Ossessionato da quel culo - parte 4

Scritto da , il 2019-07-05, genere incesti

Non potevo crederci.
Erano letteralmente anni che sognavo quel momento, il momento in cui finalmente avrei potuto sbattermi il bel culone della mia nonnina, ma mai avrei creduto che prima o poi i miei desideri sarebbero diventati realtà... Eppure eccomi la a farmi spompinare dalla troia che si atteggiava sempre da santarellina. Sotto sotto avevo sempre saputo che era una troia con una gran voglia di cazzo e a cui piaceva provocare.
Quel pompino esperto misto ad un'eccitazione mostruosa mi fece venire quasi subito, ma io non volevo certo sfigurare alla prima scopata così per guadagnare un po' di tempo dissi a mia nonna di mettersi a gattoni sul letto perché volevo ricambiare il favore del sesso orale... Cavolo era persino meglio dei miei sogni.
Vedere quel bellissimo culo abbronzato e quella figa rasata e completamente bagnata che aspettavano solo me, non mi fece capire più nulla.
Mi avventai su quel culone come fossi un disperso nel deserto che aveva appena trovato un'oasi.
Leccai, baciai, assaporai, odorai ogni cm di quella meraviglia per molti minuti, fino a che la voglia animale di scoparla non prese il sopravvento, ma non appena stavo per iniziare la penetrazione squilló il mio cellulare e mi ricordai del motivo per cui mi trovavo là.
" Nicola ma quanto ci metti per prendere quattro uova" chiese mia madre.
"Si mamma ora arrivo è che ho... Ho dovuto aiutare la nonna con qualche lavoretto"risposi.
"Nico passala a me" mi disse nonna.
"Giulia sono io... Scusa se lo ho trattenuto un po' ma ho proprio bisogno di aiuto per qualche faccenda, ci sono dei tubi nel lavandino che perdono e dei problemi con le tapparelle della mia camera e della sala... Lavoretti semplici ma una una vecchietta come me sono sempre più complicati ahaha" disse a mia madre facendomi l' occhiolino.
"Senti che ne dici se te lo mando a casa con le uova e poi torna qui per fare questi lavoretti... Magari gli preparo anche la cena per ringraziare dai, che poi sono sempre sola un po' di compagnia a cena non mi fa male."
" Ok mamma va bene, facciamo così allora" rispose mia mamma.
Portai le uova a casa e tornai in un baleno cercando di nascondere la mia enorme erezione che non accennava a diminuire, appena varcai la soglia di casa della nonna mi spogliai completamente e corsi in camera sua dove la trovai con la faccia immersa nel cuscino e il bel culone all'aria... Proprio come l avevo lasciata prima che ci interrompessero.
"Dio nonna che culo incredibile che hai" dissi mentre iniziavo a leccarle la figa per prepararla alla penetrazione.
Dopo qualche istante era completamente fradicia... Presi un respiro profondo per assaporarmi il momento poi inizia a fotterla come un animale, un ritmo forsennato dettato dall'attesa di tanti anni.
Subito nonna iniziò a lamentarsi, ma le premetti una mano sulla nuca e la ricacciai fra i cuscini, non ero più in possesso del mio corpo, ero completamente assatanato.
"Non lamentarti puttana, so che è così che ti piace, come ti è piaciuto provocarmi in questi anni, come ti è piaciuto provare ogni uomo della città in questi anni con il tuo bel culone" le ringhiai addosso.
"Non dare la colpa al caldo se te ne vai in giro senza mutande e in vestaglie talmente corte da scoprirti mezzo culo, sei una troia a cui piace fare impazzire gli uomini ammettilo" dissi ormai fuori controllo mentre continuava cavalcarla senza ritegno.
" Magari settimana prossima invito qualche amico, sarebbero proprio contenti di poterti sfondare, sono anni che torturi anche loro con i tuoi costumini al mare" stavo dando sfogo a tutta la repressione che in questi anni mi era montata dentro ed ora era finalmente esplosa.
Venni copiosamente nella sua figa, ma la mia eccitazione era ben lontana dal placarsi... Erano secoli che desideravo quel culone e me lo sarei preso proprio quel giorno.
"No Nicola non li non l'ho mai fatto" supplico mia nonna come se mi avesse letto nel pensiero.
"Se vuoi che non ti rovini il buco del culo ammetti che sei una troia, che mi hai provocato in questi anni e che ti piace provocare ogni uomo ti passi sotto lo sguardo" dissi tirandole una sculacciata.
" Nicola adesso smetti..."
"Ammettilo troia!" Dissi tirandole una seconda sculacciata ancora più violenta.
Dio a ripensarci oggi non so da dove trovai il coraggio di fare tutto ciò, ma dopo anni e anni di tormento era come se una diga dentro di me si fosse rotta.
"Lo ammetto" guai lei.
"Cosa ammetti?" Chiesi con una terza sculacciata.
"Sono una troia a cui piace mettersi in mostra ed essere osservata, mi dispiace Nicola se ti ho sconvolto fino a questo punto" disse infine.
"Oh non dispiacerti... perché finalmente sei mia" dissi piantandole il cazzo nel culo con estrema violenza.
Mia nonna urlo come un maiale sgozzato, fortunatamente abitava in campagna e potevamo fare tutto il casino che volevamo.
"Hai ammesso di essere una troia e alle teorie piace un bel cazzo nel culo" continuai mentre la tenevo saldamente per le natiche non permettendole di divincolarsi.
Forse non fu la migliore scopata della mia vita, ma di certamente la più soddisfacente, fu come una vendetta personale, la scopavo con violenza e ogni tanto le tiravo una sonora sculacciata.
Venni due volte prima di fermarmi ad osservare come avevo ridotto quel bellissimo culone: rosso per le sculacciate e grondante di sperma.
Fiero del mio lavoro mi accasciai accanto a mia nonna, entrambi completamente madidi di sudore.
Dopo qualche minuto lei disse " spero che ti sia sfogato a sufficienza perché non intendo subire un altro trattamento del genere, se vuoi che questa cosa continui ti conviene controllarti giovanotto, non mi potrò sedere per una settimana"
Ora che ero esausto e svuotato iniziavo quasi a provare vergogna per il modo animalesco in cui mi ero comportato, ma trovai comunque la forza di farle l'occhioliono e rispondere "però ti è piaciuto almeno un po' ammetilo"
"Questo non è il punto" replicò lei con un sorrisetto.
"Te lo prometto nonna in futuro sarò più calmo" conclusi con un'ultima pacca a quel bellissimo culo extralarge.
Quel giorno scopammo ininterrottamente nelle ore successive fino a che non fui costretto al rientro in casa, scopammo nella doccia, in salotto, sul tavolo del pranzo domenicale, fu incredibile scoprire che razza di puttana era la mia nonnina casa e chiesa.
Il nostro rapporto fatto di pura passione sessuale è tutt'ora duraturo e soddisfacente.
Per quanto mi riguarda però meglio ancora del sesso sono i momenti in cui posso dedicarmi ai preliminari, lunghi momenti in cui assaggio la sua figa ed il suo perfetto magnifico culone come se fosse la prima volta, come se fosse acqua per un Berbero e cibo per un morto di fame.

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