Riempimela, ti prego! Capitolo Terzo
Scritto da Stier , il 2020-12-25, genere tradimenti
Oramai Anna aveva raggiunto un certo equilibrio mentale. Insomma, nell'ultimo mese si era fatta scopare e riempire dal fidanzato di una delle sue migliori amiche ben due volte. La seconda era stata proprio lì, in cucina.
Si era chiesta se per caso non vi fosse qualcosa di sbagliato in lei, poi aveva realizzato che, pur provando amore per il fidanzato e piacere nel fare sesso con lui, amava sentire la fica piena di sperma, amava sentirsi troia e desiderata da qualcuno che non fosse Alessandro. Era un controsenso, certo, farsi riempire da altri ma non da lui però faceva parte del gioco erotico che tanto la eccitava. E poi, si diceva, da quando s'era fatta sbattere da Michele osava di più anche con Alessandro che si era presto adattato alla "nuova" Anna, pur ignorando i motivi di tale cambiamento.
Solo una regola si era data la ragazza: mai più con persone che facevano parte della sua vita. Michele era stato un rischio; troppe possibilità di essere scoperti da Giovanna o da Alessandro. Per un periodo non ci furono problemi: tra università, studio e vita privata l'unico con cui scopare era Alessandro.
Finché, a qualche settimana dall' "affaire Michele", non si trovò nella zona universitaria della Città. Aveva finito di seguire un corso e stava aspettando Alessandro per pranzare assieme. D'improvviso, tuttavia, Alessandro le scrisse su whatsapp:
"Anna amore faccio un po' tardi, il prof si è inventato un'esercitazione del cazzo è la vuole per oggi pomeriggio"
Anna era infastidita ma non poteva certo biasimare il fidanzato:
"Ale tranquillo, ti aspetto. Tanto è presto".
In effetti non era ancora l'una. Così, Anna decise di tornare in facoltà, dove almeno c'era l'aria condizionata. Faceva particolarmente caldo, l'estate era prossima, ma Anna si era fatta fregare dal tempo leggermente nuvoloso ed aveva indossato un paio di jeans attillati, sandali con un leggero tacco e una camicetta. Sotto, solo il reggiseno ma la camicetta non era eccessivamente trasparente. Ma adesso stava morendo di caldo ed accolse con piacere il refrigerio delle aule fresche. Tra l'altro l'Università era semi deserta ed Anna poté avere un'aula tutta per sé.
Mentre aspettava notizie da Alessandro si accorse dell'ingresso di un ragazzo che parve ignorarla per poi mettersi a studiare per fatti suoi. Anna non l'aveva mai visto però era carino: magro ma non troppo e, a giudicare dalla barba, aveva più o meno la sua età. Anna si perse nuovamente nei suoi pensieri e quasi di assopì sulla sedia:
"Scusami... "
Anna sobbalzò, il ragazzo era vicino a lei: "scusami" riprese lui sorridendo "non volevo spaventarti... ma vedi che ti sta cascando la borsa... " e, in effetti, la borsa della ragazza stava quasi per cascare in terra.
"Oi grazie, mi stavo addormentando, sai, il fresco... "
"Eh sì, hai ragione. Che studi? Non ti ho mai vista dalle mie parti... e una come te la ricorderei!"
Anna sorrise al goffo tentativo di flirt: "studio Lettere... tu?"
"Io sono a medicina, oggi sono qui perché ho appuntamento con degli amici ma sono in anticipo"
"Ah capisco, anche io ho un appuntamento ma ad ora nulla."
"Galante?" chiese il ragazzo.
"Può essere... perché?" Anna si divertiva a vederlo in difficoltà.
"Beh, te l'ho detto, una bella ragazza come te... magari, non so, il fidanzato... "
Anna decise in due secondi: "eh no, niente fidanzato... ti vorresti proporre per caso?"
Il ragazzo venne preso alla sprovvista: "Oh, ehm... magari sì, non ti conosco però,ahah..."
"Ah, hai ragione... beh, io mi chiamo... Sandra." Addirittura un altro nome... oramai il gioco le piaceva sempre di più.
"Claudio... piacere!"
