I miei due nipotini invitano mia moglie per un week-end in tenda e la ingravidano
Scritto da Durante 1, il 2021-08-24, genere incesti
Questo e' un ricordo di vari anni fa, quando mia moglie N. aveva circa quarantanni e i miei due nipotini erano nella tarda adolescenza. Due bei ragazzi, amanti della natura e, come mi accorsi dopo, anche....di mia moglie, loro zia.
Me ne avevano parlato davanti a lei di come sarebbe stato bello andar su in montagna e stare in tenda un paio di giorni. Io avevo rifiutato. A me piace la comodità e il solo pensare di dormire per terra, in un sacco a pelo, mi irritava.
Diversamente era mia moglie, che amava l'avventura e che subito accetto' con un largo sorriso l'invito.
Vidi gli occhi dei ragazzi brillare di una luce particolare, di cui anni dopo capii il significato.
Quando giunse il sabato, mia moglie mi saluto' affettuosamente e si affretto' a scendere per raggiungere i nipotini in auto.
Era splendida. I capelli cortissimi alla francese le conferivano un'aria giovanile e sbarazzina, il naso all'insu'e le labbra carnose ne sottolineavano la sensualita'.
Per l'occasione aveva indossato un pantaloncino corto, attillato, e una t-shirt bianca (senza reggiseno). Eravamo a maggio e l'aria era tiepida. La osservai raggiungere l'auto, nella quale scomparve subito dopo avermi salutato con la mano e un largo sorriso.
E proprio quel sorriso mi lascio' stranamente eccitato. Quante volte avevo visto la sua bocca, avevo apprezzato il suo sorriso candido, le sue labbra morbide?
Ma, non so perche' quella volta era differente.
Non avevo pensato niente di lurido, ma vederla agitare il braccio e la mano nel salutarmi aveva risaltato i suoi piccoli seni che rimbalzavano nella maglietta. E questo aveva fatto friggere i miei testicoli...
Furono due giorni in cui rimasi isolato da loro. Mi dissero che i cellulari non avevano campo. Avevo una certa strana eccitazione nei testicoli. Ma non pensai niente di male.
Quello che successe lassu' me lo racconto' poi N. dopo anni e dopo che era nata la nostra ultima figlia.
Questo il racconto dettagliato che mi fece un pomeriggio in vena di confessione.
"Ci siamo divertiti un sacco. Andrea e Marco sono instancabili e mi spronano a salire la leggera pendenza per arrivare prima del buio al posto dove alzare la tenda.
Noto con un certo imbarazzo che spesso guardano i miei seni danzare sotto la t-shirt e anche le cosce quando io li precedo. Mi volto e ogni volta vedo i loro occhi sulle mie natiche, mentre parlottano tra di loro.
Una volta alzata la tenda e acceso il fuoco, ci sediamo per cenare qualcosa. Loro mi guardano in un modo strano, che mi imbarazza, poi mi dicono che sono bella soprattutto alla luce del fuoco. Mi dicono che il mio viso ha qualcosa di estremamente sensuale, proprio perche' rosso, accalorato. Sorrido lusingata e mi schernisco ricordando loro che sono la zia.
Ma, si sa, quando gli uomini soprattutto cosi' giovani partono per la tangente, e' difficile farli tornare in se stessi.
Metto una lozione cremosa sulla cosce per allontanare gli insetti e, nel dilungarmi in quella azione, noto il loro sguardo di maschi affamati proprio sulle mie cosce e sulla crema bianca che spalmo. Forse stanno pensando al loro seme...
Mi affretto a finire mentre loro silenziosi restano a guardarmi.
Chiedo che cosa hanno e loro mi rispondono semplicemente che sono bella e sensuale.
Domando sorridendo se hanno una ragazza e loro mi rispondono che ce l'hanno ma che e' insignificante rispetto alla zia. Provo un grosso imbarazzo e con la scusa che e' tardi mi avvio alla tenda augurando loro buonanotte.
Sono gia' nel sacco a pelo. La tenda e' grande e c'e' posto per tre persone. Non fa freddo e io resto solo con la t-shirt e le mutandine.
