Più di un'ora a sodomizzare il mio culo

Scritto da , il 2021-05-24, genere dominazione

Ho fatto un bagno veloce in genere amo stare a mollo per ore dentro la schiuma ma oggi dovevo fare in fretta per potermi mettere a tua disposizione.
Nel frattempo tu hai iniziato ad allenarti come sempre.
Uscita dalla vasca non mi sono nemmeno asciugata, mi sono avvolta nell'asciugamano mi sono spostata in camera dove avevo già preparato gli stivali il frstino e i due birilli quelli grossi, tanto ormai usi solo quelli su di me.
Mi sono sdraiata sul letto ho indossato gli stivali, sempre i miei, quelli di pelle nera lunghi sopra il ginocchio e con il tacco a spillo da dodici centimetri, e sono rimasta ad aspettarti, chiaramente con le gambe aperte in modo che tu possa guardarmi.
"Togliti uno stivale e puliscilo"
Mi sono piegata e ho sfilato lo stivale destro mi sono messa a quattro zampe e ho iniziato a pulire lo stivale, ho passato la lingua su tutta la pelle nera, sulla suola mostrandotela per farti vedere il lavoro della tua schiava, poi ho succhiato il tacco spompinandolo: "Continua a spompinare il tacco non fermarti"
Dovevi finire una serie e non mi potevi guardare ma sai benissimo che nel frattempo la tua schiava ha eseguito i tuoi ordini ho tenuto le labbra sul tacco a spillo facendole scivolare e ingoiandolo completamente fino alla gola.
Quando hai finito la tua serie ti sei avvicinato per controllare il mio lavoro e sembravi soddisfatto: "Adesso inculati con il tacco e metteti in modo che possa vederti bene"
Mi sono messa un po' di sbieco così che tu possa vedere sia il mio viso e sia il tacco che entra nel mio culo, la cosa mi riesce facile, il tacco è sottile, fa solo male perchè è spigoloso e gratta sulla pelle sottile e delicata del mio ano. Comunque lo spingo dentro e inizio a incularmi come tu mi hai ordinato, mi hai fatta venire diverse volte per poi farmi fermare, chiaramente devo restare con il tacco nel culo tenerlo dentro fermo mentre tu prosegui con i tuo esercizi.
"Rimettiti lo stivale al piede e prendi il cazzo finto rosa"
Lo so già cosa stai per ordinarmi, vuoi che mi allargo il culo per te ma prima mi vuoi guardare mentre succhio un cazzo, così sempre a quattro zampe da cane, come vuoi tu, infilo il cazzo finto nella bocca, lo faccio scivolare tutto dentro la bocca lo lecco lascio che la mia saliva ci scivoli sopra per poi raccoglierla ad ogni passaggio delle mie labbra.
Mi fai andare avanti a spompinare mentre tu ti alleni, solo quando finisci mi fai smettere:
"A gambe aperte e scopati, vieni dieci volte di fila senza fermarti, conta, ringraziami e dimmi cosa sei"
Mi sono distesa sul letto, le gambe spalancate e mi sono penetrata con forza come piace a te, ho iniziato a muovere il cazzo dentro e fuori velocemente scopandomi e chiaramente ogni volta che venivo eseguivo i tuoi ordini: "Uno, grazie Padrone, sono la tua cagna..due, grazie Padrone sono la tua schiava..." Fino a dieci, quando mi sono fermata senza fiato e con le gambe che mi tremavano, ma ho resistito alla tentazione di chiuderle. "Prendi il cazzo e sbattitelo in faccia puliscilo sul tuo viso"
Lo faccio e sento i miei umori che erano attaccati al birillo andare sulla mia pelle ne sento l'odore e l'umido.
"Colpisci la fica con il cazzo"
Non conto, lo faccio semplicemente aspettando che tu sia soddisfatto e mi dica di fermarmi:
"Adesso inculati"
Mi prendo solo un momento per mettere una punta di vaselina sul cazzo rosa e poi me lo infilo allargandomi l'ano. Non sento più dolore, ormai il mio culo è allenato per riuscire a incassare bene anche un cazzo così grosso, la difficoltà viene dopo, mi hai lasciata con quel cazzo nel culo per forse un'ora, credo anche di più. Ogni tanto mi hai chiesto di sodomizzarmi, altre mi hai fatta mettere in modo che tu potessi frustarmi lasciandomi il cazzo dentro il culo come se fosse la mia coda. Mi hai dato diverse serie da venti frustate, e tutte molto vicine al mio ano. Mi hai costretta a sedermi impaladomi sopra il cazzo e facendolo affondare il più possibile nel mio culo.
Mi hai allenato bene, continuo a non sentire dolore solo non sono mai stata così tanto tempo con un cazzo nel culo a farmi pressione e tenerlo sempre spanato, questo mi sta affaticando un po'. Alla fine lasciandomi sempre a quattro zampe torni vicino a me, prendi il cazzo in mano: "Adesso ti frusto con il cazzo, fai come hai fatto con la figa"
So benissimo cosa intendi, cosa vuoi che faccia, mi infliggi due penetrazioni secche nel culo: "Uno, grazie Padrone, sono la tua puttana...Due, grazie Padrone sono la tua vacca"
"Non sei mai stata con il culo aperto per così tanto tempo vero?"
"Si Padrone è vero, ma non mi fa male"
Effettivamente non sento male, semplicemente mi sento affaticata ma non provo dolore, solo piacere nel vedere che il tuo cazzo approva il mio culo sodomizzato e come incasso il cazzo.
"Adesso vieni, da cane quale sei"
Mi sistemo un asciugamano arrotolato sotto la figa, mi rimetto a quattro zampe e lascio uscire il mio orgasmo: "Piscia anche" chiaramente obbedisco e lascio uscire tutto così come mi hai ordinato: "Strofina la faccia sul tuo orgasmo e piscio" Nuovamente eseguo i tuoi ordini e ancora sento i miei odori su di me: "Lecca" Faccio uscire la lingua e lecco tutto quello che è uscito dalla mia fica: "Adesso in piedi mani dietro la schiena e allarga le gambe, parlami"
Mi alzo mi metto in posizione, sento che stai arrivando dietro di me, il tuo cazzo che arriva al mio culo e che mi penetra violentemente come piace a te: "Sono il tuo cane Padrone, quando vorrai potrai tenermi sempre a terra, che è il mio posto, portarmi in giro al guinzaglio, lasciarmi sempre per terra a servirti"
Finisco di parlare e sento la tua sborra calda che arriva a riempirmi il culo, le mie gambe tremano e si piegano, cedono un po' sotto i tuoi colpi e nell'incassare la tua sborra.
Anche oggi spero di averti servito bene Padrone.

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