Con mio figlio 6 - Ancora zia Irene
Scritto da una madre, il 2020-06-17, genere incesti
Al rientro di mio marito quella sera,tutto era tornato in ordine come lui l'aveva lasciato prima di partire.
Solo le lenzuola non erano più le stesse giacché quelle di lino bianco(che lui non aveva neanche visto sul letto)testimoni delle battaglie tra me e mio figlio erano già in lavatrice sostituite da lenzuola di cotone colorate "meno impegnative".
Come sempre faceva,mio marito si era girato e dopo 5 minuti era già nel mondo dei pigri lasciandomi sola coi miei ricordi di ciò che era stato e coi sogni di ciò che in cuor mio speravo sarebbe venuto.
Lo so,sembrerò esagerata e pur essendo riuscita a resistere alla tentazione di andare nella stanza di mio figlio,la stessa cosa non ero riuscita a fare per tenere a bada le fregole della mia fica che pretendeva ancora una razione di piacere.
Con una mano tra le cosce e l'altra a stuzzicare i miei capezzoli,mentre i miei pensieri vagavano nel buio della stanza e mio marito russava rumorosamente,mi ero masturbata ed avevo goduto per ben 2 volte prima di addormentarmi con la mano bagnata e la fica fradicia.
Il mattino successivo al mio risveglio,ero già sola in casa.
Mio marito era andato al lavoro e mio figlio,come eravamo d'accordo,dopo la lezione in università mi avrebbe raggiunta per andare insieme a casa della zia che lo stava aspettando.
Seduta in soggiorno,mentre guardavo distrattamente la TV,mi chiedevo come l'avrebbe presa mia sorella vedendomi comparire insieme a mio figlio.
Altri pensieri alquanto nebulosi si affastellavano nella mia mente indipendentemente dalla mia volontà e da ciò che sarebbe avvenuto in quel pomeriggio.
"Diamine,è mia sorella!"
Mi ripetevo per cercare di sdrammatizzare la situazione che io stessa avevo combinata.
"E' mia sorella Irene!Ire,quella delle mille avventure!Ire la mia sorella maggiore mentore che mi aveva accompagnata nella mia crescita fisica e sessuale!Ire...Ire...ire...come avrebbe potuto reagire in modo sgarbato con me?!"
Era vero che dall'ultima volta che avevamo fatto l'amore insieme erano passati quasi 4 anni ed era anche vero che l'ultima volta che avevamo messo in mezzo un maschio per abbandonarlo completamente spompato in quell'alberghetto malfamato erano passati 5 anni ma diamine,tutto quel tempo non era trascorso invano se era vero,com'era vero,che in tutto quel periodo anche se ci incontravamo di rado,ogni settimana passavamo almeno un'ora al telefono a raccontarci le nostre conquiste e le corna che mettevamo ai nostri stupidi mariti.
In quei periodi,io ero senz'altro più prolifica di lei in quanto a conquiste.
Il mio lavoro d'altra parte mi permetteva di inontrare sempre gente nuova e francamente,quando mi scattava la voglia,non me ne lasciavo scappare neanche uno.
Lei invece da un po di tempo non faceva che parlarmi di un givanotto che le aveva conquistato il cuore e da quel momento pareva essersi dedicata solo a lui.
Ascoltando la video chiamata con mio figlio e vedendo la sua reazione,mi era subito apparso chiaro di chi fosse quel "sipatico giovanotto:Era mio figlio,suo nipote che aveva amorevelmente accudito e cresciuto sin da piccolo.
"Che zoccola!" avevo pensato per un momento pentendomene subito.
Io e mia sorella eravamo cresciute insieme come amiche e complici inseparabili.
Lei aveva tre anni più di me,ma il mio precoce sviluppo ci faceva apparire coetanee già da piccole.
Comunque lei era più grande di me e più intraprendente.
Era lei ad aver scoperto per prima mamma e papà che facevano l'amore.
Da piccole ci appostavamo dietro la porta per origliare i rumori che provenivano dall'interno e talvolta,quando la lasciavano socchiusa,riuscivamo persino a spiare per correre subito nella nostra stanza e scoppiare in incontenibili risa isteriche.
Sicuro,erano proprio risa isteriche in quanto non riuscivamo bene a capire cosa stessero facendo mamma e papà in quelle posizioni così strane con l'uno sull'altra e talvolta addirittura coi corpi posizionati a testa piedi emettendo strani suoni a scambiandosi parole che non capivamo.
Col tempo naturalmente le cose erano cambiate e ci sembrava di aver capito cosa facessero e così,scambiandoci di volta in volta di ruolo(Non avendo un fratellino o un cuginetto a disposizione dovevamo fare sia il papà che la mamma)abbiamo cominciato ad imitarli.
Naturalmente,dopo le prime volte in cui eravamo impacciatissime,avevamo cominciato ad apprezzare le sensazioni che i nostri toccamenti procuravano ai nostri corpicini.
