Sposini dopo la luna di miele 20°- Un delirio di sesso blasfemo in canonica.
Scritto da Cuck 2014, il 2019-06-06, genere tradimenti
Devo purtroppo chiarire ancora una volta per quei lettori che si ostinano a seguire questa storia(che ringrazio,ovviamente!)che per cause che mi sono ignote,non riesco più a scrivere un episodio completo in quanto a metà del testo,mi sparisce tutto e sono dunque costretto a ricominciare daccapo riducendo la lunghezza di ogni singolo racconto.Inoltre,non riesco più a correggere gli errori che accidentalmente ed a causa della fretta commetto in quanto il programma di questo sito,non mi consente più di farlo.Per me è una vera frustrazione e se non trovo un rimedio,sarò costretto a non scrivere più(per la gioa di molti)su questo sito.Buona lettura.
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Il rumore che l'urina della monaca faceva nella bocca del vecchio prete,era del tutto simile a quello di una ragazza che si scarica stando seduta sul Water.
A questo va aggiunto il fatto che il vecchio nel tentativo di ingoiare ogni zampillo,emetteva strani gorgoglii mentre parte del piscio,refluiva dalla bocca colandogli sotto il mento,sul collo sino al tappeto.
Mentre lei pisciava,le giaculatorie continuavano e di tanto in tanto si levavano grida di richieste di perdono disperse nella penombra di quell'ambiente saturo di odori di sesso e di peccato.
Quando la suora,dopo aver smesso di scaricarsi si era accucciata ancora sulla bocca dell'anziano e pervertito prete per farsi asciugare con la lingua il pelo bagnato di urina,don Luigi si era avvicinato al viso sempre più sconvolto della sposina e le aveva sussurrato:
-E' il tuo turno.
Il padre ha scelto te per concludere questa sessione,devi esserne felice in quanto questo privilegio normalmente viene riservato alle vergini ma stavolta essendo tu una fresca sposina ed avendo come genitrice "tua madre",lui ha voluto che fossi proprio tu.-
Detto questo,l'aveva fatta alzare e le aveva legato ai fianchi una cintura dalla quale pendeva un grosso fallo di lattice nero mentre dalla parte opposta,vi era un cazzo più piccolo da infilare nella vagina.
Il vecchio prete era già in ginocchio col culo esposto alla penetrazione del mostruoso aggeggio nero.
Di fronte a lui si era inginocchiata la monaca con le chiappe nude offerte a chi l'avesse voluta prendere e vol viso di fronte al vecchio con le labbra pronte a congiungersi a lui in un lascivo bacio nel momento della doppia monta.
A lubrificare il buco del culo del vecchio vizioso si era preso cura uno dei due pretini che a sua volta,offriva le chiappe al "fratello" già pronto dietro di lui col cazzo duro.
Si era formato così un gruppo da delirio dei sensi in cui tutti avevano un atto peccaminoso da compiere e per il quale alla fine dell'orgia,avrebbero dovuto chiedere perdono al Cristo ed alla Vergine che li stavano osservando.
Nonostante che il fallo di gomma fosse di dimensioni davvero spropositate e che lei non fosse avvezza a farne uso,la penetrazione nel culo del vecchio porco era stata alquanto agevole.
Mentre lei lo inculava strappandogli grida e preghiere di ringraziamento,l'appendice che aveva nella fica,le procurava un insolito piacere.
L'ambiente oramai era piena di grida,gemiti,imprecazioni,rantoli,squittii,implorazioni alla Madonna,bestemmie e sbuffi di ogni genere che accompagnavano tutti quei corpi che si accoppiavano come animali.
Il vecchio ad ogni affondo nelle sue visceri grugniva come un maiale.
La sposina che lo stava inculando gridava il suo piacere ad ogni orgasmo.
La monaca incitava don luigi a chiavarla più forte ed il piccolo prete ululava implorando che gli sfondasse il culo.
Quando tutti avevano goduto,l'ambiente era saturo di sudore e odori di ogni genere mentre il tappeto,il pavimento ed il divano luccicavano di sborra od altri umori corporali.
Il vecchio satiro appagato nei suoi vizi più sacrileghi,aveva finalmente ottenuto la sua erezione ed a quel punto,don Luigi rivolgendosi alla sposina,le aveva detto:
-E' questo il tuo momento,il padre vuole accoppiarsi con te.-
Incredibilmente,quello che sino a quel momento era apparso come un vecchio dal corpo flaccido e dal sesso insignificante,aveva assunto una nuova virilità che lo faceva apparire potente col cazzo eretto ed un inquietante bagliore negli occhi.
