Sono un figlio cuckold- seconda puntata

Scritto da , il 2020-11-27, genere incesti

A scanso di equivoci chiarisco che tutti i miei racconti sono frutto della mia fantasia, e non raccontano alcun fatto avvenuto realmente.

Ovviamente dopo quello che era successo sul tram non potevamo certo andare al lavoro, per cui scendemmo alla fermata dopo, prendemmo un taxi e

tornammo a casa, dopo aver comunicato ai nostri rispettivi posti di lavoro, con una scusa, che non saremmo andati.
Per tutto il tragitto fino a casa, non scambiammo una parola: mia madre sembrava totalmente assente, mentre io mi vergognavo per tutto quello che era successo. Arrivati a casa lei sparì immediatamente nel bagno della sua camera: sentii lo scroscio dell'acqua della doccia, come se volesse lavare via quella brutta esperienza. IO feci altrettanto nel bagno padronale. Uscii dal bagno in accappatoio, volevo parlare subito con lei, chiarire, tranquillizzarla se potevo. Bussai alla porta della sua camera ma no rispose, provai ad aprire ma la porta era chiusa a chiave "Dai mamma, aproi, ti prego, dobbiamo parlare, forza." Ma niente, sentivo solo il suo pianto dirotto. "Mamma ti prego, è importante per tutti e due..." alla fine sentii il rumore della chiave che girava nella toppa. Era ancora in accappatoio e si asciugava le lacrime con un fazzoletto. La guardai, era distrutta, provai una tenerezza infinita. L'abbracciai forte forte e la bacia sulla guancia senza dire una parola: volevo solo farle capire che io c'ero, che non volevo e non dovevo giudicarla ma anche che mi vergognavo per quello che avevo provato. Eccitarmi fino al punto di masturbarmi vedendola scopare con un estraneo.Rimanemmo così per un po', poi lei mi baciò sulla gancia sussurrandomi con la voce spezzata dal pianto" MI vergogno Marco, mi vergogno per quello che ho fatto, per quello che ho provocato in te, mi sento una vera porca" E io, mentre la riportavo a letto" Mamma non devi vergognarti, può capitare a tutti di perdere il controllo, è capitato anche a me, guardandovi, non so che cosa mia sia preso". Ci accomodammo nel lettone, sedendo appoggiati alla spalliera. La guardai, era bellissima:appoggiò la testa alla mia spalla, come a cercare conforto e protezione. Io cercavodisperatamente di attenuare i suoi sensi di colpa " Dai Mamma, ti ha preso contro la tua volontà, e allora mi dovrei vergognare io. Mi sono eccitato da impazzire a vederti fare sesso con quell'uomo, anche se non volevi. Hai visto mi sono addirittura masturbato. " Ma Lei " No Marco stai sbagliando. A parte il fastidio e la sorpresa iniziale, tutto quello che è successo dopo è stato voluto da me. Tutto. Quando ho sentito il suo membro sul mio sedere non ho capito più niente.

Volevo che mi facesse tutto quello che mi ha fatto. E ho goduto come non mi capitava da anni quando mi ha scopato, lì sul tram." E continuò con

sguardo perso nel vuoto ma sempre più deciso " Mi dici che ti sei eccitato a guardare e ti sei dovuto masturbare: ho visto e mi

sono eccitata ancora di più.I Pensieri più perversi hanno attraversato la mia mente: immaginavo che tu partecipassi, che mi toccassi, che mi scopassi

la bocca. Totalmente fuori controllo. " Rimasi senza parole, ma il mio cazzo si irrigidì immediatamente. "Mamma è solo perchè non fai sesso da chissà

quanto tempo..." E le accarezzai dolcemente il viso. Pensai che era venuto il momento della sincerità. La fissai tenendole strette le mani " Mamma il

vero perverso sono io. Ti ho sempre desiderato , ho sempre desiderato fare sesso con te, possederti, farti mia. Mi hai sempre fatto impazzire.Non sai

quante volte mi sono masturbato spiandoti. Sei bellissima" E lei con un sorriso amaro" Caro lo so, ma non sai quante volte mi sono dovuta trattenere

a stento spiandoti mentre ti segavi, Ma mi vergognavo troppo di questi sporchi pensieri" Rimasi fulminato da quella confessione e non riuscii a dire

una parola. La guardai: i suoi grandi, bellissimi occhi verdi erano ancora lucidi di pianto. "Mamma ti voglio, voglio fare l'amore con te , adesso" " No