Dieci minuti dopo, alla luce del fuoco che guizzava fuori la tenda, intravedo le sagome dei nipotini avvicinarsi e aprire la lampo della tenda. Fingo di dormire ma con gli occhi socchiusi vedo che non indossano niente. Noto i loro membri eretti, mentre entrano e richiudono la lampo. Sono un poco nervosa. Penso al peggio, ma allo stesso tempo nel vedere quei membri cosi' eccitati e grandi, sento che sto involontariamente bagnandomi. Me ne vergogno, ma ora, nella solitudine della montagna e nel silenzio profondo, mi sento terribilmente donna tra due adolescenti eccitati. Mi passa per la mente come un lampo che a quell'eta', ai diciotto anni, i ragazzi sono carichi di sperma e sentono l'urgenza di scaricare i loro testicoli al piu' presto.
Si infilano nel sacco, ai miei lati.Sono in mezzo a loro e sento i loro membri strusciare sulle mie cosce prepotentemente. Non posso continuare a far finta di dormire e nella penombra mi affretto a dir loro che sono la zia e che certe cose non vanno bene. Ma, come ho detto, loro sono ormai partiti per la tangente. Mi dicono che sono bella, calda, che ho una faccia da sborra e che loro mi riempiranno dappertutto. Sta a te collaborare o farti sbattere lo stesso.
Non so che dire ne' che fare. Sono imbambolata e nemmeno reagisco quando loro mi sfilano la maglietta lasciandomi con i seni fuori. Li sento affannati, mentre si alternano a succhiarmi i capezzoli, ormai duri e appuntiti. Ne ho voglia, tanta...
Mi baciano lungo il collo e risalgono alla mia bocca, nella quale infilano la lingua a turno per succhiarla a lungo. Mi dicono che e' dolce e vellutata, mentre con la mano mi portano via anche le mutandine.
Nella penombra vedo i loro membri duri e dritti. Li prendo con la mano. Sono bollenti e vibrano nella mia mano. Mi vergogno di quello che sto facendo, ma come donna mi sento tanta puttana e ho tanta voglia di scopare.
Mi bisbigliano che i due giorni li passeranno in tenda, con il solo intervallo per mangiare un boccone, godendomi in tutti i buchi.
Mi sento particolarmente eccitata e bagnata, mentre uno dei due entra dentro di me fino ai testicoli e si muove subito ritmicamente. Ho la bocca aperta oscenamente per il godimento che sto provando. Lui mi infila di nuovo la lingua dentro e succhia voluttuosamente la mia. Poi il suo ritmo incalza. Sento il suo membro impietoso spingere infondo, sento le pareti della vagina allargarsi a ogni colpo. Sollevo il pube per andare incontro a quella mazza di carne che e' nel pieno dell'eccitazione.
Poi, d'improvviso, un grido soffocato e lo sento venire dentro di me. Sento i suoi vari fiotti inondarmi fino in fondo. Non mi importa. Sto godendo tanto.
Anche l'altro nipote vuole la sua parte, ma mi fa girare a pancia sotto. Esito un poco, non l'avevo mai fatto, ma la situazione era cosi' intrigante che mi metto subito con il mio panettoncino insu'. Lui avvicina il suo membro bagnato e mi carezza il buchino a lungo, lo inumidisce, poi lo infila dapprima piano, lasciandolo a meta' strada per farmi abituare. Poi l'affonda dentro, fino alle palle, cavalcandomi furiosamente mentre mi dice che ho il culo piu' bello e sodo mai visto. Anche io sono eccitata e spingo all'indietro al suo ritmo per farlo godere di piu'.
E' un attimo e sento che sta eruttando il suo seme, con successivi e lunghi fiotti, proprio nel profondo del mio intestino.
Ci riposiamo tutti e tre, abbracciati uno con l'altro. Non parliamo. So che ho fatto qualcosa di grave verso mio marito, ma la voglia che avevo era davvero tanta e quei giovani erano cosi' dotati che non potevo evitarlo.
