Inizio la mia migliore amica a diventare troia

Scritto da , il 2019-12-19, genere orge

Stavolta voglio raccontarvi di come ho iniziato ai piacere del sesso la mia migliore amica che chiamerò Gisella. Lei era sempre stata fedele al marito, era il mio opposto contrario, vestiva sempre molto coperta, pantaloni larghi anfibi o scarpette , collant e poco trucco. Il marito la trascurava molto e Gisella era una donna davvero vicina alla depressione. Venne da me un pomeriggio a piangere e a sfogarsi della sua situazione e mi confidò che lei si masturbava ma voleva altro e mi chiese aiuto. Io le dissi che ero disposta ad aiutarla ma che doveva fidarsi ciecamente di me e che una volta decisa non poteva tornare indietro. Lei voleva farlo solo per una volta per sfogarsi ed io le dissi che avrebbe deciso da sola cosa fare dopo. La prima cosa che feci fù di farle cambiare il modo di vestire perchè le spiegai che è vero che l'abito non fa il monaco ma la troia si ed io ne ero la prova evidente. Quando esci di casa con calze autoreggenti , gonna corta, tacchi e sei disponibile la scopata la porti sempre a casa. Poi la portai dal mio parrucchiere truccata come si deve e vestita appunto da troia. Mentre le lavavano i capelli la mia amica cercava di alzarsi la mini gonna ma io le diedi uno scappelotto e lei lasciò che la mini lasciasse intravedere la balza delle autoreggenti e il ragazzo la guardava e mi sorrideva. Poi la portai in un bar fuori città dove spesso andavo a scopare con uomini vari e telefonai ad un amico di mio figlio dicendogli che doveva aiutarmi con questa mia amica. Ci sedemmo all'interno del bar e ordinammo degli aperitivi alcolici che ci vennero subito offerti da alcuni signori presenti. Io giocavo con la mia amica sollevandole la gonna e lei diventava rossa dicendo che alla nostra età non stava bene sta cosa, ma mi lasciava fare e intanto arrivò l'amico di mio figlio che si venne a sedere con noi. Da premettere che questo ragazzo anche se non bello.. anzi piuttosto brutto con la pancia ma teneva un cazzo esagerato che io avevo spesso provato e per questo lo avevo invitato, poi ci sapeva fare con la lingua e le mani ed era un porco esagerato. La mia amica aveva bevuto abbastanza ma non si lasciava andare e allora Marco, cosi si chiama il ragazzo amico di mio figlio, si mise accanto a lei e con dolcezza la carezzava , ma anche con decisione, mise la mano sulle cosce di gisella e poi iniziò a baciarla , prima sul collo e poi finalmente lei gli diede la bocca, e iniziarono a limonare con passione davanti agli occhi di alcuni guardoni e marco la baciava mentre con la mano la masturbava, uno spettacolo che mi fece eccitare non poco, vedevo sti guardoni che eccitati se lo facevano in mano dai pantaloni e devo dire che anche io ero bagnata . Ci alzammo e con loro due avvinghiati salimmo su una camera dove loro due si misero sul letto e lui la baciava sempre mentre lei aveva la gonna tutta alzata e lui le tolse anche la camicetta e sotto era senza reggiseno. Io mi senti' abbracciata da dietro da uno di quei guardoni che sapeva pure di vino ma era forte e mi mise una lingua in bocca facendomi eccitare e bagnare tutta e mi prese la mano e se la portò sul cazzo che aveva di fuori, durissimo e inizia a fargli una sega mentre lui mi spogliava e mi mise un dito in culo. Era un signore brutto pelato e puzzolente ma il cazzo era bello e poi era deciso e mi chiamava puttana e mi sculacciava con decisione e ricordo mi stracciò le mutandine e me lo mise prima in fica e poi in culo. Intanto la mia amica e il ragazzo stavano chiavando sul letto mentre io ero sul pavimento con questo energumeno che mi faceva godere di continuo. Ricordo che dopo di lui entrarono altri tre uomini e mi chiavarono di continuo e l'amico di mio figlio dopo essere venuto andò via spaventato. I guardoni presero anche la mia amica e la riempirono di sborra e alla fine ci fecero anche una pioggia dorata lasciandoci colme di loro e con i vestiti pieni di sborra e le mutandine strappate insieme alle calze e dovemmo andare in bagno a pulirci alla miglior maniera e poi tornammo a casa. La mia amica da quel giorno è andata in quel bar praticamente una volta a settimana e non vi dico cosa è diventata ora.

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