Vite parallele 2 - La meraviglia di un sogno incestuoso.

Scritto da , il 2020-09-24, genere incesti

Sono passati più di 8 mesi da quella prima volta e da 3 mesi ho in grembo il frutto dell'amore incestuoso tra me mio figlio.

La situazione,al di la dell'insano rapporto "Madre-figlio"è un po delicata.

Abbiamo riflettuto molto prima del grande passo e non solo per le implicazioni trasgressive del nostro amore ma anche per motivi di opportunità genetica,sociale e legale.

Io ho 41 anni e mio figlio 22 da poco compiuti.

Mi sono sposata a 19 anni con un collega dell'università del quale ero innamorata ed al quale,avevo donato la mia verginità e che mi aveva messa incinta.

Entrambi eravamo di origine meridionale ed il matrimonio "riparatore" era stato un obbligo imposto dalle nostre famiglie anche se noi eravamo innamorati e consenzienti.

Lui era più grande di me e dunque,nonostante il matrimonio,era riuscito a laurearsi mentre io,con un bambino da allevare,avevo dovuto interrompere gli studi di architettura ai quali tenevo moltissimo.

Comunque,il nostro amore e quello per il nostro bambino era stato il collante che aveva tenuto in piedi il nostro rapporto per così tanti anni facendomi anche accettare il sacrificio di interrompere gli studi.

La svolta ci era stata il giorno in cui in modo del tutto casuale,dovendo mandare un suo vestito in tintoria,avevo trovato la ricevuta di un pagamento per una scuola media privata di Bologna.

A quel punto iniziare una indagine per approfondire la cosa,era stato un gioco da ragazzi da parte mia.

Avevo così scoperto che ai tempi dell'univerità a Bologna,lui era fidanzato con me ma frequentava anche la figlia minorenne di un nostro docente che lo aveva preso sotto la sua protezione e che lo aveva già scelto come suo assistente.

Per tutti quegli anni dunque,lui aveva condotto una doppia vita sino ad andare a convivere con quella ragazza che nel frattempo era diventata maggiorenne ed essendo venuto meno il padre,aveva potuto continuare a propria insaputa,ad avere quel rapporto poligamo con quel bastardo fedigrafo di mio marito.

Naturalmente,quella scoperta era stato un colpo molto grave per me e per quella donna che con lui aveva un bambino di 12 anni.

Io l'avevo immediatamente cacciato di casa ed avevo avviato la pratica per la separazione ed il divorzio mentre lei gli aveva intentato una causa per bigamia e per il mantenimento del bambino che,comunque,lui aveva già riconosciuto.

La cosa aveva destato molto scandalo all'università al punto che lui aveva persino perso la docenza che gli aveva favorito proprio il padre della incolpevole ragazza prima che lui morisse.

A mio figlio,anche se con modalità diverse,era successo la stessa cosa.

Anche lui si era sposato molto giovane con la fidanzata già incinta.

Il bambino non era ancora nato quando casualmente,nel computer aveva trovato le tracce piuttosto inequivocabili del rapporto segreto che sua moglie aveva con un altro uomo.

La cosa più grave però che ha rappresentato la goccia che faceva tracimare il vaso oltre al tradimento in se stesso,era stato il fatto che nei messaggi affettuosi o erotici che si scambiavano,vi erano precisi riferimenti alla paternità del bambino che lei aveva in grembo.

Naturalmente lo scioglimento del suo matrimonio era stato pressoché istantaneo.

Quando io avevo scoperto la tresca del padre,mio figlio si era sposato da poco ed io,non volendo turbare il suo fresco matrimonio,in accordo con mio marito dunque,avevo evitato di raccontargli i veri motivi della nostra crisi.

Quando però,anche lui era incappato in una storia simile ed era venuto da me per raccontarmi ogni cosa,ci eravamo reciprocamente aperti confidandoci gli assurdi,incredibili risvolti dei nostri matrimoni.

Io e mio figlio avevamo sempre avuto un ottimo rapporto e ci confidevamo quasi come se fossimo amici,anche le cose più intime.

Quelle reciproche scoperte,erano state dunque,devastanti per noi ed avevano rafforzato i nostri rapporti rendendoli più complici e intimi.

Avevo subito saputo che tra lui e la moglie,benché fossero una coppia molto giovane,vi era già un rapporto molto aperto e che entrambi vivevano una sessualità molto libera ma assolutamente complice.

Dunque,avevano rapporti con altre coppie ed anche con singoli/e di entrambi i sessi.

Frequentavano locali trasgressivi e ambienti dove ogni cosa poteva accadere ad una coppia anche se sposata.

Vi era tuttavia,un punto fermo:Tutto ciò di trasgressivo che avessero fatto,l'avrebbero fatto insieme o,comunque,con la coscienza e la complicità dell'altro.

Dunque,non era il tradimento in se che aveva ferito mio figlio ma il fatto che l'avesse tradito con un amante segreto dal quale addirittura si era fatta ingravidare.