Qualche minuto dopo ho sentito che i loro membri avevano preso vigore e volevano ancora qualcosa da me. Per la prima volta ho provato una doppia, presa dai due contemporaneamente davanti e dietro. Un'esperienza eccitante e meravigliosa. Ho sentito come se venissi spaccata in due, ad ogni colpo, fino all'eiaculazione abbondante dei due nipotini, che ancora una volta mi hanno farcito per bene col loro seme.Erano instancabili e mi dicevano con voce roca per il piacere che la mia faccia li provocava e faceva rizzare i loro membri.
La mattina dopo, fatta colazione, siamo rientrati in tenda, nudi tutti e tre, e loro hanno voluto che succhiassi i loro membri e che lasciassi che il loro seme fluisse nella mia bocca e nella mia gola.
Li ho soddisfatti tanto che mia hanno detto che sono una vera troia e che una volta rientrati sarebbero venuti a trovarmi quando non c'era il marito.
Tutto il resto del giorno restammo nel sacco a pelo, scopando, leccandoci, carezzandoci, godendo piu' volte del loro caldo seme nella mia vagina, ormai satura.
Ecco, ti ho detto tutto. Ecco da dove e' nata la nostra seconda figlia. Ti ho fatto credere che mi avessi ingravidata tu, ma quel fine settimana fertilizzo' la mia pancia che poi hai visto gonfiarsi sempre piu'.
E poi ricordo che mi hai detto che con la gravidanza avevo assunto una faccia da sborra (cosa che mi era stata detta da un altro in altra occasione). Ne sono stata contenta perche' questa faccia da sborra ha ricevuto in tua assenza tanti getti caldi da sembrare una maschera di bellezza."
Ero innamorato di mia moglie e abbozzai. Ricevetti la figlia con amore e notai che somigliava a uno dei due nipotini. Continuai a chiavarla per molto tempo, immaginando nell'amplesso quello che era successo anni prima in montagna. E l'idea mi stuzzicava ogni volta di piu'.Godevo come una bestia immagianandola tra le mani di quei due.
Ora siamo una famiglia felice. I nipoti si sono sposati, ma ogni tanto vengono a trovarci da soli e io con una scusa mi allontano con la bambina per un lungo giro al parco.
Me ne avevano parlato davanti a lei di come sarebbe stato bello andar su in montagna e stare in tenda un paio di giorni. Io avevo rifiutato. A me piace la comodità e il solo pensare di dormire per terra, in un sacco a pelo, mi irritava.
Diversamente era mia moglie, che amava l'avventura e che subito accetto' con un largo sorriso l'invito.
Vidi gli occhi dei ragazzi brillare di una luce particolare, di cui anni dopo capii il significato.
Quando giunse il sabato, mia moglie mi saluto' affettuosamente e si affretto' a scendere per raggiungere i nipotini in auto.
Era splendida. I capelli cortissimi alla francese le conferivano un'aria giovanile e sbarazzina, il naso all'insu'e le labbra carnose ne sottolineavano la sensualita'.
Per l'occasione aveva indossato un pantaloncino corto, attillato, e una t-shirt bianca (senza reggiseno). Eravamo a maggio e l'aria era tiepida. La osservai raggiungere l'auto, nella quale scomparve subito dopo avermi salutato con la mano e un largo sorriso.
E proprio quel sorriso mi lascio' stranamente eccitato. Quante volte avevo visto la sua bocca, avevo apprezzato il suo sorriso candido, le sue labbra morbide?
Ma, non so perche' quella volta era differente.
Non avevo pensato niente di lurido, ma vederla agitare il braccio e la mano nel salutarmi aveva risaltato i suoi piccoli seni che rimbalzavano nella maglietta. E questo aveva fatto friggere i miei testicoli...
Furono due giorni in cui rimasi isolato da loro. Mi dissero che i cellulari non avevano campo. Avevo una certa strana eccitazione nei testicoli. Ma non pensai niente di male.
Quello che successe lassu' me lo racconto' poi N. dopo anni e dopo che era nata la nostra ultima figlia.
