Il mio culo

Entro in casa, ho delle regole per quando entro in casa, ovviamente indosso gli stivali, mi inginocchio ai tuoi piedi succhio il tuo cazzo, mi rialzo mi metto contro il muro con la faccia schiacciata, abbasso i vestiti e lascio che tu mi inculi a freddo forte senza aiuti senza preamboli, ti permetto di sodomizzare il mio culo a tuo piacimento.
Hai finito di allenarti appena adesso, hai indossato anche tu i tuoi stivali, sono gli stessi miei, neri di pelle che arrivano sopra il ginocchio e con il tacco a spillo da dodici centimetri.
Mi metti il collare e mi porti in camera, ti piace portarmi in giro come la tua cagna anche se ultimamente preferisci chiamarmi vacca, sarà per il mio abbondante seno, ti sei accorto che con dei capezzoli grossi rosei e gonfi come i miei e con il seno sopra la quinta coppa d sembro molto di più una vacca.
Mi accompagni in camera dove mi lasci stare li a quattro zampe esponendo il culo per te.
Oggi vuoi dedicarti al mio culo, così porti un tacco al mio buco e lo infili dentro iniziando a scoparmi con quello. Fa male solo all'inizio quando entra, visto che il tacco anche se a spillo è spigoloso e taglia la pelle dell'ano, ma quando è dentro mentre mi fotti riesco a sentire solo il piacere. Sento dolore anche quando lo tiri fuori, ho la sensazione che la pelle si tagli sugli spigoli del tacco.
Resto comunque ferma mentre tu recuperi il frustino, mi infliggi diverse serie da dieci sulle natiche fino a farle diventare rosse come piacciono a te, poi mi fai girare e mettermi con le gambe aperte come deve stare una brava puttana e mi colpisci la figa con il frustino. Ogni colpo + secco e nen assestato e mi fa sussultare, con degli spasmi che mi fanno chiudere le gambe. Mi dici che mi darai solo cinque colpi ma alla fine diventano sei e per ogni colpo oltre a contare devo dirti cosa sono, sono sempre quello Padrone, sono la tua vacca, la tua cagna, la tua schiava, la tua puttana, la tua zoccola.
Avvicini lo stivale alla mia figa pulsante e dolorante e ci infili la punta dello stivale iniziano a fottermi. Me la metti di traverso in modo che affondi meglio dentro la mia figa da vacca e mi fai godere diverse volte. Sei sempre in piedi sopra di me, come devi stare tu, troneggiando sulla tua schiava, avvicini la punta dello stivale alla mia bocca e io pulisco, lecco e succhio tutto. Poi è il turno del tacco, lo stesso che hai usato per fottermi il culo, me lo infili nella figa e me la scopi ancora spingendolo fino in fondo per poi farmelo succhiare e pulire. Lo affondi nella mia bocca schiacciandomi il viso con tutta la suola dello stivale.
Ma oggi vuoi il mio culo così ritorno a quattro zampe, culo esposto mentre tu prendi il mio cazzo finto, quello rosa, quello grosso per il culo, mi metti un goccio di vaselina sull'ano e poi mi infili il cazzo con forza dentro, lo spingi chiedendomi come mi sento e io mi sento piena Padrone, e mi piace sentirmi riempita di cazzi. Ancora una volta mi scopi e stai attento a tutti gli orgasmi che mi fai avere anche dal culo. Giri e rigiri il cazzo dentro il mio culo per allargarmelo al massimo oggi vuoi provare a mettermi dentro anche il cazzo grosso quello della figa, vuoi farmelo entrare nel culo.
Non sono sicura di riuscire a prenderlo ma non sono io a decidere, è il mio Padrone che decide per me, così togli quello rosa e torni a mettermi una goccia di vaselina sul mio buco del culo, mi fai succhiare un pochino il cazzo finto e poi lo spingi dentro il mio ano. E' decisamente grande e sento che preme, cerco di resta rilassata mentre tu spingi con forza e lo sento entrare, almeno la cappella. Trattengo il fiato perchè decisamente è grande e non avevo mai avuto nulla di così grosso nel mio culo, tu lo spingi ancora un po' a fondo e poi ti fermi, ho bisogno di abituarmi ad essere così allargata, sento male, ma tu vuoi fottermi e così inizi a muovere il cazzo dentro di me. Sì sto godendo, ma oltre al piacere sento il culo che prova a stringersi, le pareti tirano, sembrano lacerarsi ma tu continui a sodomizzare il mio culo fino a quando non vedi che sono arrivata al mio limite.
Lo tiri fuori e io schiacciandomi contro il pavimento uso le mani per allargarmi l'ano e lasciartelo guardare, così da ammirare il lavoro che hai fatto per il mio culo.
Sei soddisfatto e visto che sono stata brava mi fai un regalo. Io resto sempre a quattro zampe per terra e ti chiedo solo di passeggiare per me, sei una vista meravigliosa con indosso gli stivali, solo guardarti mi fa pulsare la figa. Sei generoso e mi chiedi se voglio altro, così ti faccio mettere sul letto seduto sollevare le gambe allargate e mi avvicino, giusto quanto basta per darti una serie da dieci sulle natiche tirate. Sono soddisfatta Padrone, non potrei chiederti di più.
Il tempo anche per oggi è finito, così torni con il tuo cazzo nel mio culo, oggi schizzerò di orgasmi avuti solo dal culo per te Padrone, mi fotti, ormai il culo è totalmente aperto quindi entri ed esci senza problemi fino a schizzare il tuo sperma dentro di me. Sei l'unico Padrone che ha mai sborrato dentro il mio culo, quello è solo tuo, grazie Padrone.