"Ciao Claudio. E dimmi... cosa vorresti sapere di me?"
"Mah, non so..." ma Claudio fu interrotto dal suono di un cellulare. Il ragazzo si guardò intorno, poi realizzò che era il proprio e rispose: "ciao piccola... "
Anna sentì una scossa elettrica partire dal cervello e arrivarle alla fica. Era fidanzato e ci stava provando con lei? Ah, questa non poteva perdersela...
Una veloce occhiata alla porta, poi prese a fissare Claudio negli occhi ed a sbottonarsi lentamente la camicetta.
"Sì, sto aspettando gli al... tri". Il poveretto era completamente spaesato mentre Anna improvvisata uno strip. Man mano che si toglieva la camicetta succedevano due cose: i jeans di Claudio iniziavano a mostrare un certo gonfiore e la fica della ragazza cominciava ad inumidirsi. Dalla scopata con Michele allo spogliarello in facoltà... ma non c'era tempo per pensare. Anna si tolse la camicetta, poi si voltò dando le spalle al ragazzo che ancora rispondeva distrattamente alla fidanzata. Anna prese a muovere il culo lentamente, quasi come se stesse ballando in discoteca. Lo muoveva e si abbassava, quasi a sfiorare il bozzo nei pantaloni di Claudio. Con la coda dell'occhio vide che il ragazzo stava allungando la mano e lei si scansò, rapida, per poi guardarlo e mettersi un dito davanti alle labbra. Lo sguardo di Claudio passò dalla confusione alla lussuria quando anna si infilò il dito in bocca, succhiandolo come fosse un cazzo. Poi si abbassò e slacciò rapidamente la cintura di Claudio per poi tirargli giù la zip.
"Ssi amore, no sono entrato in un'aula, sai, il caldo... sono solo..."
La fica di Anna era sempre più bagnata mentre la ragazza abbassava lentamente gli slip di Claudio. Balzò fuori un cazzo di tutto rispetto, non grosso quanto quello di Michele; era simile a quello di Alessandro, forse leggermente più largo. Anna era in ginocchio davanti a Claudio, in reggiseno e jeans. Si abbassò lentamente, tirò fuori la lingua e cominciò a leccare dalla base dell'asta alla cappella gonfia.
"Mmmmmh amore sì, ne approfitto per studiare..."
Anna arrivò alla cappella e la prese lentamente in bocca mentre guardava negli occhi Claudio. Poi scese lentamente, accogliendo nella gola tutto il cazzo del ragazzo. A Claudio sembrò quasi mancare il respiro: cercava di mantenere un tono di voce normale mentre parlava con la fidanzata ma aveva una perfetta sconosciuta che gli aveva preso il cazzo in gola. Anna prese a fare su e giù, fermandosi ogni tanto per leccare la cappella e i coglioni. Si slacciò il reggiseno e si sbottonò i jeans. Sapeva di non avere ancora molto tempo. Diede un'ultima succhiata, profonda, e si alzò. Claudio parve deluso ma quando vide che Anna stava togliendosi i pantaloni si riprese subito. Anna rimase solo con le mutandine, che però sparirono presto. Aveva indosso solo i sandali e non vedeva l'ora di prendere quel cazzo dentro. Si abbassò, portando il viso all'altezza di quello di Claudio e sentì chiaramente una voce femminile parlare.
Le venne in mente Michele che la riempiva mentre lei era al telefono con Alessandro e non ce la fece più. Si voltò, dando le spalle a Claudio, si piegò e portò la fica a contatto con la cappella del ragazzo.
"Non ti preoccupare, ho mangiato già... sì, sto ancora aspettando ma nel frattempo ripasso un po'..."
Anna abbassò il culo di botto e il cazzo di un ragazzo conosciuto da meno di mezz'ora le riempì la fica fradicia.
"Oooooooooh..." Anna sospirò piano, poi prese a muoversi su e giù. Claudio si godeva la vista del culo di Anna mentre vedeva il proprio cazzo sparire dentro la fica. Anna quasi lo lasciava uscire per poi impalarsi completamente.