Questo il racconto dettagliato che mi fece un pomeriggio in vena di confessione.
"Ci siamo divertiti un sacco. Andrea e Marco sono instancabili e mi spronano a salire la leggera pendenza per arrivare prima del buio al posto dove alzare la tenda.
Noto con un certo imbarazzo che spesso guardano i miei seni danzare sotto la t-shirt e anche le cosce quando io li precedo. Mi volto e ogni volta vedo i loro occhi sulle mie natiche, mentre parlottano tra di loro.
Una volta alzata la tenda e acceso il fuoco, ci sediamo per cenare qualcosa. Loro mi guardano in un modo strano, che mi imbarazza, poi mi dicono che sono bella soprattutto alla luce del fuoco. Mi dicono che il mio viso ha qualcosa di estremamente sensuale, proprio perche' rosso, accalorato. Sorrido lusingata e mi schernisco ricordando loro che sono la zia.
Ma, si sa, quando gli uomini soprattutto cosi' giovani partono per la tangente, e' difficile farli tornare in se stessi.
Metto una lozione cremosa sulla cosce per allontanare gli insetti e, nel dilungarmi in quella azione, noto il loro sguardo di maschi affamati proprio sulle mie cosce e sulla crema bianca che spalmo. Forse stanno pensando al loro seme...
Mi affretto a finire mentre loro silenziosi restano a guardarmi.
Chiedo che cosa hanno e loro mi rispondono semplicemente che sono bella e sensuale.
Domando sorridendo se hanno una ragazza e loro mi rispondono che ce l'hanno ma che e' insignificante rispetto alla zia. Provo un grosso imbarazzo e con la scusa che e' tardi mi avvio alla tenda augurando loro buonanotte.
Sono gia' nel sacco a pelo. La tenda e' grande e c'e' posto per tre persone. Non fa freddo e io resto solo con la t-shirt e le mutandine.
Dieci minuti dopo, alla luce del fuoco che guizzava fuori la tenda, intravedo le sagome dei nipotini avvicinarsi e aprire la lampo della tenda. Fingo di dormire ma con gli occhi socchiusi vedo che non indossano niente. Noto i loro membri eretti, mentre entrano e richiudono la lampo. Sono un poco nervosa. Penso al peggio, ma allo stesso tempo nel vedere quei membri cosi' eccitati e grandi, sento che sto involontariamente bagnandomi. Me ne vergogno, ma ora, nella solitudine della montagna e nel silenzio profondo, mi sento terribilmente donna tra due adolescenti eccitati. Mi passa per la mente come un lampo che a quell'eta', ai diciotto anni, i ragazzi sono carichi di sperma e sentono l'urgenza di scaricare i loro testicoli al piu' presto.
Si infilano nel sacco, ai miei lati.Sono in mezzo a loro e sento i loro membri strusciare sulle mie cosce prepotentemente. Non posso continuare a far finta di dormire e nella penombra mi affretto a dir loro che sono la zia e che certe cose non vanno bene. Ma, come ho detto, loro sono ormai partiti per la tangente. Mi dicono che sono bella, calda, che ho una faccia da sborra e che loro mi riempiranno dappertutto. Sta a te collaborare o farti sbattere lo stesso.
Non so che dire ne' che fare. Sono imbambolata e nemmeno reagisco quando loro mi sfilano la maglietta lasciandomi con i seni fuori. Li sento affannati, mentre si alternano a succhiarmi i capezzoli, ormai duri e appuntiti. Ne ho voglia, tanta...
Mi baciano lungo il collo e risalgono alla mia bocca, nella quale infilano la lingua a turno per succhiarla a lungo. Mi dicono che e' dolce e vellutata, mentre con la mano mi portano via anche le mutandine.
Nella penombra vedo i loro membri duri e dritti. Li prendo con la mano. Sono bollenti e vibrano nella mia mano. Mi vergogno di quello che sto facendo, ma come donna mi sento tanta puttana e ho tanta voglia di scopare.
Mi bisbigliano che i due giorni li passeranno in tenda, con il solo intervallo per mangiare un boccone, godendomi in tutti i buchi.
