La suocera amabile allarga gli orizzonti (di tutti) III parte

Scritto da , il 2021-05-01, genere incesti

Ci infilammo a letto tutti e 3 , io Aldo 58enne, mia cognata Sandra con il suo seno e il suo sedere scolpiti nel marmo e mia suocera Giulia 70 anni mal portati fino a 2 giorni fa e stamattina con una luce negli occhi che faceva ben sperare ed un corpo tremante ed interessante insieme.
Avevamo passato la notte in un turbinio di effusioni con Giulia e con una certa freddezza con Sandra. Mentre Giulia mi aveva riempito di baci e carezze, Sandra mi era saltata sull'uccello che Giulia aveva con tanto affetto portato in erezione e poi aveva cominciato a cavalcarlo con molta foga e poca passione,dopodichè con una certa durezza aveva messo il suo dito in bocca a Giulia, ordinandole di succhiargliel.
Giulia un po' perplessa lo aveva fatto, io dal canto mio mi godevo quel corpo così in tiro, ma sentivo qualcosa di strano in mia cognta. Sandra con un veloce movimento ci fece passare dal libidinoso smorzacandela alla classica posizione del missionario, avvolse le sue gambe alle mie cosce, accelerò i movimenti del ventre e quando senti' la mia eccitazione crescere inseri' il dito che Giulia aveva umettato nel mio didietro.
Era la prima volta che mi capitava e gradii la portata. Il mio sorriso ebete per l'inaspettato regalo spari' quando mia cognata apostrofo' nostra suocera " Se un bel dito fa piacere al sedere di un uomo,perchè non dovrebbe essere gradito da una rotta in culo come te ,Giulia?" Ero quasi al culmine dell'eiaculazione, ma mi ritrassi subito, la presi per il braccio , la costrinsi a rivestirsi e la cacciai urlando da casa di mia suocera. Quando tornai al letto dalla madre di mia moglie, la trovai rannicchiata a piangere, nuda, senza lenzuola a proteggerla. Con pudore vidi una piccola cicatrice vicino al punto nevralgico. Distolsi lo sguardo e la abbracciai,coprendo entrambi con un lenzuolo,sentivo di doverla proteggerla. Le sussurrai quanto di piu' dolce mi veniva in mente, la rassicurai che in mia presenza non avrebbe dovuto temere nulla.Lei si sciolse , tornò a baciarmi piangendo, quei baci misti alle lacrime, alle carezze e a quel superbo paio di tette mi eccitarono all'inverosimile e non appena ebbi l'erezione fu lei, a smorzacandela, a posizionarsi su di me spingendo con infinita dolcezza.
Imparava le cose di sesso velocemente,aveva appena visto quella posizione e subito cercava,con successo di metterla in pratica. la sua fiducia in me cresceva come la mia erezione e la mia eccitazione.Mi staccai da lei scesi velocemente tra le sue gambe e la leccai sui due lati della sua dolce e un po' contratta passserina. Piu' leccavo e piu' sentivo la sua vulva gonfiarsi, come se avesse una erezione,la azzannai e capii di averle fatto male, mi fermai, ricominciai con delicatezza e ricominciarono i suoi sospiri, i suoi complimenti, i suoi brevi mugolii di piacere ; l'ultima lappata la fece espoldere, sentii le contrazioni del suo ventre, risalii velocemente per stringerla, la baciai ai lati della bocca, lei sentì i suoi odori intimi emanati dalla mia bocca, mi avvolse e godette ,gemendo piano e soffocando i suoi sospiri. Fu fantastico sentirla venire, senza penetrazione e strusciando il mio uccello fra la mia e la sua pancia. Venni copiosamente anche io. Ci baciammo ancora, poi lei mi disse che doveva uscire per fare una cosa.Sul suo corpo colava il mio sperma, ero inebetito,mi precipitai e lo leccai dal suo ventre , io in ginocchio e lei in piddi che mi accarezzava i capelli. Ci lavammo in bagno pudicamente. Erano quasi le undici del mattino ,dopo 3 ore dovevo passare a prendere mia moglie che tornava con i suoi alunni dalla gita di liceo. Le chiesi se dovevo accompagnarla da qualche parte, Giulia mi disse che voleva andare in chiesa a ringraziare per quello che era accaduto in quei due giorni.Trasecolai.La accompagnai, ascoltammo la predica del parroco che esaltava l'amore , l'affetto, il rispetto dell'altro e condannava l'egoismo in ogni cosa.A cominciare dal sesso. Rimasi turbato. Riaccompagnai Giulia a casa,si teneva strettissima a me , era felice di aver condiviso con me anche la predica.