Più in la con gli anni quelle sensazioni si erano concentrate in parti molto precise dei nostri corpi ed avevamo cominciato a provare sensazioni e piaceri completamente diversi.
Quando Irene aveva avuto le prime mestruazioni,era corsa dalla mamma la quale ci aveva riunite e ci aveva spiegato bene tutto quello che avremmo dovuto sapere.
La sua prima volta lei aveva 11 anni e poco dopo in modo assolutamente precoce,era stato il mio turno.
A quel punto,tutte le raccomandazioni che ci aveva fatto la mamma per difenderci dai maschi,ci avevano chiarito le idee e da quel momento,avevamo inserito nei nostri giochi anche alcuni piccoli ortaggi presi dal frigo.
La prima ad essere "Ferita" da quel gioco ero stata io quando Ire,infilandomela con maggiore foga,mi aveva bucato l'imene.
Alcuni giorni dopo,la stessa sorte era toccata a lei.
Ci eravamo sverginate da sole e fortunatamente,data la piccola quantità di sangue perduta,la mamma non si era accorta di niente
Quello che inizialmente ci era parso un grosso guaio,nei giorni e mesi successivi,ci aveva fatto scoprire definitivamente i piaceri del sesso con introduzioni sempre più grosse,profonde e gustose.
Erano zucchine,piccole melanzane e carote...una vera goduria.
Siamo cresciute così,sempre insieme e sempre insieme,l'avevamo dato al primo ragazzo conosciuto durante le vacanze a Rimini.
Da qul momento è stato un crescendo sino a quando ci siamo sposate.
Anche da maritate però,la nostra complicità era rimasta ben salda ed ogni volta che se ne presentava l'occasione,il cazzo di turno,veniva condiviso democraticamente.
Eravamo talmente convinte della giustezza dei nostri comportamenti che non consideravamo per niente disdicevole il fatto che riempissimo di corna i nostri mariti.
Io e lei eravamo una cosa,i nostri matrimoni un'altra che pur così vicini,parevano appartenere a persone diverse.
Poi avevamo cominciato a lavorare.
Era nato Andrea mentre lei purtroppo non era riuscita ad avere figli e dunque,si era prestata volentieri ad accudirlo come se fosse lei la mamma.
Devo dire che è stata un'ottima mamma ed un'ottima maestra avendo allevato mio figlio con lo stesso amore e la stessa passione che aveva dedicato a me sin da bimbetta.
Ecco! Quella era mia sorella Irene e come avrebbe potuto trattarmi male se mi fossi presentata da lei in compagnia di mio figlio?
segue
Solo le lenzuola non erano più le stesse giacché quelle di lino bianco(che lui non aveva neanche visto sul letto)testimoni delle battaglie tra me e mio figlio erano già in lavatrice sostituite da lenzuola di cotone colorate "meno impegnative".
Come sempre faceva,mio marito si era girato e dopo 5 minuti era già nel mondo dei pigri lasciandomi sola coi miei ricordi di ciò che era stato e coi sogni di ciò che in cuor mio speravo sarebbe venuto.
Lo so,sembrerò esagerata e pur essendo riuscita a resistere alla tentazione di andare nella stanza di mio figlio,la stessa cosa non ero riuscita a fare per tenere a bada le fregole della mia fica che pretendeva ancora una razione di piacere.
Con una mano tra le cosce e l'altra a stuzzicare i miei capezzoli,mentre i miei pensieri vagavano nel buio della stanza e mio marito russava rumorosamente,mi ero masturbata ed avevo goduto per ben 2 volte prima di addormentarmi con la mano bagnata e la fica fradicia.
Il mattino successivo al mio risveglio,ero già sola in casa.
Mio marito era andato al lavoro e mio figlio,come eravamo d'accordo,dopo la lezione in università mi avrebbe raggiunta per andare insieme a casa della zia che lo stava aspettando.
Seduta in soggiorno,mentre guardavo distrattamente la TV,mi chiedevo come l'avrebbe presa mia sorella vedendomi comparire insieme a mio figlio.
Altri pensieri alquanto nebulosi si affastellavano nella mia mente indipendentemente dalla mia volontà e da ciò che sarebbe avvenuto in quel pomeriggio.
"Diamine,è mia sorella!"
Mi ripetevo per cercare di sdrammatizzare la situazione che io stessa avevo combinata.
"E' mia sorella Irene!Ire,quella delle mille avventure!Ire la mia sorella maggiore mentore che mi aveva accompagnata nella mia crescita fisica e sessuale!Ire...Ire...ire...come avrebbe potuto reagire in modo sgarbato con me?!"
Era vero che dall'ultima volta che avevamo fatto l'amore insieme erano passati quasi 4 anni ed era anche vero che l'ultima volta che avevamo messo in mezzo un maschio per abbandonarlo completamente spompato in quell'alberghetto malfamato erano passati 5 anni ma diamine,tutto quel tempo non era trascorso invano se era vero,com'era vero,che in tutto quel periodo anche se ci incontravamo di rado,ogni settimana passavamo almeno un'ora al telefono a raccontarci le nostre conquiste e le corna che mettevamo ai nostri stupidi mariti.
