Che tutto resti in famiglia 11-L'orgia al ritorno del dottore

Scritto da , il 2013-04-13, genere incesti


Nel momento dal quale riprendo il mio racconto,avevo già partorito il primo bambino figlio di mio suocero.

Per chiarezza ricordo che lui mi aveva messa incinta alcuni giorni prima che mi sposassi con suo figlio.

Anche la bambina,bellissima,bionda con gli occhi azurri,certamente figlia di Andrea tanta era la somiglianza,era già nata da 6 mesi.

Con Andrea avevo ricominciato ad avere rapporti con una certa assiduità quando ero piuttosto avanti con la prima gravidanza.

Nonostante il mio stato,i miei appetiti sessuali erano rimasti intatti e la mia fica quando reclamava le turgide visite alle quali era abituata,si bagnava grondando come una sorgente.

Col pancione però,non potevo certo andarmi a cercare cazzi fuori dal nostro ambiente.

Mio suocero non osava toccarmi nel timore che colla sua clava,avrebbe potuto danneggiare il feto.

Naturalmente,il mio stato non placava neanche i suoi desideri sessuali anzi,la vista della mia pancia gonfia e le trasformazioni del mio corpo,lo eccitavano ancora di più.

Per soddisfarsi dunque,usava la mia bocca o il buco del culo di mio marito sempre aperto e disponibile agli assalti del padre.

In quel periodo dunque,Andrea divideva le sue attenzioni tra me e mio marito ed a volte,ci soddisfava entrambi insieme.

In quei casi,toglievo la cintura di castità a mio marito e mentre Andrea mi montava a pecora o tenendomi in grembo stando seduto,io gli succhiavo il pisellino per far godere anche lui nella mia bocca.

L'assidua frequentazione di Andrea nel periodo preparto aveva fatto si che tra noi si rafforzasse una certa complicità e dunque,dopo aver partorito,il primo a chiavarmi è stato proprio lui ingravidandomi ancora al primo colpo.

Mio suocero credendo che anche quella gravidanza fosse ancora merito suo ne era felice ed entusiasta.

Quando poi col crescere ha notato l'evidente somiglianza della bambina con Andrea era già troppo tardi per protestare.

La bambina cresceva bellissima e lui ne era innamorato.

Per i due anni successivi la vita di tutta la famiglia scorreva nella più assoluta normalità.

Io prendevo la pillola e scopavo con mio suocero a volte anche insieme a sua moglie o mio marito.

In più mi concedevo come da accordi qualche trasgressione extra.

Andrea aveva ripreso il suo ruolo di amante fisso di Giulietta(mio marito)interrompendo i rapporti che aveva con me.

Mio marito continuava con successo la sua carriera nell'azienda di suo padre.

Ovviamente era invidiato da tutti gli uomini che lavoravano con lui ed era corteggiato da tutte le donne della sua ditta e del nostro giro di conoscenze.

Persino quelle sposate,a volte anche in presenza dei rispettivi mariti,non disdegnavano di corteggiarlo apertamente e senza alcun ritegno.

Il fatto che mi "avesse fatto partorire" in meno di due anni i nostri due stupendi bambini e la fama di chiavatore superdotato che aveva divulgato il suo medico,ne facevano un soggetto molto richiesto dal mercato delle femmine vogliose ed insoddisfatte.

Mio marito,era sicuramente un bel ragazzo intelligente,ricco ed elegante se a questo poi, aggiungiamo la sua conclamata fedeltà coniugale,appariva appetibile come un frutto proibito.

Anche nella mia famiglia che avevo aiutata ad uscire dall'inferno nel quale era precipita,tutto procedeva per il meglio.

Mia madre aveva smesso di prostituirsi e si era trasferita insieme al marito ed ai miei tre fratelli nella nuova casa che avevo preso per loro.

Mio "padre" ed il mio fratello più grande lavoravano mentre i piccoli andavano a scuola.

Tutto andava per il meglio insomma!

Un giorno,per verificare di persona la situazione in famiglia sono andata a visitarli.

Dopo una breve permanenza ed esauriti tutti i convenevoli,sono uscita accompagnata dal mio fratello grande il quale,dopo aver visto la mia BMW,mi ha chiesto di fare un giro.

Mentre lui guidava io lo guardavo e non potevo non notare che era diventato davvero un bel giovane molto diverso dal ragazzotto dal quale mi aveva fatta chiavare quel porco del dottore.

Col pensiero ricorrevo a quei momenti e mi chiedevo se anche lui avesse poi saputo cosa fosse successo realmente.

Il mio corpo aveva cominciato a tremare mentre agitatissima,ero tentata di fargli quella domanda.

Quasi senza rendermene conto siamo usciti dalla città e siamo arrivati nel paese dove avevo il mio pied-à-terre.