Poi chiamai mia moglie Anna, mi confermò l'orario di arrivo, avvertii uno strano timbro nella voce. Temevo che mia cognata Sandra avesse raccontato tutto. Passai le ultime due ore con Giulia , con la rassegnazione di chi sa che il sogno stava svanendo.Ci baciammo languidamente, lei mi chiese prima di baciarla sul collo e poi stesa sul divano prese la mia mano per concedersi l'ultimo ditalino. Lo feci con tutta la tenerezza possibile e dopo che venne , cercando di soffocare i suoi urletti cosi libidonosi, sfilai le dita bagnate e gliele portai delicatamente in bocca. Aveva uno sguardo perplesso, la rassicurai "tranquilla, ti piacerà", ingoio' lentamente le due dita e assaporo' i suoi afrori intimi. Mi sarebbe paiciuto fare qualcosa di simile con me, ma dovevo andare a prendere mia moglie. Quando arrivai a prendere Anna percepii uno strano stato di agitazione suo e di alcuni ragazzi , in particolare una ragazza e un ragazzo. Pensai che avessero combinato qaulche casino, ma il pensiero di aver tradito mia moglie con sua madre non mi lasciava spazio ad elecubrazioni.
Tornammo a casa, lei fece subito la doccia e dopo aver raccontato per sommi capi la vacanza si mise a letto. Io e mia moglie siamo in letargo sessuale da quasi un anno, Siamo sempre stati una coppia affiatata, anche a letto. Nessuno dei due è un grande performer ma abbiamo superato entrambi periodi di defaillance mettendoci tutto il nostro amore, ma un anno era troppo.
Dopo un po' mi misi a letto con lei. La accarezzai , lei era girata di schiena, cosi' la mia mente vagava tra il senso di colpa, la voglia che mi riempiva stringendo i suoi grossi seni e gli inevitabili paragoni con mia suocera Giulia.Mia moglie Anna era ovviamennte messa meglio della madre cosi mi dissi di provarci, magari facendo l'amore con lei e pensando a mia suocera il mio uccello sarebbe rimasto in tiro ed avrei cancellato quella "separazione" fastidiosa che durava un anno.
Non feci in tempo a cominciare che lei si giro' e mi bacio in un modo vibrante ed appassionato.Ci guardammo negli occhi, lei mi disse il classico TI AMO, classico per molti ma non per lei, quel bacio e quelle parole mi appassionarono, la spogliai velocemente.
Ad Anna il sesso orale è sempre piaciuto farselo fare e così mi sono rannicchiato tra le sue gambe per stimolarla. Sotto il cuscino avevo messo della crema lubrificante ,ne presi un po', ma Anna era già pronta. Prima il bacio, poi il ti amo, adesso la sua fichetta già lubrificata prima di iniziare...., ma la mia mente eccitata dalla disponibilità di quel corpo tanto conosciuto e anche amato e soprattuto sfidata da quell'anno di insuccessi si lancio'. I miei baci sulla sua vulva furono languidi. Come avevo letto da qualche parte immaginai di scrivere l'intero alfabeto con la mia lingia sul suo clitoride. Fu un successo travolgente, Anna si dimenava, i suoi dai dai dai,mai pronunciati prima durante i nostri amplessi furono carburante per la mia erezione. Insieme alla lingua cominciai a stimolarla con le dita; anche il ditalino era di suo gradimento, di solito le piaceva essere stimolata solo sul clitoride, ma questa volta , tenuto conto del suo piacere cosi forte,feci avventurare le mie dita all'interno della sua vagina. Era come se fossi entrato all'inferno.Le mie dita sembravano ustionate, Anna si contorceva e con il suo braccio sembrava che volesse ancora piu' penetrazione della mano. Stavo per risalire e finalmente prenderla quando lei mi disse "ti prego leccami e toccami ancora un po' poi ti farò entrare"
Altro campanello di allarme perchè Anna non parla durante i nostri incontri. Ero infoiato riscesi e ricomiciai a leccare e titillare, i suoi umori debordavano, era come aver trovato una polla da cui sgorgava un liquore denso ed eccitante. Feci scivolare le mie dita prima sul clitoride, poi giu' carezzando le grandi labbra e alla fine mi deicai al suo perineo.Quella sottile striscia che unisce l'ano alla vagina mi aveva sempre affscinato;di solito Anna mi permetteva di starci pochi secondi, ma questa volta stimolai quella meraviglia del piacere a piacimento mio e suo. I MOVIMENTI dei fianchi di Anna divennero selvaggi,cosi' i suoi gridolini soffocati che mi ricordavano quelli della madre.Persi le inibizioni , feci scivolare le dita dal perineo al suo buchino e per la prima volta in vita mia lo violai. Il mio dito medio trovo' la strada spianata, tutto attorno al punto di attrazione si era creato un sottile strato di saliva e crema lubrificante,il dito scivolava a meraviglia. Non ricordo quali altre parole urlasse mia moglie, ricordo solo che ad un certo punto cerco' di mettersi seduta,mi prese il braccio le cui dita le stavano scopando il suo meraviglioso deretano e lei stessa diede il ritmo della scopata a quel braccio.
