Giovanna la ninfomane , vuole provare la gang bang con i nigeriani clandestini, sarà un crescendo di incredibile lussuria e tanta violenza
Scritto da Mauro il migliore , il 2021-07-11, genere orge
Questo racconto come gli altri che ho pubblicato e che pubblicherò, sono frutto della mia totale fantasia ... avranno sempre come protagonisti una bella coppia quarantenne formata da una splendida figa sempre rasata e sempre ben aperta a ogni tipo di penetrazione, con due tettone meravigliose con grandi capezzoli scuri, un culo non piccolissimo compensato da un buco slabbrato, amante dei tatuaggi con scritte che non lasciano nessun dubbio alla porcaggine di questa troia, dei piercings sia sulle lunghe labbra della figa che sui grandi capezzoli , di nome Giovanna e suo marito Mario praticamente impotente da anni dopo un’operazione sbagliata, che si diverte a stimolare la troia che è intrinseca nella sua amata mogliettina, cedendola a tutti quelli che vogliono usare e sfondare i suoi buchi.
Fatta questa premessa questo ennesimo racconto è scritto dal punto di vista della vaccona Giovanna.
Come scritto nel precedente racconto, saliamo in macchina con la mia amica Anna e su sue precise indicazioni, andiamo verso questo famoso casolare pieno di nigeriani arrapati, con cazzi asinini , che sarebbero stato felici di sfondarci a dovere.
Per strada alla vista del casolare in mezzo alla campagna, vediamo un negrone bello possente in bici, Anna mi fa fermare, tira giù il finestrino e saluta questo ragazzone, gli dice subito che eravamo lì perchè volevamo farci sbattere da lui e da tanti suoi amici, lui ci ha detto che quella sera avevano una festa con dei parenti appena sbarcati, ma che l’indomani se gli dicevamo a che ora passavamo avvisava più amici negri, per farci fare una bella e molto numerosa gang bang.
Io e Anna un po’ deluse ci siamo guardate e gli abbiamo detto che, noi saremmo state da loro nel pomeriggio verso le 5 di domani, gli abbiamo anche detto che avevamo voglia di farci sbattere dai loro cazzi sia in figa che nei nostri capienti buchi del culo, nel salutarlo ci siamo raccomandate che volevamo trovare più negri possibili, lui ci ha guardato e dicendoci ok vaccone bianche vedrete che domani sarete sfondate al massimo.
Ho quindi girato la macchina e siamo ritornate indietro dopo aver accompagnato Anna, sono tornata a casa dal mio maritino, che era un pò preoccupato, mi ha chiesto come era andata con Anna , gli ho raccontato tutto e lui si è fatto una sega pazzesca , per poi venirmi direttamente in bocca.
Ovviamente gli ho anche raccontato che l’indomani di non aspettarmi a casa la sera, perché avrei fatto una Gang Bang con molti nigeriani solo io e Anna , e che doveva andare in farmacia a prendere almeno un centinaio di preservativi.
Mario era molto preoccupato perché non poteva assistere a questa numerosa Gang Bang non solo per proteggermi ma anche per riprendere tutto per poi farne un film certo che sarebbe tato un successo, mi ha messo in guardia dalle possibili violenze, immaginando che saremmo state in balia di feroci delinquenti Nigeriani, ma sapeva che mi sarebbe piaciuto per la mia tendenza masochista.
Poi mi ha chiesto se potevo portare la sua videocamera, di chiedere a qualche nigeriano di riprendere la nostra monta, ho detto subito si da grande esibizionista che sono, perchè mi sarebbe piaciuto molto farmi vedere stuprata da decine di negri, così poi Mario mi poteva vedere e farne un filmino da vendere a intenditori.
Mario continuava a dirmi di stare attenta, e più io più fantasticavo, da troia masochista, sulle cose che avrei potuto subire , certa che avrei goduto come la peggiore delle porche, qualsiasi cosa mi avrebbero fatto.