Mi sentivo bagnata tra le cosce nell'evidente segnale che la mia fica aveva voglia di averlo ancora dentro.

Voleva ancora il cazzo di mio fratello,mi sentivo eccitata e depravata al tempo stesso.

Lo stavo desiderando e stavolta sapevo chi fosse realmente.

-Gigi!ferma,fermati qui,parcheggia!-

Gli ho gridato con tono concitato e perentorio.

-Gigi,tu conosci tutta la storia della nostra famiglia,di quel porco del dottore,della mamma?

Gigi....tu sai di noi...di me,di te?!-

Gli ho chiesto col respiro pesante nel tentativo di ritrovare una impossibile calma.

-Si!-

Mi ha risposto con tono secco e lapidario.

La macchina oramai ferma era accostata al marciapiede.

Io dopo un lungo respiro,guardandolo negli occhi gli ho detto:

-Gigi,lì c'è il mio nido segreto...voglio fare ancora l'amore con te!-

Quando siamo entrati la stanza era in penombra ed io,prendendo subito l'iniziativa,l'ho appoggiato con le spalle alla porta e mentre gli slacciavo la camicia,ho unito le mie labbra alle sue.

Lui dopo il primo attimo di smarrimento,mi ha preso la testa tra le mani e stringendola a sé,ha cercato la migliore posizione per favorire lo scontro-incontro delle nostre sinuose lingue.

Io esploravo la sua bocca in ogni angolo mentre lui alternava veloci intrusioni a risucchi della mia lingua come a volerla ingoiare.

C'era un rapido ed abbondante travaso di saliva nel nostro profondo bacio ed io mi sentivo già piena della sua umida passione.

Nei frenetici momenti in cui le nostre bocche si saziavano a vicenda,gli avevo già sfilato la camicia e lui con una mano mi aveva sollevato la leggera blusa portando i miei duri capezzoli a contatto col suo petto villoso.

Poi,tenendomi con le mani aggrappate al suo torace,sono sciovolata in ginocchio davanti a lui e con gesti frenetici gli ho abbassato la cerniera del jeans e le mutande estraendone il membro già duro e pulsante.

Subito il suo odore di maschio ha pervaso le mie narici e mentre mi accingevo a leccargli i testicoli,ho sentito le sue dita accarezzarmi i capelli.

Quel gesto così insolitamente delicatato e gentile,ha aumentato la mia foia e subito gli ho imboccato il livido glande facendolo scivolare sino al contatto con l'ugola.

Poi,avvolgendogli come in uno scrigno i coglioni pieni e morbidi,ho cominciato a sbocchinarlo.

Scorrevo con le labbra sul suo membro con movimenti rapidi e compulsivi.

Volevo farlo godere subito,volevo subito dissetarmi colla sua calda sborra per averlo poi duro più a lungo quando avrebbe conquistato ancora la mia intimità facendomi sentire sino allo stomaco la sua pulsante virilità.

Quando ha goduto,un rantolo soffocato ha accompagnato i suoi numerosi,bollenti fiotti che,scivolandomi sulla lingua,sono scesi direttamente,attraverso la gola,nello stomaco.

Mi piaceva e turbava molto l'idea di dissetarmi e nutrirmi direttamente dalla fonte viva di mio fratello.

Quando,dopo averlo succhiato e ripulito alla perfezione mi sono alzata,aveva ancora il respiro pesante e negli occhi una luce che non gli avevo ancora visto.

Senza neanche pensare che la cosa potesse fargli schifo,con la bocca ancora impastata di sborra ho cercato le sue labbra che lui,senza esitazione ha dischiuso unendosi a me in un profondo bacio al gusto del suo stesso sperma.

Mi abbracciava con vigore mentre mi baciava ed io mi scioglievo languidamente tra le sue forti braccia.

Poi l'ho preso per mani e l'ho condotto nella stanza dove avevo allestito la mia alcova a baldacchino.

Mi sono distesa sul letto e allargando le cosce,ho sollevato la gonna offrendomi alle sue labbra già senza mutande.

Pareva sorpreso nel trovarmi già pronta e con la fica depilata e lucida dagli umori che copiosamente l'avevano irrorata.

Dopo un complice sguardo di assenso,mentre si chinava sul mio fiore aperto mi ha mormorato:

-Sorellina,sei bellissima e sei troia proprio come ti ricordavo!-

Con le mani appoggiate all'interno delle cosce,mi ha aperta ancora di più e con la lingua,senza bisogno di insalivarmi,ha cominciato a succhiarmi la clitoride e leccarmi sin oltre le piccole labbra dischiuse ed invitanti come valve di un profumato frutto di mare.

Mi leccava con molta maestria e mentre godevo agitando il bacino ed ansimando senza ritegno,pensavo che anche lui,istruito dai perversi insegnamenti del dottore,era diventato un porco maniaco del sesso.

