Mia nonna navigata cinque

Il sole stava lentamente scendendo all’orizzonte sul mare, il cielo era rosso fuoco, io e nonna eravamo ancora sulla spiaggia eravamo sdraiati sulle asciugamani, nonna ormai era padrona del mio cazzo ogni tanto allungava la mano e da sopra il costume lo accarezzava tenendolo in tiro. Io un po’ mi vergognavo poteva qualcuno vedere la scena mettendomi in difficoltà. Era così innamorata che se ne fregava degli altri, poi lo faccio per tenerti in allenamento, poi lo tieni dritto e poi duri di più quando facciamo l’amore, hai capito che zoccola la mia nonna. Tornati a cada ci facciamo la doccia scendiamo in cucina per cenare, come sempre nonna era seduta vicino a me, mentre i miei erano difronte, ci interrogavamo su come era andata la giornata, nonna trovava sempre una scusa per fare una carezza al mio uccello, guardavo se i miei avevano notato la nonna allungare il braccio sotto la tavola, sembrava di no. Poi ci siamo seduti sul divano per vedere la TV, aspettando per andare a letto, nonna e mamma ci lasciano per andare a letto, rimaniamo io e papà, dopo un po’ di avvicina a me sorridendo, ho visto mia madre che sotto la tavola ti faceva le carezze, stanotte ti salterà addosso, lo vista in volto molto rossa, ma no papà e rossa perché ha preso il sole , la cosa fino li, poi si alza, vado a dare una spalmata di crema alla mamma, poi se senti qualche rumore e che la trombero’ ciao figliolo e buon divertimento. Aspetto ancora un po’ poi vedo nonna che da sopra mi fa cenno di salire, già in una sottana molto attillata mostrava il suo corpo senza reggiseno e tanga, si ormai aveva abbandonato le mutande. Le dico , spengo la TV e la luce salgo vado in bagno mi faccio il bidè e vado in camera. Trovo nonna sdraiata a pancia sotto la sottana tirata su mostrando il suo favoloso culo, splendido chiunque lo preferirebbe alla fregna, rimango il mini slip, a mala pena copriva il cazzo la cappella spuntava fuori, mi sdraio affianco alla nonna, le dico che culo che hai ti scoperei tutta la notte sborrando fiumi di sperma, lo do nipotino mio ma stasera devi riempire la mia fica, vieni accarezzamela ,senti come liscia ho tolto i peli ormai grigi per fartela poi giovanile, le metto la mano sul monte di venere le infilo il medio dentro la figa le sgrilletto il clitoride la sento mugolare chiude gli occhi , metti qualche dito in più la figa e grossa e profonda, le metto il medio, l’indice e l’anulare dentro poi la massaggio ancora il clitoride, per qualche minuto, gode si agita, ma ancora non la voglio scopare, metto le dita unite a cono e le introduco dentro , roteò la mano entrando sempre più fino a sparire ella fregna aperta spanata. Comincio a scoparla uscendo ed entrando, lei con occhi chiusi allarga sempre più le gambe e ogni volta mi viene incontro ansimando, amore lo voglio dentro dammelo tutto anche palle infila. E così faccio quel buco, quel antro della goduria mi aspiro il cazzo tutti venti centimetri erano spariti, lei era in continuo orgasmo il suo liquido spruzzava a fiotti fuori , io infoiato do una spinta tremenda, i coglioni vengono abbracciati dalle grandi labbra, sono finito contro la base della vagina, la sento gridare di piacere, spongo lentamente per poi accelerare, era proprio vero avevo acquisito tanta resistenza, voglio vedere quanto dura, era mezz’ora che chiavavo mia nonna lei era distrutta dagli organi non si contano ormai più. Finalmente sto per venire e le sborro tanto di quella sperma, sette otto fiotti la riempio tutta, mi accascio sfinito stando dentro in mezzo alle sue cosce che mi abbracciavano. Mi dice poi me lo dai che te lo pulisco per bene, lo prende in bocca lo slingua per bene con il dito indice lo passa sul canale da sotto a sopra per fare uscire ciò che resta succhia come un aspirapolvere non si fa perdere una goccia, finita l’aspirata si passa la lingua sulle labbra si avvicina mi bacia, grazie amore pochi mi hanno scopato come te questa sera, lo faremo ancora ma sarò io a scoparti stavolta, bei programmi mi aspettavano. Continua