La sposina era stata chiavata ed inculata in modo magistrale strappandole insieme ai violenti orgasmi,anche brandelli di anima sino a che il vecchio in un rigurgito di peccato,si era sfilato dal suo buco del culo e le aveva inondato la bocca di sborra.
segue
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Il rumore che l'urina della monaca faceva nella bocca del vecchio prete,era del tutto simile a quello di una ragazza che si scarica stando seduta sul Water.
A questo va aggiunto il fatto che il vecchio nel tentativo di ingoiare ogni zampillo,emetteva strani gorgoglii mentre parte del piscio,refluiva dalla bocca colandogli sotto il mento,sul collo sino al tappeto.
Mentre lei pisciava,le giaculatorie continuavano e di tanto in tanto si levavano grida di richieste di perdono disperse nella penombra di quell'ambiente saturo di odori di sesso e di peccato.
Quando la suora,dopo aver smesso di scaricarsi si era accucciata ancora sulla bocca dell'anziano e pervertito prete per farsi asciugare con la lingua il pelo bagnato di urina,don Luigi si era avvicinato al viso sempre più sconvolto della sposina e le aveva sussurrato:
-E' il tuo turno.
Il padre ha scelto te per concludere questa sessione,devi esserne felice in quanto questo privilegio normalmente viene riservato alle vergini ma stavolta essendo tu una fresca sposina ed avendo come genitrice "tua madre",lui ha voluto che fossi proprio tu.-
Detto questo,l'aveva fatta alzare e le aveva legato ai fianchi una cintura dalla quale pendeva un grosso fallo di lattice nero mentre dalla parte opposta,vi era un cazzo più piccolo da infilare nella vagina.
Il vecchio prete era già in ginocchio col culo esposto alla penetrazione del mostruoso aggeggio nero.
Di fronte a lui si era inginocchiata la monaca con le chiappe nude offerte a chi l'avesse voluta prendere e vol viso di fronte al vecchio con le labbra pronte a congiungersi a lui in un lascivo bacio nel momento della doppia monta.
A lubrificare il buco del culo del vecchio vizioso si era preso cura uno dei due pretini che a sua volta,offriva le chiappe al "fratello" già pronto dietro di lui col cazzo duro.
Si era formato così un gruppo da delirio dei sensi in cui tutti avevano un atto peccaminoso da compiere e per il quale alla fine dell'orgia,avrebbero dovuto chiedere perdono al Cristo ed alla Vergine che li stavano osservando.
Nonostante che il fallo di gomma fosse di dimensioni davvero spropositate e che lei non fosse avvezza a farne uso,la penetrazione nel culo del vecchio porco era stata alquanto agevole.
Mentre lei lo inculava strappandogli grida e preghiere di ringraziamento,l'appendice che aveva nella fica,le procurava un insolito piacere.
L'ambiente oramai era piena di grida,gemiti,imprecazioni,rantoli,squittii,implorazioni alla Madonna,bestemmie e sbuffi di ogni genere che accompagnavano tutti quei corpi che si accoppiavano come animali.
Il vecchio ad ogni affondo nelle sue visceri grugniva come un maiale.
La sposina che lo stava inculando gridava il suo piacere ad ogni orgasmo.
La monaca incitava don luigi a chiavarla più forte ed il piccolo prete ululava implorando che gli sfondasse il culo.
Quando tutti avevano goduto,l'ambiente era saturo di sudore e odori di ogni genere mentre il tappeto,il pavimento ed il divano luccicavano di sborra od altri umori corporali.
Il vecchio satiro appagato nei suoi vizi più sacrileghi,aveva finalmente ottenuto la sua erezione ed a quel punto,don Luigi rivolgendosi alla sposina,le aveva detto:
-E' questo il tuo momento,il padre vuole accoppiarsi con te.-
Incredibilmente,quello che sino a quel momento era apparso come un vecchio dal corpo flaccido e dal sesso insignificante,aveva assunto una nuova virilità che lo faceva apparire potente col cazzo eretto ed un inquietante bagliore negli occhi.
La sposina era stata chiavata ed inculata in modo magistrale strappandole insieme ai violenti orgasmi,anche brandelli di anima sino a che il vecchio in un rigurgito di peccato,si era sfilato dal suo buco del culo e le aveva inondato la bocca di sborra.
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