"Mmmmh... dioooh... che be... llo... "
Claudio continuava a parlare con la fidanzata e questa cosa mandava Anna completamente fuori di testa, la eccitava da morire. Aumentò il ritmo, anche se cominciava a stancarsi un po'. Allora Claudio capì.
"Sì amo, ora mi alzo però... mi sgranchisco le gambe." e cominciò a spingere. Anna dovette tenersi alla sedia per non cadere. Le spinte di Claudio erano forti e continue, mentre la mano libera del ragazzo prese a stringerle le tette.
"Oooooh... aaaah, siiii... più forte..." Anna avrebbe voluto gridare ma si tratteneva. Claudio prese a spingere sempre più forte ed Anna capì che era prossimo a venire.
"Va bene piccola... ci vediamo per cena?"
Il ragazzo fece per spingere Anna, probabilmente si aspettava di venirle in bocca.
Nemmeno per sogno.
La ragazza si voltò per quanto possibile e guardò Claudio negli occhi, poi riprese a muoversi, facendo peso e dandosi la spinta con le gambe. Negli occhi di Claudio apparve una punta di panico, soffocata presto dall'idea di venire dentro quella fica bollente. Anna sentì il cazzo gonfiarsi e diede un'ultima spinta, prendendolo dentro fino alla radice ed abbandonandosi su Claudio.
"Ooooh cazzoooo, riempimelaaa, cazzooooh... "
Vennero insieme. Anna prese a tremare per l'orgasmo nel momento in cui sentì il primo di fiotto di sborra iniziare a riempirla. Il cazzo di Claudio pulsava dentro di lei, riempendole la fica di sborra calda. Era venuto tantissimo. Anna si sentiva completamente riempita.
"Amo... re... sì, no, scusami... mi stanno chiamando gli altri..."
Anna si sfilò e si rivestì velocemente mentre Claudio salutava la fidanzata e tentava di pulirsi dagli umori di entrambi. Ma quando riuscì a mettersi in piedi di "Sandra" non c'era più traccia.
Ad Alessandro diede il culo, quella sera. E mentre il fidanzato la montava da dietro, sfondandole anche quel buco, pensò che, tutto sommato, le era andata bene: una sborrata in fica e una nel culo nello stesso giorno da due ragazzi diversi.
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Grazie per i commenti, come sempre.
- Stier
Si era chiesta se per caso non vi fosse qualcosa di sbagliato in lei, poi aveva realizzato che, pur provando amore per il fidanzato e piacere nel fare sesso con lui, amava sentire la fica piena di sperma, amava sentirsi troia e desiderata da qualcuno che non fosse Alessandro. Era un controsenso, certo, farsi riempire da altri ma non da lui però faceva parte del gioco erotico che tanto la eccitava. E poi, si diceva, da quando s'era fatta sbattere da Michele osava di più anche con Alessandro che si era presto adattato alla "nuova" Anna, pur ignorando i motivi di tale cambiamento.
Solo una regola si era data la ragazza: mai più con persone che facevano parte della sua vita. Michele era stato un rischio; troppe possibilità di essere scoperti da Giovanna o da Alessandro. Per un periodo non ci furono problemi: tra università, studio e vita privata l'unico con cui scopare era Alessandro.
Finché, a qualche settimana dall' "affaire Michele", non si trovò nella zona universitaria della Città. Aveva finito di seguire un corso e stava aspettando Alessandro per pranzare assieme. D'improvviso, tuttavia, Alessandro le scrisse su whatsapp:
"Anna amore faccio un po' tardi, il prof si è inventato un'esercitazione del cazzo è la vuole per oggi pomeriggio"
Anna era infastidita ma non poteva certo biasimare il fidanzato:
"Ale tranquillo, ti aspetto. Tanto è presto".
In effetti non era ancora l'una. Così, Anna decise di tornare in facoltà, dove almeno c'era l'aria condizionata. Faceva particolarmente caldo, l'estate era prossima, ma Anna si era fatta fregare dal tempo leggermente nuvoloso ed aveva indossato un paio di jeans attillati, sandali con un leggero tacco e una camicetta. Sotto, solo il reggiseno ma la camicetta non era eccessivamente trasparente. Ma adesso stava morendo di caldo ed accolse con piacere il refrigerio delle aule fresche. Tra l'altro l'Università era semi deserta ed Anna poté avere un'aula tutta per sé.
