Angela e i due camionisti 1/4
Scritto da LanA, il 2021-07-25, genere tradimenti
Mi chiamo Angela, ho 29 anni, alta 1.70 capelli e occhi neri, porto una 3° abbondante di seno e lavoro presso uno studio legale.
Mi piace il sesso, anche se non sono una mangiatrice di uomini, ma quello che mi è successo la settimana scorsa mi ha cambiato la vita.
Di ritorno da Milano, dove avevo difeso con successo dei clienti per una causa di confini, mi accingevo a fare ritorno a casa quando la mia auto cominciò a fare i capricci.
Fui costretta a fermarmi presso un'area di sosta.
Cominciava a fare buio e, preoccupata, telefonai al mio fidanzato con il cellulare.
Speravo che mi venisse incontro senza lasciarmi per strada, ma lui mi rispose che aveva impegni e che pertanto, avrei dovuto arrangiarmi da sola.
Mi suggerì di chiamare il carro attrezzi per farmi rimorchiare alla più vicina officina.
Ero infuriata, non mi aspettavo questo suo modo di fare.
Rassegnata, mi accingevo a chiamare il carro attrezzi, quando accanto a me si fermò un TIR.
Dal grosso mezzo scese subito un giovane alto e muscoloso, che mi chiese se avessi bisogno di aiuto.
Raccontai del guasto alla macchina e Leo, così disse di chiamarsi, si prodigò per cercare di porre rimedio.
Risultati vani i suoi tentativi, si offrì di accompagnarmi alla più vicina area di servizio per cercare aiuto.
Ero molto titubante.
Accettare un passaggio da uno sconosciuto a quell'ora…
Ma non avevo altra scelta.
Era già buio e l'alternativa consisteva nel rimanere sola in quell'area di sosta, e poi Leo sembrava così rassicurante con quel suo sguardo allegro.
Accettai il suo aiuto.
Salire su quel mezzo così alto non era certo facile, ma Leo mi aiutò prendendomi dai fianchi e sollevandomi come fossi una piuma.
Mi fece accomodare in cabina, e prese posto dal lato guida.
Mi aspettavo che mettesse in moto per partire, ma non si muoveva.
CONTINUA ...
Mi piace il sesso, anche se non sono una mangiatrice di uomini, ma quello che mi è successo la settimana scorsa mi ha cambiato la vita.
Di ritorno da Milano, dove avevo difeso con successo dei clienti per una causa di confini, mi accingevo a fare ritorno a casa quando la mia auto cominciò a fare i capricci.
Fui costretta a fermarmi presso un'area di sosta.
Cominciava a fare buio e, preoccupata, telefonai al mio fidanzato con il cellulare.
Speravo che mi venisse incontro senza lasciarmi per strada, ma lui mi rispose che aveva impegni e che pertanto, avrei dovuto arrangiarmi da sola.
Mi suggerì di chiamare il carro attrezzi per farmi rimorchiare alla più vicina officina.
Ero infuriata, non mi aspettavo questo suo modo di fare.
Rassegnata, mi accingevo a chiamare il carro attrezzi, quando accanto a me si fermò un TIR.
Dal grosso mezzo scese subito un giovane alto e muscoloso, che mi chiese se avessi bisogno di aiuto.
Raccontai del guasto alla macchina e Leo, così disse di chiamarsi, si prodigò per cercare di porre rimedio.
Risultati vani i suoi tentativi, si offrì di accompagnarmi alla più vicina area di servizio per cercare aiuto.
Ero molto titubante.
Accettare un passaggio da uno sconosciuto a quell'ora…
Ma non avevo altra scelta.
Era già buio e l'alternativa consisteva nel rimanere sola in quell'area di sosta, e poi Leo sembrava così rassicurante con quel suo sguardo allegro.
Accettai il suo aiuto.
Salire su quel mezzo così alto non era certo facile, ma Leo mi aiutò prendendomi dai fianchi e sollevandomi come fossi una piuma.
Mi fece accomodare in cabina, e prese posto dal lato guida.
Mi aspettavo che mettesse in moto per partire, ma non si muoveva.
CONTINUA ...
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