Ho perso il lavoro, ma non è tutto perduto 2/2
Scritto da LanA, il 2021-05-23, genere incesti
La salutai come faccio di solito, con un sorriso, ma lei mi chiamò per nome (di solito non lo fa mai davanti agli altri impiegati) e mi convocò nell’ufficio dell’amministrazione.
Mi disse che voleva comunicarmi alcune novità su alcuni prodotti che sarebbero stati messi in vendita prossimamente.
Io la seguii come un cagnolino docile, avevo sempre avuto un grande rispetto per quella donna.
Ma una volta dentro, la mia cara suocera si rivelò ben altra cosa.
Lei si sedette sulla scrivania ed allargò le gambe.
Senza troppe menate mi fece vedere che non portava le mutandine e quella fica completamente rasata mi fece venire una incredibile voglia di scoparmela.
La porca era una donna molto piacente e vederla senza mutande fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Mi avvicinai a lei per baciarla, ma mi fermò subito.
Con tono perentorio mi disse che voleva leccata la figa.
Sorrideva e cominciò a giocare al gioco della mistress porca che adora dare ordine ai suoi sottoposti.
Mi feci comandare ed ho ubbidito.
Mi sono inginocchiato ed ho iniziato a leccarle la passera. Che meraviglia ragazzi.
Una vera troia deliziosa con una vagina completamente glabra e bagnata.
La feci gemere di piacere ma poi mi sono alzato. Volevo scoparla a tutti i costi ma ancora lei non mi permetteva di avvinarmi.
Certamente voleva stuzzicarmi ancora un po’ per farmi eccitare.
Alla fine però ha ceduto alle mie pressioni.
Mi sono abbassato i pantaloni ed ho iniziato a scoparla.
Il mio cazzo ero tutto dentro di lei e lo muovevo in maniera molto veloce.
Lei si faceva trombare a meraviglia.
La sua fica ormai grondava di piacere e sembrava una vera fontana.
I suoi umori mi avevano completamente reso fradicio il cazzo.
Ma io ero in piedi e la stantuffavo come una troia. Alla fine le ho sborrato abbondantemente nella figa.
Una scopata, quella, che non pensavo potesse essere realizzabile.
Ma mia suocera è una di quelle femmine a cui non si dice certo di no.
Oggi sono diventato il direttore del supermercato e sono entrato in società con lei.
Un nuovo lavoro ed una figa matura da scopare nella stanza dell’amministrazione di un piccolo supermerccato.
FINE
Mi disse che voleva comunicarmi alcune novità su alcuni prodotti che sarebbero stati messi in vendita prossimamente.
Io la seguii come un cagnolino docile, avevo sempre avuto un grande rispetto per quella donna.
Ma una volta dentro, la mia cara suocera si rivelò ben altra cosa.
Lei si sedette sulla scrivania ed allargò le gambe.
Senza troppe menate mi fece vedere che non portava le mutandine e quella fica completamente rasata mi fece venire una incredibile voglia di scoparmela.
La porca era una donna molto piacente e vederla senza mutande fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Mi avvicinai a lei per baciarla, ma mi fermò subito.
Con tono perentorio mi disse che voleva leccata la figa.
Sorrideva e cominciò a giocare al gioco della mistress porca che adora dare ordine ai suoi sottoposti.
Mi feci comandare ed ho ubbidito.
Mi sono inginocchiato ed ho iniziato a leccarle la passera. Che meraviglia ragazzi.
Una vera troia deliziosa con una vagina completamente glabra e bagnata.
La feci gemere di piacere ma poi mi sono alzato. Volevo scoparla a tutti i costi ma ancora lei non mi permetteva di avvinarmi.
Certamente voleva stuzzicarmi ancora un po’ per farmi eccitare.
Alla fine però ha ceduto alle mie pressioni.
Mi sono abbassato i pantaloni ed ho iniziato a scoparla.
Il mio cazzo ero tutto dentro di lei e lo muovevo in maniera molto veloce.
Lei si faceva trombare a meraviglia.
La sua fica ormai grondava di piacere e sembrava una vera fontana.
I suoi umori mi avevano completamente reso fradicio il cazzo.
Ma io ero in piedi e la stantuffavo come una troia. Alla fine le ho sborrato abbondantemente nella figa.
Una scopata, quella, che non pensavo potesse essere realizzabile.
Ma mia suocera è una di quelle femmine a cui non si dice certo di no.
Oggi sono diventato il direttore del supermercato e sono entrato in società con lei.
Un nuovo lavoro ed una figa matura da scopare nella stanza dell’amministrazione di un piccolo supermerccato.
FINE
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