Mia moglie come non l'avevo mai vista - di nuovo
Scritto da Almo, il 2018-11-15, genere trio
Ormai avevamo imparato come giocare. Ci eravamo fatti qualche amico e sapevamo quali locali frequentare. Non c’erano più imbarazzi ma solo idee nuove e divertimento.
Paolo, dopo la prima esperienza in tre, era rimasto nostro amico, riservato e discreto. Non ha mai chiesto di ripetere l’esperienza, alle volte ne abbiamo riparlato ma sempre con discrezione. Si è dimostrato un vero gentiluomo e per questo, ad un certo punto, abbiamo deciso di giocare con lui nuovamente.
In accordo con mia moglie chiamai Paolo e lo invitai a giocare a tennis. Una classica sfida tra amici. Alla fine della partita gli chiesi se voleva venire a cenare da noi e lui accettò. Mandai un messaggio a mia moglie per confermare la presenza di Paolo a cena.
Naturalmente io e mia moglie ci eravamo messi d’accordo e sapevo come l’avrei trovata una volta tornati a casa. Penso che Paolo sperasse in un nuovo gioco e forse è per quello che accettò l’invito con molta gioia.
A chi non ha letto le passate esperienze posso dire che mia moglie ha 37 anni, bionda, magra, capelli ricci lunghi, terza di seno. Si tiene in forma andando in palestra e questo le conferisce un fisico scolpito e sodo.
Tornando a noi…
Io e Paolo salimmo in auto e iniziammo a parlare di sport e politica, anche se i miei pensieri erano già a casa. Una volta arrivati parcheggiai l’auto e scendemmo, avvicinandoci a piedi verso casa già pregustavo la serata. Infilai le chiavi nella serratura e aprii la porta. Entrai e poi feci entrare Paolo. Mia moglie ci stava aspettando con addosso delle calze autoreggenti nere, scarpe con tacco 12 nere lucide, un perizoma semi trasparente che lasciava intravedere la sua fica depilata ed un reggiseno rosso a balconcino. Guardai Paolo e vidi che era già eccitato.
Mia moglie con molta naturalezza disse: “finalmente siete arrivati, la cena è quasi pronta”. Andando verso la cucina Paolo mi diede una pacca sulla spalla e mi disse: “grazie amico”. Mi sentivo eccitato ed allo stesso tempo orgoglioso di mia moglie. Sapevo che a lei piaceva essere provocante e ci stava riuscendo benissimo.
Mia moglie, sempre con molta naturalezza, servì la cena. Iniziammo a parlare e naturalmente quasi subito Paolo fece dei complimenti a mia moglie. Lei ringraziò e l’eccitazione cominciò a salire. Cenammo abbastanza in fretta.
Finita la cena mia moglie si spostò sul divano e ci disse di raggiungerla, di farle compagnia. Come due fulmini ci sedemmo con lei, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra.
Iniziammo a parlare e mia moglie iniziò ad accarezzarci tra le gambe. I nostri cazzi erano già visibilmente duri. Lei ci aprì i pantaloni, prima a me e poi a lui e tirò fuori i nostri cazzi. Sembravano due pali, duri e diritti. Iniziò farci una sega molto delicatamente. Aveva messo dello smalto nero che rendeva il tutto ancora più eccitante.
Mia moglie chiese a Paolo: “sei contento della sorpresa?” Lui naturalmente disse di si e mia moglie si abbasso mettendo il suo cazzo in bocca iniziando a pomparlo. Paolo ansimava mentre lei lo succhiava e leccava la grossa cappella.
Mia moglie gli disse: “che buono che è. E’ bello duro”. Paolo rispose: “allora è tutto tuo, vedo che ti piace, pompalo”.
