Che imbarazzo (parte seconda)
Scritto da Antonio G, il 2020-04-24, genere etero
La mattina seguente, quando mi svegliai, ero ancora frastornato dal fortissimo imbarazzo provato. Dunque, era successo davvero. Il mio istruttore di palestra era andato a letto con mia madre. Quando andai in cucina, trovai la colazione pronta. Mamma si era svegliata presto, evidentemente l'adrenalina per quella notte di sesso le aveva tolto il sonno. Sembrava davvero rilassata, e così provai a farle qualche domanda, nella speranza che trasparisse qualche emozione. "Come è andata la serata con le tue colleghe?". "Benissimo, siamo state prima in pizzeria e poi a mangiare un gelato. Ci voleva un po' di svago". Pensai "eh già, lo so io come ti sei svagata...". Le chiesi in quale pizzeria era andata e dove aveva mangiato il gelato, e lei seppe raccontare altre frottole con grande naturalezza. Sembrava quasi un'attrice, tanto era naturale nel mentire. La cosa, lo ammetto, mi divertiva parecchio. La osservavo incuriosito e mi sembrava davvero serena, quasi raggiante. Mauro, evidentemente, aveva fatto il suo dovere. Il lunedì mattina, mentre andavo all'università, ripensai alle frasi che mi aveva scritto Mauro tramite sms...ed ebbi una forte erezione...capii che quella vicenda creava in me una confusione emotiva notevole. Per qualche giorno non andai in palestra, e ci tornai solo il giovedì. Mauro, quando mi vide, mi sembrò in imbarazzo. Mi salutò, cercando di fare finta di niente, e continuò a lavorare. Prima che andassi via, mi chiese se potevamo prenderci un caffè il giorno seguente, ed io accettai. Mi parve davvero in imbarazzo e la cosa mi piacque, l'apprezzai...voleva dire che capiva la mia situazione. Il giorno dopo, al bar, chiacchierammo con calma. Lui si scusò per le frasi che mi aveva inviato, ma io lo tranquillizzai subito. "Tranquillo, non devi scusarti di nulla", dissi, e aggiunsi "ho capito che volevi solo rassicurarmi sul fatto che era andato tutto bene. Mi ha fatto piacere". Mauro si rilassò, sorrise e capì che il mio atteggiamento verso di lui continuava ad essere benevolo. Mi resi conto che, con quella frase, lo avevo completamente rassicurato. Lui allora divenne più schietto, seppure cercando di essere rispettoso. Disse "Antonio, con rispetto parlando...tua mamma...insomma, non ti offendere...ma...a letto è proprio brava...". Mi diventò duro. Pur usando toni garbati, aveva affrontato l'argomento. Era quello che temevo, ma al tempo stesso desideravo. Capii che, con un atteggiamento autoironico, avrei potuto metterlo ancor più a suo agio e rendere la conversazione molto interessante. Dissi "Mi fa piacere che tu ti sia divertito. Quando un amico si diverte, c'è sempre da essere contenti". Lui si fece una bella risata. Io, durissimo, continuai..."mamma mi sembrava molto rilassata, quindi sicuramente anche lei si è divertita. Del resto, tu mi hai scritto che, quella notte, avete fatto anche il bis...". Mauro, compiaciuto, confermò..."sì, l'abbiamo fatto due volte. E come le piaceva, eheheheh...". Sentii un brivido lungo la schiena, la voce mi diventò flebile e tremante, e dissi "ah, mi fa piacere per voi" e lui proseguì..."non ti offendere, te lo dico da amico...le ho fatto anche il lato B, su sua richiesta...hai una mamma straordinaria...una benefattrice dell'umanità" e inizio a ridere di gusto. Ero durissimo, e risi anch'io. Mi sentivo un fesso, lo ammetto, ma la simpatia di Mauro era travolgente. Ad un certo punto, diventò serio, e mi disse "l'unica cose che mi preoccupa è che mi sembra troppo coinvolta emotivamente. Mi manda un sacco di messaggi e in palestra cerca sempre il mio sguardo. Come ben sai, io non voglio storie serie. Sono uno spirito libero, esco anche con altre donne e amo godermi la vita. Tua madre mi sembra una tipa che si innamora facilmente". Io lo guardai e dissi "quindi, cosa intendi fare?" e lui rispose "in tutta onestà, vorrei continuare a portarmela a letto, almeno per un po'...però lei ha bisogno di attenzioni, di romanticismo. Certo, dire qualche parola sdolcinata o fingersi romantico non costa niente, soprattutto per chi è bravo a fingere, ed io lo sono. Un uomo, quando vuole scopare, recita meglio di un attore. Però sarebbe una cosa sicuramente poco nobile, me ne rendo conto. Vorrei un tuo parere. Io non ho problemi ad uscirci ancora, anzi...vorrei andarci a letto spesso. Però, se lei inizia ad essere gelosa di qualche mia amica, dovrò iniziare a mentire". Rimasi spiazzato. Mauro mi aveva procurato delle forti emozioni, ma ora mi stava chiedendo il "permesso" di prendersi gioco di mia madre. Istintivamente avrei voluto dirgli di sì, ma a tutto c'è un limite. Per una volta, feci prevalere la dignità. "Mauro, io ti ringrazio per l'onestà. Ovviamente, non potrei mai accettare comportamenti subdoli o scorretti nei confronti di mia madre. Se pensi che lei si stia innamorando di te, e tu vuoi avere la tua libertà, credo sia giusto che la cosa si fermi qui". Lui, con tono serio, disse "sono d'accordo con te. La penso anch'io così e questo confronto è stato molto importante per me". Tornai a casa pieno di ammirazione per l'atteggiamento di Mauro, che mi era sembrato davvero nobile e sincero. Il sabato successivo, durante il pomeriggio, mia madre mi disse che le sue colleghe avevano organizzato un'altra cena, e che sarebbe uscita con loro. Provai un brivido...capii subito che qualcosa non tornava. La sera, si vestì in un modo un po' troppo sexy per una cena tra amiche. In genere, non ci si mette una gonna con lo spacco per uscire con le colleghe. Mi affacciai alla finestra appena mamma uscì...e vidi Mauro che l'aspettava. Lo stronzo mi aveva mentito. Rimasi a casa a guardare la tv, ed ogni tanto mi diventava duro, pensando a come lui mi aveva fregato. Andai a dormire, e verso le quattro del mattino sentii mia madre rincasare. Il rumore dei tacchi nel corridoio era ben udibile. Ebbi un'erezione...pensai "e bravo Mauro...mentre mamma si innamora, tu ti diverti con le altre e poi ti fai pure lei...". Iniziai a masturbarmi, eccitato dal pensiero di come la furbizia sia una grande alleata dei grandi scopatori. Pensavo a Mauro che diceva frasi romantiche e ipocrite a mia madre, risvegliando in lei la passione. Mi rendevo conto che la vita è ingiusta, ma eccitante. Pensai "Mauro ha fatto scema a mammà...Mauro ha fatto scemo anche me...Mauro ha fatto scemo a mammà..." e schizzai. Che imbarazzo...
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