sensuale e quando l'uomo da dietro l'aveva abbracciata posandole le mani sui seni,lei si era girata di scatto e gli aveva offerto la bocca per unirsi a lui in un bacio profondo e appassionato.
segue
Talvolta è incomprensibile persino a noi stessi capire quali siano le nostre più intime preferenze.
E' abbastanza facile scivolare da convinzioni che credevamo ferree verso realtà diverse o addirittura opposte.
Credevamo di essere dei maschioni e scopriamo improvvisamente che ci piace il cazzo e così per le donne che scoprono la passione saffica.
Capita anche che sentiamo dentro di noi inspiegabili sensi di inquietitudine che si palesano all'improvviso quando meno ce lo aspettiamo.
Capita anche di aver ricevuto una educazione rigorosamente cattolica e tradizionalista e di non saper immaginare un'esistenza diversa dai canoni che ci sono imposti dalla nostra educazione e dai modelli culturali dei quali siamo intrisi.
Questa è la storia della coppia di cui avevo parlato nel primo episodio.
Si erano sposati in chiesa dopo 3 anni di fidanzamento.
Era un inizio di estate,il tempo si prospettava favorevole e dunque,avevano deciso di trascorrere la luna di miele alle cinque terre di cui avevano sempre sentito parlare bene da alcuni loro amici e di cui conoscevano già alla perfezione grazie ai loro racconti,la via dell'amore e gli incantevoli paesaggi che offrivano i mille sentieri e gli ameni borghi marinari.
Avevano trascorso la loro prima notte d'amore in una camera che affacciava sul porticciolo,sulla suggestiva piazzetta e sulla collina di piccoli terrazzamenti coltivati a vigne declinanti a strapiombo sul mare.
Riuscivano persino a intravvedere la grotta della "Maimuna" di cui conoscevano la romantica e inquietante leggenda.
Lei era vergine,schiva e tremante alle sue prime avances mentre con mano incerta la liberava dai veli del ricco abito nuziale.
Erano davvero molto innamorati e lui in modo particolare stravedeva per la sua giovane,bella e procace sposa.
Lui l'aveva presa con una incredibile dolcezza e attraverso le sue carezze e le rassicuranti parole,l'aveva fatta rilassare sino a quando,superato il primo ostacolo,hanno potuto godere appieno la loro prima notte d'amore.
La mamma di lei,in considerazione della sua giovane età,aveva suggerito che non avessero subito dei figli e prima che si sposassero,l'aveva portata dal suo ginecologo per farle prescrivere la pillola.
Lui era più esperto in fatto di sesso avendo avuto una ragazza prima di lei ed avendo anche fatto alcune esperienze con delle prostitute.
Dunque,aveva deciso di dedicarsi principalmente allo svezzamento della giovane sposa e di procurarle piacere senza che lui godesse subito insieme a lei.
Alla sposina pareva di toccare le vette del paradiso quando lui l'accarezzava o la leccava nei punti più sensibili e quando finalmente l'aveva penetrata deflorandola,era rimasto dentro di lei senza muoversi sino a che,lei stessa,ansimando e con un filo di voce gli aveva chiesto di riprendere coi suoi movimenti.
Aveva già goduto due volte e per due volte,si erano abbandonati a momenti sublimi di baci e di carezze.
Quando finalmente anche lui aveva raggiunto la soglia di non ritorno,le aveva mugugnato:
-Sto venendo amore...che faccio?-
-Vieni...vieni anche tu tesoro...vienimi dentro!-
La scoperta dei piaceri del sesso per lei era stata davvero devastante e vogliosa e instancabile,aveva voluto fare l'amore sino allo sfinimento.
Si erano addormentati all'alba!
Al loro risveglio lei aveva voluto fare ancora l'amore cosciente del fatto di avere fatto una scoperta davvero meravigliosa.
-Tesoro...voglio fare sempre l'amore con te...sempre...sempre....sempre....-
Quando erano scesi a pranzo,la piazzetta brulicava di gente ed anche il ristorante era alquanto affollato di giovani turisti.
Al termine del pranzo lei era voluta tornare in camera per riprendere dal punto in cui avevano interrotto.
Col breve intervallo della cena consumata alla trattoria del castello,avevano trascorso tutto il tempo a letto.
Il mattino successivo avevano percorso un lungo sentiero che conduceva alla mitica via dell'amore percorrendola tutta e pranzando in una caratteristica trattoria sul mare.
Il mattino successivo,avevano deciso finalmente di trascorrere la giornata al mare e si erano diretti col pranzo al sacco in una spiaggetta a metà strada tra due paesi.