Godevo,ululavo il mio piacere e mi agitavo pennellando con le mie sconnesse contorsioni tutto il suo viso divenuto una maschera annaffiata dai miei abbondanti flussi vaginali.

Mi ha fatto godere tre volte prima di accasciarsi stanco sopra di me.

-Stai fermo così fratellino che mi occupo io di te!-

Mentre gli parlavo avevo già cominciato a sciogliergli le stringhe e togliergli poi le scarpe dicendogli:

-Alza il culo fratellino!-

Gli ho sfilato i pantaloni e le calze lasciandolo nudo sul letto.

Poi sono andata in cucina ed ho preso una bottiglia di schampagne con due bicchieri ed il portaghiaccio.

Dopo aver brindato al nostro ritrovato amore,sono andata nella stanza che avevo allestito con tutti i mei sexi toys.

Quando sono rientrata,avevo allacciato in vita uno strap-on con un cazzo di discrete dimensioni ed al suo sguardo stupito ho risposto:

-Fratellino,la prima volta che mi hai chiavata e inculata,lo hai fatto a mia insaputa e dunque,è stata una vera sorpresa per me!

Ecco!Anche questa è una sorpresa e sono certa che ti piacerà,sò già che quel pervertito del dottore si inculava tutti i ragazzi che capitavano tra le sue grinfie e tu,sicuramente non sei stato da meno.-

Mio fratello senza neanche rispondere,si è girato e sollevando le chiappe,si è messo a pecora offrendo il suo buco del culo al mio fallo di gomma.

Come prima cosa volevo aumentare la sua voglia e la sua eccitazione e cosa c'è di meglio per eccitarsi di una sorella che ti lecca il buco del culo?

Quindi,come prima cosa mi sono abbassata e dopo avergli allargato le chiappe,ho cominciato a leccargli il buchetto con linguate profonde e lunghe come passate di spatola.

Il forellino si contraeva come animato dal massaggio della mia lingua e,dalla bocca del mio fratellino,sortivano mugulii lunghi e monotoni come quelli dei gatti in calore.

Io avevo già a portata di mano il lubrificante e dunque,dopo averlo fatto aprire e ben infoiare con la lingua,ho lubrificato il cazzo di gomma e con le dita sono entrata a ungergli anche in profondità il buco del culo poi,mi sono piazzata dietro di lui ed ho cominciato a spingere.

A quel punto mi era del tutto chiaro di quanto lui fosse avvezzo a quel genere di penetrazione e di come agevolasse l'avanzamento spingendo lo sfintere come se dovesse evacuare.

Il suo buco infatti,via via che aumentava la mia spinta si apriva ed agevolava l'intrusione del nerboruto palo.

Quando poi,afferrandolo per i fianchi ho cominciato a chiavarlo,i suoi movimenti in contrasto alle mie spinte pelviche,facilitavano l'affondo facendolo sbavare e godere come una troia incallita.

Era troppo infoiato mio fratello e nonostante avesse già goduto nella mia bocca,con un rantolo sordo,ha sborrato ancora sul lenzuolo mentre lo inculavo.

Dopo avergli sfilato il cazzo dal culo ed essersi girato tornando in posizione supina,ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo capito che eravamo fatti della stessa pasta e che niente avrebbe potuto scandalizzarci.

Eravamo davvero due porci!

Dopo aver telefonato a mio marito per informarlo che sarei rimasta fuori tutta la notte,ho ripreso a fare con mio fratello i giochi più spinti e perversi.

Ho immerso il suo cazzo nella nutella e gliel'ho ripulito a dovere mentre lui,dopo avermi riempito la fica di panna,vi ha versato dello shampagne per poi gustarselo dalla coppetta con un cucchiaino come fosse un sorbetto.

E poi,mi ha chiavata,mi ha chiavata e chiavata ancora riempiendomi la fica con incredibili dosi di sborra.

Quando oramai alle sette del mattino ci siamo alzati piuutosto disfatti in quanto dovevo accompagnarlo al lavoro,guardandoni ancora negli occhi con quello sguardo che mi aveva ammaliata,mi ha detto:

-Sorellina,non credere che sia finita così,devo ancora ricambiarti il servizietto che hai fatto al mio culo!-

In verità,non glielo avevo offerto volutamente perché volevo evitargli l'umiliante confronto col cazzo di mio suocero che mi aveva aperta alla sua incredibile ed impossibile misura.

Ma questo mio fratello non poteva saperlo!

Quando mio suocero ha saputo che ero incinta in un momento di intimità mi ha detto:

-Dunque,vediamo un po',sei gravida da due settimane giusto il giorno che sei andata a trovare la tua famiglia e sei tornata il mattino successivo.