Dopo poco mia moglie si alzò, sfilò il perizoma e tolse il reggiseno e si mise a sedere sopra a Paolo infilandosi il cazzo nella fica che ormai era aperta e bagnata. Gli dava le spalle e andava su e giù cavalcandolo. Le tette ballavano, saltavano. Io mi misi davanti a lei che mi prese subito il cazzo in bocca. Eravamo eccitati, il fatto di aver tenuto nascosto tutto a Paolo fino all’ultimo e di avergli fatto una sorpresa aveva fatto crescere l’emozione.
Mentre mia moglie cavalcava su e giù Paolo le diceva: “che bella vacca, che fica che hai, sei brava, prendilo tutto.” Ad un certo punto, sentendo quelle parole e vedendola così, esplosi. Le sborrai in bocca, sul viso e sulle tette. Si eccitarono un sacco anche loro. Lei, piena di sborra, iniziò ad andare più veloce. Paolo era al settimo cielo ed iniziò a dirle: “si brava così fammi sborrare.” Lei rispose: “dai sborra, fammela sentire.” A quel punto Paolo inizio ad ansimare e le sborrò nella fica.
Mia moglie si alzò e si mise a sedere sul divano e ci demmo il cinque tutti e tre. Mia moglie si ripulì ed ancora nuda andò in cucina a prendere del succo di frutta. Sorseggiammo il succo chiacchierando.
Lei si distese appoggiando la testa sulle mie gambe ed i piedi sulle sue. Era tutto molto naturale, si sentiva l’amicizia e l’affiatamento. Mentre chiacchieravamo Paolo le accarezzava le gambe ed i piedi, io le tette e la testa e lei si sentiva al centro dell’attenzione.
Dopo un po’ Paolo chiese se poteva darsi una ripulita e naturalmente gli lasciammo fare la doccia.
Prima di riaccompagnarlo a casa mia moglie gli diede un bacio sulla guancia e gli disse che ci sarebbero state altre occasioni per giocare assieme.
In auto, mentre lo riaccompagnavo, mi ringraziò e mi disse: “tua moglie è proprio una vacca, non pensavo, ma immagino che sia meglio che non si sappia troppo in giro”. Poi cambiò subito discorso iniziando a sfottermi per la sconfitta a tennis.
In quel momento capii che potevo davvero fidarmi di lui.
Paolo, dopo la prima esperienza in tre, era rimasto nostro amico, riservato e discreto. Non ha mai chiesto di ripetere l’esperienza, alle volte ne abbiamo riparlato ma sempre con discrezione. Si è dimostrato un vero gentiluomo e per questo, ad un certo punto, abbiamo deciso di giocare con lui nuovamente.
In accordo con mia moglie chiamai Paolo e lo invitai a giocare a tennis. Una classica sfida tra amici. Alla fine della partita gli chiesi se voleva venire a cenare da noi e lui accettò. Mandai un messaggio a mia moglie per confermare la presenza di Paolo a cena.
Naturalmente io e mia moglie ci eravamo messi d’accordo e sapevo come l’avrei trovata una volta tornati a casa. Penso che Paolo sperasse in un nuovo gioco e forse è per quello che accettò l’invito con molta gioia.
A chi non ha letto le passate esperienze posso dire che mia moglie ha 37 anni, bionda, magra, capelli ricci lunghi, terza di seno. Si tiene in forma andando in palestra e questo le conferisce un fisico scolpito e sodo.
Tornando a noi…
Io e Paolo salimmo in auto e iniziammo a parlare di sport e politica, anche se i miei pensieri erano già a casa. Una volta arrivati parcheggiai l’auto e scendemmo, avvicinandoci a piedi verso casa già pregustavo la serata. Infilai le chiavi nella serratura e aprii la porta. Entrai e poi feci entrare Paolo. Mia moglie ci stava aspettando con addosso delle calze autoreggenti nere, scarpe con tacco 12 nere lucide, un perizoma semi trasparente che lasciava intravedere la sua fica depilata ed un reggiseno rosso a balconcino. Guardai Paolo e vidi che era già eccitato.
