Famiglia neocatecumenale

Scritto da , il 2021-06-27, genere incesti

Mi chiamo Silvia Sono cresciuta in una famiglia neucatecumenale e anche se la frequentazione della mia famiglia e soprattutto dei miei genitori, alla vita della comunità è molto assidua in realtà la nostra quotidianità tra le mura domestiche è fatta di incofessabili perversioni, a cui però nessuno di noi, io per prima, saprebbe rinunciare. Ma andiamo con ordine, innanzi tutto voglio presentarvi la mia famiglia, che come la maggior parte delle famiglie neocatecumenali, è molto numerosa. Oltre me ci sono altri 4 figli, io sono la maggiore e ho 23 anni, dopo di me c'è Giorgia di 22  il primo maschio si chiama Daniele e ne ha 19, gli ultimi due sono Sara di 16 e Stefano 15. Nostro padre, Marco (55 anni) è un dirigente di banca, il che gli ha permesso una vita agiata e la possibilità di avere una famiglia così numerosa, mentre nostra madre, che si chiama Laura (45 anni) si è sempre dedicata a noi figli crescendoci nella doppia identità di cristiani modello in pubblico, e di giocattoli sessuali per lei e mio padre in privato. Anche la nostra casa rifletteva questa ambiguità, viviamo in una grande casa, chi arrivava, passa per un bel giardino per essere accolto da un porticato in legno, entrando ci si ritrova in un grande salone su cui si affaccia la cucina e il passaggio di un piccolo corridoio che porta  ad un paio di camere per gli osipiti, uno studio e un bagno di servizio, da li poi si accede , tramite una piccola scala alla parte posteriore della casa dove ci sono le nostre stanze private e dove di norma gli estranei non entrano. Queste stanze sono il teatro delle nostre incestuose effusioni e hanno visto lo svezzamento sessuale di  noi figli. Un giorno, rientravo a casa con mio padre, e attraversata la parte "pubblica" della nostra casa ci dirigemmo verso le stanze private, - ho voglia di svuotarmi le palle- mi disse mio padre- vai a chiamare tuo fratello Daniele, vi voglio fottere insieme, a chi mi fa godere di più gli faccio un clistere di sborra.- Vado verso la stanza di Daniele e quando mi affaccio, la scena che mi trovo davanti mi fa avere una fitta alla fica, che dopo un secondo comincia a colare umori. Stefano, il  piccolo di casa è sdraiato tra le cosce di Daniele e gli sta leccando il cazzo, mia sorella Sara è seduta sul letto accanto a loro e li guarda infilandosi un cetriolo nella fica. Faccio un cenno a mio padre per dirgli di venire a guardare, lui si affaccia e evidentemente la scena fa effetto anche a lui infatti se lo tira fuori e mi fa inginocchiare, - succhiamelo troietta, fammelo indurire bene.- io mi tiro fuori le tette e lo pompo per un po' poi decide di entrare. Appena entra, Sara esordisce - papà a Stefano è venuto il cazzo duro, stamattina sono andata a controllarlo con la mamma e lo abbiamo trovato bello gonfio e scappellato e lo abbiamo svegliato con un pompino a due, è  ora di inziare a farlo giocare con noi. Daniele gli sta insegnando a succhiare, volevamo mettertelo sotto al tavolo a cena come sorpresa, ma tu e Silvia avete rovinato tutto-.  -Non fa niente- dice mio padre - visto che il frocetto lo ha già preso in bocca, gli faccio subito provare il cazzo in culo - poi guarda Sara e le dice - vieni, fammi bagnare il cazzo nella  fica, cosi lo lubrifico per il culetto vergine di tuo fratello e tu Silvia inizia preparagli il buco- Sara non se lo fa ripetere, si sfila il cetriolo dalla fica e si gira verso papà con le cosce spalancate. Il porco glielo infila dentro e la sbatte qualche minuto, giusto il tempo di bagnarlo per bene e di darmi modo di allargare il buco a Stefano. Con la lingua e il dito l'ho slargato un po', ma Stefano è titutabante - papà non so se me la sento- dice con la voce che tradisce il timore- sta zitto frocio - taglia corto mio padre e mentre con una mano gli preme sulla schiena per costringerlo a rimanere sdraiato, si mette a cavalcioni e con l'altra mano punta il cazzo sullo sfintere del figlio. Non ha la minima pietà, lo penetra rapidamente e lo fa urlare di dolore, gli concede solo qualche secondo poi inizia a pomparlo. Le urla di Stefano richiamo la mamma che si trovava in un'altra stanza, entrando e vedendo quello che succede, la baldracca si sfila le mutande e si va a sedere sul cazzo di Daniele, proprio difronte a loro per gustarsi la scena del marito che stupra il figlio mentre l'altro figlio le fotte la fica. Si impadronisce anche del cetriolo di Sara e lo infila nel culo di Daniele, poi rimprende a saltellargli sul cazzo. Io e mia sorella Sara, che stiamo facendo da spettatrici, decidiamo di darci  da fare e ci mettiamo a 69 a leccarci, la sua fichetta di ragazzina ha un sapore incerdibile e io me la gusto con gran piacere, mentre la sorellina mi succhia il clitoride; siamo le prime a venire. Non passa molto che Daniele sborra nella fica della mamma, che subito svivola in avanti mettendola in faccia a Stefano - puliscimela bene frocetto- gli dice mentre papà lo sta ancora fottendo. Lui tira fuori la lingua e inzia a bere la sborra che le esce dalla fica. La scena è troppo anche per mio padre, che finalmente viene e riempie il culo di mio fratello che per la  prima volta sente la sborra nel culo. Quando lo tira fuori la mamma si precipita a leccare il culo del figlio più piccolo, poi affera Daniele per i capelli e lo costringe a finire il lavoro - la sborra di tuo padre non va sprecata, lecca il culo a Stefano e puliscilo bene- lui obbedisce e si dedica con la lingua al culo del fratello. È solo in quel momento che notiamo Giorgia, è seduta su una sedia con la fica all'aria che ci guarda e si masturba. Si alza, va verso Stefano e gli dice - avanti frocetto, adesso che ti hanno scopato in tutti i modi, ti sei guadagato la tua prima fica- detto questo lo fa girare gli mette una delle sue grosse tette in bocca, poi gli prende il cazzo  se lo infila dentro e inizia a cavalcarlo, dopo poco Stefano sborra l'anima dentro nostra sorella, lei se lo sfila e gli mette la fica gocciolante in faccia - adesso fai venire me froccetto.-

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