Inaspettatamente suocera parte 6

Scritto da , il 2018-03-07, genere incesti

Dopo quel meraviglioso giorno di shopping passano più o meno una ventina di giorni durante i quali intensifichiamo le nostre frequentazioni: ogni scusa è buona per far sì che Lavinia venga a casa mia nei momenti in cui Rachele è al lavoro, soprattutto quando Angelo si assenta qualche oretta per andare a fare la spesa o le sue commissioni, riuscendo a scopare un paio di volte la settimana ma soprattutto mia suocera diventa una grande cultrice di pornografia, proprio come suo genero…! Sarà il nuovo equilibrio, sarà questa irrefrenabile attrazione verso di lei ma sto’ chiavando più con mia suocera che con mia moglie. I nostri incontri si caratterizzano dalla visione di filmati di vario genere durante i quali prende sempre il sopravvento la nostra voglia di amoreggiare concludendosi con grandi scopate. Un giorno ero in ufficio e quando Lavinia mi chiamò al cellulare con voce affannata mentre palesemente si stava sditalinando per dirmi che Angelo era uscito a fare la revisione dell’auto, corsi a casa sua a scoparla frettolosamente per poi rientrare immediatamente al lavoro. Si dimostra molto curiosa e vista la sua totale inesperienza sul campo, pur avendo le sue preferenze, non disdegna la proiezione di nessun genere.
La studio psicanalizzando per bene le nostre conversazioni e per ciò che posso capirne ne esce il profilo di una donna che per tutta la vita ha avuto soltanto un uomo, mio suocero, il quale sotto l’aspetto sessuale era molto egoista e poco passionale. A sua detta uno di quelli che quando aveva goduto si girava dall’altra parte, uno per il quale anche leccare la fica era uno sforzo da fare malvolentieri. Poi per carità ineccepibile come marito e sotto l’aspetto umano però lei sotto le lenzuola avrebbe voluto di più, molto di più perché come si autodefinisce, sessualmente si sentiva martire e perché soprattutto negli anni prima della menopausa in cui sentiva desideri irrefrenabili, si è sempre dovuta reprimere tutto dentro per il suo rispetto. La masturbazione era l’unica cosa che si concedeva dandole la forza di non tradirlo perché soprattutto negli anni passati molti uomini ci avevano provato con lei anche presunti amici del marito mentre per amore gli è sempre rimasta fedele.
Fu così che una mattina di fine gennaio mentre sono da un cliente ricevo una chiamata di Lavinia che con tono di chi ha fatto tombola mi avvisava che il giorno seguente Angelo avrebbe accompagnato mia cognata Sofia (la sorella di Rachele) a fare una visita da uno specialista il quale ambulatorio si trova ad un ottantina di chilometri da casa nostra prevedendo quindi di perdere tutta la mattinata ma probabilmente trattenendosi fuori anche per pranzo. Felicemente la saluto dandole appuntamento per il giorno dopo.
Puntualmente mi alzo e dopo colazione ed abluzioni di rito, porto a scuola i bambini. Rincaso e giusto il tempo per salutare Rachele mi cambio i vestiti mettendomi comodamente in tuta (rigorosamente senza abbigliamento intimo) mi siedo sul divano aspettando l’ok di Lavinia.
Ore 8.35 sento la macchina di mia cognata arrivare. Ore 8.45 quella di mio suocero partire passando davanti alla vetrata della mia cucina. Alle 9.30 il cellulare che squilla ed è Lavinia che come da accordi mi invitava ad andare da lei dopo che aveva appena chiamato Sofia per sincerarsi a che punto del viaggio fossero. Dopo la prima volta che l’ho scopata di comune intesa avevamo deciso che salvo casi eccezionali come quella toccata e fuga, di norma era meglio farlo a casa mia per non avere mai il dubbio che Angelo potesse rincasare per qualsiasi motivo imprevisto. Poi era molto più normale che fosse lei a girare per casa mia che io per la sua quindi ad onor del vero ce l’eravamo studiata per bene.