Marco ti prego , è sbagliato , non asseconfiamo le nostre perversioni ti prego" Ma ormai non si poteva tornare indietro era quello che volevamo

tutteti e due. La strinsi forte a me, poi cominciai a baciarle il collo, scorrendolo con la punta della lingua bagnata, mentre lei cercava di divincolarsi:

ma io non mi fermai. Cercai la sua bocca, cercai di infilare la lingua per baciarla: resisteva ma alla fine cedette. Fu un bacio lungo, dolce e

appassionato. La dichiarazione di resa, si stava abbandonando a me, totalmente. Sciolsi il laccio dell'accappatoio e si materalizzò l'immagine del suo

spelndido corpo. La magnifica quarta di seno, i capezzoli ormai dritti per l'eccitazione la fica perfettamente depilata. Il mio cazzo era un pezzo di

marmo. Mi tuffai sui seni , mentre lei ancor cercava di resistere, ma sempre più debolmente. Cominciai a impastare quelle morbidissime tette, poi presi

a succhiarle con avidità. Lei cominciò ad accarezzarmi la testa, mugolando di piacere. Le sfilai del tutto il kimono accappatoio e la feci sdraiare : "

Marco che vuoi fare? Marcoooo" " Te la voglio leccare tutta mamma, te la voglio mangiare" Mi abbandonai fra le sue cosce apertissime e cominciai a

leccarle la fica. Non appena la mia lingua passò sopra al clito avvertìì un brivido attraversare il suo corpo. "Marcooo...Ohhhh...Marcoo" Ormai era mia.
Spinse ancora la mia testa sulla fica, mentre la leccavo furiosamente, volevo farla godere. E infatti era talmente eccitata che non durò molto. Venne

