1 - La sorpresa di mia zia Concetta (L'inizio)

Scritto da , il 2020-03-19, genere incesti

Ciao a tutti. Mi chiamo Michele, attualmente ho 28 anni, sono pugliese. Qui, a seguire, un racconto scritto anni fa, che narra un'avventura realmente accaduta. Ho deciso di postare tutti i miei racconti per rendervi partecipe delle mie sensazioni, passioni e avventure.
Spero apprezziate. Buona lettura.

Ciao a tutti, mi chiamo Michele, sono un ragazzo di 22 anni. Leggendo dei racconti sull'incesto ho deciso di raccontarvi anche la mia storia. Questa storia risale a circa un anno fa. I miei dovevano partire 2 settimane per motivi di lavoro. Non mi hanno potuto portare con loro, e quindi mi hanno lasciato a casa di mia zia Concetta. Zia Concetta e una donna sposata. 43 anni, capelli lunghi biondi, 2 figli. Lei mi piace da sempre e ho sempre sognato di potergli infilare il mio bel pisello in quel bellissimo culo che ha.
Mi piacevano sopratutto per le sue forme. Due belle tettone e un culo da far paura; infatti quando veniva a trovare i miei a casa io la fissavo e dopo un pò correvo in bagno a spararmi seghe pensando solo a lei. Quando i miei mi hanno detto che dovevo passare due settimane a casa sua ho pensato che questa era l'occasione giusta per spararmi seghe indimenticabili guardandola di nascosto. La mattina il marito e figli andavano a lavoro, quindi a casa stavamo solo noi due. I miei finalmente partirono. I primi giorni passarono normalmente. Naturalmente, come previsto, mi sparavo delle seghe mentre la spiavo di nascosto. Tutto normale fino a quando una mattina, dopo che mi ero alzato senza dargli il buongiorno (quindi non sapeva che io ero sveglio), andai direttamente in bagno. Quella mattina ero talmente arrapato che decisi di spararmi subito una prima sega. Mi appoggiai sul water cominciando la sega, quando di colpo dopo pochi minuti, si spalancò la porta. Era lei. Io velocemente tento di infilarmi il cazzo dentro ai boxer con scarsi risultati, perchè subito dopo avermi visto zia chiuse immediatamente la porta senza dire neanche una parola. In quell'istante non capivo piu niente e così smisi di segarmi e andai in cucina a fare colazione. In cucina c'era lei che beveva il caffè; io mi avvicino timidamente e gli chiedo se potevo fare colazione. Ma lei mi rispose in tutt'altro modo..."Ma la mattina c'e l'hai sempre in quel modo?" E io imbarazzato gli rispondo: "Cosa?". E lei: "Dai ti ho visto mentre lo avevi in mano" Io rimango all'inizio sbigottito ma colgo subito l'occasione rispondendo: "Ma dai ziaaaa...Bè dipende...Si la mattina si sa...E abbastanza..."Lei capì il mio disagio, ma infierì rispondendo: "Beata la tua ragazza che ha un tipo così" Io gli dissi: "Bhe purtroppo non c'e nessuna ragazza...Sono single". Lei rispose: "Bhe dai, penso che è strano che un ragazzo come te, a 20 anni, è single".
Si creò in pochi minuti il momento giusto per provarci. Dissi all'inizio alcune stronzate e poi le chiesi: "Ma posso stare tranquillo? Mica per caso dirai qualcosa a papà di ciò che è successo?". Sapevo benissimo che sarebbe rimasto tra noi. Lei mi rispose: "Ma nooo no...Non preoccuparti...Mettiamola così...Resta una cosa nostra". Io subito, continuai ad infierire dicendo: "Grazie zì, come posso ricambiare il favore?". Speravo che lei dicesse di voler fare qualcosa con me, ma rispose: "Bè in effetti potresti ricambiare in un modo...Vai a farti una doccia io nel frattempo ti preparo il caffè". Mi fiondai in bagno a fare quello che aveva detto lei, sperando che mi raggiungesse da un momento all'altro mentre mi lavavo.
