Quella volta che ingannai mia moglie
Scritto da NIK BARTLEY, il 2018-09-25, genere etero
Quella volta che ingannai mia moglie.
A questo punto devo confessare lo stratagemma , che ho messo in opera, contro mia moglie, che non voleva bere il mio succo. Lo succhiava molto bene, quasi mi faceva uscire gli occhi dalle orbite, tanto che succhiava. Allora cosa ho fatto, ogni giorno aprivo il flacone del liquido neutro per il viso e vi eiaculavo dentro, dopo lo richiudevo e lo agitavo, per renderlo quasi omogeneo. Lei puntuale tutte le mattine, si "detergeva" con tale liquido. Il bello è che si inzaccherava e lo spandeva su tutta la faccia, spesso la vedevo e quasi mi facevo scoprire perché la deridevo, dicendole che con tutta quella crema sparsa sul viso, sembrava una squaw indiana, ma lei continuava a spalmarselo ad occhi chiusi. Per un mese, continuai questo sotterfugio, che lei spandeva, anche sulle labbra e non avvertiva il gusto diverso. Con questa "terapia", dai e dai, ormai il mio seme era accettato senza che se ne accorgesse. Ed eccoci al clou della storia. Eravamo intenti a fare un 69, molto sfrenato, io le stavo quasi mordendo il suo pistillo e lei continuava a godere. Di solito, l'avvertivo che stavo per venire, ma quella volta, non l'avvisai, volutamente e le eruttai tutto il mio succo nella sua bocca, scusandomi che non avevo fatto in tempo ad avvisarla, preso a leccarle tutta la sua natura. Lei dapprima si fermò un attimo, ma già aveva ingurgitato, tutto il frutto di diversi schizzi e prese ad assaporarlo, schioccando le labbra. Le avevo versato, in gola, tutto il mio elisir di lunga vita e lei se lo era fatto scendere nello stomaco, senza battere ciglio. Io, da parte mia, continuavo ad eccitarla, leccando tutto l'inguine con i suoi componenti goduriosi, clito, labbra vaginali e la sua rosetta, con i bordi vulcanici. Lei mi richiamò e mi disse di fermarmi un attimo, perché voleva esternare il fatto che aveva bevuto tutto il mio succo, senza averne un cattivo gusto e che il sapore era simile alla sua crema detergente, aggiungendo, che allora era vero che le industrie chimiche, per la cosmesi, oltre all'orina di donne, non più feconde, usavano probabilmente anche lo sperma umano. Mi chiese se volevo assaggiarlo, ma io le risposi dicendo che preferivo il suo di gusto, su tutta la mia faccia, lingua, bocca, naso, mento anzi, le chiesi, perché, non me lo detergesse lei, il mio viso e così finì in gloria, con le nostre bocche che si aprirono in un bacio molto libidinoso, facendo sprofondare le nostre lingue nella gola altrui. Da allora in avanti ci facciamo delle leccate, senza fine, l'unico, lato negativo, è che ogni tanto devo addizionare il mio succo alla sua crema detergente. E' proprio vero che: "Il bisogno aguzza l'ingegno!"
* Messaggio per i maschi che sono nella condizione nella quale ero io, provate a piccole dosi, col tempo, le vostre donne si assuefaranno al gusto e non s'accorgeranno del "Cavallo di Troia" che le ingannerà, facendole assaporare il succo della vita, che dà la vita. Come giustificazione, avete sempre la Chimica Farmaceutica. Provate e Buona Fortuna!
A questo punto devo confessare lo stratagemma , che ho messo in opera, contro mia moglie, che non voleva bere il mio succo. Lo succhiava molto bene, quasi mi faceva uscire gli occhi dalle orbite, tanto che succhiava. Allora cosa ho fatto, ogni giorno aprivo il flacone del liquido neutro per il viso e vi eiaculavo dentro, dopo lo richiudevo e lo agitavo, per renderlo quasi omogeneo. Lei puntuale tutte le mattine, si "detergeva" con tale liquido. Il bello è che si inzaccherava e lo spandeva su tutta la faccia, spesso la vedevo e quasi mi facevo scoprire perché la deridevo, dicendole che con tutta quella crema sparsa sul viso, sembrava una squaw indiana, ma lei continuava a spalmarselo ad occhi chiusi. Per un mese, continuai questo sotterfugio, che lei spandeva, anche sulle labbra e non avvertiva il gusto diverso. Con questa "terapia", dai e dai, ormai il mio seme era accettato senza che se ne accorgesse. Ed eccoci al clou della storia. Eravamo intenti a fare un 69, molto sfrenato, io le stavo quasi mordendo il suo pistillo e lei continuava a godere. Di solito, l'avvertivo che stavo per venire, ma quella volta, non l'avvisai, volutamente e le eruttai tutto il mio succo nella sua bocca, scusandomi che non avevo fatto in tempo ad avvisarla, preso a leccarle tutta la sua natura. Lei dapprima si fermò un attimo, ma già aveva ingurgitato, tutto il frutto di diversi schizzi e prese ad assaporarlo, schioccando le labbra. Le avevo versato, in gola, tutto il mio elisir di lunga vita e lei se lo era fatto scendere nello stomaco, senza battere ciglio. Io, da parte mia, continuavo ad eccitarla, leccando tutto l'inguine con i suoi componenti goduriosi, clito, labbra vaginali e la sua rosetta, con i bordi vulcanici. Lei mi richiamò e mi disse di fermarmi un attimo, perché voleva esternare il fatto che aveva bevuto tutto il mio succo, senza averne un cattivo gusto e che il sapore era simile alla sua crema detergente, aggiungendo, che allora era vero che le industrie chimiche, per la cosmesi, oltre all'orina di donne, non più feconde, usavano probabilmente anche lo sperma umano. Mi chiese se volevo assaggiarlo, ma io le risposi dicendo che preferivo il suo di gusto, su tutta la mia faccia, lingua, bocca, naso, mento anzi, le chiesi, perché, non me lo detergesse lei, il mio viso e così finì in gloria, con le nostre bocche che si aprirono in un bacio molto libidinoso, facendo sprofondare le nostre lingue nella gola altrui. Da allora in avanti ci facciamo delle leccate, senza fine, l'unico, lato negativo, è che ogni tanto devo addizionare il mio succo alla sua crema detergente. E' proprio vero che: "Il bisogno aguzza l'ingegno!"
* Messaggio per i maschi che sono nella condizione nella quale ero io, provate a piccole dosi, col tempo, le vostre donne si assuefaranno al gusto e non s'accorgeranno del "Cavallo di Troia" che le ingannerà, facendole assaporare il succo della vita, che dà la vita. Come giustificazione, avete sempre la Chimica Farmaceutica. Provate e Buona Fortuna!
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