nella mia bocca squirtando. Sollevò la mia testa e stavolta fu lei a baciarmi in bocca selvaggiamente. Mi sfilò l'accappatoio e rimasi anche io nudo , sdraiato sopra di lei...dopo pochi secondi me la ritrovai a leccarmi i capezzoli, mentre prendeva vogliosa il mio cazzo in mano.
Non credevo che anche gli uomini potessero eccitarsi cosi tanto facendosi leccare i capezzoli. Mi venne quasi da sbavare, quando ad un certo punto decise di baciarmi più in giù, poi ancora piu in giù fino ad arrivare al cazzo. I miei 21 cm svettatavano dritti e duri in fervente attesa, "MMM che bel cazzo che hai amore...me lo sono perso per troppo tempo" E cominciò a smanettarmi il cazzo con vigore assurdo. Sembrava posseduta e all'improvviso tirò fuori la lingua pronta a leccarmelo. Cominciò a leccarmi il cazzo per bene, cappella, testicoli, tutto... era bravissima era la mia dea. Prese un bel sospiro e si infilò 1/4 del mio pene in bocca, io pensai che magari era troppo grosso e non entrava piu di cosi in quella delicata boccuccia, invece no! voleva farselo scivolare lentamente fino alla gola, avanti e indietro per circa 5/6 minuti; dopo quel lungo ed interminabile lavoretto che mia madre mi stava facendo, le presi la testa e la spinsi fino giù per farle entrarei entrare il cazzo fino in gola. Aveva ben 21 cm di cazzo ficcato in gola. Stavo impazzendo, tutti i mie sogni si stavano avverando: vedevo il mio cazzo entrare e uscire dalla bocca di mia madre, metre io le tenevo la testa e pompando col bacino la scopavo in bocca. Lo tirò subito fuori e guardandomi negli occhi con lo sguardo di una vera troia, completamente trasfigurata rispetto alla donna piena di tabù che conoscevo, mi sputò sulla cappella e si rificcò il mio cazzo in gola per non so quante volte. Dopo un po' decise di capovolgersi portando la sua bella fichetta sulla mia bocca. Oh sì, un magnifico 69 con la mia mammina. La penetrai per un milione di volte con la lingua nella passera: leccavo ed ingoiavo i suoi umori che fuoriuscivano come in una cascata. Decisi di passare oltre e con un colpo fulmineo le infilai la lingua nel suo ano. Lei abbe un attimo di esitazione, ma riparti subito col leccarmi il cazzo e io a sfondarle l'ano con lingua e dita. Ormai erano passati più di 30 minuti di rapporti orali, si alzò appena io le venni in bocca e cominciò a pulire tutto il mio sperma con la bocca senza lasciarne nemmeno una goccia. Mi baciò , facendomi sentire il sapore del mio succo e poi si accoccolò al mio fianco, a gustarsi in pieno quei meravigliosi momenti in cui ci eravamo liberati di tutti i nostri blocchi mentali e non solo.Rimanemmo sdraiati poi per un po', poi si alzò andò al bagno e poi in cucina, tornando con il caffè. Mentre sorseggiavamo lei mi guardò sorridendo con uno sguardo pieno di sottintesi, " Allora è stata brava la mammina ? E' stata all'altezza dei tuoi sogni? Sono stata brava a farti il pompino?" mai avrei pensato che mia madre, l'irreprensibile manager, potesse parlare così, ma ormai era nel vortice di quei momenti di perversione. " Ma adesso, voglio che mi scopi, voglio essere sfondata in tutti i buchi. Ti desidero voglio il tuo cazzone " Si girò, spostò il suo ventre all'altezza del mio e prendendomi il cazzo potentemente se lo infilò nella sua caldissima e bagnatissima figa. La possedetti per circa 40 minuti facendola gemere mentre mi supplicava di insultarla , di chiamarla troia, puttana, zoccola. Io venni una volta a metà rapporto, ma la situazione era così esplosivamente arrapante che non mi passava la voglia di scopare la mia mammina. Al termine dei 40 minuti mia madre si sfilò il cazzo, grondante di sperma, dalla fica. Io pensai che avesse finito le batterie e che la fine del rapporto era ormai prossima, invece lei si chinò verso il mio cazzo e ricominciò a spompinarmi, finchè non riuscì a farmelo drizzare di uovo." Amore di mamma, voglio essere inculata, non l'ho mai provato. Voglio che sia tu il primo. Rimasi di sasso, ma a quelle parole il cazzo si inalberò ancora di più. Bene troiona, mettiti a pecorina, che ti fa più troia, che ti sfondo. " Siiii...sfondami, dai " La baciai dal collo scendendo fino al culo.Le feci scendere un po’ di saliva, lavorai il buco , con un dito poi con due poi con tre " Ti piace mamma , ti faccio male ? "
" Scrollò il capo ‘ nooo figlio mio, mi piace " e mentre diceva così sfilai il dito e puntai il cazzo’..le spalancai le natiche appoggiando la cappella sul buco. Spinsi piano senza mai fermarmi "Sììì Marco mio, sììì ti sento , fai piano ti prego ‘ la cappella era tutta dentro "ti faccio male mamma ?" scosse la testa "dai porco vai fino in fondo, inculami bene "
E non mi feci pregare . Con le braccia attorno ai suoi fianchi la tirai contro me " ecco puttana adesso è tutto nel tuo culo , proprio tutto. Ti ho sfondato il culo. " Sìì ti sento tesoro mio, e come si gonfia , non credevo fosse così bello sentirselo nel culo " Avevo il cuore che batteva all’impazzata , ma continuai nell’opera di "sfondamento" , mamma si muoveva da sola e con sempre maggior movimento , sbuffava , mugolava . Finchè non sentiii la sborra salire e "sto venendo mamma , sto venendo nel tuo culooo " la strinsi a me allagandola . Le accarezzai la schiena , gliela baciai "grazie mamma sei stata fantastica " . Continua....



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