Mi infilo giubbotto e scarpe da ginnastica e mi fiondo da lei. Trovo il cancelletto del giardino aperto e la porta di ingresso appena appoggiata. Entro richiudendo tutto dietro di me. Mi tolgo la giacca appoggiandola sullo schienale del divano che mi ricordava la nostra prima e violenta scopata…non la vedo e per questo la chiamo ad alta voce : non faccio a tempo di terminare il suo nome che sento i suoi passi scendere i primi gradini della scala che porta al piano di sopra.
Si presenta a piedi nudi avvolta da una vestaglia di seta color grigio,salgo le scale senza mai distogliere lo sguardo da lei. Per l’occasione Lavinia si è preparata: sfoggia un trucco più aggressivo del solito. I suoi occhi verdi sono messi ancor più in risalto dal make up sui toni di scuro. Ombretto, matita per gli occhi e rimmel ben marcati, un pizzico di phard e rossetto color rosso scuro contornato dalla sua immancabile matita per le labbra. È decisamente sensuale, molto più sexy del solito. Mi fermo un paio di scalini più in basso e lei portandomi le braccia al collo mi da’ un lungo bacio di benvenuto. Io non resisto e le sciolgo subito il nodo della cintura spogliandola e facendo cadere la vestaglia sugli scalini: il suo bellissimo corpo nudo da donna matura mi era dinnanzi per l’ennesima volta. Con sorpresa noto che il suo cesto peloso è diminuito. L’inguine non è più selvaggiamente peloso ed il ciuffo è generalmente più rifinito.
Mi vede osservare ed immediatamente chiede : “ti piace?”. La boscaglia incolta fino ad allora mi aveva arrapato parecchio ma vi devo confessare che comunque c’era ancora tanto pelo e che un po’ d’ordine non guastava affatto….anzi le donavano un look ancora più giovanile. “Certo che mi piace!” rispondo io riprendendo a limonarla con ancora più impeto di prima. Vedere Lavinia che si prodiga a farsi bella e provocante per me mi eccita da matti. Le passo le mani ovunque, palpo ogni centimetro della sua carne con le mie mani, le soppeso quelle magnifiche tette di cui e dotata per poi scendere sul suo culo scivolando dalla schiena. È molto coinvolta si struscia addosso ed ha una voglia matta godere del nostro momento. Appena passo con la mano sul suo pelo mi blocca e con sguardo malizioso mi dice : “oggi sei mio ospite…ho pensato per te una cosa speciale…spero ti piaccia” e mi prende per mano portandomi verso la camera padronale.
Passiamo per la porta del bagno padronale e mi mostra l’idromassaggio accesa con le bollicine che gorgogliano e la cromoterapia che la illumina. Entriamo e con mio stupore Lavinia ha creato l’atmosfera allestendo tante candele profumate accese in giro per la camera, sui comodini, sulla cassettiera e su ogni mensola. C’è un gradevole aroma di vaniglia e con dolcezza mi spoglia della tuta. Noto che gradisce molto quando dopo avermi sfilato i pantaloni si ritrova a tu per tu con il mio uccello in faccia senza trovare le mutande e ricambia con un sorriso compiaciuto…una volta denudato mi fa’ stendere a pancia in giù sul letto che era preparato con il solo lenzuolo bianco, i cuscini e con al centro una sorta di telo color beige simile ad un asciugamano di spugna mentre io eseguo rimanendo con le gambe leggermente divaricate . Credo che volesse ricreare quei filmati che avevamo visto nei giorni precedenti dove l’uomo riceve un massaggio prima di scopare furiosamente la massaggiatrice o chissà che altro…una volta steso estrae dal cassetto una confezione di lubrificante mettendoselo nelle mani e comincia a massaggiarmi. “Oggi ti voglio far fare una cosa che mi hai detto ti piacerebbe molto e che non hai mai ricevuto nemmeno da Rachele….oggi mi devi venire in faccia...ti senti pronto…?”. Mi vibrano i testicoli al solo pensiero…in realtà qualche volta mia moglie me lo aveva anche permesso ma come credo possiate immaginare, un conto è che per gentile concessione ve lo lascino farle senza trasporto, senza goduria, un conto è che ci sia partecipazione…e da Lavinia, conoscendola, mi aspettavo grandi cose…
