Il prete, il diacono e il sacrestano
Scritto da Troietta, il 2019-10-09, genere gay
Stavo dando una pulita ai banchi della chiesa quando il parroco mi chiamo' in sacrestia, andai e lo trovai che si stava menando il cazzo, che spettacolo, dissi, ma padre non credi che qualcuno possa entrare?
Non ti preoccupare replico', oltre a noi due non c'e' nessuno,dai, succhiami un po'
Non me lo feci dire due volte,lui era seduto, mi inginocchiai e con le labbra imboccai la cappella, per un po'il leccai il cazzo dalla punta alla base prendendo in bocca i coglioni grossi e gonfi di sperma,mi prese per la testa, infilo' tutto il cazzo nella mia bocca e inizio' a scoparmela, da parte mia io succhiavo con la saliva che colava lungo l'asta, il piacere travolgeva entrambi e gemevamo sommessamente. Venne e la sborra si scarico'parte nella mia bocca e il resto sul cazzo e le palle, bevvi e raccolsi quella che era venuta fuori con la lingua gustando il suo maschio e piacevole sapore. Succhialo ancora, fammelo indurire di nuovo, voglio il culo, disse, lo ripresi in bocca e ricominciai a sbocchinarlo, torno' duro e dopo avermi messo a pecorina entro'con un colpo secco slabbrandomi il culo,mi fotte'dando delle spinte che mi facevano gemere, i muscoli del culo si tesero stringendosi intorno al cazzo come un guanto,gustai quel bastone in tutta la sua lunghezza mugolando di piacere.
Lui seguitava a sfondarmi il culo,quand'ecco la sorpresa,la porta si apri' facendo entrare il diacono e il sacrestano;i tipi non persero tempo nel tirare fuori il cazzo e mettermelo tutti e due in bocca, cosi' mi ritrovai a sbocchinare due cazzi e a prenderne uno nel culo. Il prete sborro'e si mise a sedere, il suo posto fu preso dal diacono e giu' pompino e inculata, a turno mi incularono e si fecero spompinare riempiendomi il corpo di sborra facendomi godere.
Non ti preoccupare replico', oltre a noi due non c'e' nessuno,dai, succhiami un po'
Non me lo feci dire due volte,lui era seduto, mi inginocchiai e con le labbra imboccai la cappella, per un po'il leccai il cazzo dalla punta alla base prendendo in bocca i coglioni grossi e gonfi di sperma,mi prese per la testa, infilo' tutto il cazzo nella mia bocca e inizio' a scoparmela, da parte mia io succhiavo con la saliva che colava lungo l'asta, il piacere travolgeva entrambi e gemevamo sommessamente. Venne e la sborra si scarico'parte nella mia bocca e il resto sul cazzo e le palle, bevvi e raccolsi quella che era venuta fuori con la lingua gustando il suo maschio e piacevole sapore. Succhialo ancora, fammelo indurire di nuovo, voglio il culo, disse, lo ripresi in bocca e ricominciai a sbocchinarlo, torno' duro e dopo avermi messo a pecorina entro'con un colpo secco slabbrandomi il culo,mi fotte'dando delle spinte che mi facevano gemere, i muscoli del culo si tesero stringendosi intorno al cazzo come un guanto,gustai quel bastone in tutta la sua lunghezza mugolando di piacere.
Lui seguitava a sfondarmi il culo,quand'ecco la sorpresa,la porta si apri' facendo entrare il diacono e il sacrestano;i tipi non persero tempo nel tirare fuori il cazzo e mettermelo tutti e due in bocca, cosi' mi ritrovai a sbocchinare due cazzi e a prenderne uno nel culo. Il prete sborro'e si mise a sedere, il suo posto fu preso dal diacono e giu' pompino e inculata, a turno mi incularono e si fecero spompinare riempiendomi il corpo di sborra facendomi godere.
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