Mia moglie con molta naturalezza disse: “finalmente siete arrivati, la cena è quasi pronta”. Andando verso la cucina Paolo mi diede una pacca sulla spalla e mi disse: “grazie amico”. Mi sentivo eccitato ed allo stesso tempo orgoglioso di mia moglie. Sapevo che a lei piaceva essere provocante e ci stava riuscendo benissimo.
Mia moglie, sempre con molta naturalezza, servì la cena. Iniziammo a parlare e naturalmente quasi subito Paolo fece dei complimenti a mia moglie. Lei ringraziò e l’eccitazione cominciò a salire. Cenammo abbastanza in fretta.
Finita la cena mia moglie si spostò sul divano e ci disse di raggiungerla, di farle compagnia. Come due fulmini ci sedemmo con lei, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra.
Iniziammo a parlare e mia moglie iniziò ad accarezzarci tra le gambe. I nostri cazzi erano già visibilmente duri. Lei ci aprì i pantaloni, prima a me e poi a lui e tirò fuori i nostri cazzi. Sembravano due pali, duri e diritti. Iniziò farci una sega molto delicatamente. Aveva messo dello smalto nero che rendeva il tutto ancora più eccitante.
Mia moglie chiese a Paolo: “sei contento della sorpresa?” Lui naturalmente disse di si e mia moglie si abbasso mettendo il suo cazzo in bocca iniziando a pomparlo. Paolo ansimava mentre lei lo succhiava e leccava la grossa cappella.
Mia moglie gli disse: “che buono che è. E’ bello duro”. Paolo rispose: “allora è tutto tuo, vedo che ti piace, pompalo”.
Dopo poco mia moglie si alzò, sfilò il perizoma e tolse il reggiseno e si mise a sedere sopra a Paolo infilandosi il cazzo nella fica che ormai era aperta e bagnata. Gli dava le spalle e andava su e giù cavalcandolo. Le tette ballavano, saltavano. Io mi misi davanti a lei che mi prese subito il cazzo in bocca. Eravamo eccitati, il fatto di aver tenuto nascosto tutto a Paolo fino all’ultimo e di avergli fatto una sorpresa aveva fatto crescere l’emozione.
Mentre mia moglie cavalcava su e giù Paolo le diceva: “che bella vacca, che fica che hai, sei brava, prendilo tutto.” Ad un certo punto, sentendo quelle parole e vedendola così, esplosi. Le sborrai in bocca, sul viso e sulle tette. Si eccitarono un sacco anche loro. Lei, piena di sborra, iniziò ad andare più veloce. Paolo era al settimo cielo ed iniziò a dirle: “si brava così fammi sborrare.” Lei rispose: “dai sborra, fammela sentire.” A quel punto Paolo inizio ad ansimare e le sborrò nella fica.
Mia moglie si alzò e si mise a sedere sul divano e ci demmo il cinque tutti e tre. Mia moglie si ripulì ed ancora nuda andò in cucina a prendere del succo di frutta. Sorseggiammo il succo chiacchierando.
Lei si distese appoggiando la testa sulle mie gambe ed i piedi sulle sue. Era tutto molto naturale, si sentiva l’amicizia e l’affiatamento. Mentre chiacchieravamo Paolo le accarezzava le gambe ed i piedi, io le tette e la testa e lei si sentiva al centro dell’attenzione.
Dopo un po’ Paolo chiese se poteva darsi una ripulita e naturalmente gli lasciammo fare la doccia.
Prima di riaccompagnarlo a casa mia moglie gli diede un bacio sulla guancia e gli disse che ci sarebbero state altre occasioni per giocare assieme.
In auto, mentre lo riaccompagnavo, mi ringraziò e mi disse: “tua moglie è proprio una vacca, non pensavo, ma immagino che sia meglio che non si sappia troppo in giro”. Poi cambiò subito discorso iniziando a sfottermi per la sconfitta a tennis.
In quel momento capii che potevo davvero fidarmi di lui.
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