Sale sul letto ed inginocchiandosi a cavalcioni su di me inizia a massaggiare delicatamente partendo dalla nuca. Non è del mestiere, si sente, ma tutto sommato da neofita lo fa’ egregiamente. Lentamente scende verso la zona del culo e con un repentino movimento, mentre massaggia i glutei mi passa i pollici vicino all’orifizio per poi scendere sui testicoli dove si concentra stimolandoli dolcemente. Passa alle gambe per poi risalire e riprendere dallo scroto. Il mio membro comincia a pulsare ed in pochi istanti è già barzotto. Sento Lavinia aggiungersi nelle mani un po’ di lubrificante poi lo afferra e lo tira verso il basso. Comincia a segarlo delicatamente interrompendo il movimento ogni tanto per stuzzicare la cappella con le unghie. Sono molto eccitato e Lavinia se ne accorge. Si alza e mi dice di mettermi a pancia all’insù. Mi stendo con il cazzo durissimo mentre lei non perde un istante ricominciando la masturbazione con un ritmo molto lento. Devo dire che a maneggiarlo possiede proprio un dono: lo massaggia piano, armoniosamente impugnandolo al minimo della pressione possibile. Lo sega con calma e mentre lo sorregge con una mano utilizza il pollice dell’altra per strofinare il prepuzio poi a momenti si interrompe per stuzzicarmi con le unghie attorno al glande e così via alternando i due giochi.
Dopo pochi minuti di tale trattamento francamente non me ne frega più un cazzo del massaggio e la esorto di metterselo in bocca, Lavinia mi guarda negli occhi con un sorriso compiaciuto, lo afferra alla base, apre la bocca e comincia ad affondare. Lo ribadisco amo i suoi pompini! Cosi caldi pieni di saliva ad un ritmo lento, mai in esagerata o con inutile foga, la sua è un’arte…ormai sono rodato, riesco a godere di Lavinia senza eccessi di eccitazione o ansie da prestazione, mentre spompina la mia eccitazione sale alle stelle, la stacco le prendo entrambe le mani e la avvicino per limonarla, dopo di che la giro e la metto a cavalcioni su di me. Lei coglie subito e si tuffa di nuovo con la bocca sul mio pene inturgidito mentre io con le dita di ambo le mani le dilato le grandi labbra che erano rimaste sempre pelose cominciando a leccarla.
Dopo averla inumidita per bene comincio a roteare la lingua sul suo clitoride e mentre lei continua a succhiare, sento il mio cazzo che vibra dentro la sua bocca per via dei suoi gemiti soffocati dal mio arnese. La cosa mi arrapa ed alterno succhiate delicate a lappate rotatorie cercando di farla ansimare il più possibile per sentire quelle onde sul mio pene.
Stavolta è lei a staccarsi, si alza improvvisamente e rigirandosi verso di me si siede sul mio uccello rigonfio dall’arrapamento e comincia a cavalcarlo. Più che il su e giù ormai ho capito che a Lavinia piace tanto trattenerlo tutto dentro per strofinarsi su di me quindi dopo poche spinte mi tiro su e con lei sopra scivolo verso la testiera del letto appoggiandoci la schiena ed assecondandola nel movimento. L’unguento rimasto sul mio arnese, la mia saliva e la sua bagna fanno sì che la sensazione che avverto nella zona pubica sia meravigliosa. Eravamo tutti sbrodolati, i gemiti di Lavinia si facevano sempre più profondi ed intensi. Si butta indietro appoggiando una mano sul letto per sostenersi mentre con l’altra comincia a sgrillettare il clitoride. Le sue tette mi ballano davanti e la visione della scena mi fa ribollire la sborra ma fortunatamente Lavinia viene prima di me abbandonandosi ad un grido di piacere prolungato e fortissimo. Si ributta in avanti riprendendo lentamente con un ritmo sussultorio così la blocco per metterla alla pecorina. Ora era il mio turno di darle piacere e senza perdere tempo la metto con il viso di fronte all’armadio: vederla da dietro con il suo culo ancora giovane, la fica aperta in mezzo