Ciò purtroppo non accadde ma dopo un pò lei mi chiamò: "Micheleeee hai finito? Il caffè è pronto". Misi in fretta l'accappatoio, un'occhiata allo specchio e uscii fuori dal bagno, andai in salotto e lì mi trovai in una situazione "nuova"; Mia zia seduta sul divano con addosso soltanto un accappatoio. Subito appena mi vide mi disse ridacchiando: "Così ti faccio lo stesso effetto di prima?" Io non risposi, ma il cazzo iniziò a indurirsi. Sembrava che dovesse scoppiare. E incredibile mia zia Concetta li davanti a me soltanto con l'accappatoio. Un momento che avevo sempre immaginato si avvera. In pochi passi la raggiungo e mi fermo in piedi davanti a lei. Prendo la tazzina di caffè sul tavolino, lo bevo e la ripongo dove era prima, spiando il suo petto quasi ipnotizzato per tutto il tempo. Nel frattempo il cazzo diventa sempre più grosso, mettendo in evidenza le sue forme. A metà busto, il mio accappatoio era evidentemente impennato. Leggevo negli occhi di zia, la voglia di vedere tutto quel ben di Dio, così trovai il coraggio di aprire il mio accappatoio. Una scena che ricorderò credo per il resto della mia vita. Il viso di zia Concetta sorpreso. Gli occhi sgranati. La bocca semi aperta. Il mio cazzo in tutto il suo splendore difronte a lei, e proprio lei completamente in ipnosi. Il momento è interrotto da un suo respiro profondo. Con la mano, afferra il cazzo, tirandolo giù, facendolo scappellare del tutto. "Mio Dioooo" sussurra tra lei. Io con un filo di voce: "Zia, non sai da quanto tempo che sogno questo". Mi feci coraggio in pochi istanti. La situazione era ormai fuori controllo. Le allargai la parte superiore del suo dell'accappatoio. Incredibile 2 tettone stupende. Enormi.
Lei mi continuava a segare molto delicatamente. Ad un tratto mi tolse l'accappatoio e dicendo: "Mmmmh...Dio mio...Scusami ma quanto è grosso?...Te lo sarai misurato qualche volta sicuramente...Mai visto una cosa simile". Io accettai i complimenti e sentendo quelle parole dette proprio da lei in quell'istante sentivo che stava per uscire dal mio cazzo un fiume di sborra. Più passavano i minuti, più mi segava in modo deciso. I miei respiri si facevano sempre più pesanti. Pochi attimi e: "Ahhhhh".
La scarsa esperienza con una donna della sua età e con una donna che tanto desideravo purtroppo mi fece sborrare in fretta. La sua mano si riempì di crema e un getto arrivò anche sul suo seno. Mi disse con aria sorpresa: "Ma come tesoro gia sei venuto?". Impacciato risposi: "Scusa zia ma vederti così mi fa questo effetto...Non sai quanto desideravo questo momento". "Devi imparare a gestire le tue emozioni. Non puoi fare brutte figure con un coso del genere. Devi resistere di più". Dopo queste parole, prese un fazzoletto da un tavolino posto affianco al divano, e mi pulì tutto il cazzo senza leccare nemmeno un pò di sborra. Notai che non tolse lo sperma dal suo seno. Ripose il fazzoletto sporco nella tazzina del mio caffè dicendomi: "Siediti su quella sedia, e guardami". Mi fece sedere su una vecchia sedia restaurata posta in salotto, giusto difronte a lei. Infilai nuovamente l'accappatoio e mi accomodai. Mentre io la fissavo lei tolse tutte, restando completamente nuda. Divaricò le gambe e si iniziò a masturbare lentamente.
