Mia zia 3.
Scritto da Gibbo, il 2019-06-08, genere incesti
Partiti gli zii, tornai ad essere solo ed i miei interessi, le mie attenzioni furono per le ragazze più grandi di me, infatti un pomeriggio che pioveva a dirotto, stavo tornando a casa quando mi sento chiamare da una voce femminile; mi giro indietro e vedo una biondina tutta curve che mi chiedeva un passaggio con l'ombrello ed io l'accompagnai fino al suo portone, certo che sarei andato poi a casa mia per asciugarmi e cambiarmi i vestiti; invece non fu così perché lei m'invitò a salire a casa sua dove stava sola perché i suoi genitori erano a lavorare fino a tarda sera essendo proprietari di un'impresa funebre e non avevano orario, perciò, dopo un cioccolato caldo lei, Sabrina, mi fece rimanere senza parole dicendomi che ero tutto infradiciato dalla pioggia e nel mentre mi slacciava la camicia, i pantaloni che caddero subito a terra. ...Ci ritrovammo completamente nudi e lei si accosciò, prendendomi il cazzo in bocca, facendomi un pompino da vera esperta, degna di competere con la mia appetitosissima zia.Le sborrai a lungo, tanto che alcuni rigagnoli uscirono dalle labbra e lei li raccolse con le dita che si leccò fino a ripulirli ben bene. Poi io la feci stendere sul divano e, aperte le le cosce, le leccai la figa e le succhiai il clitoride che già si vedeva erigersi. Poi la scopai a lungo e, quando capii che stavo per venirmene, le chiesi se prendeva la pillola o no e mi diede il via libera a sborrarle dentro, cosa che feci e poi rimasi dentro di lei, fino a quando sentii il cazzo risorgere, così la feci rigirare a pancia sotto e, approfittando degli umori della sua vagina, le lubrificai l'ano e la inculai subito, senza esitare e pompai fino a sborrarle nuovamente tutto dentro di lei. Poi, i vestiti asciugati col phon, me li rimisi e, baciata lei in bocca a lungo, ci demmo un appuntamento per il giorno dopo e me ne andai a casa dove mi attendeva mia madre preoccupata dell'acquazzone caduto ma la tranquillizzai, dicendole di essere stato a casa di Sabrina per studiare insieme il programma di scuola e lei fu felice di avere un figlio assai studioso ... . Pensare che d'estate tutto si fa ma non certo studiare! Infatti il giorno dopo tornai da Sabrina ed esibii la mia conoscenza del "69" che lei non aveva mai provato e la feci godere pazzamente. Scopammo come ricci ( che siano stati di terra o di mare non lo sò dire di certo ma di sicuro gli abbiamo dato giù da rimanere stremati, in silenzio a guardarci negli occhi a lungo, poi la baciai e me ne andai a casa. Un giorno mio padre mi disse che lo zio aveva proposto di fare uno scambio di nipoti per quindici giorni, quindi mia cugina sarebbe venuta a Viterbo, da noi con l'aereo ed io sarei andato il giorno dopo a Catania, sempre in aereo. La cuginetta arrivò più fica che mai e, dopo cena, si finse molto stanca del viaggio, così si chiuse in camera sua ed io nella mia a giocare col computer, per la cronaca, ... ma ... in realtà, proprio perché un lungo balcone permetteva di passare dalla mia alla sua camera, io per prima cosa imbottii il mio letto con delle coperte che al buio davano l'impressione che stavo già dormendo coperto fino alla testa e mi sbrigai a raggiungere la cuginetta che era già mezza spogliata, pronta per essere scopata e, soprattutto, per dirmi che potevo scoparla come e quando volevo perché prendeva la pillola. Le saltai letteralmente addosso e, tolte le mutandine, le misi il cazzo davanti alla figa e le entrai dentro con un colpo deciso che la fece sobbalzare e gemette, col rischio poi di essere sentita dai miei ma, fortunatamente anche loro stavano facendo la stessa cosa e non si occupavano d'altro. La scopai più volte e glielo misi in culo per finire con il 69, mordicchiandola poi sul collo e sulle guance creandomi così un'ultima erezione che sfruttai scopandola ancora. La notte passò ed io al mattino presi l'aereo per Catania.
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