Volevo essere usata, violentata, e sfondata da più cazzi in tutti i miei buchi, questo era da quel momento il mio unico pensiero, confesso che nella notte per sentirmi già piena mi sono messo nel culo , il più grosso cuneo che avevo.
L’indomani dopo essermi messo degli oli balsamici sia in figa che nel mio buco del culo, mi sono messa il mio reggicalze di pelle borchiato, il reggiseno a balconcino che lasciava uscire i miei due grandi capezzoli con gli anelli, delle calze a rete nere , un paio di sandali con le zeppe e un tacco 16, mi sono laccata di rosso tutte le mie unghie, messo infilato il solito impermeabile lungo fino ai piedi e sono andata in auto a prendere Anna.
Anna dopo 2 minuti è arrivata giù, ma con grande sorpresa era con un’amica, bionda bellissima con una quinta di tette, anche lei con gli anelli ai grossi capezzoli, erano entrambe con reggicalze con calze a rete nere, eravamo praticamente vestite identiche , 3 vacche bianche da monta pronte a farsi usare in tutti i nostri allenati buchi.
Nel tragitto anche Eva , mi ha raccontato che quando Anna gli aveva detto di questa Gang Bang, l’aveva pregata di portare anche lei , perché aveva bisogno di farsi sfondare, da cazzi grossi, che aveva già fatto con Anna l’esperienza, con i Nigeriani in questo casolare, per quanto avevano subito molta violenza solo a ricardare quelle ore in balia dei loro cazzi, gli si bagnava la figa.
Arrivate, entrammo praticamente nude, pronte a farsi trombare, ci accolse il capo banda un colosso di due metri, che ha subito baciato in bocca Anna e Eva, apostrofandole vaccone bianche avete bisogno dei nostri cazzi, dicendo che sopra cerano più di 50 fratelli neri, già con i cazzi in mano, pronti a violentarci.
Appena mi presentarono, lui mi ha messo le sue ruvide mani su per la mia figa già bagnata , facendo entrare subito 4 dita per poi mettermi a novanta e sfondarmi tutta con la sua intera e grossa mano, rallegrandosi che ero ben aperta, mi disse guardandomi negli occhi, che dopo mi avrebbe personalmente sfondato, allargandomi ancora di più, sia il culo che la mia figa.
Mi chiese di girarmi su me stessa per valutarmi, apprezzando i miei tatuaggi, mi ha subito chiesto come mai mi ero tatuata un cazzo di un cavallo sulla schiena.
Anna è intervenuta raccontandogli, che mi ero fatta due stalloni e diversi cani e che avevo il culo sfondato, perché lo stallone mi aveva messo oltre 80 centimetri del suo imponente cazzo, nel culo arrivando direttamente nel mio intestino.
Mi ha guardato e mi ha detto tranquilla qui troverai pane per i tuoi denti.
Salimmo tutte e tre eccitatissime le scale ,appena varcata la soglia trovammo davanti a noi tantissimi negri già nudi con il cazzo in mano, ci presero con violenza gridando in una lingua incomprensibile e ci portarono su tre diversi e distanti materassi , fui sbattuta in ginocchio, obbligandomi a fare decine di pompini, venivano a raffica dopo pochi minuti facendomi quasi soffocare da tanta sborra dovevo bere, intanto altri negri mi stavano tirando gli anelli delle tettone e delle labbra della mia figa, mettendo le loro ruvide dita nei miei buchi, sempre con violenza facendomi sussultare anche da dolore, pur felice di essere trattata come una vacca da monta, non potendo gridare visto che avevo almeno un cazzo in bocca se non due alla volta.
Per fortuna erano tutti molto giovani, con bei fisici e soprattutto dei cazzi mostruosi, mi sentivo felicemente usata, mi sborravano sulle tette in faccia e direttamente in gola erano tanti avevo perso il numero, non mi facevano neanche respirare, avevo la lingua he lavorava sui loro cazzi, dalla base dello scroto fino alla cappella, stimolandoli anche con il grosso piercing sulla mia lingua.