Chi è il padre del bambino che hai in grembo un nuovo amante?tuo padre? o uno dei tuoi fratelli?-

-E' di mio fratello!-

Gli ho risposto con tono sicuro e senza alcun imbarazzo mentre lui era ancora dentro di me.

A quella rivelazione ha cominciato a pompare con maggiore violenza e più in profondità sino a che,rantolando e bestemmiando mi ha gridato:

-Va bene troia...va bene così...mio figlio....tuo marito sarà padre anche del frutto di un incesto.....sborrooooooooo....sborrooooooo.....!-

Anche il bambino concepito con mio fratello era nato bello,sano e vispo.

Di tanto in tanto lo portavo da mio fratello per farglielo vedere ma soprattutto per continuare il discorso che tanto intensamente avevamo avviato.

Devo confessare che a volte,quando era oramai grandicello,glielo portavo e lo lasciavo con lui per concedermi una mezza giornata di libertà assoluta.

Un giorno inaspettatamente mi telefona mio padre(il marito di mia madre)per informarmi che Carlo(il dottore pervertito e mio padre naturale)era uscito di galera e che avrebbe avuto piacere di parlarmi.

Ho fissato l'appuntamento a casa dei miei e con una certa agitazione sono andata nell'ora stabilita.

Sino all'ultimo ero indecisa su come presentarmi al cospetto di colui che era stato l'aguzzino della mia famiglia e al tempo stesso la persona che aveva plasmato in modo indelebile la mia personalità.

Ho deciso che sarei andata truccata e vestita nel modo più provocante e spavaldo di cui ero capace.

Dunque;trucco pesante,capelli alti e cotonati,camicetta attillata e senza reggiseno,minigonna senza mutande e vertiginose scarpe dal tacco 15.

Quando sono entrata in casa,tutta la famiglia era riunita.

Mia madre era vestita e truccata in modo molto sexi.

Era bellissima.

I ragazzi,compreso mio fratello col quale avevo la tresca,erano vestiti come se dovessero andare ad una festa.

Solo il marito di mia madre era vestito in modo casual.

Il medico,mio padre naturale,era al centro della stanza ed aveva tutta l'aria di aspettare il mio arrivo.

Non appena varcata la soglia di casa,lui mi si è fatto incontro e senza profferir parola,mi ha abbracciata e mi ha baciata infilandomi la lingua in bocca.

Io avrei voluto reagire,gridare,fuggire ma rimanevo ferma come paralizzata tra le sue braccia e rispondevo con passione ad ogni suo bacio lascivo.

Come un vento gelido che improvviso si leva trasformandosi in tormenta,mi sono trovata coinvolta in una situazione che razionalmente avrei rifiutato in modo totale e categorico.

Il medico(mio padre naturale)mi ha spogliata dei pochi vestiti,mi ha distesa per terra e mentre tutti i componenti della mia famiglia ci erano intorno,mi ha chiavata facendomi gemere come una cagna per più e più volte sino a che,non ha goduto anche lui sborrandomi nella fica.

Dopo alcuni giorni mio suocero,mentre mi teneva accucciata a terra ed impalata col suo enorme ariete conficcato nel culo mi gridava:

-Silvia sei proprio una troia inguaribile,ogni volta che vai dai tuoi parenti torni pregna,chi è stato stavolta?-

-Mio padre!mio padre!-

Gli ho gridato mentre ero legata a lui come una cagna montata dal suo maschio!

Nei due anni successivi,non sono più andata a casa dei miei né ho mai voluto sentirli al telefono.

Quando finalmente,ho avuto il coraggio di tornare a visitarli,il dottore era ancora lì.

Ho telefonato a mio suocero e gli ho detto:

-Andrea,sono dai miei e credo che vi resterò per tutta la settimana.

Puoi avvisare tu Giulio per favore?!-

E' stata una settimana di orge infernali.

Promisquità di ogni genere,di accoppiamenti multipli sodomiti ed incestuosi senza limiti e senza distinzioni di età,di sesso e di rapporti di parentela.

Tutti hanno chiavato con tutti ed alla fine,mia madre era incinta,la mia sorellina minore era gravida ed io non avrei mai saputo cosa rispondere a mio suocero quando mi avrebbe chiesto di chi fosse il bimbo che avevo in grembo!

Certo è,che da quel giorno mi ha tenuta segregata in casa sino al momento del parto ed incurante del fatto che fossi incinta,mi ha chiavata ed inculata ogni giorno sino all'ultima settimana.

Quando il bambino è nato,trascorsi i giorni necessari per rendermi ancora sessualmente attiva e fertile si è chiuso in casa con me senza mai uscire e senza mai darmi tregua sino a che,il test di gravidanza non è risultato positivo.

In quel caso non mi ha chiesto chi fosse il padre ma da quel momento,ogni giorno la nostra camera da letto era abbellita e profumata da un bouquet di fiori colorati.


Fine





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