Al loro arrivo nella spiaggia semi deserta,vi erano solo in lontananza alcune coppie di nudisti.
Loro,dopo aver disteso i teli di spugna,si erano sistemati su uno scoglio che dominava l'arenile e tutta la piccola baia.
Quando il sole era già alto,erano entrati in acqua per fare un bagno.
Lui era senza costume mentre lei,più pudicamente,aveva mantenuto il perizoma tenendo però,il gonfio e turgido seno,completamente scoperto coi capezzoli induriti dalle carezze del vento.
Uscendo dall'acqua,avevano avuto la sorpresa di scoprire un uomo che,completamente nudo e con gli occhi chiusi,era disteso supino sulla sabbia proprio sotto al loro scoglio.
L'uomo abbronzato e col corpo alquanto muscoloso,aveva il sesso scappellato che gli pendeva verso destra su dei testicoli grossi e pelosi.
-Hai visto?-
Aveva chiesto lei bisbigliando nell'orecchio del marito.
-Cosa?-
Aveva risposto lui un po imbarazzato.
-Quello li...hai visto che coso ha tra le gambe?
Ma come fa uno così a venire in spiaggia senza costume?-
-Amore,hai visto anche tu che in questa spiaggia ci sono altre persone nude....evidentemente è un posto dove si pratica nudismo.-
-Si è vero ma....quello li....-
In effetti,il sesso di quell'uomo completamente a riposo era molto più grande di quello del marito in piena erezione.
E poi,quella cappella violacea e quei testicoli neri e grossi come pere,l'avevano davvero impressionata.
Il suo corpo muscoloso poi,pareva scolpito ed appartenere ad una diversa specie umana se rapportata a quella del marito un po pingue e senza tracce di muscolatura.
Lui pareva imbarazzato ed aveva preferito troncare li quel tipo di conversazione.
Quando si erano alzati per andare via,l'uomo che aveva aperto gli occhi aveva abbozzato un sorriso di saluto e con incredibile indifferenza,si stava accarezzando i testicoli sui quali si ergeva una verga impressionante che poggiata sulla pancia,con il glande copriva l'ombelico.
Lei dopo aver risposto al sorriso,aveva bruscamente girato le testa per non vedere mentre lui,l'aveva ricambiato con una smorfia di disappunto.
In albergo avevano svogliatamente fatto ancora l'amore prima di addormentarsi vinti dalla fatica della giornata appena trascorsa e dallo sconveniente incontro che avevano fatto alla spiaggia di Guvano..
La sera a cena,il ristorante in piazzetta era pieno e per loro fortuna avevano prenotato e dunque,il loro tavolo era disponibile.
Mentre erano ancora in attesa dell'antipasto,avevano visto l'uomo della spiaggia che parlottava col cameriere il quale dopo un po,era andato da loro a chiedere se poteva far accomodare quel signore,in verità,molto diverso e distinto rispetto a come l'avevano visto quel mattino.
A tavola la conversazione si svolgeva prevalentemente tra lei e l'ospite che non le toglieva mai gli occhi di dosso e che la copriva di complimenti nell'apparente indifferenza del marito.
Alla fine della cena l'uomo per ringraziarli per averlo ospitato al loro tavolo,li aveva invitati ad andare con lui sulla terrazza del Belforte a bere uno Sciacchetrà.
L'ambiente era magnifico,romantico!
L'atmosfera magica con gli ultimi bagliori del tramonto dietro punta Mesco.
Il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli e la brezza che soffiava leggera,davano l'impressione di essere su una nave.
Il vino che avevano bevuto a tavole e il dolce sapore marsalato dello Sciacchetrà,aveva reso il marito un po alticcio e la moglie e l'uomo,alquanto allegrotti.
Alla proposta dell'uomo di spostarsi sul terrazzo più in alto per ammirare il fenomeno dei flutti a quell'ora,il marito aveva rifiutato mentre lei aveva accettato di salire quei pochi gradini che l'avrebbero portata quasi all'altezza dei merli della torre.
Quel venticello fresco che accarezzava la pelle,il suono scrosciante delle onde,il paesaggio intorno dalle tenui luci e dai lontani bagliori marini,il cielo stellato,la grotta della Maimuna con le sue evocazioni leggendarie,avevano provocato in lei una specie di ubriacatura sensuale e quando l'uomo da dietro l'aveva abbracciata posandole le mani sui seni,lei si era girata di scatto e gli aveva offerto la bocca per unirsi a lui in un bacio profondo e appassionato.
segue
Questo racconto di Cuck 2014 è stato letto 5 9 5 1 volte
commenti dei lettori al racconto erotico