Venivo palpata da per tutto, mi mettevano le dita nei miei buchi, mi strattonavano gli anelli ai capezzoli, mi pizzicavano con forza le mie tettone, mi davano delle fortissime sberle sul culo, lasciando, i segni di queste rudi manipolazioni, su tutto il mio corpo.
Stavo vivendo una delle Gang Bang più numerose e violente, mai vissute, mi sentivo una ninfomane mai sazia, avevo già fatto venire con la bocca più di 40 ragazzi e con la coda dell’occhio, vedevo sia Anna che Eva prese da altrettanti negri, che urlavano i loro orgasmi.
Sentivo le loro grida e i rantoli di orgasmi pazzeschi, io ero praticamente una maschera di sborra, mi pulirono con degli stracci, mi misero alla pecorina su un tavolaccio mi legarono le caviglie alle gambe del tavolo, cominciarono a sfondarmi la figa uno in fila all’altro, erano tantissimi , entravano con violenza ci stavano un paio di minuti per poi venirmi dentro, ad un certo punto da tanta sborra avevo in figa, avevo un rigagnolo, che scendeva lungo le cosce fino a terra, dove una bacinella raccoglieva tutta la loro sborra.
Finto con la figa , che era rimasta vistosamente aperta, pensavo di avere un po’ di tregua, ma cominciarono subito a incularmi, lasciandomi sempre legata al tavolo, la monta sembrava non aver mai fine, ma girandomi verso la porta vedevo entrare continuamente altri negri pronti a dare il cambio a quelli che erano venuti dentro i nostri buchi, pensai subito che alla fine saranno stati più di cento.
Io mi stavo godendo la monta del mio buco del culo, quando cominciarono a darmi delle vergate con un fustino sul mio culo, facendomi gridare dal dolore, poi non contenti di avermi riempito anche l’intestino con la loro sborra, cominciarono a pisciarmi nel culo litri di urina, loro mi dicevano che era per lavarmi, infatti finito con il culo pisciarono a decine anche nella mia figa.
Erano già passate delle ore, dove siamo state tutte e tre montate da decine di negri arrapati, perché vedevo dalle finestre che fuori era buio.
Il capo ci slego tutte e tre e ci portarono in una stanza con una doccia per lavarci.
Ci lasciarono riposare per una buona oretta, poi ci venne a prendere tutte e tre ci misero su un grande materasso, perché volevano che dessimo loro uno spettacolo di lesbiche, noi ci guadammo e dopo un secondo avevamo già la bocca sulla figa dell'altra, poi cominciammo a fistarci con le mani in ogni buco, Anna come immaginavo mi ha messo a gambe aperte, con lsuoi sandali appuntiti, tacco 12 ha cominciato a inserirli con forza dentro la mia figa, mentre Eva mi leccava e martoriava le tettone, tirandomi con forza gli anelli.
Non vi racconto l’eccitazione dei nigeriani, che ci guardavano a decine in cerchio, tutti con i cazzi già duri come il marmo, non potendo intervenire su comando del capo.
Anna da dominante finito con me, ha messo Eva a pancia in giù con il culo in alto, e ha cominciato a mettere una mano nel culo di Eva poi ha infilato tutto il braccio fino al gomito, andava giù e su con forza, Eva urlava dal godimento, io guardavo la scena , felice di vedere che cerano altre donne sfondate come me.
Anna mi ha chiamato e mi ha messo a faccia in giù con il culo, vicino a Eva, e ha messo nel mio culo la mano libera, ovviamente non si è accontentata della sola mano ma mi ha infilato anche a me l’intero braccio fino al gomito , e ha cominciato ad andare su e giù, in entrambi i culi, tra gli applausi di decine di negri pronti a saltarci addosso.
La cosa è durata qualche minuto, per il capo ci ha fermate , ha messo Anna affianco a noi sempre con il culo per aria, ci ha messo un imbuto a testa ben infilato nel culo, e ci ha usato come sborratoio umano per far scaricare i nigeriani che avevano visto lo spettacolo.
Ad uno a uno decine di negri hanno sborrato nell’imbuto, scelto tra le 3 vacche bianche.
