La mia iniziazione da schiava pt.2

Scritto da , il 2021-05-13, genere dominazione

Passai la notte in quella stanza chiedendomi che cosa fosse quello che stavo vivendo. Tentavo di razionalizzare. Poi guardavo com'ero gestita, le gambe fasciate da una sottile rete nera che mi sfiorava anche il clitoride e i capezzoli, i tacchi alti. Ero lì, da sola, da ore ormai, mi ero vestita e aspettavo che qualcosa accadesse. Non volevo, ma speravo che lui tornasse. Pensai spesso a quella scopata, mi sembrava frutto della mia immaginazione, qualcosa che puoi solo sognare. Mi toccai un po' rivivendo quel momento e mi eccitai ancora. Poi la porta si aprì. Era un'altra delle ragazza, mi guardò, mi disse di chiamarsi Angela e mi disse di seguirla. "Come stai, Diana?" Diana non era il mio nome. Lo aveva detto guardandomi fisso negli occhi, con un sorriso beffardo. "Diana?" "Sei tu." "No cosa.. no" "sì ti abituerai". Tentai di farle altre domande, di dirle perché, chi mi chiamava in quel modo, dove mi stavano portando. "Noi due no dovremmo neanche parlare". Mi portò in dei sotterranei, erano bui, illuminati solo da alcune fioche luci rosse poste all'interno delle gabbie. La parete era piena di quelle camere realizzate con spesse assi di ferro, all'interno, ragazze. Molte incinte. Tutte vestite come me. All'aprirsi della porta tutte si erano alzate come se aspettassero l'arrivo di qualcuno. Rimasero deluse nel vedermi. Angela mi indirizzò alla mia gabbia. Per terra c'era un materasso sporco e un tappeto, quelle delle altre avevano sedie, coperte. Io ero l'unica a stare da sola, le altre erano in coppia o a tre. Vidi tre ragazze che si baciavano e ridevano. Tutte facevano come se io non esistessi. Si aprì la porta e di nuovo tutte scattarono in piedi. Questa volta non si sedettero, anzi, si sporsero tutte verso le sbarre, in modo sensuale. "Vai dalla nuova... Ti abbiamo già stancato?" "Dove l'hai trovata quella troia?" "È brutta" "ha le tette flosce, tocca le mie.." Lui venne direttamente verso di me. "Esci" ed aprì la porta. Poi mi condusse su senza fiatare.

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