al suo cesto di pelo è una visione meravigliosa. Le punto la cappella senza nemmeno dover sorreggere l’asta, tanto è ancora aperta e invischiata di umori ed unguento che con una leggera spinta pelvica la penetro fino a farlo scomparire. Comincio a pomparla mentre pochi secondi dopo riparte ad ansimare. Sono in estasi: le ante dell’armadio specchiato riflettono la mia figura dietro Lavinia e mentre la scopo a pecorina lei gode ad occhi chiusi con il suo seno importante che balla avanti ed indietro seguendo i miei colpi. La cosa mi fa’ infoiare quindi aumento il ritmo mentre la sua fica comincia a contrarsi ed emettere scorreggine. Lavinia geme e si contorce dal piacere e mentre i miei colpi diventano violenti viene per la seconda volta eccitandomi ancor di più. Continuo a scoparla come un forsennato per altri 2 o 3 minuti e quanto sento l’eccitazione salire le grido: “Lavinia sto per sborrare!”. Si stacca da me per girarsi: intuisco le sue intenzioni e mi metto in piedi al centro del letto continuando a masturbarmi. Si sfila gli occhiali e li appoggia lontano, toglie la mia mano ed afferra in cazzo portandosi la cappella sul mento continuando la sega. È incredibile come guardando i porno riesca ad osservare ed imparare: mentre mi masturba tiene la bocca aperta e mi guarda dritto negli occhi con uno sguardo eroticamente malizioso.
Cerco di trattenere l’eiaculazione il più a lungo possibile ma non resisto che pochi secondi e poi comincio a godere: parte il primo fiotto di sborra bianca e densa che in parte le passa sopra la testa, in parte sui capelli ed in parte si adagia sulla sua fronte e sul suo naso. Parte del secondo non meno copioso del primo che le imbratta una narice mentre il resto viene spruzzato direttamente sul suo palato. Il terzo ed il quarto meno abbondanti ma sempre molto densi le vanno in parte dentro la bocca ed in parte fuori sulle labbra e sul mento. Proseguono altre contrazioni dei miei testicoli che producono un seme meno abbondante via via più liquido e trasparente che le cola sulle tette, ginocchia e lenzuola. Lavinia riceve tutta quella sperma a momenti chiudendo gli occhi a momenti riaprendoli guardando dritto nei miei. Ha un’aria veramente sensuale mentre mi dona un piacere immenso ed appena percepisce la fine dei getti lo rimette in bocca succhiando delicatamente la cappella, lo estrae e tirando fuori la lingua e parte a leccare tutta la sborra cominciando dalla base del pene ancora eretto, arrivando alla cappella per poi rimetterselo in bocca. Appena si affievolisce lo lascia e senza mollare mai lo sguardo dai miei occhi con un dito si porta dentro in maniera sensuale, lo sperma che ha attorno alle labbra per deglutirlo lentamente. A quel punto la conosco e so’ cosa sta’ aspettando…non esito un istante e mi fiondo su di lei sdraiandola sul nostro talamo e cominciando a limonarla vorticosamente. La mia sborra è ovunque, oltre che in bocca me la sento in faccia, sulla gamba nelle braccia e mentre Lavinia continua a strusciarsi mi abbraccia appoggiandomi il suo seno pesante ricoperto del mio seme.
Ci stacchiamo lei mi gira e comincia a baciarmi dolcemente sul collo scendendo in tutto il corpo leccando dove trovava macchie di liquido. Io ormai sono in estasi, ho ricevuto un trattamento davvero da re e non avrei potuto chiedere di meglio…lei risale si ripulisce il viso alla buona mi si avvinghia e guardandomi con complicità mi dice : “è stato super come sempre…con te è sempre speciale…” la guardo e le sorrido mentre riprende a dirmi: “dai vieni a lavarti, facciamo un bel idromassaggio rilassante così ti ricarichi…” ed io : “come mi ricarico!?!”. “Beh credi che con la casa tutta per noi te la sei cavata con una mezz’oretta fatta bene...?” e così sorridendo andiamo verso il bagno dove ci attendeva l’idromassaggio già pronto….

Continua………

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