Mi sento particolarmente eccitata e bagnata, mentre uno dei due entra dentro di me fino ai testicoli e si muove subito ritmicamente. Ho la bocca aperta oscenamente per il godimento che sto provando. Lui mi infila di nuovo la lingua dentro e succhia voluttuosamente la mia. Poi il suo ritmo incalza. Sento il suo membro impietoso spingere infondo, sento le pareti della vagina allargarsi a ogni colpo. Sollevo il pube per andare incontro a quella mazza di carne che e' nel pieno dell'eccitazione.
Poi, d'improvviso, un grido soffocato e lo sento venire dentro di me. Sento i suoi vari fiotti inondarmi fino in fondo. Non mi importa. Sto godendo tanto.
Anche l'altro nipote vuole la sua parte, ma mi fa girare a pancia sotto. Esito un poco, non l'avevo mai fatto, ma la situazione era cosi' intrigante che mi metto subito con il mio panettoncino insu'. Lui avvicina il suo membro bagnato e mi carezza il buchino a lungo, lo inumidisce, poi lo infila dapprima piano, lasciandolo a meta' strada per farmi abituare. Poi l'affonda dentro, fino alle palle, cavalcandomi furiosamente mentre mi dice che ho il culo piu' bello e sodo mai visto. Anche io sono eccitata e spingo all'indietro al suo ritmo per farlo godere di piu'.
E' un attimo e sento che sta eruttando il suo seme, con successivi e lunghi fiotti, proprio nel profondo del mio intestino.
Ci riposiamo tutti e tre, abbracciati uno con l'altro. Non parliamo. So che ho fatto qualcosa di grave verso mio marito, ma la voglia che avevo era davvero tanta e quei giovani erano cosi' dotati che non potevo evitarlo.
Qualche minuto dopo ho sentito che i loro membri avevano preso vigore e volevano ancora qualcosa da me. Per la prima volta ho provato una doppia, presa dai due contemporaneamente davanti e dietro. Un'esperienza eccitante e meravigliosa. Ho sentito come se venissi spaccata in due, ad ogni colpo, fino all'eiaculazione abbondante dei due nipotini, che ancora una volta mi hanno farcito per bene col loro seme.Erano instancabili e mi dicevano con voce roca per il piacere che la mia faccia li provocava e faceva rizzare i loro membri.
La mattina dopo, fatta colazione, siamo rientrati in tenda, nudi tutti e tre, e loro hanno voluto che succhiassi i loro membri e che lasciassi che il loro seme fluisse nella mia bocca e nella mia gola.
Li ho soddisfatti tanto che mia hanno detto che sono una vera troia e che una volta rientrati sarebbero venuti a trovarmi quando non c'era il marito.
Tutto il resto del giorno restammo nel sacco a pelo, scopando, leccandoci, carezzandoci, godendo piu' volte del loro caldo seme nella mia vagina, ormai satura.
Ecco, ti ho detto tutto. Ecco da dove e' nata la nostra seconda figlia. Ti ho fatto credere che mi avessi ingravidata tu, ma quel fine settimana fertilizzo' la mia pancia che poi hai visto gonfiarsi sempre piu'.
E poi ricordo che mi hai detto che con la gravidanza avevo assunto una faccia da sborra (cosa che mi era stata detta da un altro in altra occasione). Ne sono stata contenta perche' questa faccia da sborra ha ricevuto in tua assenza tanti getti caldi da sembrare una maschera di bellezza."
Ero innamorato di mia moglie e abbozzai. Ricevetti la figlia con amore e notai che somigliava a uno dei due nipotini. Continuai a chiavarla per molto tempo, immaginando nell'amplesso quello che era successo anni prima in montagna. E l'idea mi stuzzicava ogni volta di piu'.Godevo come una bestia immagianandola tra le mani di quei due.
Ora siamo una famiglia felice. I nipoti si sono sposati, ma ogni tanto vengono a trovarci da soli e io con una scusa mi allontano con la bambina per un lungo giro al parco.
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