La scoperta di questa trasgressiva complicità tra lui e la moglie,mi aveva turbata non poco giacché,il rapporto con mio marito era talmente intimo e riservato che io non conoscevo pressoché nulla del mondo della sessualità che andava via via emergendo nella nostra società con le sue trasgressioni e le sue promiscuità.

Mio figlio naturalmente,dopo la separazione era tornato a vivere a casa mia.

E li,nelle sere dopo il lavoro,avevamo parlato e parlato(In verità era lui che aveva più cose da raccontare giacché la mia vita sessuale era limitata al rapporto che avevo avuto con mio marito)ed ogni sera,ai miei occhi e nella mia mente,si apriva un nuovo mondo inquietante e sconosciuto.

Inizialmente,le nostre parole erano quelle di due persone ferite che si confidavano grazie al rapporto madre-figlio/amico-amica che ci legava.

Malati della stessa sindrome come spesso accade negli ospedali dove anche perfetti sconosciuti si aprono per condividere la loro sofferenza.

Questo ci permetteva di stringerci,abbracciarci,accarezzarci,baciarci con compassione e amore filiale,ingenua e pudica carnalità

Via via che i giorni passavano e gli argomenti divenivano più intimi,anche i nostri toccamenti,le nostre carezze divenivano meno innocenti e più sensuali.

I nostri abbigliamenti divenivano più disinvolti al pari dei nostri baci e delle nostre carezze sempre più audaci.

La mani oramai scivolavano senza controllo su ogni lembo del nostro corpo ed anche le bocche,sciolte ogni remore,si cercavano con labbra vogliose e lingue impertinenti.

La prima vera iniziativa incestuosa l'aveva presa lui dopo che su Google mi aveva fatto vedere una scena osé di una coppia scambista.

In quella occasione,approfittando del fatto che non indossavo il reggiseno,mi aveva accarezzato e leccato le tette e mi aveva succhiato i capezzoli con una maestria che mi aveva mandata in estasi.

Poi,dopo avermi abbassato i leggins,era sceso con la bocca sul mio slip e scostandone un lembo,mi aveva leccata tra le grandi labbra trovandomi già umida.

In quei frangenti io,sapendo di mentire a me stessa,ansimando,lo imploravo di fermarsi facilitando però di fatto,la sua azione,allargando le gambe.

Il mio primo orgasmo era stato davvero devastante nel corpo e nella mente al punto che,dopo aver goduto,mi ero alzata di scatto e dandogli dello stronzo,ero corsa a chiudermi a chiave in camera.

"Come ho potuto...come ho potuto farmi leccare da mio figlio sino all'orgasmo!"

Mi ero ripetuta per tutta la notte singhiozzando sino a che la spossatezza ed il sonno non avevano avuto il sopravvento.

Al mattino al mio risveglio,avevo trovato mio figlio in cucina che aveva già preparato la colazione ed aveva il caffé sul fornello in attesa del mio arrivo.

-Ciao mamma!-

-Ciao Luca!-

Avevo risposto come se nulla fosse successo.

Ciao mamma!-

Aveva ripetuto mio figlio venendomi incontro ed abbracciandomi forte.

Quell'abbraccio era stato seguito da un profondo bacio in cui le nostre lingue si intrecciavano mentre sulla pancia sentivo la spinta della sua verga.

Staccandomi bruscamente da quel travolgente bacio,lo avevao guardato negli occhi e con rabbia gli avevo gridato:

-Hai vinto tu porco!-

Dopo di che,inginocchiandomi davanti a lui,con gli occhi chiusi,gli avevo abbasato il pigiama ed avevo cominciato a succhiargli il cazzo sino a che non avevo sentito un caldo fluido riempirmi la bocca.

Dopo aver deglutito quella cremina che aveva lo stesso sapore di suo padre,mi ero alzata e con aria di sfida gli avevo detto:

-Adesso siamo pari!-

Abbiamo fatto colazione senza scambiarci una parola sino al momento in cui lui era uscito per andare al lavoro mentre io mi preparavo.

La mia giornata lavorativa era stata molto soddisfacente ed io ero piuttosto su di morale.

Per cena avevo preparato tutte le cose che piacevano a mio figlio.

Alla fine della cena,avevo lavato i piatti e rassettato la cucina prima di andarmi a sedere in soggiorno nella poltrona distante da quella in cui era mio figlio.

Per poco più di mezz'ora avevo visto la TV insieme a lui e dopo avergli dato la buona notte senza baciarlo,ero andata in camera mia.

Senza che vi fosse un motivo logico,avevo fatto una doccia prima di andare a letto completamente nuda.

Avevo gli occhi chiusi ed in una situazione di dormiveglia con la mente in subbuglio,aspettavo che succedesse qualcosa.

Il cigolio della porta,mi aveva annunciato che qualcosa stesse avvenendo e senza che io aprissi gli occhi,si era materializzato l'incoffessabile.

segue





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