Io ma anche Eva, mente sentivamo la sborra che colava fin dentro il nostro intestino, ci toccavamo il clitoride, per godere da masochiste che siamo questa umiliazione.
Ma la festa non era finita cera un’ultima sorpresa prima del grande finale come detto dal capo, ci hanno messo su una bacinella e fatto svuotare la sborra dal nostro culo, poi hanno aggiunto quella ce era uscita prima dalla figa, e ci hanno obbligato a berla direttamente dalle bacinelle, io e Eva e Anna ne abbiamo bevuta un bel po’, ma poi abbiamo rovesciato la bacinella sulla faccia e sulle nostre tettone, lavandoci di sborra come le peggiori delle troie.
Ci hanno fatto fare una doccia e ci hanno di nuovo portato su tre distinti materassi dove cera già un negrone con un cazzo gigante con il preservativo infilato per ognuna di noi, ci siamo buttate sopra facendolo entrare velocissimo, con un triplice orgasmo appena avevano toccato i nostri uteri.
Eravamo talmente infoiate da vere ninfomani, con un cazzo gigantesco che ci sfondava la nostra figa , non contente abbiamo gridato tutte e tre che volevamo cazzi anche nel culo oramai ridotto a tre caverne.
Subito ci hanno accontentate e sempre con cazzi giganteschi ma tutti con i preservativi ci hanno riempito il culo, era un continuo andare e venire dentro i nostri culi , ogni volta che un negro veniva si toglieva dal nostro buco del culo lasciando spazio ad un altro , tutti si toglievano il preservativo pieno di sborra e lo tenevano in mano.
Io e Eva abbiamo chiesto di farci mettere due cazzi alla volta nel culo, siamo state subito accontentate, dopo una buona mezzora tutti i ragazzi erano esauriti e stanchi , noi eravamo distrutte.
La cosa preoccupante è che i nostri buchi non si chiudevano , erano rimasti belli larghi specie la mia figa, pensavo che questa volta me l’avevano slabbrata definitivamente.
Prima di lasciarci su ordine del capo, ogni ragazzo ci ha versato il suo preservativo direttamente sulla faccia e le tettone, è stata una Gang Bang spettacolare da record, tutto ripreso dalla telecamera che mi ero portata , per la goduria del mio adorato e porco maritino.
Alla fine dopo una doccia rinfrescante, abbiamo ringraziato il capo che ci ha detto che vacche bianche come noi non le aveva mai viste, che quando volevamo loro erano sempre pronti a organizzare altre grandi Gang Bang.
Al prossimo racconto
Fatta questa premessa questo ennesimo racconto è scritto dal punto di vista della vaccona Giovanna.
Come scritto nel precedente racconto, saliamo in macchina con la mia amica Anna e su sue precise indicazioni, andiamo verso questo famoso casolare pieno di nigeriani arrapati, con cazzi asinini , che sarebbero stato felici di sfondarci a dovere.
Per strada alla vista del casolare in mezzo alla campagna, vediamo un negrone bello possente in bici, Anna mi fa fermare, tira giù il finestrino e saluta questo ragazzone, gli dice subito che eravamo lì perchè volevamo farci sbattere da lui e da tanti suoi amici, lui ci ha detto che quella sera avevano una festa con dei parenti appena sbarcati, ma che l’indomani se gli dicevamo a che ora passavamo avvisava più amici negri, per farci fare una bella e molto numerosa gang bang.
Io e Anna un po’ deluse ci siamo guardate e gli abbiamo detto che, noi saremmo state da loro nel pomeriggio verso le 5 di domani, gli abbiamo anche detto che avevamo voglia di farci sbattere dai loro cazzi sia in figa che nei nostri capienti buchi del culo, nel salutarlo ci siamo raccomandate che volevamo trovare più negri possibili, lui ci ha guardato e dicendoci ok vaccone bianche vedrete che domani sarete sfondate al massimo.