Io ero ormai incredulo di quello che stava accadendo. Mia zia che prima mi fa una sega, e poi si masturba davanti a me. Che spettacolo. La figa era stupenda con pochi peli. Le sue dita scorrevano lungo quella zona proibita. Era bagnatissima. Riuscivo a vedere chiaramente le sue dita umidissime. Passarono all'incirca 10 minuti. Il mio cazzo vedendo quella gran figa, aiutato dai miei pensieri, prese nuovamente vigore. Mi riavvicinai a zia. Appena vicino a lei, mi afferrò il pene e lo portò vicino la sua bocca. Mi iniziò così a spompinare, ci sapeva fare benissimo con la bocca. Movimenti delicati. Su e giù lungo tutta l'asta. Si soffermava sulla cappella, leccandola per bene tutta, per poi riaffondare il cazzo dentro la sua bocca. Ci entrava ormai solo per metà. Era bello duro e completamente bagnato dalla sua saliva. Mi sfilai nuovamente l'accappatoio. Dopo pochi minuti si fermò dicendo: "Sei pronto? Ora lo voglio dentro...Come vuoi che mi metta?".
La feci mettere in posizione supina. Volevo vedere quel culo spettacolare. In questo momento approfittai per dirle: Dai...Dimmi, ti piace il mio cazzo eh". Lei rispose: "Certoooooo, quando lo ritrovo un'altro così".
Dopo che si mise in posizione mi disse: "Mi raccomando inizia piano". Una leccata veloce alla sua figa e poi puntai la cappella sul suo buco. Iniziai a chiavarla infilando quanto più cazzo possibile dentro. Andavo molto dolcemente all'inizio ma poi infilai sempre con piu forza. La sentivo urlare e godere; anche lei era eccitatissima e tutta bagnata. Gridava: "Daiii daiii daaAaAaAaaiii". Alternavo colpi decisi e veloci, con colpi blandi e delicati, per evitare di sborrare in fretta. Avanti ancora per circa 10 minuti, quando mi fermai per cambiare posizione. Stavolta dettava lei i colpi. Mi accomodai sul divano, facendo salire zia sopra di me. Mise il cazzo dritto e scese giù facendolo entrare quasi del tutto dentro. Entrambi stavamo godendo come mai fatto prima. Le mie mani palpavano il suo seno. La mia lingua leccava i suoi grossi capezzoli. Continuava ad ansimare senza sosta. La tenevo stretta a me ormai. Il mio pisellone le riempiva a pieno la figa. Continuava a muoversi quando ad un tratto sentii la sborra salire sempre più su. Cavolo stavo per venire dentro. Spezzai il momento di estasi dicendo: "Ziaaa sto per venire, sto per venireeeeeEee". Così zia in prenda al panico, sfila il cazzo e inizia a segarmi velocemente, cerca di inginocchiarsi per essere più vicina al mio membro. Io resto seduto. Bastano pochi secondi e tre, quattro, cinque schizzi di sborra finirono sul mio corpo e sulle sue mani. Zia con un pò di affanno, guardandomi si avvicina al cazzo mettendolo in bocca, cercando di ripulire al meglio il tutto. Quando il cazzo era completamente pulito, si leccò ogni singolo dito pieno di sperma. Soddisfatta, si mise al mio fianco per circa 5 minuti, abbracciandomi senza dire una parola. Dopo un pò zia Concetta si alzò dal divano, e mentre si infilava l'accappatoio disse: "E stato qualcosa di straordinario...Non mi sentivo così ormai da anni". Capii in quell'istante che avevo conquistato zia Concetta. Mentre io cercavo di ricompormi, lei andando verso il bagno mi disse ridendo: "Ah e comunque l'accappatoio lo avevo indossato perchè dovevo fare io la doccia dopo di te".Da quella mattina la mia vita e quella di zia Concetta fu stravolta.
Tutti i restanti giorni, di quella permanenza a casa di zia, si iniziavano con un bel pompino e non solo.

TO BE CONTINUED.

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