Vite parallele 15 - Felice ed innamorata di mio figlio,preparavo mio marito al suo fututo di cornuto.
Scritto da una madre, il 2020-10-14, genere incesti
Il viaggio di ritorno a casa era stato più lungo del previsto a causa del fatto che ad ogni sobbalzo della macchina,corrispondeva una fitta di dolora al mio buco del culo e questo obbligava mio figlio a contenere la velocità
Quando eravamo arrivati a casa,mio marito era già a letto e mio figlio,seguendo le istruzioni della coppia che ci aveva ospitati,mi aveva fatto degli impacchi di malva sulla fica e sul buco del culo.
Poi dopo avermi asciugata,mi aveva fatto un delicato e piacevole massaggio spalmandomi una crema che ci aveva regalato la stessa coppia e che aveva quasi subito lenito il mio dolora trasformando quel massaggio in una calda piacevole sensazione erotica che mi aveva accompagnata persino ad avere un orgasmo.
Mio figlio era felicissimo di quella mia rapida ripresa ed anche se lui non avrebbe voluto in quanto preferiva che mi riposassi,lo avevo premiato affrendogli la bocca da usare come fosse la mia vagina.
Devo ammettere che quando mio figlio voleva,sapeva essere davvero delicato ed anche in quella occasione,mentre io ero distesa supina con il capo sul cuscino,lui mi era venuto davanti al viso col bacino e con le gambe larghe per non pesare sul mio corpo,mi aveva messo le mani dietro la nuca e tenendomi ferma la testa,mi aveva pompato il cazzo tra le labbra stretta sino a venirmi direttamente sulla lingua e nell'esofago facendomi ingoiare ogni stilla del suo miele.
Ci siamo addormentati quasi subito abbracciati come facevamo sempre.
Al mattino quando mi ero svegliata,mio figlio non c'era già più in quanto,avendo sul presto un impegno di lavoro,si era alzato di buon mattino e,senza svegliarmi,mi aveva lasciato un bigliettino con un cuoricino disegnato e un "Ti amo mamma".
Quando mi ero alzata,ero ancora un po dolorante ed in cucina mio marito mi aveva fatto trovare la colazione già pronta:
-Ciao...ma cos'hai,perché zoppichi?-
Mi aveva detto avvicinandosi a me in un timido tentativo di baciarmi che avevo ignorato completamente:
-Ma niente,in questi due giorni abbiamo giocato un po io e tuo figlio e forse,abbiamo esagerato.-
Gli avevo risposto:
-Esagerato in che senso?-
Avava ribattuto senza che io gli dessi risposta.
Mentre consumavo la mia colazione lui era seduto davanti a me ed io avevo approfittato per accennate al discorso che avrei approfondito a cena insieme a mio figlio:
-Sai Osvaldo,io e Luca ti dovremo parlare perché vorremmo cambiare un po le regole della nostra convivenza.-
A quelle mie parole,era sbiancato in volto nel timore,forse,che volessi cacciarlo ancora di casa.
-Non temere,non abbiamo nessuna voglia di mandarti via.
Il fatto è che,visto che sei sempre in casa e che io e Luca avremmo deciso di mettere in atto quel progetto che sai,vorremmo che tu ti rendessi più utile e collaborassi un po con noi.
-In che senso?-
Aveva risposto con un tono meno teso.
-Stasera ne parliamo,adesso devo preparami altrimenti rischio di fare tardi al lavoro.
Posso anticiparti che in questi due giorni non ci siamo solo divertiti ma abbiamo imparato molte cose che interessano anche te.-
Senza aggiungere altro,ero andata in bagno e dopo la doccia,avevo chiamato mio marito e mi ero fatta spalmare quella crema miracolosa sulla fica e sul culo traendone immediato benessere.
Natualmente,avevo dovuto subito premettere a mio marito che il fatto che mi fossi fatta toccare non aveva niente a che fare col sesso ma era una semplice prestazione infermieristica.
Devo ammettere che il suo sguardo stupito che riuscivo a vedere attraverso lo specchio quando mi aveva vista così arrossata e aperta tra le natiche ed i genitali,mi aveva quasi fatta bagnare dalla goduria di quella specie di vendetta che,involontariamente,stavo perpetrando contro di lui.
Quando ero uscita senza più il fastidioso dolore,mi sentivo bellissima,truccata e sorridente.
Ero felice!
