Con mio figlio 5 -La zia Irene

Scritto da , il 2020-06-17, genere incesti

-Un attimo Ire,che gli porto il cellulare in camera sua.-

-Non..no,non portargli il tuo telefono digli di richiamarmi lui col suo cellulare...lo aspetto.
Ma io e te quando ci vediamo?
E' una vita sai che non ci si incontra e si che abitiamo nella stessa città!-

-Hai ragione Irene,è da stupide non vedersi per tanto tempo ma lo sai anche tu come vanno queste cose.

Un po il lavoro,un po quel cornuto di mio marito che mi tiene impegnata con i suoi stupidi problemi e poi.....beh! Che te lo dico a fare quel poi?!-

Avevamo riso di gusto a quella battuta.

Andrea che era davanti a me nudo e col cazzo ancora incredibilmente in tiro,mi aveva preso per mano e mi aveva portato in camera sua dove,seduto sul letto con me accanto,aveva chiamato la zia in viva voce,(era un giochino che gli piaceva davvero molto dopo l'esperienza con me e la sua fidanzata).

-Pronto...ciao Ire..so che mi hai cercato.-

-Amore...sono due giorni che ti cerco inutilmente non rispondi e neanche mi richiami.

Non sarà per caso per colpa della tua fidanzata o di quelle puttanelle che ti ronzano intorno come le api col miele?

Lo sai amore che io ho la precedenza su tutte?-

-Ma che vai a pensare Ire,è che avevo il telefono fuori uso e poi,davvero,tra lo studio e quella rompicazzi di Titty in città per via dell'università,non mi molla un minuto.

Comunque hai ragione tu amore...scusami...scusami...-

Era davvero incredibile per me ascoltare quella telefonata.

Mai l'aveva chiamata zia ma sempre per nome o col nomignolo che anch'io usavo con lei.

E lei,mia sorella,sua zia che lo chiamava amore e si comportava quasi(Quasi!?)come una moglie gelosa.

-Amore,apri la video chiamata che ho una sorpresa per te.-

Che spettacolo che si era presentato ai nostri occhi non appena acceso lo schermo!

Mia sorella distesa sul divano coi capelli sciolti nella stessa postura della Maja desnuda di Goja,indossava un reggiseno a balconcino che le sosteneva le stupende tette(Ah! Quelle tette...quanti ricordi!)da sotto mostrando il bruno cerchio delle areole sulle quali spuntavano come frutti da cogliere,due capezzoli gonfi e duri già maturi per essere succhiati.

In basso indossava un minuscolo perizona con la parte anteriore a forma di foglia sulla quale era ricamato un cuoricino rosso ed un nome:Andrea.

La foglia era circondata tra le cosce da spruzzi di peli neri dall'apparenza di raggi lucidi mentre in alto gli stessi peli ben curati salivano sin quasi l'ombelico.

Un vero spettacolo,anche lei come me,non si era lasciata affascinare dalla moda della fica rasata.

-Ti piace amore?-

-Dio mio Ire...sei una fica pazzesca!-

-Hai visto cosa c'è accanto al cuoricino rosso?-

-Il mio nome...grazie...grazie amore...-

-E sai cosa c'è sotto?-

-No..non lo so...dimmelo tu!-

-C'è il tuo boschetto...quello dove ripara sempre il tuo uccellino e che da tre giorni piange col nido vuoto...dimmi amore...dov'è volato il mio uccellino e quando ritorna in mezzo alle sue umide fronde?

Guarda!-

Aveva aggiunto scostando il lembo di stoffa ricamato ed allargando le grandi labbra pelose dentro le quali si apriva uno spacco rosso lucido di umori.

-E' quì amore...il tuo uccellino è quì e presto farà ritorno dentro il suo rifugio nel bosco!-

Aveva risposto mio figlio esibendo stretto tra le dita la sua verga in piena erezione scappellata e con una gocciolina lucida sul glande gonfio e livido.

-Amore...amore...vieni subito..subito...lo vedi com'è triste e come lacrima la mia fica senza il tuo bel cazzo?!-

-Amore...amore...così mi farai venire...adesso non posso...non posso davvero ma domani giuro che sarò da te tutto il giorno!-

-Tutto il giorno e la notte vorrai dire!

Domattina quel cornuto di mio marito parte per andare a pesca con certi suoi amici e tornerà come sempre a mani vuote,dopodomani.

Fortuna che io ho il tuo pesce altrimenti dovrei digiunare!-

Tutti siamo scoppiati in una potente risata che io ero stata costretta a coprire con la mano per non svelare la mia presenza.

-Tesoro...amore mio,visto che non puoi venire adesso,facciamo l'amore al telefono e mentre io te lo prendo in bocca,tu mi lecchi la fica.-

Si erano masturbati con un tale trasporto ed una tale passione che anch'io non riuscendo a resistere,mi ero masturbata insieme a loro.

Io ero venuta quasi subito mentre loro,perfettamente affiatati,erano venuti insieme.

Mia sorella aveva fatto un lago sotto di se dove fortuantamante vi era un telo bianco a protezione del divano mentre lo spruzzo di mio figlio era stato tanto potente da colpire anche me seduta al suo fianco.

-Mmmmm...che buona amore la tua cremina..mmmmm-

Mugulava mia sorella raccogliendo con la mano tra le cosce i suoi umori per leccarli come fosse la sborra di Andrea.

Quando si erano salutati prendendo accordi per il giorno dopo e spegnando il telefono,mi ero preso cura io del mio bambino ripulendo con la lingua le gocce sul suo corpo ed il cazzo oramai moscio.

Mio marito sarebbe rientrato da un momento all'altro e dunque,quella gustosa pulizia con la bocca,segnava la definitiva interruzione della nostra lunga seduta di sesso incestuoso.

Mentre mio figlio chiuso nella sua camera riprendeva le sue forze prima di rimettersi in ordine e rendersi presentabile agli occhi del padre,io aveva cercato di immaginare come rendere più piccante l'incotro tra mio figlio e sua zia e così,mi ero precipitata da lui:

-Ascolta Andrea,mi è venuta un'idea pazza.-

-Dimmi Mary...ti ascolto.-

Mi aveva chiamata ancora Mary,era un buon segno,significava che da quel momento anch'io ero ufficialmente entrata nella cerchia delle sue amanti.

-Cosa ne dici se domani andiamo insieme da Irene tanto prima o poi,le dovremo dire di noi due.-

-Hai ragione Mary,domani le faremo la sorpresa di presentarci insieme e spiegarle ogni cosa.-

Segue



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