Mentre aspettava notizie da Alessandro si accorse dell'ingresso di un ragazzo che parve ignorarla per poi mettersi a studiare per fatti suoi. Anna non l'aveva mai visto però era carino: magro ma non troppo e, a giudicare dalla barba, aveva più o meno la sua età. Anna si perse nuovamente nei suoi pensieri e quasi di assopì sulla sedia:
"Scusami... "
Anna sobbalzò, il ragazzo era vicino a lei: "scusami" riprese lui sorridendo "non volevo spaventarti... ma vedi che ti sta cascando la borsa... " e, in effetti, la borsa della ragazza stava quasi per cascare in terra.
"Oi grazie, mi stavo addormentando, sai, il fresco... "
"Eh sì, hai ragione. Che studi? Non ti ho mai vista dalle mie parti... e una come te la ricorderei!"
Anna sorrise al goffo tentativo di flirt: "studio Lettere... tu?"
"Io sono a medicina, oggi sono qui perché ho appuntamento con degli amici ma sono in anticipo"
"Ah capisco, anche io ho un appuntamento ma ad ora nulla."
"Galante?" chiese il ragazzo.
"Può essere... perché?" Anna si divertiva a vederlo in difficoltà.
"Beh, te l'ho detto, una bella ragazza come te... magari, non so, il fidanzato... "
Anna decise in due secondi: "eh no, niente fidanzato... ti vorresti proporre per caso?"
Il ragazzo venne preso alla sprovvista: "Oh, ehm... magari sì, non ti conosco però,ahah..."
"Ah, hai ragione... beh, io mi chiamo... Sandra." Addirittura un altro nome... oramai il gioco le piaceva sempre di più.
"Claudio... piacere!"
"Ciao Claudio. E dimmi... cosa vorresti sapere di me?"
"Mah, non so..." ma Claudio fu interrotto dal suono di un cellulare. Il ragazzo si guardò intorno, poi realizzò che era il proprio e rispose: "ciao piccola... "
Anna sentì una scossa elettrica partire dal cervello e arrivarle alla fica. Era fidanzato e ci stava provando con lei? Ah, questa non poteva perdersela...
Una veloce occhiata alla porta, poi prese a fissare Claudio negli occhi ed a sbottonarsi lentamente la camicetta.
"Sì, sto aspettando gli al... tri". Il poveretto era completamente spaesato mentre Anna improvvisata uno strip. Man mano che si toglieva la camicetta succedevano due cose: i jeans di Claudio iniziavano a mostrare un certo gonfiore e la fica della ragazza cominciava ad inumidirsi. Dalla scopata con Michele allo spogliarello in facoltà... ma non c'era tempo per pensare. Anna si tolse la camicetta, poi si voltò dando le spalle al ragazzo che ancora rispondeva distrattamente alla fidanzata. Anna prese a muovere il culo lentamente, quasi come se stesse ballando in discoteca. Lo muoveva e si abbassava, quasi a sfiorare il bozzo nei pantaloni di Claudio. Con la coda dell'occhio vide che il ragazzo stava allungando la mano e lei si scansò, rapida, per poi guardarlo e mettersi un dito davanti alle labbra. Lo sguardo di Claudio passò dalla confusione alla lussuria quando anna si infilò il dito in bocca, succhiandolo come fosse un cazzo. Poi si abbassò e slacciò rapidamente la cintura di Claudio per poi tirargli giù la zip.
"Ssi amore, no sono entrato in un'aula, sai, il caldo... sono solo..."
La fica di Anna era sempre più bagnata mentre la ragazza abbassava lentamente gli slip di Claudio. Balzò fuori un cazzo di tutto rispetto, non grosso quanto quello di Michele; era simile a quello di Alessandro, forse leggermente più largo. Anna era in ginocchio davanti a Claudio, in reggiseno e jeans. Si abbassò lentamente, tirò fuori la lingua e cominciò a leccare dalla base dell'asta alla cappella gonfia.