Ho quindi girato la macchina e siamo ritornate indietro dopo aver accompagnato Anna, sono tornata a casa dal mio maritino, che era un pò preoccupato, mi ha chiesto come era andata con Anna , gli ho raccontato tutto e lui si è fatto una sega pazzesca , per poi venirmi direttamente in bocca.
Ovviamente gli ho anche raccontato che l’indomani di non aspettarmi a casa la sera, perché avrei fatto una Gang Bang con molti nigeriani solo io e Anna , e che doveva andare in farmacia a prendere almeno un centinaio di preservativi.
Mario era molto preoccupato perché non poteva assistere a questa numerosa Gang Bang non solo per proteggermi ma anche per riprendere tutto per poi farne un film certo che sarebbe tato un successo, mi ha messo in guardia dalle possibili violenze, immaginando che saremmo state in balia di feroci delinquenti Nigeriani, ma sapeva che mi sarebbe piaciuto per la mia tendenza masochista.
Poi mi ha chiesto se potevo portare la sua videocamera, di chiedere a qualche nigeriano di riprendere la nostra monta, ho detto subito si da grande esibizionista che sono, perchè mi sarebbe piaciuto molto farmi vedere stuprata da decine di negri, così poi Mario mi poteva vedere e farne un filmino da vendere a intenditori.
Mario continuava a dirmi di stare attenta, e più io più fantasticavo, da troia masochista, sulle cose che avrei potuto subire , certa che avrei goduto come la peggiore delle porche, qualsiasi cosa mi avrebbero fatto.
Volevo essere usata, violentata, e sfondata da più cazzi in tutti i miei buchi, questo era da quel momento il mio unico pensiero, confesso che nella notte per sentirmi già piena mi sono messo nel culo , il più grosso cuneo che avevo.
L’indomani dopo essermi messo degli oli balsamici sia in figa che nel mio buco del culo, mi sono messa il mio reggicalze di pelle borchiato, il reggiseno a balconcino che lasciava uscire i miei due grandi capezzoli con gli anelli, delle calze a rete nere , un paio di sandali con le zeppe e un tacco 16, mi sono laccata di rosso tutte le mie unghie, messo infilato il solito impermeabile lungo fino ai piedi e sono andata in auto a prendere Anna.
Anna dopo 2 minuti è arrivata giù, ma con grande sorpresa era con un’amica, bionda bellissima con una quinta di tette, anche lei con gli anelli ai grossi capezzoli, erano entrambe con reggicalze con calze a rete nere, eravamo praticamente vestite identiche , 3 vacche bianche da monta pronte a farsi usare in tutti i nostri allenati buchi.
Nel tragitto anche Eva , mi ha raccontato che quando Anna gli aveva detto di questa Gang Bang, l’aveva pregata di portare anche lei , perché aveva bisogno di farsi sfondare, da cazzi grossi, che aveva già fatto con Anna l’esperienza, con i Nigeriani in questo casolare, per quanto avevano subito molta violenza solo a ricardare quelle ore in balia dei loro cazzi, gli si bagnava la figa.
Arrivate, entrammo praticamente nude, pronte a farsi trombare, ci accolse il capo banda un colosso di due metri, che ha subito baciato in bocca Anna e Eva, apostrofandole vaccone bianche avete bisogno dei nostri cazzi, dicendo che sopra cerano più di 50 fratelli neri, già con i cazzi in mano, pronti a violentarci.
Appena mi presentarono, lui mi ha messo le sue ruvide mani su per la mia figa già bagnata , facendo entrare subito 4 dita per poi mettermi a novanta e sfondarmi tutta con la sua intera e grossa mano, rallegrandosi che ero ben aperta, mi disse guardandomi negli occhi, che dopo mi avrebbe personalmente sfondato, allargandomi ancora di più, sia il culo che la mia figa.
Mi chiese di girarmi su me stessa per valutarmi, apprezzando i miei tatuaggi, mi ha subito chiesto come mai mi ero tatuata un cazzo di un cavallo sulla schiena.
Anna è intervenuta raccontandogli, che mi ero fatta due stalloni e diversi cani e che avevo il culo sfondato, perché lo stallone mi aveva messo oltre 80 centimetri del suo imponente cazzo, nel culo arrivando direttamente nel mio intestino.