In quei periodi,io ero senz'altro più prolifica di lei in quanto a conquiste.
Il mio lavoro d'altra parte mi permetteva di inontrare sempre gente nuova e francamente,quando mi scattava la voglia,non me ne lasciavo scappare neanche uno.
Lei invece da un po di tempo non faceva che parlarmi di un givanotto che le aveva conquistato il cuore e da quel momento pareva essersi dedicata solo a lui.
Ascoltando la video chiamata con mio figlio e vedendo la sua reazione,mi era subito apparso chiaro di chi fosse quel "sipatico giovanotto:Era mio figlio,suo nipote che aveva amorevelmente accudito e cresciuto sin da piccolo.
"Che zoccola!" avevo pensato per un momento pentendomene subito.
Io e mia sorella eravamo cresciute insieme come amiche e complici inseparabili.
Lei aveva tre anni più di me,ma il mio precoce sviluppo ci faceva apparire coetanee già da piccole.
Comunque lei era più grande di me e più intraprendente.
Era lei ad aver scoperto per prima mamma e papà che facevano l'amore.
Da piccole ci appostavamo dietro la porta per origliare i rumori che provenivano dall'interno e talvolta,quando la lasciavano socchiusa,riuscivamo persino a spiare per correre subito nella nostra stanza e scoppiare in incontenibili risa isteriche.
Sicuro,erano proprio risa isteriche in quanto non riuscivamo bene a capire cosa stessero facendo mamma e papà in quelle posizioni così strane con l'uno sull'altra e talvolta addirittura coi corpi posizionati a testa piedi emettendo strani suoni a scambiandosi parole che non capivamo.
Col tempo naturalmente le cose erano cambiate e ci sembrava di aver capito cosa facessero e così,scambiandoci di volta in volta di ruolo(Non avendo un fratellino o un cuginetto a disposizione dovevamo fare sia il papà che la mamma)abbiamo cominciato ad imitarli.
Naturalmente,dopo le prime volte in cui eravamo impacciatissime,avevamo cominciato ad apprezzare le sensazioni che i nostri toccamenti procuravano ai nostri corpicini.
Più in la con gli anni quelle sensazioni si erano concentrate in parti molto precise dei nostri corpi ed avevamo cominciato a provare sensazioni e piaceri completamente diversi.
Quando Irene aveva avuto le prime mestruazioni,era corsa dalla mamma la quale ci aveva riunite e ci aveva spiegato bene tutto quello che avremmo dovuto sapere.
La sua prima volta lei aveva 11 anni e poco dopo in modo assolutamente precoce,era stato il mio turno.
A quel punto,tutte le raccomandazioni che ci aveva fatto la mamma per difenderci dai maschi,ci avevano chiarito le idee e da quel momento,avevamo inserito nei nostri giochi anche alcuni piccoli ortaggi presi dal frigo.
La prima ad essere "Ferita" da quel gioco ero stata io quando Ire,infilandomela con maggiore foga,mi aveva bucato l'imene.
Alcuni giorni dopo,la stessa sorte era toccata a lei.
Ci eravamo sverginate da sole e fortunatamente,data la piccola quantità di sangue perduta,la mamma non si era accorta di niente
Quello che inizialmente ci era parso un grosso guaio,nei giorni e mesi successivi,ci aveva fatto scoprire definitivamente i piaceri del sesso con introduzioni sempre più grosse,profonde e gustose.
Erano zucchine,piccole melanzane e carote...una vera goduria.
Siamo cresciute così,sempre insieme e sempre insieme,l'avevamo dato al primo ragazzo conosciuto durante le vacanze a Rimini.
Da qul momento è stato un crescendo sino a quando ci siamo sposate.
Anche da maritate però,la nostra complicità era rimasta ben salda ed ogni volta che se ne presentava l'occasione,il cazzo di turno,veniva condiviso democraticamente.
Eravamo talmente convinte della giustezza dei nostri comportamenti che non consideravamo per niente disdicevole il fatto che riempissimo di corna i nostri mariti.
Io e lei eravamo una cosa,i nostri matrimoni un'altra che pur così vicini,parevano appartenere a persone diverse.
Poi avevamo cominciato a lavorare.
Era nato Andrea mentre lei purtroppo non era riuscita ad avere figli e dunque,si era prestata volentieri ad accudirlo come se fosse lei la mamma.
Devo dire che è stata un'ottima mamma ed un'ottima maestra avendo allevato mio figlio con lo stesso amore e la stessa passione che aveva dedicato a me sin da bimbetta.
Ecco! Quella era mia sorella Irene e come avrebbe potuto trattarmi male se mi fossi presentata da lei in compagnia di mio figlio?
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