Avevo anche approfittato dell'occasione per indossare uno dei vestiti sexi che mi aveva regalato la nostra "dolce" ospite e che corrispondeva perfettamente al mio stato d'animo di quel momento.
segue
Quando eravamo arrivati a casa,mio marito era già a letto e mio figlio,seguendo le istruzioni della coppia che ci aveva ospitati,mi aveva fatto degli impacchi di malva sulla fica e sul buco del culo.
Poi dopo avermi asciugata,mi aveva fatto un delicato e piacevole massaggio spalmandomi una crema che ci aveva regalato la stessa coppia e che aveva quasi subito lenito il mio dolora trasformando quel massaggio in una calda piacevole sensazione erotica che mi aveva accompagnata persino ad avere un orgasmo.
Mio figlio era felicissimo di quella mia rapida ripresa ed anche se lui non avrebbe voluto in quanto preferiva che mi riposassi,lo avevo premiato affrendogli la bocca da usare come fosse la mia vagina.
Devo ammettere che quando mio figlio voleva,sapeva essere davvero delicato ed anche in quella occasione,mentre io ero distesa supina con il capo sul cuscino,lui mi era venuto davanti al viso col bacino e con le gambe larghe per non pesare sul mio corpo,mi aveva messo le mani dietro la nuca e tenendomi ferma la testa,mi aveva pompato il cazzo tra le labbra stretta sino a venirmi direttamente sulla lingua e nell'esofago facendomi ingoiare ogni stilla del suo miele.
Ci siamo addormentati quasi subito abbracciati come facevamo sempre.
Al mattino quando mi ero svegliata,mio figlio non c'era già più in quanto,avendo sul presto un impegno di lavoro,si era alzato di buon mattino e,senza svegliarmi,mi aveva lasciato un bigliettino con un cuoricino disegnato e un "Ti amo mamma".
Quando mi ero alzata,ero ancora un po dolorante ed in cucina mio marito mi aveva fatto trovare la colazione già pronta:
-Ciao...ma cos'hai,perché zoppichi?-
Mi aveva detto avvicinandosi a me in un timido tentativo di baciarmi che avevo ignorato completamente:
-Ma niente,in questi due giorni abbiamo giocato un po io e tuo figlio e forse,abbiamo esagerato.-
Gli avevo risposto:
-Esagerato in che senso?-
Avava ribattuto senza che io gli dessi risposta.
Mentre consumavo la mia colazione lui era seduto davanti a me ed io avevo approfittato per accennate al discorso che avrei approfondito a cena insieme a mio figlio:
-Sai Osvaldo,io e Luca ti dovremo parlare perché vorremmo cambiare un po le regole della nostra convivenza.-
A quelle mie parole,era sbiancato in volto nel timore,forse,che volessi cacciarlo ancora di casa.
-Non temere,non abbiamo nessuna voglia di mandarti via.
Il fatto è che,visto che sei sempre in casa e che io e Luca avremmo deciso di mettere in atto quel progetto che sai,vorremmo che tu ti rendessi più utile e collaborassi un po con noi.
-In che senso?-
Aveva risposto con un tono meno teso.
-Stasera ne parliamo,adesso devo preparami altrimenti rischio di fare tardi al lavoro.
Posso anticiparti che in questi due giorni non ci siamo solo divertiti ma abbiamo imparato molte cose che interessano anche te.-
Senza aggiungere altro,ero andata in bagno e dopo la doccia,avevo chiamato mio marito e mi ero fatta spalmare quella crema miracolosa sulla fica e sul culo traendone immediato benessere.
Natualmente,avevo dovuto subito premettere a mio marito che il fatto che mi fossi fatta toccare non aveva niente a che fare col sesso ma era una semplice prestazione infermieristica.
Devo ammettere che il suo sguardo stupito che riuscivo a vedere attraverso lo specchio quando mi aveva vista così arrossata e aperta tra le natiche ed i genitali,mi aveva quasi fatta bagnare dalla goduria di quella specie di vendetta che,involontariamente,stavo perpetrando contro di lui.
Quando ero uscita senza più il fastidioso dolore,mi sentivo bellissima,truccata e sorridente.
Ero felice!
Avevo anche approfittato dell'occasione per indossare uno dei vestiti sexi che mi aveva regalato la nostra "dolce" ospite e che corrispondeva perfettamente al mio stato d'animo di quel momento.
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