Mi ha guardato e mi ha detto tranquilla qui troverai pane per i tuoi denti.
Salimmo tutte e tre eccitatissime le scale ,appena varcata la soglia trovammo davanti a noi tantissimi negri già nudi con il cazzo in mano, ci presero con violenza gridando in una lingua incomprensibile e ci portarono su tre diversi e distanti materassi , fui sbattuta in ginocchio, obbligandomi a fare decine di pompini, venivano a raffica dopo pochi minuti facendomi quasi soffocare da tanta sborra dovevo bere, intanto altri negri mi stavano tirando gli anelli delle tettone e delle labbra della mia figa, mettendo le loro ruvide dita nei miei buchi, sempre con violenza facendomi sussultare anche da dolore, pur felice di essere trattata come una vacca da monta, non potendo gridare visto che avevo almeno un cazzo in bocca se non due alla volta.
Per fortuna erano tutti molto giovani, con bei fisici e soprattutto dei cazzi mostruosi, mi sentivo felicemente usata, mi sborravano sulle tette in faccia e direttamente in gola erano tanti avevo perso il numero, non mi facevano neanche respirare, avevo la lingua he lavorava sui loro cazzi, dalla base dello scroto fino alla cappella, stimolandoli anche con il grosso piercing sulla mia lingua.
Venivo palpata da per tutto, mi mettevano le dita nei miei buchi, mi strattonavano gli anelli ai capezzoli, mi pizzicavano con forza le mie tettone, mi davano delle fortissime sberle sul culo, lasciando, i segni di queste rudi manipolazioni, su tutto il mio corpo.
Stavo vivendo una delle Gang Bang più numerose e violente, mai vissute, mi sentivo una ninfomane mai sazia, avevo già fatto venire con la bocca più di 40 ragazzi e con la coda dell’occhio, vedevo sia Anna che Eva prese da altrettanti negri, che urlavano i loro orgasmi.
Sentivo le loro grida e i rantoli di orgasmi pazzeschi, io ero praticamente una maschera di sborra, mi pulirono con degli stracci, mi misero alla pecorina su un tavolaccio mi legarono le caviglie alle gambe del tavolo, cominciarono a sfondarmi la figa uno in fila all’altro, erano tantissimi , entravano con violenza ci stavano un paio di minuti per poi venirmi dentro, ad un certo punto da tanta sborra avevo in figa, avevo un rigagnolo, che scendeva lungo le cosce fino a terra, dove una bacinella raccoglieva tutta la loro sborra.
Finto con la figa , che era rimasta vistosamente aperta, pensavo di avere un po’ di tregua, ma cominciarono subito a incularmi, lasciandomi sempre legata al tavolo, la monta sembrava non aver mai fine, ma girandomi verso la porta vedevo entrare continuamente altri negri pronti a dare il cambio a quelli che erano venuti dentro i nostri buchi, pensai subito che alla fine saranno stati più di cento.
Io mi stavo godendo la monta del mio buco del culo, quando cominciarono a darmi delle vergate con un fustino sul mio culo, facendomi gridare dal dolore, poi non contenti di avermi riempito anche l’intestino con la loro sborra, cominciarono a pisciarmi nel culo litri di urina, loro mi dicevano che era per lavarmi, infatti finito con il culo pisciarono a decine anche nella mia figa.
Erano già passate delle ore, dove siamo state tutte e tre montate da decine di negri arrapati, perché vedevo dalle finestre che fuori era buio.
Il capo ci slego tutte e tre e ci portarono in una stanza con una doccia per lavarci.
Ci lasciarono riposare per una buona oretta, poi ci venne a prendere tutte e tre ci misero su un grande materasso, perché volevano che dessimo loro uno spettacolo di lesbiche, noi ci guadammo e dopo un secondo avevamo già la bocca sulla figa dell'altra, poi cominciammo a fistarci con le mani in ogni buco, Anna come immaginavo mi ha messo a gambe aperte, con lsuoi sandali appuntiti, tacco 12 ha cominciato a inserirli con forza dentro la mia figa, mentre Eva mi leccava e martoriava le tettone, tirandomi con forza gli anelli.