Era bellssimo ed appassionante, poi sentii "SI LAURA, SI, SI, SI". Sfilai il dito presi l'uccello e la penetrai nella vagina , dopo un anno ce l'avevo di marmo e non potevo perdere l'occasione nemmeno se questa Laura fosse stata mia sorella.Era chiaro che mia moglie aveva avuto qualche storia durante la gita scolastica, ma anche io non avevo scherzato a storie andando a letto con mia suocera .Decisi di mettere una pietra sopra questa Laura almeno per il tempo che mi rimanva per provare il mio sacrosanto orgasmo. Facemmo l'amore ancora per qualche minuto e le venni dentro( di solito lei prefersice di no, ma fu l'ennesima eccezione di quella serata). Alla fine dell'amplesso le dissi "io e te dobbiamo parlare. Comincia tu" E qui parla mia moglie Anna : "la prima notte di gita sentii verso el tre di notte dei rumori piuttosto strani, salita al piano di sopra ho sorpreso 3 miei alunni che filmavano altre 2 ragazze che si leccavano e accarezzavano, dicevano di continuare o quello che stavano filamndo sarebbe finito in rete.Non ci vidi piu, entrai urlando, presi il telefonino del deficiente e lo feci in mille pezzi. Le ragazze erano ammutolite, i 3 ragazzi invece dopo avemri chiamato troia adesso ti insegnamo noi , cercarono di toccarmi da tutte le parti,reagii all'impazzata, una delle due ragazze mi venne in soccorso e alla fine gli stronzi e una delle ragazze si diedero alla fuga. Rimasi nella stanza con questa ragazza, mi feci spiegare come si poteva arrivare a tanto e lei mi disse che quei tre si erano accorta che lei era lesbica e la deridevano , con la minaccia di rivelare a tutti chi era la costingevano a umiliarsi.Lei ormai era abituata e rassegnata, ma quella notte per la prima volta aveva sentito qualcuno dalla sua parte. Mi disse grazie prof, mi diede un leggero bacio sulle labbra. Rimasi nella stanza per un po'.Il giorno dopo minacciai quei tre e li costinsi a tornare a casa.Uno dei tre però rimase, cosi' decisi di passare la notte nella stanza di quella ragazza. lA RAGAZZA si chiama Laura. Già quando andammo a letto io ero con il mio pigiamone e lei con un tanga ed una mini t shirt.Mi bacio' di nuovo sulle labbra e mi disse grazie prof.Spinse il suo giovane corpo contro il mio e disse, ehi prof che tette meravigliose. Laura smettila le intimai e mi girai dall'altra parte. Dopo pochi minuti mi sentii abbracciare da Laura ,stavo per spazientirmi, ma semplicemente abbracciata e con una mano sul mio ventre si addormento'. Mi sembrava un coniglietto spaurito e non ebbi cuore ad allontanarla da me.Nella notte faccio un sogno dolcissimo, un rappporto sessuale appagante e coinvolgente, quando mi sveglio ormai le mani di Laura hanno preso possesso della mia passera, del mio cervello,del mio cuore e dei miei muscolI. Non sono in grado di reagire. Scommetto che se qualche donna che ti piace cominciasse a farti un pompino e tu te ne accorgessi a metà del trattamento,non la fermeresti fino ad aver eiaculato l'ultima goccia, nemmeno se fosse tua sorella o mia madre (disse proprio cosi ....sua madre....SIC). Cosi' era per me. Era un anno che non godevo e quella dita si muovevano con sapienza,quando il suo dito e' penetrato a fatica a causa della mia posizione nella vagina mi sono girata e le ho offerrto tutto il mio corpo e Laura lo ha preso. Ho passato una notte di godimenti , mi ha frugato ovunque, mi ha messo le sue dita semnre lubrficate in bocca, sul clito, nella passera, mi ha fatto girare , mi ha fatto mettere a pecorina e mi ha leccato da morire, poi mi ha ribaltato di nuovo e si e' messa nella posizione che piace a te.IL 69. Prima ho scansato la mia testa , ma poi ho ceduto e ho comincito a leccare anche io e a farla gemere. Non aggiungo altri particolari.
Sono lesbica, anzi bisex.Se puoi perdonami altrimenti andro' via senza chiederti niente, Il mio amore, ricordalo, però sei tu".
Io non ho mai sentito una confessione del genere, spinto dall'eccitazione le dissi " Sei già perdonata,adesso vediamo se riesci a perdonarmi tu. Ho fatto l'amore, e dico fatto l'amore , e non scopato, con tua madre." Il suo sguardo fu di sorpresa prima e poi di malizia e allora affondai il colpo "non e' che ai tuoi reati di tradimento, omosessualità ,manifesto lesbismo e bisessualità ti andrebbe di aggiungere quello di incesto?" Avevo colpito duro,la sua testa si chinò sul mio uccello e lo prese a leccare come un gelato alla crema. Interpretai quella fellatio come un si alla mia proposta peccaminosa e come vedrete ebbi ragione,,,,,,,,,,continua

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