"Mmmmmh amore sì, ne approfitto per studiare..."
Anna arrivò alla cappella e la prese lentamente in bocca mentre guardava negli occhi Claudio. Poi scese lentamente, accogliendo nella gola tutto il cazzo del ragazzo. A Claudio sembrò quasi mancare il respiro: cercava di mantenere un tono di voce normale mentre parlava con la fidanzata ma aveva una perfetta sconosciuta che gli aveva preso il cazzo in gola. Anna prese a fare su e giù, fermandosi ogni tanto per leccare la cappella e i coglioni. Si slacciò il reggiseno e si sbottonò i jeans. Sapeva di non avere ancora molto tempo. Diede un'ultima succhiata, profonda, e si alzò. Claudio parve deluso ma quando vide che Anna stava togliendosi i pantaloni si riprese subito. Anna rimase solo con le mutandine, che però sparirono presto. Aveva indosso solo i sandali e non vedeva l'ora di prendere quel cazzo dentro. Si abbassò, portando il viso all'altezza di quello di Claudio e sentì chiaramente una voce femminile parlare.
Le venne in mente Michele che la riempiva mentre lei era al telefono con Alessandro e non ce la fece più. Si voltò, dando le spalle a Claudio, si piegò e portò la fica a contatto con la cappella del ragazzo.
"Non ti preoccupare, ho mangiato già... sì, sto ancora aspettando ma nel frattempo ripasso un po'..."
Anna abbassò il culo di botto e il cazzo di un ragazzo conosciuto da meno di mezz'ora le riempì la fica fradicia.
"Oooooooooh..." Anna sospirò piano, poi prese a muoversi su e giù. Claudio si godeva la vista del culo di Anna mentre vedeva il proprio cazzo sparire dentro la fica. Anna quasi lo lasciava uscire per poi impalarsi completamente.
"Mmmmh... dioooh... che be... llo... "
Claudio continuava a parlare con la fidanzata e questa cosa mandava Anna completamente fuori di testa, la eccitava da morire. Aumentò il ritmo, anche se cominciava a stancarsi un po'. Allora Claudio capì.
"Sì amo, ora mi alzo però... mi sgranchisco le gambe." e cominciò a spingere. Anna dovette tenersi alla sedia per non cadere. Le spinte di Claudio erano forti e continue, mentre la mano libera del ragazzo prese a stringerle le tette.
"Oooooh... aaaah, siiii... più forte..." Anna avrebbe voluto gridare ma si tratteneva. Claudio prese a spingere sempre più forte ed Anna capì che era prossimo a venire.
"Va bene piccola... ci vediamo per cena?"
Il ragazzo fece per spingere Anna, probabilmente si aspettava di venirle in bocca.
Nemmeno per sogno.
La ragazza si voltò per quanto possibile e guardò Claudio negli occhi, poi riprese a muoversi, facendo peso e dandosi la spinta con le gambe. Negli occhi di Claudio apparve una punta di panico, soffocata presto dall'idea di venire dentro quella fica bollente. Anna sentì il cazzo gonfiarsi e diede un'ultima spinta, prendendolo dentro fino alla radice ed abbandonandosi su Claudio.
"Ooooh cazzoooo, riempimelaaa, cazzooooh... "
Vennero insieme. Anna prese a tremare per l'orgasmo nel momento in cui sentì il primo di fiotto di sborra iniziare a riempirla. Il cazzo di Claudio pulsava dentro di lei, riempendole la fica di sborra calda. Era venuto tantissimo. Anna si sentiva completamente riempita.
"Amo... re... sì, no, scusami... mi stanno chiamando gli altri..."
Anna si sfilò e si rivestì velocemente mentre Claudio salutava la fidanzata e tentava di pulirsi dagli umori di entrambi. Ma quando riuscì a mettersi in piedi di "Sandra" non c'era più traccia.
Ad Alessandro diede il culo, quella sera. E mentre il fidanzato la montava da dietro, sfondandole anche quel buco, pensò che, tutto sommato, le era andata bene: una sborrata in fica e una nel culo nello stesso giorno da due ragazzi diversi.
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Grazie per i commenti, come sempre.
- Stier
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