Non vi racconto l’eccitazione dei nigeriani, che ci guardavano a decine in cerchio, tutti con i cazzi già duri come il marmo, non potendo intervenire su comando del capo.
Anna da dominante finito con me, ha messo Eva a pancia in giù con il culo in alto, e ha cominciato a mettere una mano nel culo di Eva poi ha infilato tutto il braccio fino al gomito, andava giù e su con forza, Eva urlava dal godimento, io guardavo la scena , felice di vedere che cerano altre donne sfondate come me.
Anna mi ha chiamato e mi ha messo a faccia in giù con il culo, vicino a Eva, e ha messo nel mio culo la mano libera, ovviamente non si è accontentata della sola mano ma mi ha infilato anche a me l’intero braccio fino al gomito , e ha cominciato ad andare su e giù, in entrambi i culi, tra gli applausi di decine di negri pronti a saltarci addosso.
La cosa è durata qualche minuto, per il capo ci ha fermate , ha messo Anna affianco a noi sempre con il culo per aria, ci ha messo un imbuto a testa ben infilato nel culo, e ci ha usato come sborratoio umano per far scaricare i nigeriani che avevano visto lo spettacolo.
Ad uno a uno decine di negri hanno sborrato nell’imbuto, scelto tra le 3 vacche bianche.
Io ma anche Eva, mente sentivamo la sborra che colava fin dentro il nostro intestino, ci toccavamo il clitoride, per godere da masochiste che siamo questa umiliazione.
Ma la festa non era finita cera un’ultima sorpresa prima del grande finale come detto dal capo, ci hanno messo su una bacinella e fatto svuotare la sborra dal nostro culo, poi hanno aggiunto quella ce era uscita prima dalla figa, e ci hanno obbligato a berla direttamente dalle bacinelle, io e Eva e Anna ne abbiamo bevuta un bel po’, ma poi abbiamo rovesciato la bacinella sulla faccia e sulle nostre tettone, lavandoci di sborra come le peggiori delle troie.
Ci hanno fatto fare una doccia e ci hanno di nuovo portato su tre distinti materassi dove cera già un negrone con un cazzo gigante con il preservativo infilato per ognuna di noi, ci siamo buttate sopra facendolo entrare velocissimo, con un triplice orgasmo appena avevano toccato i nostri uteri.
Eravamo talmente infoiate da vere ninfomani, con un cazzo gigantesco che ci sfondava la nostra figa , non contente abbiamo gridato tutte e tre che volevamo cazzi anche nel culo oramai ridotto a tre caverne.
Subito ci hanno accontentate e sempre con cazzi giganteschi ma tutti con i preservativi ci hanno riempito il culo, era un continuo andare e venire dentro i nostri culi , ogni volta che un negro veniva si toglieva dal nostro buco del culo lasciando spazio ad un altro , tutti si toglievano il preservativo pieno di sborra e lo tenevano in mano.
Io e Eva abbiamo chiesto di farci mettere due cazzi alla volta nel culo, siamo state subito accontentate, dopo una buona mezzora tutti i ragazzi erano esauriti e stanchi , noi eravamo distrutte.
La cosa preoccupante è che i nostri buchi non si chiudevano , erano rimasti belli larghi specie la mia figa, pensavo che questa volta me l’avevano slabbrata definitivamente.
Prima di lasciarci su ordine del capo, ogni ragazzo ci ha versato il suo preservativo direttamente sulla faccia e le tettone, è stata una Gang Bang spettacolare da record, tutto ripreso dalla telecamera che mi ero portata , per la goduria del mio adorato e porco maritino.
Alla fine dopo una doccia rinfrescante, abbiamo ringraziato il capo che ci ha detto che vacche bianche come noi non le aveva mai viste, che quando volevamo loro erano sempre pronti a organizzare altre grandi Gang Bang.
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