Ossessionato da quel culo - parte 2

Scritto da , il 2019-07-02, genere incesti

La situazione non era più sopportabile la notte, quasi tutte le notti, sognavo quel culone così perfetto e sodo sognavo di stringerlo, strapazzarlo, leccarlo, sculacciarlo, ma più di ogni cosa sognavo di scoparlo e puntualmente mi svegliavo con erezioni incredibili, stavo rischiando la pazzia.
Iniziavo a pensare a mia nonna in ogni momento scuola, autobus, alle serate con gli amici, non avevo il coraggio di intraprendere una relazione intima con nessuna ragazza perché sapevo che la mia testa sarebbe stata altrove.
L'estate del 2013 fu incredibile, data la poco distanza fra casa mia e quella di mia nonna la andavo a trovare quadi tutti i pomeriggi mostrandomi sempre più sfrontato: mi presentavo da lei senza mutande e con pantaloncini da ginnastica cercando di mettere in evidenza la forma del pene perennemente eretto, ma lei non sembrava notare o fingeva per paura di creare imbarazzo, nel salutarla non dimenticavo mai una bella palpata a quel culone, ogni tanto mi presentavo con un paio di pantaloni che avevano un buco nella zona dell' inguine in modo che sedendomi sulla poltrona a gambe aperte lei non potesse fare a meno di vedere ciò che prima o poi ero deciso a farle assaggiare.
Dopo settimane di provocazioni continue e sempre più sfrontate non ottenevo risultati e stavo decisamente perdendo le speranze finché un giorno di luglio accadde qualcosa, mentre eravamo in casa a parlare del caldo afoso mia nonna prese un fazzoletto e per soffiarsi il naso, ma le cadde e nel chinarsi per raccoglierlo notai che non portava le mutande e che la figa era completamente rasata, bellissima rosea carnosa e completamente liscia, dovetti resistere con tutte le mie forse all' impulso di gettarmi di faccia in quel ben di dio.
Mi convinsi che quel gesto non fu casuale forse finalmente il mio piano stava portando i suoi frutti forse la mia bella nonna culona aveva capito le mie intenzioni e si divertiva a stuzzicarmi.
Purtroppo però nelle settimane successive non successe nulla ed iniziai pensare di essermi sbagliato, ero completamente in balia della situazione ogni suo gesto ogni sguardo si riempiva per me di mille significati cercavo di trovare segnali dove non c'erano...
In una delle ultime calde giornate di agosto tentai la fortuna un' ennesima volta e mi presentai a casa sua suonando il Campanello ma stranamente nessuno aprì, così con il mio mazzo di chiavi di scorta decisi di entrare per controllare se forse il campanello era rotto o altro, non appena varcai la soglia sentii il rumore della TV e capii che forse mia nonna semplicemente non aveva sentito così decisi di entrare e la trovai distesa sul divano con indosso una delle sue vestaglie più corte che, data la posizione rannicchiata in cui stava dormendo la lasciava scoperta dalla vita in giù permettendomi di osservare, per la prima volta in tutta calma, quel bellissimo culone e quella figa perfettamente rasata.
Scattai non so quante foto, ma che altro potevo fare se non guardare estasiato, non potevo certo saltarle addosso, e poi non avevo idea se lei avesse effettivamente capendo le mie intenzioni o se la mia ossessione mi stava facendo cogliere segnali che lei non inviava.
Decisi comunque che non potevo sprecare la migliore occasione che avessi mai avuto così mi avvicinai a quel paradiso sino quasi a sfiorare le sue parti più intime con la punta del naso, respiravo a pieni polmoni quell' odore di donna ero come in trance, non riuscii a resistere oltre e mi concessi un unico singolo bacio a quella figa perfetta, poi mi alzai e uscii senza fare rumori.
Appena fuori casa ancora stordito per l'accaduto mi incamminai per una passeggiata, ma dopo pochi secondi mi suonó il cellulare... Era mia nonna, risposi al telefono ma ciò che disse mi fece gelare il sangue e cedere le gambe "Dobbiamo parlare torna su", il tono della sua voce mi fece venire voglia di scappare per sempre, probabilmente ora tutti avrebbero saputo che razza di malato ero...

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